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Arte e Cultura

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mercoledì 7 aprile 2010

Fabbrica del Vapore. Stefan Wieland, Cloud’ s Philosophy


Cloud's Philosophy
Un progetto di Matteo De Vittor, Mario Mainetti e Alessia Salerno

Show Biz presenta il lavoro di Stefan Wieland, artista tedesco che utilizza plexiglas, nastro adesivo, carta, vetro e metallo, per la creazione di lampade al confine tra arte contemporanea e design.
Elementi preziosi, dall'aspetto transitorio, artigianali e comunque innovativi, per un design etico, ironico e surreale qui presentato insieme ad una seduta appositamente prodotta dal laboratorio Controprogetto ed ad una selezione di immagini estratte dall'archivio storico di Show Biz.

Show Biz
14 - 19 Aprile 2010, ore 10 – 22
inaugurazione mercoledì 14 aprile, ore 18

La Fabbrica del Vapore / Palazzina Liberty
Via Procaccini 4, Milano
Ingresso libero

Info:
Show Biz
T +3902462094, www.showbiz.it, showbiz@showbiz.it
immagini estratte dall'archivio storico di Show Biz.

Show Biz
14 - 19 Aprile 2010, ore 10 – 22
inaugurazione mercoledì 14 aprile, ore 18

La Fabbrica del Vapore / Palazzina Liberty
Via Procaccini 4, Milano
Ingresso libero

Stefan Wieland – The Cloud's Philosophy
Show Biz Visual Communications
La Fabbrica del Vapore
14 – 19 aprile 2010
Nel quadro di "Posti di Vista 2010", Show Biz Visual Communication presenta una mostra di Stefan
Wieland, artista tedesco (Marburg, 1970) che opera al confine tra arte contemporanea e design,
trasformando la materia dell'una in oggetti dell'altro con l'uso di materiali di recupero per la
creazione di installazioni e allestimenti.
In occasione del salone del mobile 2010, sono presentate per la prima volta in Italia le lampade – tutti
pezzi unici – costruite utilizzando plexiglas, nastro adesivo, carta, vetro e metallo. Accomunate dalle
origini diverse dei materiali e dalla libertà con cui essi sono usati per creare volumi organici o
geometrici dall'aspetto transitorio, le lampade di Stefan Wieland possono essere immaginate in nuove
forme, persino in nuove funzioni, ed essere assemblate in gruppi di colore e intensità luminosa sempre
diversi, invadere lo spazio con le loro forme, richiamare l'attenzione per i dettagli fluorescenti dei nastri
adesivi o dei fili elettrici, oppure per i contrasti accesi tra le parti. Oltre alle forme, spesso aperte per
creare disegni di luce e di ombre, anche l'uso frequente di materiali provenienti da precedenti
installazioni e di avanzi di altre produzioni concorre alla sensazione che la vita di questi oggetti sia
effimera, una semplice fase tra uno stato ed il successivo, e non la forma definitiva in cui le parti si
L'estensione della vita dei materiali rimanda il più possibile il momento in cui gli oggetti comuni, ma
anche le opere d'arte, ritornano al ciclo delle trasformazioni naturali, sviluppandolo anziché
interromperlo. Per questo il lavoro di Stefan Wieland viene presentato all'interno di "Posti di Vista 2010"
e porta il suo contributo alle riflessioni sul design etico nella produzione contemporanea: se la
concorrenza nella produzione industriale su scala globale ai tempi della delocalizzazione non è più
lineare, ed il trasporto a lunga distanza appare come un elemento indispensabile nel computo di costi
e consumi energetici, la creazione di singoli oggetti - prodotti ad hoc spesso sviluppati in sinergia con il
committente - può essere un'alternativa etica ed ecologica, che a parità di prezzo soddisfa
maggiormente l'acquirente e ha il plusvalore di un oggetto d'arte nelle nostre case. Un elemento
prezioso, artigianale ma innovativo.
In occasione della mostra, lo spazio espositivo all'interno de La Fabbrica del Vapore è trasformato in
un soggiorno domestico ironico e surreale, dominato da una moltitudine di lampade, una nuvola di
forme e luci colorate in cui il gioco di oggetti e materiali illumina una scena vuota ad eccezione di
una seduta e di un televisore: in modo che le lampade (o il lampadario, se considerate nel loro
insieme) saranno vissute principalmente come fonte di luce e di ombre, e non solo giudicate per la
seduzione delle forme o l'armonia dei colori. La seduta è frutto del lavoro di Controprogetto – gruppo
di progettazione per la sperimentazione e riqualificazione di materiali e risorse apparentemente
inutilizzabili – attivo in Milano dal 2003 e scelto per l'approccio simile a quello dell'artista nella volontà
di rigenerare materiali per la creazione di arredi contemporanei e installazioni temporanee. Nella
televisione saranno invece visibili immagini estratte dall'archivio storico di Show Biz, che raccoglie circa
10000 tra video e pellicole, dai primi del '900 ad oggi, provenienti da produzioni pubblicitarie,
televisive e cinematografiche. Una banca dati unica nel suo genere che si propone come luogo per
ricerche iconografiche, fonte di ispirazione o sede di riciclo della produzione di immagini in movimento
che ha caratterizzato il XX secolo: uno degli elementi fondativi della contemporaneità.
Stefan Wieland – The Cloud's Philosophy
14 - 19 Aprile 2010
mercoledì 14 Aprile 2010, ore 18.00
La Fabbrica del Vapore, Palazzina Liberty
Via Procaccini 4, Milano
ore 10 – 22
Libero
Show Biz / T +3902462094, www.showbiz.it, showbiz@showbiz.it
Stefan Wieland / www.wielamp.de

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