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martedì 24 luglio 2012

Irruzione di Shock nei Musei Civici agli Eremitani di Padova | Anticipazione della mostra Shock di Renato Pengo, 14 settembre - 31 ottobre 2012



Comune di Padova                                         Assessorato alla Cultura                                                 Musei Civici

 
Renato Pengo

SHOCK


Padova, Musei Civici degli Eremitani
14 settembre 2012 – 31 ottobre 2012
Inaugurazione: venerdì 14 settembre ore 18,00



Martedì 24 luglio 2012 - E' avvenuta oggi, nei Musei Civici agli Eremitani, la prima "intrusione" dello Shock di Renato Pengo. L'hackeraggio creativo dell'artista - negli spazi per esposizioni temporanee della sede museale che ospiterà, dal 14 settembre al 31 ottobre prossimi, la mostra curata da Barbara Codogno – è servito alla curatrice per realizzare un videoclip (clicca qui) in cui Renato Pengo introduce al pubblico quella che è la poetica della sua personale SHOCK.
Pengo ha fatto irruzione sulla scena museale per un hackering ricognitivo-creativo: nel video l'artista non solo dipana il progetto relativo all'allestimento ma, entrando nel vivo della concettualità che sottostà al processo creativo, introduce lo spettatore a quello che egli chiama "un salto di visione".
Renato Pengo, precursore dello "shock tecnologico" - la cui fatale intuizione fu testimoniata dal critico e filosofo Pierre Restany nel 1996- si confronta in anteprima con il museo, "luogo della sacrale iconografia dell'arte", per avviare il suo inedito e originale dialogo, compreso tra storicizzazione e arte contemporanea.
Come spiega lo stesso artista, questa prima intrusione è nata dalla forte urgenza di creare le condizioni per una ripartenza creativa che di fatto va ad hackerare il sistema dell'arte
L'hackeraggio di Pengo consiste in un inedito confronto tra l'arte del passato, racchiusa in una selezione di dipinti della Pinacoteca, e l'arte del presente, sintetizzata dai suoi lavori (che prendono avvio a partire dagli anni '90): una settantina di opere dall'unico titolo "Shock".
Il dialogo con l'arte classica diventa allora una sfida intellettuale cruciale per l'artista e innesca un corto circuito con il suo Shock, paragonato da Pengo a "un'esplosione la cui potenza è tale da azzerare la memoria iconografica e creare il vuoto energetico nel museo. Si tratta di un interessante corto circuito, scattato nel momento in cui l'iconoclastia del mio lavoro e l'iconografia tradizionale dei dipinti si confrontano. Credo che lo Shock potrà innescare nel visitatore della mostra un salto di visione superiore, aprendo uno spiraglio verso nuovi giacimenti del vedere, del sentire, del sapere, del comunicare".

Nella mostra, le tele di Pengo si alterneranno ai dipinti della collezione permanente dei Musei Civici, tra cui le opere di Padovanino, Guercino, Strozzi, Jan Miel.
Il momento di sintesi progettuale di questo dialogo - tra passato e presente- è dunque racchiuso nello sguardo del fruitore contemporaneo che è chiamato a diventare il vero protagonista dello Shock. Come l'artista spiega nel video, l'allestimento della prima sala sarà dedicato a un introduttivo percorso di videoinstallazione in cui l'effetto neve dello shock tecnologico sarà proiettato in loop proprio sulle pareti che ospitano i quadri della tradizione. Questa videoinstallazione coinvolgerà il corpo di quanti visiteranno la mostra, proiettandone le ombre sulle pareti del Museo. "Questo percorso introduttivo - conclude Pengo - renderà il visitatore partecipe, consapevole e, se lo vorrà, elemento attivo dello Shock: l'intrusione diventerà, allora, totalizzante".

Biografia
Renato Pengo nasce a Padova il 31 ottobre 1943. Dopo avere frequentato l'Istituto d'Arte Pietro Selvatico, si dedica alle diverse discipline artistiche. Del 1969 è la sua prima mostra personale, presentata dal celebre poeta e scrittore Diego Valeri, alla Galleria Traghetto di Venezia. Nel 1970 vince il primo premio alla X Triveneta dei Giovani Artisti. Nella prima metà degli anni Settanta comincia a cimentarsi con diverse forme di espressione artistica, mediante molteplici linguaggi (performance, happening, fotografia). Nel 1975 è tra i fondatori del gruppo "Azionecritica" e partecipa alla X Quadriennale di Roma. Nel 1976 espone alla Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia. Di questo periodo sono alcune mostre personali a Salisburgo, Villach, Rovigo e alcune collettive a Prato e a Padova. Dagli anni Ottanta il suo lavoro subisce un'importante svolta attraverso la serie di opere "Itinerari dipinti dal tempo" e "Future archeologie"; parallelamente sperimenta il video, il cui codice è fondato sulla decelerazione dell'immagine. In queste opere emerge il carattere autoriflessivo dell'artista su tematiche di particolare attualità. I suoi video vengono presentati in numerose rassegne nazionali e internazionali, tra cui: Catodica (Roma), Ifduif (Lugano), Le arti del cinema (Verona), Festival Mondial do minuto (San Paolo, Brasile) e FilmFestival Torino. A partire dagli anni Novanta, Pengo affronta nuovi ambiti legati all'antropologia e alla psicoanalisi, raffrontandoli con il mezzo tecnologico e con la cultura mediatica contemporanea. La sua indagine si focalizza sul cosiddetto "shock tecnologico", cioè la trasposizione su tela del brusio elettrostatico del televisore, che suscita l'interesse del celebre critico francese Pierre Restany, che promuoverà a Parigi, in gallerie e musei, mostre personali dell'artista padovano.
Nel 1999, a Padova, presso il Palazzo Monte di Pietà, si svolge una sua importante personale, "Percezioni mutanti" (catalogo Electa) e a seguire saranno altre mostre a Madrid, Tunisi, Parigi e a New York. Nel 2000 realizza un video-manifesto da cui nasce una scrittura non leggibile, prelinguistica, costituita da segni figurativi e parole fuggitive; di questo periodo sono due cicli importanti: "Oltre il Titolo" e "Maree", presentati a Padova, Firenze (Palazzo Vecchio), Arezzo (Sala dei Grandi) e Ancona (Mole Vanvitelliana). Del 2002 è l´acquisizione di una grande opera al Museo d'arte dello Splendore di Giulianova. Nel 2004 una sua installazione multimediale ha luogo nella casa di Piero Della Francesca a Sansepolcro. Nel maggio 2008 si svolge al Museo Nazionale di Villa Pisani (Stra) la mostra "Traghettare il tempo", segue la personale "Oltre" al Net Center di Padova e nel 2009 la mostra ¨Oltre l¨immagine¨ a cura di Italo Zannier, Gian Piero Brunetta, Enrico Gusella presso il Museo Civico di Piazza del Santo a Padova.  Nel 2012 si svolge la personale "Ritratto Contemporaneo" nello Spazio Biosfera di Padova.

Renato Pengo SHOCK

Padova, Musei Civici degli Eremitani, 14 settembre – 31 ottobre 2012

Inaugurazione: venerdì 14 settembre 2012, ore 18,00

Conferenza stampa: venerdì 14 settembre alle ore 12,00
Mostra promossa dal Comune di Padova, Assessorato alla Cultura, Musei Civici - Museo d'Arte

Direzione della mostra: Davide Banzato, Direttore Musei e Biblioteche

A cura di: Barbara Codogno

Ingresso : € 10; ridotto € 8, ridotto speciale € 6 convenzionati; ridotto scuole € 5
Ingresso gratuito: per bambini fino a 5 anni, possessori di biglietto intero Cappella degli Scrovegni, Padovacard, Cartafamiglia, Musei Tutto l'Anno

Orari: martedì - domenica, 9.00 - 19.00; chiuso i lunedì non festivi
Tel. 049.8204551

Info e prenotazioni: cappella degli Scrovegni Tel 049 2010020; www.cappelladegliscrovegni.it, musei@comune.padova.it - http://padovacultura.padovanet.it

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