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Arte e Cultura

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lunedì 21 febbraio 2011

MOSTRA VALENTINA CRIVELLI - STUDIO7 ARTE CONTEPORANEA 12 MARZO 2011

Femminileplurale

Mostra personale di Valentina Crivelli 

Studio7 Arte Contemporanea, Via Pennina 19, a Rieti inaugura sabato 12 marzo 2011, alle ore 18.00, la mostra personale di Valentina Crivelli, Femminileplurale, a cura di Luca Arnaudo e Barbara Pavan. 

Scrive Luca Arnaudo nell'introduzione critica del catalogo della mostra: '(…) E' un minimalismo di urbana quotidianità a occupare sicuro la scena, consegnando all'osservatore lunghe rassegne di uomini e donne (ma talvolta il genere semplicemente sfuma in un indistinto chiaroscurale) compresi entro pause, intervalli di solitudine. Si tratta di persone riprese come passeggere sedute accanto a finestrini - le occasioni, cioè, quando si è portati da un movimento meccanico a noi estraneo e, nell'osservazione di un mondo esterno in corsa, ci si rifugia nel proprio interno - oppure colte in attesa di un treno, un autobus, un mezzo che le conduca comunque altrove (…). Anziché limitarsi a inscenare in maniera pittoricamente puntigliosa la mera anonimità del vivere metropolitano (ciò che ci ricondurrebbe al pop), l'arte di Valentina seleziona - con un'attenzione amorevole, viene da aggiungere - figure esemplari di un'individualità contemporanea sospesa. Non uno e neppure nessuno, piuttosto qualcuno che guarda altrove, aspetta di andare via, e, nell'attesa, immagina. Ecco, è in tale aspetto di minuta sognanza che si percepisce meglio anche quell'elemento romantico richiamato in precedenza: un romanticismo di tradizione europea (basti pensare alle scene di un Caspar David Friedrich, così animate di persone immancabilmente perse a sognare davanti a una finestra o un paesaggio indistinto) ma che, nel secolo passato, ha avuto il suo più riconoscibile rappresentante nell'americano Edward Hopper, non a caso espressamente richiamato da Valentina come fondamentale riferimento. Dal suo maestro ideale, in effetti, la nostra artista ha ben appreso la lezione di un sentimento indugiante, fragile ma affatto superficiale, ed è propriamente con questo che accompagna le sue figure, proteggendole mentre, lentamente, si allontanano fino a sparire tra le ombre dell'immagine.'  

La mostra rimarrà  aperta fino al 31 marzo 2011, dal giovedì al sabato con orario 17-20. Catalogo in mostra. 

Valentina Crivelli, nata ad Amelia nel 1971, vive e lavora in Umbria. Laureata in antropologia, è Counsellor a mediazione artistica. Dal 2003 al 2008 ha insegnato Disegno Grafico presso il corso di Laurea in Scienze e Tecnologie della Produzione Artistica (Università di Perugia). Bibliografia: libri: A.Cecchi, New media design. Le nuove frontiere dell'arte, Sometti, Mantova, 2008.Fiere d'arte: Arte Padova 2010 con Galleria Michelangelo (Roma); ArtVerona 2008, Verona, con Galleria Studio Legale (Caserta); Miart 2008, Milano, con Galleria Ronchini (Terni); Vitarte 2008, Viterbo, con Galleria 3)5 (Rieti); Arte Fiera 2008, Bologna, con Galleria Ronchini (Terni); Mostre personali recenti:  Ergo Sum. One day. a cura B. Pavan, Studio 7 Spazio Arte, Rieti; Allontanarsi dalla linea gialla, a cura di F. Santaniello, Galleria Canovaccio, Terni, con il Patrocinio del Comune di Terni, catalogo; Gretel&co #2, a cura di B. Pavan, Galleria Minima Arte Contemporanea, catalogo; Rescue, #1, a cura di B. Pavan, Galleria Montoro, Roma; Rescue #2, a cura di M.L. Salvati e B. Pavan, Libreria Mondadori, Pompei (NA), catalogo; Qui ed ora, a cura di D. Madonna, Galleria 3)5 Arte contemporanea, Rieti. Mostre collettive recenti. 2011: Giallo e dintorni, Festival Biennale del Giallo e del Noir, promosso da Provincia di Rieti e Fondazione Marrone, Rieti; Cavour e Mazzini: due protagonisti del Risorgimento rivisti da artisti contemporanei, a cura di F. Santaniello, Museo del Territorio Biellese, Biella, catalogo; Untitled, Galleria Minima Arte Contemporanea, a cura di Costanzo Costantini, Roma; 2010: Premio Lissone, mostra finalisti, Museo d'arte contemporanea, Lissone (MB), con il Patrocinio di:Regione Lombardia e Comune di Lissone, catalogo; (S)oggetti contundenti, a cura di T. Lorandi e G. Fehr, Galleria d'Arte Contemporanea Eticoatelier, Brescia, catalogo; Twelve, a cura di B. Pavan, Studio7 Spazio Arte, Rieti; Entropie, a cura di M. Cazzaniga, Galleria Camaver Kunsthaus International,  Ex fabbrica delle bambole, Milano, catalogo; One Planet. Edizione di Todi, a cura di S. Fappanni e B. Pavan, Palazzo Landi Corradi Todi, con il Patrocinio di: Ministero della Gioventù, Regione Umbria, Comune di Todi; Allontanarsi dalla linea gialla, videoistallazione,CAOS Centro Arte Opificio Siri, Terni; Rosso Bastardo Live 2010, promosso da Spoleto 53-Festival dei 2Mondi, a cura di Officina Eclectic Arts, con il Patrocinio del Comune di Spoleto; Downtown, 36Mazal Contemporary, a cura di B. Pavan, Locarno (Svizzera), catalogo; Canovaccio Project, a cura di F. Santaniello e L. Barbaresi, Galleria Canovaccio, Terni, catalogo; Il muro di Merlino, a cura di G. Costa, commento critico di Franco Cardini, Galleria Merlino, Donoratico (LI), catalogo; Madamadorè. ExArte#1, a cura di B. Pavan, intervento critico di L. Arnaudo, Rivodutri (RI), con il Patrocinio del Comune di Rivodutri, catalogo; 2009: Isolina e le altre, a cura di B. Pavan, Centro d'Arte Contemporanea, Cavalese (TN), con il Patrocinio di Provincia Autonoma di Trento e Comune di Cavalese, catalogo; Terra. XLII Premio Vasto d'arte contemporanea. Le proposte 2009 di IncontrArti, a cura di D. Madonna, Palazzo d'Avalos, Vasto (CH), catalogo; Oro blu, a cura di F. Santaniello e G. Marini, Museo Pinacoteca Comunale di Assisi, Assisi (PG), catalogo.One Planet, a cura di S. Fappanni, Palazzo Marcotulli, Rieti, con il Patrocinio di Regione Lazio, Provincia, Comune e CCIAA di Rieti, catalogo; La memoria e le immagini, Museo Diocesano e Capitolare, Terni, a cura di G. Cecca e M. Testa, catalogo; Espace Art - Fiera di Nizza, Studio7.it, Nizza, con il Patrocinio di CCIAA Rieti e Chambre de Commerce Italienne a Nizza, catalogo. 

Scheda tecnica: 

Titolo:     Femminile plurale

Artisti:     Valentina Crivelli

            A cura di Luca Arnaudo e Barbara Pavan

Inaugurazione:   sabato 12 marzo 2011   ore 18.30

Date:     12 marzo 2011-31 marzo 2011

Sede espositiva:   Studio7 Spazio Arte Contemporanea

               Via Pennina 19 – 02100 Rieti

Orari:      giov_ven_sab  17-20

Info:      mob.320.4571689 e-mail studio7artecont@gmail.com

Ufficio stampa e coordinamento studio7  barbarart@tiscali.it

Catalogo in mostra

domenica 20 febbraio 2011

Accademia Russa di Belle Arti, a cura di Elena Tsereteli e Ljubov Evdokimova

"L'Accademia Russa di Belle Arti"

a cura di Elena Tsereteli e Ljubov Evdokimova

"Incanto delle Origini. Radici del Mondo"

a cura di Evelina Shatz, Francesco Gallo Mazzeo e Norberto G. Kuri

5 marzo - 10 aprile 2011

Musei di San Salvatore in Lauro

Complesso Monumentale del Pio Sodalizio dei Piceni

ANTEPRIMA STAMPA

Venerdì 4 marzo

ore 18,30

Venerdì 4 marzo 2011, all'interno dei Musei di San Salvatore in Lauro, Francesco Maria Giro, Sottosegretario di Stato per il Ministero dei Beni e le Attività Culturali e Andrei Busygin, Vice Ministro della Cultura della Federazione Russa inaugurano due mostre: "L'Accademia Russa di Belle Arti" e "Incanto delle Origini. Radici del Mondo".

La duplice esposizione, patrocinata dal Ministero per i Beni Culturali, dal Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa, dal Ministero della Cultura della Federazione Russa e dall'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, nasce dall'idea di Lorenzo Zichichi, Evelina Schatz e Olga Strada nell'ambito del progetto delle relazioni culturali Russia-Italia 2011, ed è promossa dal Pio Sodalizio dei Piceni e da Il Cigno GG Edizioni.

All'inaugurazione verrà conferito a Cesare Romiti, in qualità di Presidente dell'Accademia di Belle Arti di Roma, il titolo di membro onorario dell'Accademia Russa di Belle Arti.

La Mostra "L'Accademia Russa di Belle Arti" a cura di Elena Tsereteli e Ljubov Evdokimova, proviene dal Petit Palais di Parigi e svela al pubblico tre secoli di legami culturali tra la Russia e l'Italia, sottolineando il ruolo straordinario ed essenziale della cultura italiana per la Russia artistica. È una mostra che ripercorre la storia dell'Accademia, illustrando con fotografie, disegni e ricostruzioni l'architettura, le arti figurative e la scienza italiane nel processo di sviluppo della cultura artistica e della scuola delle arti figurative in Russia, dalla fondazione dell'Accademia di Belle Arti, voluta da Caterina la Grande, in poi.

"Incanto delle Origini. Radici del Mondo", curata da Francesco Gallo Mazzeo e Norberto G. Kuri, è invece dedicata al lavoro di Zurab Konstantinovich Tsereteli, Presidente dell'illustre Accademia Russa.

In mostra dipinti, disegni, bassorilievi e grafiche. Ottanta opere circa che ripercorrono il lavoro dell'artista nato a Tbilisi nel 1934.

Le opere di Z.K. Tsereteli occupano un posto di rilievo nella storia dell'arte russa e mondiale a cavallo dei due millenni.

Giovane, l'artista conosce Marc Chagall e Pablo Picasso, rimane colpito dai loro laboratori, dalle loro conversazioni e dall'ambiente parigino. Sono anni fondamentali che influenzano profondamente tutto il percorso artistico dell'artista russo.

Z.K Tsereteli si diploma all'Accademia come pittore, ma raggiunge un successo clamoroso grazie a una serie di opere monumentali realizzate a Pitsunda, Adler, Tbilisi e successivamente a Mosca.

La monumentalità diventa il tratto principale del suo metodo creativo. I monumenti pubblici di Tsereteli possono essere ammirati in molte città nel mondo.

Davanti al Palazzo dell'ONU a New York ha eretto il monumento Il bene vince il Male, dove un moderno san Giorgio domina con la lancia un dragone realizzato con frammenti di missili Pershing-2 e SS-20 smontati.

A Londra si erge il monumento Abbattere il muro della diffidenza che celebra il crollo della "cortina di ferro". Nella sede dell'UNESCO a Parigi viene collocato un modello in dimensioni ridotte del monumento La nascita dell'uomo nuovo eretto a Siviglia nel 1995 per commemorare il 500° anniversario dell'impresa di Cristoforo Colombo.

Anche in Italia vi sono sculture dell'artista russo: a Roma, nei giardini di Villa Borghese, il monumento a Gogol; a Bari, davanti alla cattedrale dove riposano i resti di San Nicola, Il taumaturgo di Myra, un'effigie di bronzo del Santo.

La ricostruzione della Chiesa di Cristo Salvatore a Mosca, laddove i Sovietici avevano raso al suolo il tempio cristiano e creato una piscina pubblica, rappresenta un altro successo del Presidente e di tutta l'Accademia di Belle Arti.

Z.K.Tsereteli è l'artista che reagisce prontamente alla tragedia dell'11 settembre a New York: propone di creare un memoriale per ricordare le vittime del terrorismo, e nel settembre 2005 il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin celebra la posa della prima pietra sul luogo dove in breve tempo è sorto il monumento di trenta metri Lacrima di dolore.

Organizzazione e Cataloghi Il Cigno GG Edizioni

Info

Ingresso gratuito

Catalogo Accademia: € 30

Catalogo Tsereteli: € 40

Orario: lunedì-sabato10.00-12.00/16.00-19.00

domenica chiuso


Il Cigno GG Edizioni

Piazza San Salvatore in Lauro, 15

00186 Roma

Tel +39 066865493; Fax +39 066892109

info@ilcigno.org

redazione@ilcigno.org

Comunicazione e Ufficio Stampa

Maria Letizia Cassata

mlc.comunicazione@gmail.com

Tel/Fax +39 06 97614423

Piero Guccione: Le opere monumentali, Palazzo Sant'Elia

    PIERO GUCCIONE

    LE OPERE MONUMENTALI

a cura di

Francesco Gallo e Mario Ursino

    25 febbraio – 10 Aprile 2011

    Inaugurazione 25 febbraio 2011

    ore 20,00

Venerdì 25 febbraio 2011, la Provincia Regionale di Palermo ed il Cigno GG Edizioni, presentano la mostra "PIERO GUCCIONE LE OPERE MONUMENTALI".

La mostra, realizzata con il contributo di Fondazione Roma Mediterraneo, e allestita all'interno del piano nobile di Palazzo Sant'Elia a Palermo, raccoglie per la prima volta insieme gli studi preparatori e le più importanti realizzazioni pubbliche di Piero Guccione. Si tratta del grande olio, commissionato all'artista dall'allora presidente del Senato Marcello Pera, che campeggia nel Salone Garibaldi di Palazzo Madama a Roma, il cosiddetto "transatlantico" dei senatori. In mostra anche le due magnifiche pale che addobbano la Cappella del Battistero della Chiesa ufficiale dello stato italiano, ossia Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma, inaugurate da Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, che dell'opera scrive:"sono un vero e proprio capolavoro del nostro secolo: Bisognerebbe saper usare la tradizione figurativa con la stessa naturalezza con cui usiamo la lingua letteraria; uno strumento di comunicazione che sappiamo bene essere stato costruito da Dante e da Petrarca, da Bembo e da Manzoni e che tuttavia ci serve per esprimere idee e valori, sentimenti e passioni del nostro tempo. Questa è la strada difficile che ha scelto di percorrere Piero Guccione, nell'affrontare soggetti religiosi. L'operazione rischiosissima, al limite della temerarietà, ha prodotto risultati affascinanti."

Infine l'opera commissionata dalla Regione per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia e l'Autonomia, posizionata nella sala del Trionfo della Morte di Palazzo Abatellis, è idealmente parte di questo percorso, che dovrebbe collegare appunto Palazzo Sant'Elia alla Galleria Regionale Siciliana. Con questa mostra si capisce come Guccione arriva a dipingere queste tele monumentali, con l'esposizione degli studi preparatori. Ed è anche interessante perché si nota come, ad esempio, per la tela del Senato Guccione si è avvalso della realizzazione di un'incisione su cui ha poi pastellato le differenti varianti che intendeva approfondire, mentre l'opera di Palazzo Abatellis è stata studiata con un lavoro su tela, di slancio.

Di notevole interesse anche l'esposizione di ingrandimenti dei luoghi in cui Guccione dipinge, e dell'artista stesso, con vari personaggi che lo frequentano.

La mostra è curata da Francesco Gallo Mazzeo ,critico e docente di storia dell'arte all'Accademia delle belle Arti di Roma e da Mario Ursino, Vice Soprintendente della Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma. Inaugurano il Presidente della Provincia Regionale di Palermo, Giovanni Avanti e l'Assessore Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, Sebastiano Missineo.

Organizzazione e Catalogo Il Cigno GG Edizioni

Info

Palazzo Sant'Elia
Via Maqueda - Palermo
Tel. 0916628289 – 0916629799

orari di apertura

tutti i giorni 10,30 - 13,30/ 16,30 – 19,30

sabato pomeriggio e domenica chiuso

ingresso gratuito

Il Cigno GG Edizioni

P.zza San Salvatore in Lauro, 15

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Comunicazione e Ufficio Stampa

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Tel/Fax 06 97614423

mercoledì 16 febbraio 2011

Fabio Mordeglia alla Fiera ArtistInMostra di Parma



Fabio Mordeglia
"ArtistInMostra"
La Grande Fiera dei Creatori d'Arte Contemporanei
Mostra mercato d'arte contemporanea
dal 26 al 27 febbraio e dal 4 al 6 marzo 2011
Orari di apertura: h.10-20
Biglietto d'ingresso: 10 euro
Presso: Quartiere Fieristico di Parma



Talenti da scoprire. Opere da conoscere. Emozioni da condividere. Alla Grande Fiera dei Creatori d'Arte Contemporanei di Parma "ArtistInMostra" esporrà l'artista Fabio Mordeglia.
Temprato dall'ambiente culturale di Albisola, patria della ceramica artistica, Fabio Mordeglia adotta un linguaggio materico, quale specchio visivo su cui riflettono i significati ancestrali in una poetica dell'universo in grado di rivelarsi per soliloqui dialettici e contrapposizioni tonali.
La ricerca pittorica di Fabio Mordeglia è scandita da novità stilistico-formali e da rinnovati segni d'interpretazione. Nell'ovazione della sintesi si coglie il senso atavico della materia, in particolare della terra, accostata alla pittura ad acrilico.
Nelle opere di Mordeglia le corrispondenze cromatiche generano un campo di relazioni, dove i colori acquisiscono un senso simbolico, non più meramente estetico. In quest'ottica la comparazione tra il rosso e il nero si manifesta nell'emblema del contrasto interiore, prestandosi ad una lettura iconologica.
Seppure il cromatismo impiegato appaia vivace e dirompente nel suo dinamismo visivo, la pittura di Fabio Mordeglia si sofferma sul dramma dell'esistenza.


Presso: Quartiere Fieristico di Parma
Viale delle Esposizioni 393A - 43126 PARMA
Padiglione n.7, stand E 7
Info: www.fabio-mordeglia.it

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Immagini disponibili su:
http://www.flickr.com/photos/31023900@N06/sets/72157625936097579/
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Ufficio Stampa:
Sabrina Falzone
info@sabrinafalzone.info
www.sabrinafalzone.info



martedì 15 febbraio 2011

MOSTRA CLARICE ZDANSKI - ATELIER D' ARTE BLU MONDE - POGGIO MOIANO (Ri)- 5 marzo 2011


Notturno 

Mostra personale di Clarice Zdanski 
 

Si apre sabato 5 marzo 2011 presso Blu Monde Atelier d'Arte, in Via A.Vespucci 25, a Osteria Nuova (Ri), Notturno, la mostra personale di Clarice Zdanski, a cura di Barbara Pavan, promossa da Studio7.it. 

'Notturno è lo spazio che, come in un romanzo proustiano, consente alla volontà di ritrovare il tempo perduto e il ricordo, la rievocazione malinconica del passato. Notturno è il silenzio che da voce ad una riflessione (lucida ma allo stesso tempo amara), sulla nostra esistenza, sulla nostra storia. Notturne sono le forme che tentiamo di intrappolare nella tela, e che pure fuggono, o le scritte sbiadite che tentiamo di decifrare, alla ricerca di un significato che, quello sì, davvero, ci sfugge. Notturne sono le cicatrici che appena si intravedono e che non sappiamo decidere se siano la prova della nostra guarigione, della nostra capacità di rigenerarci o piuttosto costituiscano il pretesto per rifugiarci nella nebulosità del ricordo di un dolore.'

E' proprio il linguaggio pittorico della Zdanski ad essere notturno, velato. Quasi che l'artista confidi sottovoce all'opera tutto il suo tormento, e con essa condivida lo stesso spazio intimo ed ambiguo della memoria. La tela diventa specchio e conforto, territorio di dialogo interiore e di confronto con sé stessa e con il mondo. 

Clarice Zdanski è nata a Bellaire, Ohio (USA). Ha studiato pittura e tecniche grafiche di stampa (BFA) presso l'University of North Carolina at Greensboro e Storia dell'Arte (MA e PhD) presso l'University of Chicago. Attualmente vive a Milano. Tra le sue mostre recenti: Rieti, Festival Biennale del Giallo e del Noir, promosso da Provincia di Rieti, con il Patrocinio di Fondazione Varrone, CARIRI, Sabina Universitas, Giallo e dintorni, a cura di Barbara Pavan, collettiva, catalogo ; Rieti, Studio7 Spazio Arte Contemporanea, Index, a cura di Barbara Pavan, collettiva; Milano, Officina Coviello, Cercando il suono giallo e altre opere recenti, a cura di Michelangelo Coviello, catalogo, personale; Costanza (Germania), Bürgersaal, Italienische Gegenwartskunste/Arte Contemporanea Italiana, a cura di Galleria Emmediarte, patrocinio Internationaler Bodensee Club Kultur am Bodensee, catalogo, collettiva; Novara, Archivio di Stato, Il senso del tempo tra storia e conoscenza, a cura di Vittorio Tonon, con il Patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Novara, videocatalogo, collettiva.

 

Scheda tecnica: 

Titolo:     Notturno

            Artista: Clarice Zdanski

A cura di Barbara Pavan

Date:     5 marzo 2011 – 2 aprile 2011

Sede espositiva:   Blu Monde _ Atelier d'Arte Contemporanea

               Via A.Vespucci 25

               Osteria Nuova di Poggio Moiano (Ri),

                              tel.0765.841528

orari:     9-13 e 16-19.30

Info:       e-mail studio7artecont@gmail.com

Ufficio stampa:   studio7  barbarart@tiscali.it


domenica 13 febbraio 2011

Rifiuti in cerca d'autore, via alla terza edizione del concorso d'arte


"Rifiuti in cerca d'autore", via alla terza edizione del concorso d'arte
Organizzato da Salerno in Arte, prevede le sezioni di pittura, arte e narrativa, sul tema dell'acqua.
Il consorzio Ecolight conferma il "premio RAEE" per le opere realizzate con rifiuti elettronici

Il premio internazionale d'arte "Rifiuti in cerca d'autore" arriva alla sua terza edizione. L'associazione Salerno in Arte, ideatrice e curatrice del premio, lancia la nuova edizione del concorso confermando le due sezioni dedicate alla pittura e al design, e aprendone una nuova dedicata alla narrativa. La rinnovata collaborazione con il consorzio Ecolight, tra i primi sistemi collettivi nella gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche -RAEE-, pile ed accumulatori, ha portato all'istituzione del premio RAEE, riconoscimento dedicato alla miglior opera presentata realizzata con l'utilizzo di rifiuti elettronici.
«Il tema del nuovo concorso è quello dell'acqua», spiegano gli ideatori e curatori del concorso, Olga Marciano e Giuseppe Gorga di Salerno in Arte. «Nell'anno internazionale dedicato all'acqua pubblica, abbiamo voluto dare come sottotitolo al concorso "Acquapura", volendo così dare una particolare attenzione al tema della salvaguardia dell'acqua in ogni sua manifestazione -ovvero che sia mare, lago, fiume, pioggia o altro- ed interpretazione». Continuano: «Il premio mira a raccogliere opere in grado di rappresentare una proposta originale e creativa e che costituiscano degli esempi in grado di sensibilizzare, ancora una volta, come nelle precedenti edizioni, al rispetto dell'ambiente, della salute, al risparmio energetico, attraverso il riciclo dei rifiuti».
Confermata la partecipazione, tra gli sponsor, del consorzio Ecolight. «Con la nostra partecipazione alla terza edizione del premio "Rifiuti in cerca d'autore" abbiamo voluto ribadire l'impegno che come sistema collettivo ci siamo assunti nel creare una sempre crescente sensibilità attorno al tema dei rifiuti elettronici», spiega il presidente di Ecolight, Walter Camarda. «Il consorzio si è già attivato in questa direzione valorizzando l'arte fatta con i rifiuti mettendo a disposizione il portale del Museo del Riciclo (www.museodelriciclo.it). Si tratta di un sito internet che, proprio in occasione dell'ultima edizione di Ecomondo a Rimini, è diventato uno spazio fisico da visitare». Prosegue Camarda: «Abbiamo voluto confermare la presenza del premio Ecolight-RAEE all'interno del concorso per le opere presentate nella sezione pittura e nella sezione design, specificamente realizzate con l'utilizzo dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Si tratta della conferma di un impegno che ci siamo presi: ribadire la necessità di avviare i rifiuti elettronici verso un corretto percorso di recupero è una scelta di valore che il consorzio ha deciso di fare nel rispetto della propria azione e dell'ambiente».

Per aderire alla terza edizione del concorso "Rifiuti in cerca d'autore" consultare il sito www.salernoinarte.it. Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro e non oltre il 15 febbraio 2011.

Ecolight - Costituito nel 2004, è uno dei maggiori sistemi collettivi per la gestione dei Raee, delle Pile e degli Accumulatori. Il consorzio Ecolight, che raccoglie oltre 1.200 aziende, è il terzo a livello nazionale per quantità di immesso e il primo per numero di consorziati. È stato inoltre il primo sistema collettivo in Italia ad avere le certificazioni di qualità ISO 9001 e ISO 14001. Rappresentando più del 90 per cento del settore, è punto di riferimento per la grande distribuzione (Gdo) e per i produttori di apparecchi di illuminazione. Tratta tutte le tipologie di Raee. www.ecolight.it.

Ufficio Stampa Ecolight: Eo Ipso
Info: Marco Parotti - 340.9665279 - mparotti@eoipso.it

 





mercoledì 9 febbraio 2011

'TRAME' - RIETI 5 MARZO 2011


Sabato 5 marzo 2011, alle ore 18.30, la Libreria Moderna, Via Garibaldi 272, a Rieti, inaugura TRAME, mostra d'arte contemporanea, a cura di Barbara Pavan, promossa da Studio7.it. 

In mostra le opere di tre artiste che attingono, seppur in maniera diversa, all'arte antica e femminile della tessitura, rielaborandone tecniche, prodotti e contenuti nella loro ricerca artistica:  Susanna Cati, Veronica Debellis e Eliana Frontini. 

Le opere di Susanna Cati, così matericamente diverse tra loro, fanno tutte parte del  percorso de 'Il filo dell'anima'. Scrive l'artista: 'Narra una storia Navajo di una giovane donna che non sapeva cosa fare della sua vita e si mise in cammino. Nel deserto s'imbatté in un buco dove trovò la donna-ragno che le insegnò l'arte della tessitura, una  conoscenza da tramandare di donna in donna, di generazione in generazione. Da allora,  tutti i tessuti delle donne Navajo hanno un buco, per ricordare l'insegnamento della Madre. Come il ragno tesse la tela con sostanze prodotte da se stesso, così attraverso la tessitura è possibile esprimere la struttura e il movimento dell'universo. Legare la trama con il filo dell'anima; l'opera come monade che racchiude l'essenziale della complessità dello spirito dei materiali, la comprensione di leggi ottiche, gli elementi della sua estetica e la poesia della loro interpretazione'. 

Una serie di opere, quella esposta in questa mostra da Veronica Debellis, realizzata partendo dal corredo da sposa: tovaglie, lenzuola, asciugamani tagliati, incollati, ricuciti, riassemblati. Brandelli di una vita già tracciata che inverte il suo destino, si ribella, si distrugge per reinventarsi e risorgere come un'araba fenice. Sono opere, quella della Debellis, che raccontano non una ma tante storie, quasi un 'diario' senza un vero inizio, senza epilogo, senza alcun giudizio o pregiudizio. C'è tutto: la morte e la rinascita, il dolore e la gioia, la tenacia, la forza e la fragilità, il passato, il presente e un futuro aperto ad ogni possibilità, libero da preconfezionamenti in cui la memoria è risorsa e radice ma mai zavorra. 'Necessaria puntualizzazione' - scrive l'artista – 'Non ho mai voluto sposarmi e non strappo il corredo perché un uomo ha preso a calci il mio cuore sull'altare: il corredo da sposa è la memoria più inutile e ingombrante che mia madre abbia prodotto per me. Tovaglie tonde, quadrate, ovali da 6, da 8, da 12 (non si sa mai!) tristemente demodé, lenzuola di puro lino e fibra d'oro e diamante che se ti cade una goccia di potente antirughe sono 30 euro di lavanderia e non sai se viene pulito'

Le opere di Eliana Frontini appartengono alla serie di 'Non sempre il paradiso può attendere', fotografie di angeli cucite su pezzi strappati di vecchi lenzuoli. Il filo nero utilizzato è quello da sutura, atto a ricongiungere i lembi di una ferita. Gli angeli cuciti hanno una storia concettuale alfine positiva: dai drammatici ex voto di Rexurrexit, alle tele libere che scendevano dal soffitto in Isolina e le altre o di Alt, il corpo è mio, entrambe incentrate sulla violenza sulle donne, gli ultimi angeli della Frontini vengono liberati: il filo, infatti, è tagliato. Dai primi angeli, quindi, che riassumevano la ricerca artistica riguardante riflessioni sulla violenza e sulla memoria e sul fatto che esiste, viva e tangibile, una quarta dimensione dell'opera d'arte, concretizzata convenzionalmente nel tempo, abbiamo qui un proseguimento concettuale dove l'angelo, medicato, sta guarendo, indipendente e finalmente privo di costrizioni. Tutte le fotografie sono state completate e rese uniche dalla cucitura. Il fotografo scatta e ritrae la realtà. L'artista opera sulla realtà fotografata, trasformando le ombre e i desideri e guidando l'immagine verso il trascendente, verso l'inconoscibile.

 

La mostra sarà  visitabile fino al 2 aprile 2011. 

Scheda tecnica: 

Titolo     Trame

A cura di    Barbara Pavan

            Artisti Susanna Cati, Veronica Debellis e Eliana Frontini

Sede espositiva   Libreria Moderna

                              Via Garibaldi 272, 02100 Rieti

Date     5 marzo 2011 – 2 aprile 2011

Inaugurazione    sabato 5 marzo 2011 ore 18.30

Orari     martedì-sabato 10-13 e 16-20; lunedì 16-20

Ufficio stampa mostra   Studio7.it www.associazionestudio7.it


MOSTRA 'IN FABULA' - ED. UMBRIA - S.ANATOLIA DI NARCO 26 FEBBRAIO


Da sabato 26 febbraio 2011 l'Ex Convento di Santa Croce, Piazza del Convento 4, S.Anatolia di Narco (Pg), ospiterà la mostra IN FABULA, a cura di Barbara Pavan, promossa da Studio7.it. 

La mostra presenta le opere di tre illustratrici: Enrica Pizzicori, Lucia Ricciardi e Marinella Sorge. 

Il lavoro di Enrica Pizzicori parte dal racconto, dalla parola, dalla fiaba, sebbene quadri e illustrazioni abbiano diversi presupposti essendo l'illustrazione subordinata ad un testo e, in qualche modo, una narrazione di immagini. I suoi quadri, però, nascono sempre e comunque dall'eco di un racconto. Ad essi la Pizzicori infonde quella magia che appartiene ai libri per l'infanzia. Le opere di questa mostra sono il risultato della 'contaminazione' con la narrazione, immagini che attingono dal ricordo delle letture infantili, da 'Pínocchio' ad 'Alice nel paese delle meraviglie' fino alle fiabe meno note. 

Le tavole di Lucia Ricciardi presentate in mostra appartengono alla serie di illustrazioni realizzate per il libro 'Quarto anteriore sinistro' di Stefano Marcantoni. L'originalità della narrazione, la storia di un hamburger che torna bovino, poneva la difficoltà della rappresentazione del tempo che scorre in senso antiorario. Motivo conduttore è dunque un segno pittorico che trasmette movimento e dinamicità, a volte non definito, che più che descrivere, suggerisce e che conferisce alle illustrazioni un'atmosfera di equilibrio precario. Segno, colore e costruzione dell'immagine, tutto concorre quindi a raccontare un rewind, che non è un vero e proprio riavvolgimento del nastro, perchè parallelamente e attraverso immagini a volte anche piuttosto crude c'è una progressiva presa di coscienza di una realtà spesso ignorata e che ogni giorno coinvolge ognuno di noi. 

Uno stile netto e coerente, chiaro e schietto nelle forme e nei personaggi e una spiccata capacità  descrittiva caratterizzano le opere di Marinella Sorge. L'artista rappresenta scene in cui i protagonisti sono personaggi, quasi sempre femminili, dall'aria dolce e malinconica ma che al contempo lasciano inequivocabilmente trasparire anche un lato oscuro. Prendendo spunto e ispirazione dall'immaginario iconografico delle fiabe e della letteratura, dalla corrente pop-surrealista degli anni '90, dalla passione per la cultura Rock'n'Roll dagli anni '60 ad oggi, Marinella Sorge crea immagini ricche di simbolismi, di delicatezza estrema e ugualmente di forte impatto, in cui malinconia, contrasto e sogno si fondono e si scontrano, metafore quanto mai realistiche di emozioni, paure e sentimenti che si agitano dentro di noi. 

La mostra sarà  visitabile fino al 31 marzo 2011.  

Scheda tecnica: 

Titolo:    In fabula – Ed.Umbria

          Artisti: Enrica Pizzicori, Lucia Ricciardi e Marinella Sorge

A cura di:   Barbara Pavan

Sede espositiva:  Ex Convento di Santa Croce

          P.zza del Convento, 4

          06040 S.Anatolia di Narco (Pg)

Date:    26 febbraio – 31 marzo 2011

Ufficio stampa:  Studio7.it  www.associazionestudio7.it

Info:    mob.320.4571689  studio7artecont@gmail.com


venerdì 4 febbraio 2011

CARAVAGGIO Una mostra impossibile. Milano, Palazzo della Ragione




Arthemisia Group / 4 febbraio 2011

PROROGATA FINO AL 13 MARZO 2011

CARAVAGGIO
Una mostra impossibile
Milano, Palazzo della Ragione
A cura di Renato Parascandolo
10 novembre 2010 - 13 febbraio 2011 > prorogata al 13 marzo 2011



Visto il successo in continua crescita, a grande richiesta, la mostra Caravaggio. Una mostra impossibile sarà prorogata fino al 13 marzo 2011.

L'evento continua a riscuotere uno straordinario successo di pubblico e, data l'altissima richiesta di visite e prenotazioni, tutte le opere di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio si potranno ammirare per un altro mese nella suggestiva sede del Palazzo della Ragione di Milano.

Grande entusiasmo da parte del pubblico anche per la presenza dei performer, nei panni del grande maestro, che accompagnano i visitatori all'interno del percorso espositivo svelando curiosi aneddoti sulla vita dell'artista e sulle sue opere.
Una visita educativa, accattivante e interattiva per i visitatori di ogni età.


"Il successo di pubblico, con oltre 33.000 visitatori, dimostra che la gente ha fame di conoscenza – ha dichiarato l'Assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory – e credo che l'allestimento 'umano', ovvero l'impiego di guide in costume che, con il linguaggio del tempo hanno ricreato il clima dell'epoca, abbia fatto la differenza rispetto alle mostre tradizionali".

Informazioni e prenotazioni > T 199 500 200
(dal lunedì al venerdì ore 8.00 > 20.00, sabato ore 8.00 > 13.00)


COMUNICATO STAMPA


Un nuovo straordinario evento dedicato a Caravaggio, nella sua terra di origine, chiude le celebrazioni per il quarto centenario della morte del maestro lombardo.

 

Tutte le opere di Michelangelo Merisi (1571 – 1610) si possono ammirare nel loro folgorante splendore nella mostra Caravaggio. Una mostra impossibile allestita in Palazzo della Ragione a Milano, dal 10 novembre 2010 al 13 marzo 2011. Ma non solo. Entrando nello spazio espositivo il pubblico viene accompagnato da Caravaggio in un affascinante viaggio alla scoperta dei segreti della sua vita e della sua arte.

 

Promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, dalla Rai Radiotelevisione Italiana, e prodotta e organizzata da Arthemisia Group e Palazzo della Ragione, la Mostra impossibile del Caravaggio raccoglie 65 capolavori - l'intero corpus delle opere di Michelangelo Merisi, nessuna esclusa e comprese alcune attribuite – riprodotti ad altissima definizione e disposti lungo un itinerario cronologico. Un viaggio "impossibile" tra dipinti disseminati nei musei, nelle chiese e nelle collezioni private di tutto il mondo, che diventa realtà nell'era della riproducibilità digitale dell'opera d'arte.

 

"Un Caravaggio impossibile ma probabile, con una premessa: non c'è cultura senza educazione. Questo è il senso del progetto - spiega l'Assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory -. L'arte antica ha bisogno di futuro e questo Caravaggio virtuale ha qualcosa di molto reale: la possibilità di conoscere la bellezza dell'arte attraverso la tecnologia, con il sorprendente risultato di riuscire a vedere tutte le opere di Caravaggio in un unico spazio scenico".

 

Grazie a questo progetto ideato e curato da Renato Parascandolo, realizzato dalla Rai in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e con un comitato scientifico composto da Ferdinando Bologna e Claudio Strinati, le opere di Caravaggio conservate da Parigi a San Pietroburgo, da New York a Princeton, da Dublino a Vienna, da Roma a Napoli, Firenze, Siracusa, ecc. sono oggi fruibili in uno stesso luogo. I quadri, riprodotti in digitale con tecnologie d'avanguardia ad altissima definizione, nel rigoroso rispetto delle dimensioni, dei colori e della luce originali, si trovano finalmente riuniti realizzando un sogno a lungo coltivato da studiosi, critici e appassionati.

 

L'esposizione supera spazio e tempo e fa rivivere a distanza di secoli il pittore più moderno e rivoluzionario della storia, seguendo passo dopo passo le tappe dalla sua opera e della sua vita burrascosa.

 

Entrando in una vera e propria wunderkammer, i visitatori saranno infatti accolti da performer nei panni del grande maestro e verranno condotti nel suo mondo attraverso aneddoti di vita vissuta e racconti sulle opere, scanditi in tre fasi temporali: gli esordi, la maturità, il periodo precedente la prematura scomparsa. Caravaggio rivive altresì attraverso numerosi film, documentari storici e spettacoli a tema, proiettati su grandi schermi televisivi; l'atmosfera dell'epoca si respira nella sezione con i quattro dipinti del maestro in cui compaiono strumenti musicali e spartiti. Un sottofondo sonoro di madrigali, cantati da un coro a quattro voci, pervade l'ambiente: sono le musiche dipinte dal Caravaggio in quattro opere famose: Riposo durante la fuga in Egitto (1596), le due versioni del Giovane che suona il liuto (1596-97) e Amore vincitore (1602).


CARAVAGGIO

Una mostra impossibile

Milano, Palazzo della Ragione

10 novembre 2010 – 13 marzo 2011

A cura di Renato Parascandolo


Orari
Martedì – domenica ore 9.30 > 19.30
Giovedì ore 9.30 > 22.30
Lunedì ore 14.30 > 19.30
La biglietteria chiude un'ora prima

Biglietti (Visita animata inclusa)
Intero € 9,00
Ridotto € 7,00
Scuole € 4,50

Diritto di prevendita
Singoli e gruppi € 1,50
Scuole € 1,00

Informazioni e prenotazioni
T 199 500 200
(dal lunedì al venerdì ore 8.00 > 20.00,
sabato ore 8.00 > 13.00)

Biglietteria on line
www.vivaticket.it

Visite animate partenza gruppi ogni 20 minuti
(la prenotazione non è richiesta)

www.comune.milano.it/palazzoreale
www.arthemisia.it

www.caravaggio.rai.it



Uffici Stampa

Arthemisia Group

Alessandra Zanchi

M +39 3495691710 - az@arthemisia.it

Ilaria Bolognesi

M +39 3939673674 - ib@arthemisia.it

T +39 026596888 T +39 0721370956

press@arthemisia.it

 

Comune di Milano - Cultura

Elena Conenna
T +39 02 88453314 - elenamariaconenna@
comune.milano.it

Francesca Cassani
T +39 02 884 50177 - francesca.cassani@comune.milano.it


giovedì 3 febbraio 2011

Lorenzo Marotta: Mostra di ascoltovisioni. Teramo, dal 11 al 13 febbraio

Teramo, dal 11 al 13 febbraio mostra di "ascoltovisioni"  dell'artista Lorenzo Marotta

Cosa vedi? E' il titolo della mostra dell'artista siculo-pisano Lorenzo Marotta, allestita in via del Vecchio Mattatoio n.5 ed aperta dall'11 al 13 febbraio dalle ore 18.00 alle 20.00.
Marotta, con le sue 9 ascoltovisioni, invita a condividere l'esperienza, che potremmo definire meditativa, di uno sguardo su mondi naturali ed umani simpatetico e partecipe, non frettoloso, ma anche non implicato, non interpretativo né giudicante, che lascia essere le cose come sono, limitandosi a sentirne la forza e la poesia.
Tale sguardo è reso stilisticamente dall'uso della telecamera fissa. L'inquadratura fissa apre l'attimo, esplora tutto ciò che contiene: i cambiamenti di luce, il gioco del vento, i passaggi inaspettati. Ed apre altresì alla con-passione, diventa sguardo amoroso.
L'opera di Lorenzo Marotta non è tuttavia il frutto di una operazione semplicistica, non consiste nella ingenua registrazione di ciò che avviene di fronte ad un obiettivo aperto: lasciar essere le cose come sono non significa rinunciare a farne oggetto di una riflessione emotiva ed intellettuale che, nel caso delle opere in mostra, si esprime nel montaggio e nella scelta di tracce musicali. Le riprese diventano quindi i materiali di una intensa ricerca artistica tesa a scovare consonanze ed esplorare valenze poetiche, dove lo sguardo sul mondo è anche sguardo sulla propria interiorità.

Note che hanno accompagnato le due istallazioni al festival del viaggio:
Video-reportage
Cantinetta Teatro Verdi, via Palestro
Il mondo che ci passa davanti racconta tantissimo,?se solo lo si volesse vedere.?Tutto scorre non contraddicibile.?È così com'è, basta guardarlo!
Home Six?Filmato delle occupazioni mattutine di una giovane famiglia di Ko Lipe, appartenente alla etnia dei nomadi del mare.?[Thailandia, mercoledì 14 marzo 2007 – ora locale 6:49 ¬+ 22' 10"]
Carillon?Filmato di una foresta di faggi nel Parco dei Monti della Laga, in Abruzzo. Un modo quasi onirico di entrare in rapporto con la natura, attraverso il rito della ripetitività dell'osservazione.?[Italia, domenica 8 ottobre 2006 – ora locale 15:31 + 8]
In questa sezione vengono presentate due opere di Lorenzo Marotta, accompagnate da musica e declinate all'infinito, in modo da addentrarsi, oltre il viaggio, in un luogo della coscienza osservante: una specie di occhio che guardando a questi riti dello sguardo rivolto verso l'esterno, aprono un fuoco interno di ascolto.
Lorenzo Marotta nasce in Sicilia. Viaggiatore senza méta, impegna le sue energie principalmente nel non produrre assolutamente niente, limitandosi a cogliere l'uguale e il mutato.

Note biografiche
Lorenzo Marotta si è confrontato con l'immagine fin da ragazzo, si appassiona di fotografia armeggiando con un ingranditore d'oltrecortina un UPA più grande di lui. 1970
Adolescente realizza documentari fotografici apprezzati nella citta di Pisa, dove alcune mostre lo fanno conoscere al pubblico. 1973/5
Tiene corsi di fotografia per giovani ed anziani. 1976/9
Partecipa all'esperienza delle prime radio libere. 1975/81
Apre e chiude rapidamente una ditta di fotografia industriale. 1978
Realizza con un gruppo di amici alcuni documentari in video con una mastodontica telecamera Hitachi dal sensore da un pollice. Purtroppo di questo periodo poco è rimasto, perlopiù andato distrutto negli archivi di televisioni locali.
Si appassiona alle nuove tecnologie della comunicazione. Partecipa alle prime BBS ed al progetto Gustavo del CNR di Pisa, un esperimento di rete telematica civica ante internet.
Le sue foto negli anni sono utilizzate per pubblicazioni di vario genere: riviste musicali, di teatro e politiche, ed inoltre copertine di dischi, manifesti, pubblicazioni di storia locale e quotidiani. Tiene oggi un archivio digitale in fase di ultimazione di svariate migliaia di scatti.
Partecipa con Gaetano Gangi e Riccardo Sgroi ad un progetto, "Le Nuove Eleutherie", per la rinascita culturale della città di Noto, sperimentando le nuove frontiere della comunicazione nelle fasi iniziali del web. L'ambizioso progetto naufraga ma riscuote l'attenzione di importanti personalità della cultura in ambito nazionale ed internazionale.
Agli inizi del duemila approfitta della miniaturizzazione e quindi semplificazione delle tecniche di ripresa video per ritornare all'antica passione dell'immagine in movimento. Ne fa momento di riflessione e di nuova sperimentazione.
Organizza con amici un festival del video amatoriale "Telepippe" che arriva fino alla quinta edizione.
Partecipa con due videoistallazioni alla seconda edizione del Festival del Viaggio Il Milione.

PER INFO E CONTATTI:
Lorenzo Marotta
loremaro@libero.it

Anna Maria Ferrari, Immagine e colore. Esposizione personale


 

Cominciata la mostra di Anna Maria Ferrari allo spazio "Immagine e colore" di Vico del Fieno 21/r dal 1 al 12 febbraio a Genova

 

Dal 1 al 12 febbraio si tiene presso lo spazio culturale  "Immagine e colore" in Vico del Fieno 21/r a Genova, nel Centro Storico la mostra di Anna Maria Ferrari "Colori appesi a un filo".

 

Anna Maria Ferrari, sanremese di nascita, genovese di adozione e con forti ascendenze salentine è figlia d'arte ed è una pittrice. Termine vagamente demodée,  ma che si potrebbe accompagnare ad altri termini come scrittrice, artigiana, intellettuale. Dopo diversi anni ha deciso di riproporre la sua opera nella galleria di Vico del Fieno assieme a Loredana Trestin che caparbiamente da molto tempo porta avanti lo spazio nel Centro Storico di Genova, proponendo artisti (altro termine demodée, ma su cui occorrerebbe riflettere) che cercano di dar voce alla propria opera, a quella immagine che vogliono proporre, a quello che vogliono raccontare attraverso la tela e la materia.

Anna lavora sui colori, colori che danno vita ad emozioni, che raccontano storie, che non vogliono dare interpretazioni, ma suggerire un modo di vedere la realtà al di fuori degli stereotipi. Colore e sua declinazione, quello che sfugge dalla quotidianità ma assume un valore diverso che può piacere o non piacere, ma che invita a riflettere su quello che nel mondo è proprio assenza di colore, che in definitiva è assenza di emozioni. Il colore è differenza, differenza di visione, differenza di identità senza conflitti, differenza impressa su una tela.

Pittrice dunque che osa nel racconto di se stessa e cerca un dialogo e una complicità con chi attraverso il nostro senso più importante "vede" i colori e il loro senso e li colloca dentro di se.

Anna Maria Ferrari scrive poesia usando pennelli e colori; sono poesie figurative che nascono da sensazioni ed emozioni. Le sue opere diventano documenti di umanità che si pongono sulla tela

Come visioni incantate. Il suo iter artistico, in questi ultimi anni si è evoluto e rinnovato sottolineando l'essenzialità come sintesi di elaborazione artistica, i contenuti, che ispirano la sua creatività interpretativa sono in stretta relazione con il suo vissuto.

 

Curatrice della mostra è Loredana Trestin.

L'inaugurazione ufficiale è prevista il 4 febbraio alle ore 18.00 con la presentazione critica del Prof. Aldo Maria Pero.

La mostra è visitabile tutti i pomeriggi dalle 15.30 alle 18.30.

Per informazioni www.immaginecolore.com tel 010 4075240


L'Ufficio Stampa e Relazioni Media




LATO: VIRGINIA ZANETTI, LEVITAS ORIGINAE - 05.02.2011


LATO presenta l'artista fiorentina Virginia Zanetti  in Levitas Originae

 

 

Dall'5 al 26 febbraio 2011

 

Inaugurazione sabato 5 febbraio, dalle ore 18:30

 

H  lunedì/venerdì 9-13:00 - 15-19:00 sabato 15-19:00

 

 


Levitas Originae (Leggerezza dell'origine)

I lavori di Virginia Zanetti appaiono davanti a noi come impronte di parti vitali in grado di creare e mantenere la vita. Il lavoro è basato sulla concentrazione, sull'immediatezza, l'osservazione, la pazienza, sulla proporzione, la composizione, l'equilibrio dei toni. La scelta di utilizzare l'acquarello come un'impronta permette all'artista di creare nel suo lavoro una doppia leggerezza: quella di origine, che è il leitmotive della ricerca artistica in questa serie, e quella della raffigurazione artistica formale. Gli acquarelli sembrano opere grafiche che hanno impresso sulla carta l'origine della vita. Cuore, organi interni e organi riproduttivi umani sono eguagliati ai semi e agli organi riproduttivi vegetali che appaiono sulla carta come precipitati, sottratti ai processi naturali, cristallizzati nell'acquerello ed estraniati dalla normale temporalità dei cicli naturali. Sono visioni di territori sensuali che portano con sè sia la nascita che la morte.

Ed è proprio la morte a giustificare l'apparente fragilità del lavoro dell'artista. La presentazione quasi scientifica di parti del corpo umano, soprattutto di organi come cuore e cervello,ci conduce al ricordo delle sepolture degli antichi Egizi che ponevano gli organi interni più importanti in appositi vasi messi accanto alla mummia. Erano convinti che sarebbero serviti ancora, che fossero eterni, così come lo è l'esistenza. La morte è solo un attimo di riposo, un attimo concesso ogni inverno anche alla vegetazione, solo per poi sbocciare, più forte di prima, all'arrivo della primavera. Si muore, ma Il ciclo vitale non si ferma mai, anche se restituisce la vita in forme diverse. Ed è questo fatto che rende naturale e completamente comprensibile allo spettatore il paragone tra corpo umano e mondo vegetale.

I lavori sembrano disegni di un libro di biologia o anatomia. La loro connessione concettuale con l'eterno ciclo vitale li fa diventare il ponte tra visibile e invisibile. Le opere descrivono le reti che pongono in relazione l'essere umano e le sue parti col mondo vegetale, animati dalla stessa energia. Raccontano un dialogo tra cosmo e microcosmo, tra la materia e l'energia che li sostiene.

Lo spazio della galleria, raccolto, diventerà quasi un luogo sacro di meditazione e sarà dilatato, attraverso i disegni installati, in visioni interiori di una vegetazione del corpo che dialoga con un'anatomia delle piante, cercando una simbiosi con lo spazio e il nostro tempo. Ricordandoci che abbiamo una nostra piccola parte nel ciclo vitale infinito, potremmo provare sentimenti vari che sfumano/ (con le sfumature)dall'ottimismo alla malinconia.

 

Špela Zidar

 

 

VIRGINIA ZANETTI

 

Virginia Zanetti nasce a Fiesole (Fi) nel 1981.

Vive a Firenze, molti dei suoi lavori sono presenti in collezioni pubbliche e private in Europa e negli Stati Uniti.

Partendo dalla pittura il suo territorio di ricerca si estende con una processualità meditativa e sensuale in ogni ambito del linguaggi possibili, avvalendosi di istallazioni multimediali ed  arte relazionale. Collabora a vari progetti in cui l'incontro di musica e immagine interagiscono:

Beat Brides gruppo elettronico di giovani artiste

NAM, il processo diventa parte integrante del lavoro: l'incontro e lo scambio che precedono e permettono l'atto creativo sono l'aspetto fondamentale di una poetica che ribalta la dinamica-supremazia dell'ego.

 


 info@lato.co.it

 www.lato.co.it

MOSTRA 'DOWNTOWN'. TERNI 18 FEBBRAIO 2011

Il MET (Piazza Tacito, Terni), inaugura venerdì 18 febbraio 2011, nell'ambito della Rassegna d'Arte Contemporanea Art.MET, la mostra Downtown, a cura di Barbara Pavan, promossa da Studio7.it.

DOWNTOWN – Paesaggi urbani contemporanei è la sintesi della mostra d'arte contemporanea tenutasi a Locarno la scorsa estate e mette a confronto, in questa sede, il lavoro di 5 artisti che hanno affrontato le diverse tematiche dell'ambiente urbano. In mostra le opere di Adriano Annino, Stefano Bergamo, Daniela Caciagli, Giovanni Chiarinelli e Massimo Falsaci.

I grandi agglomerati urbani che si espandono in maniera esponenziale costringono l'uomo contemporaneo ad affrontare e risolvere nuove sfide. La complessità delle società metropolitane pone problematiche non solo organizzative e logistiche, ma, soprattutto strutturali e relazionali la cui soluzione non può non tener conto delle implicazioni sociali, psicologiche e filosofiche sugli individui che abitano e vivono in megalopoli sempre più popolose.  Gli aspetti, positivi e negativi, di questa evoluzione sollecitano anche gli artisti a porre l'attenzione sull'ambiente urbano che diventa terreno di studio e di ricerca non solo da un punto di vista paesaggistico ma anche e soprattutto umano.

Negli spazi urbani ADRIANO ANNINO osserva i vari e nuovi centri, punti di raccolta dell'identità collettiva. Il rapporto dell'uomo contemporaneo con il mistero e con l'atto creativo è, nella visione dell'artista, segnato dal rapporto con il suo corpo, con la sua casa, con la sua abitazione e, a livello collettivo, l'immagine si allarga al paesaggio, alle vedute urbane. "Ogni persona ha nel suo corpo il tempo di scoprire la bellezza", scrive Annino, e,  allo stesso tempo ogni spazio è lo specchio di quanto ciascun proprietario va scoprendo passo dopo passo. Chi è il proprietario del paesaggio urbano o naturale che sia?Che ruolo hanno le coscienze individuali nei nostri più o meno consapevoli processi interiori quotidiani? L'aspetto ludico, caricaturale e illustrativo delle opere nasconde un'umanizzazione (riscontrabile nei volti che si intuiscono nelle linee e nei cerchi) che vuol mostrare la presenza di una più o meno specifica identità personale degli spazi. Ma chi ha prodotto questa identità? La città di STEFANO BERGAMO assomiglia ad un formicaio. Soffocati, omologati, compressi, gli individui si confondono in una folla rumorosa di persone e macchine creando, con una buona dose di ironia, un paesaggio surreale da cartone animato. Per DANIELA CACIAGLI è l'individuo l'elemento fondamentale di ogni forma di società organizzata, dalla più elementare alla più complessa delle grandi metropoli contemporanee. Le sue opere, come pagine di un libro senza fine, raccontano brevi attimi di singole vite, siano essi situazioni comuni e, a prima vista, banali o eventi straordinari in grado di cambiare il corso di un destino. Le opere di GIOVANNI CHIARINELLI nascono dalla sintesi alchemica dei linguaggi contemporanei: la fotografia diventa il medium attraverso il quale l'artista esprime concetti complessi con l'immediatezza e l'incisività di uno slogan pubblicitario. La parola diventa immagine in un gioco ironico di scambio continuo tra significato e significante, tra forma e sostanza. Sono le architetture urbane le protagoniste delle opere di MASSIMO FALSACI. Il paesaggio urbano, con i suoi monocromatismi, le sue linee perfettamente dritte, le forme squadrate dei palazzi, diventa la tela bianca su cui Falsaci stende i suoi colori, esaspera i toni, sottolinea la luce; il rigore dell'architettura si arricchisce della morbidezza del colore, l'artista ri-inventa la sua città, personalizza, come fa idealmente ognuno di noi, lo spazio che lo circonda. Intervenendo e modificando virtualmente il paesaggio, Falsaci sottolinea la necessità di trasformarsi da fruitore passivo a creatore attivo del proprio ambiente. 

Scheda tecnica:

Titolo     Downtown– Paesaggi urbani contemporanei

A cura di    Barbara Pavan

            Artisti Adriano Annino, Stefano Bergamo, Daniela Caciagli, Giovanni Chiarinelli, Massimo Falsaci

Sede espositiva   MET

                              Piazza Tacito

                              05100 Terni

                              tel.0744.422520 e-mail barvino@metbistro.it

Date     18 febbraio 2011 – 17 marzo 2011

Ufficio stampa    Studio7.it www.associazionestudio7.it

Info      e-mail studio7artecont@gmail.com

MOSTRA "Blackatcha. once again"

Blackatcha… once again

Artista: Mark Steven Greenfield

Organizzatore: ART1307 e ISI Arti associate

Curatori: Cynthia Penna - Marina Romano – Bettina Mattii

Sede: ISI ARTI ASSOCIATE – Napoli – Vico del Vasto a Chiaia 47

Data: 17.02.2011 al 5.3.2011

Vernissage: 17.02.2011 dalle 18 alle  22 con video-conferenza con l'artista da Los Angeles

Orario: 11 – 20 dal Martedì al Sabato

Per informazioni:

www.art1307.cominfo@art1307.com

www.isiartiassociate.cominfo@isiartiassociate.com 
 

In coincidenza con il Black History Month che, negli Stati Uniti, a febbraio, celebra il contributo della storia e della cultura afro-americana alla società statunitense, le associazioni culturali Art 1307 e ISI Arti Associate, con il patrocinio del Consolato degli Stati Uniti d'America a Napoli, presentano la mostra "BLACKATCHA…. once again" di Mark Steven Greenfield, con il quale ci sarà una video conferenza con Los Angeles.

I "menestrelli" dalle facce nere di Greenfield ritornano a Napoli per la seconda volta per far riflettere sul tema degli stereotipi che le culture dominanti creano nei confronti di altre culture al fine di sottometterle e di esercitare il loro potere su di esse.

La creazione di pregiudizi e preconcetti totalmente falsi nei confronti di un gruppo culturale o di una etnia o di una razza, serve a creare intorno ad essa un senso di sfiducia e mancanza di credibilità in modo da permettere alla cultura dominante di esercitare il proprio potere anche attraverso un paradigma intellettuale che ne giustifichi l'azione.

Anche la città  di Napoli è sottoposta da più di un secolo ad una operazione di tal fatta ed è letteralmente "martirizzata" da stereotipi e preconcetti che, sebbene partano da una base di verità, in questo caso sono ingigantiti e portati all'esasperazione con un' enfatizzazione dei luoghi comuni.

E' con lo spirito di denuncia e di sprone a non farsi circuire dalla banalità dei luoghi comuni, ma ad esercitare il proprio senso critico sempre e comunque, che le due Associazioni culturali ospitano questa mostra di Greenfield, un Afro-Americano di acutissima cultura e una delle maggiori personalità culturali e artistiche della scena di Los Angeles e della intera California.

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