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venerdì 22 maggio 2015

Premio Furla 2015. Fino al 7 giugno. Maria Iorio & Raphaël Cuomo alla Fondazione Querini Stampalia


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The nude prize. Premio Furla 2015.
Maria Iorio & Raphaël Cuomo,
vincitori della decima edizione del Premio Furla,
alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia
con Logica del passaggio

mercoledì 6 maggio – domenica 7 giugno 2015

Maria Iorio & Raphaël Cuomo, vincitori della decima edizione del Premio Furla, presentano alla Fondazione Querini Stampalia la prima formalizzazione del progetto di ricerca a lungo termine Logica del passaggio, in concomitanza con la 56. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.

A cura di Simone Frangi, la mostra di Maria Iorio & Raphaël Cuomo raccoglie i frutti della prima fase di lavoro sul progetto con cui lo scorso novembre gli artisti si sono aggiudicati il Premio Furla 2015.

Ideato e curato da Chiara Bertola, il Premio Furla è il riconoscimento biennale d’eccellenza per l’arte contemporanea dedicato ai giovani talenti italiani. Nato con l’obiettivo di sostenere la migliore pratica artistica del nostro Paese – attraverso il monitoraggio, la selezione, la formazione degli artisti e la produzione di nuovi lavori – nel corso dei suoi quindici anni di storia il Premio ha saputo affermarsi come vetrina internazionale per la creatività emergente. Giunto alla sua decima edizione, quest’anno il Premio Furla è stato organizzato e promosso da Fondazione Furla in collaborazione con Comune di Milano Cultura e Palazzo Reale - che hanno ospitato la presentazione del Premio e la mostra Growing Roots - e con Fondazione Querini Stampalia, miart e Viafarini, e ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali.

Maria Iorio & Raphaël Cuomo analizzano in Logica del passaggio il contesto generale dei fenomeni d’emigrazione “economica” italiana dal Sud del continente verso il Nord tra la fine degli anni Cinquanta fino alla meta degli anni Sessanta, mantenendosi rigidamente aderenti ai fatti e cercando al contempo di riconfigurarli tramite storytelling e complementi figurali: dalle modalità di attraversamento del confine alle condizioni di lavoro, dallo sfruttamento alle limitazioni di diritti e di mobilità in vista di un permesso di soggiorno lavorativo, fino all’efficiente dispositivo biopolitico di controllo sanitario che segnava il “passaggio” dei migranti dall’Italia alla Svizzera.

Il lavoro presentato in Fondazione Querini Stampalia stringe infatti il suo focus sui flussi migratori verso la Svizzera negli anni Sessanta, caratterizzati dal confinamento di lavoratrici e lavoratori immigrati alla mera sfera produttiva, da discriminazioni e xenofobia, e dall’utilizzo della strategia del “rischio sanitario” come mezzo di controllo del movimento d’emigrazione e di legittimazione da frontiera. Un procedimento normativo, quest’ultimo, incarnato in maniera eloquente nel lavoro di Iorio & Cuomo dall’edificio d’influenza modernista usato a Briga come centro di controllo medico dei migranti fino alla metà degli anni Novanta. Attraverso un film e un sistema spaziale Maria Iorio & Raphaël Cuomo leggono e ritrascrivono questo caso storico senza cedere a tentazioni meramente documentaristiche, andando piuttosto a svelarne la struttura replicabile che lo sostiene e la sua logica.

Come scrive il curatore della mostra Simone Frangi, che assieme a Virginie Bobin ha segnalato i due artisti per la partecipazione al Premio Furla 2015, “Logica del passaggio sottolinea, con la strategia del dubbio, la discrepanza tra le narrazioni ufficiali e istituzionali della migrazione economica italiana e le esperienze soggettive dei migranti con l’obiettivo di costruire una “storia dal basso” capace di registrare la sostanza vissuta che alimenta i fatti storici, la loro natura polifonica e quella percentuale di oblio e di obliterazione che accompagna la costruzione della memoria sociale”.

Il lavoro filmico e installativo presente in Fondazione Querini Stampalia vede infatti una prima gestazione in un periodo di ricerca documentaria e d’immaginario nei musei dell'immigrazione e in archivi fotografici per poi concretizzarsi in osservazioni sul campo e transizioni nei medesimi territori battuti dai migranti.  


Logica del passaggio inserisce una prospettiva minore nella rappresentazione corrente di questi episodi migratori, mettendo alla prova la Storia nella sua validità ed esponendola alle testimonianze di coloro che quel passaggio l’hanno realmente compiuto. Seguendo la narrazione di una giovane donna, che lascia progressivamente il passo a una narrazione a più voci, il lavoro filmico che sta al cuore di Logica del passaggio valorizza i racconti di coloro che hanno composto l’evento storico in questione in una posizione subalterna: il film contribuisce infatti a far circolare nuovamente immagini d’archivio fuoriuscite dal loro quadro istituzionale con l’obiettivo di generare nuove traiettorie.

La presentazione al pubblico del lavoro di Maria Iorio & Raphaël Cuomo segna la fase conclusiva della decima edizione del Premio Furla, iniziata lo scorso settembre con l’annuncio della rosa dei cinque finalisti, e proseguita con la nomina a novembre dei vincitori e la loro partecipazione alla mostra retrospettiva Growing Roots – 15 anni del Premio Furla, a cura di Chiara Bertola, Giacinto Di Pietrantonio e Yuko Hasegawa (Milano, Palazzo Reale 5 marzo - 12 aprile 2015), che ha ripercorso le dieci edizioni del premio attraverso le opere dei suoi vincitori.

I progetti dei cinque artisti finalisti della decima edizione del Premio Furla sono stati valutati da una giuria internazionale presieduta da Vanessa Beecroft, artista madrina di questa decima edizione del Premio, e composta da Teresa Gleadowe (Presidente di Nottingham Contemporary, Nottingham, Gran Bretagna), Barbara Hernandez (Direttore di SOMA, Messico), Alya Sebti (Direttore Artistico della Quinta Biennale di Marrakech, Marocco) e Benno Tempel (Direttore della Foundation Gemeentemuseum Den Haag, The Hague, Paesi Bassi).

La giuria ha nominato Maria Iorio & Raphaël Cuomo vincitori con la seguente motivazione: “Il lavoro di Iorio e Cuomo crea un ponte tra la storia e le istanze del presente più rilevanti in Europa e nel mondo. Esplora questioni come la migrazione (immigrazione/emigrazione), le pratiche d’archivio nei musei, la memoria e la costruzione culturale di questi temi, controbilanciando il modo in cui sono normalmente trattati nella società dei mass media e introducendo nuove prospettive”.

Il progetto di Maria Iorio & Raphaël Cuomo, Logica del passaggio, sarà esposto alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia dal 5 maggio al 7 giugno 2015, in concomitanza con la 56. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.

Inoltre, così come per le edizioni precedenti, la coppia di vincitori del Premio Furla avrà la possibilità di studiare e lavorare all’estero, grazie alla partecipazione a un progetto di residenza d’artista che per questa edizione si svolgerà presso SOMA a Città del Messico. La gestione della residenza è affidata a Viafarini, centro di documentazione sull’arte contemporanea che, dalla quinta edizione, raccoglie l’archivio generale del Premio Furla e che collabora all’ospitalità dei curatori stranieri grazie al programma di residenza milanese VIR Viafarini–in–residence.

Il video presentato nel contesto della mostra Logica del Passaggio, progetto vincitore del Premio Furla 2015, è realizzato con il contributo della Fondazione Furla e con il sostegno di Repubblica e del Cantone di Ginevra, Repubblica e Cantone del Jura e Le Souvenir du Présent, Ginevra.

La mostra sarà accompagnata da un reader composto dai testi di Simone Frangi e Cynthia Fornage. Il reader sarà pubblicato dalle edizioni Archive Books di Berlino.

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