CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Arte e Cultura

Cerca nel blog

lunedì 10 dicembre 2012

Alberto Biasi...prismi e ombre...| Molfetta, Torrione Passari e Chiesetta della Morte, 19 dicembre 2012 - 3 febbraio 2013



ALBERTO BIASI
… prismi e ombre …


  Molfetta, Torrione Passari e Chiesetta della Morte

19 dicembre 2012 – 3 febbraio 2013



Inaugurazione: mercoledì 19 dicembre 2012, ore 18.30

A cura di Gaetano Centrone e Marco Meneguzzo

 

Due installazioni, "Luce di prismi" nel Torrione Passari  e "Ombre" nella Chiesetta della Morte, alternate a quattro grandi opere, quali testimonianza della complessa personalità artistica di Alberto Biasi, animeranno la mostra "Prismi e ombre" che inaugura a Molfetta mercoledì 19 dicembre 2012 e sarà visitabile fino al 3 febbraio 2013.

La mostra, a cura di Gaetano Centrone, in collaborazione con Marco Meneguzzo e la galleria Allegra Ravizza di Milano, si configura come un itinerario urbano attraverso luoghi storicamente emblematici per la città di Molfetta , "illuminati di arcobaleno o di luce nera" delle opere di Alberto Biasi, uno tra i più noti artisti dell'arte cinetica e programmata.

La fascinazione dell'installazione "Eco" (1974), riferita alla leggendaria Ninfa morta di consunzione per amore verso Narciso, assume un nuovo significato in rapporto alla Chiesa dei Morti.  L'artista  padovano la ripropone alla luce della leggenda secondo cui i morti in battaglia trovavano onore e degna sepoltura  nella grande cripta sottostante l'attuale edificio. Successivamente, per dare spazio ai nuovi caduti, i resti venivano spostati nelle cripte più piccole fino alla totale decomposizione. Solo allora le loro reliquie venivano depositate in una fossa comune dell'ultima cripta, ubicata a stretto contatto con il mare, al quale spettava il compito di disperderle e trasformarle in polvere e sabbia. "Eco" si plasma della suggestione del luogo e assume inediti contenuti: il magnetismo del passato è riletto da Biasi come una dissoluzione visiva degli antichi eroi caduti in guerra, attraverso il movimento delle onde che li inghiotte, da cui deriva l'associazione creativa con la grande tempera fosforescente, ove le ombre contemporanee appaiono, rimangono fissate per qualche istante sul supporto per poi lentamente svanire. L'opera si compone di bianche tele fosforescenti, illuminate da luce di Wood che interagiscono con i visitatori trattenendone le ombre come un'eco, in analogia con il ricordo dei defunti e l'antica leggenda.

L'itinerario della mostra coinvolge il Torrione Passari, l'antica torre di vedetta e difensiva di Molfetta. Questa città pugliese era storicamente un ricco centro di attività agricole e pertanto teatro di aggressioni predatorie fin quando, ancor prima del '200, diventò luogo di insediamenti dell'Ordine dei Templari. Scendendo all'interno del Torrione Passari il visitatore,  di fronte ai cinetismi del grande "Light Prisms", potrà immaginare di "immergersi nell'arcobaleno" e averne una visione spettacolare a 360 gradi. 
In "Light Prisms" la mutevole composizione di raggi, che appaiono, svaniscono e lentamente si saturano, cambiando colore attraverso l'intera scala cromatica (dal rosso al violetto) introduce il visitatore alla percezione degli "arcobaleni invisibili" presenti nella luce bianca,  ma che sfuggono normalmente all'occhio, abituato a distinguerli solo se filtrati o riflessi dalla materia. Nel buio quest'opera si trasforma in metafora della conoscenza.

 
 
Biografia
Alberto Biasi, nato a Padova il 2 giugno 1937, inizia l'attività di pittore e scultore nel 1959. Nel 1960 forma il Gruppo N e nel 1961 è fra i promotori del movimento europeo Nuove Tendenze, nel '62 fra i fondatori di Arte Programmata. In quel periodo lavora collettivamente e firma Gruppo N opere come "trame",  "rilievi ottico-dinamici"
ottenuti per sovrapposizioni di strutture lamellari, "forme dinamiche" ottenute per torsioni, "fotoriflessioni" in movimento reale, "ambienti" a percezione instabile.  Dopo lo scioglimento del Gruppo N "si riscopre solista" e inizia a lavorare sulle forme e spazialità cangianti e sui movimenti armonici realizzando un numero consistente di opere dal titolo "politipo".  Negli anni settanta abbina elementi lamellari in torsione e parti in movimento reale, mentre intorno agli ottanta e novanta arricchisce ulteriormente i "politipi" con  inserimenti di forme e cromatismi di forte suggestione figurale. In questi ultimi, per contrasto tra la plasticità cangiante del minirilievo e la bidimensionalità della pittura, le nuove immagini vivono con e per chi le guarda e appaiono evocative di un continuo divenire. Nel 1988 una sua antologica al Museo Civico agli Eremitani di Padova raggiunge un'affluenza di 42.000 visitatori. Importante l'ultima evoluzione del suo lavoro: nel passaggio del 2000 Biasi elabora una sintesi delle ricerche precedenti e crea gli "assemblaggi", soprattutto dittici e trittici prevalentemente monocromatici, d'impressionante effetto plastico e coloristico. Grande successo riscuote nel 2006 l'esposizione di trenta opere storiche nelle Sale dell'Hermitage di San Pietroburgo. Oltre a dodici esposizioni di Gruppo N, Biasi ha allestito più di novanta esposizioni personali, delle quali alcune recenti in sedi prestigiose quali il Palazzo Ducale di Urbino, la Casa del Mantegna a Mantova, Wigner Institute di Erice, il Museo della Cattedrale di Barcellona, Palazzo dei Priori a Perugia, Museo Nazionale di Villa Pisani e ultima, in ordine di tempo, Galleria Nazionale di Praga. Ha inoltre partecipato a oltre quattrocento collettive, fra cui ITALIAN ZERO & avantgarde 60s al Museo MAAM di Mosca, la XXXII e la XLII Biennale di Venezia, la XI Biennale di San Paolo, la X, XI e XIV Quadriennale di Roma e le più note Biennali della grafica, ottenendo numerosi e importanti riconoscimenti. Sue opere si trovano al Modern Art  Museum di New York, alla Galleria Nazionale di Roma e nei Musei di Belgrado, Bolzano, Bratislava, Buenos Aires, Ciudad Bolivar, Epinal, Gallarate, Guayaquil, Livorno, Lodz, Ljubljana, Middletown, Padova, Praga, Rovereto, San Francisco, Saint Louis, Tokio, Torino, Ulm, Venezia, Wroclaw, Zagabria ed in numerose collezioni italiane e straniere.
 
 
 
 
SCHEDA TECNICA

Sedi
Molfetta (centro storico)
Torrione Passari e Chiesetta della Morte
 
Periodo
19 dicembre 2012 – 3 febbraio 2013
 
Ingresso
gratuito
 
Orari

tutti i giorni mattina 10/12.30; pomeriggio 17.30/20.30
 
Info e prenotazioni
Referente: Gaetano Centrone
 
Inaugurazione
mercoledì 19 dicembre 2012, ore 18.30
 
Mostra prodotta e promossa da
Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù
ANCI
Comune di Molfetta
Provincia di Bari

 
Cura della mostra e del catalogo    
Gaetano Centrone  

catalogo in italiano e inglese

 
Comitato scientifico 
Marco Meneguzzo, Allegra Ravizza, Michael Biasi per Archivio Alberto Biasi
 
Organizzazione Generale
Associazione Culturale III Millennio
 
  














--
Redazione del CorrieredelWeb.it


Nessun commento:

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *