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Arte e Cultura

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martedì 30 giugno 2015

Colors&Contemporary Art for Milan. Evento Boero il 9 luglio

COLORS & CONTEMPORARY ART FOR MILAN

DOPO STREET PLAYERS 2015, BOERO INVITA I WRITER JAB E KAYONE PER UNA LIVE PERFORMANCE
IL 9 LUGLIO NEL CONCEPT STORE DI CORSO GARIBALDI A MILANO. LA PIU' ANTICA AZIENDA
DI VERNICI ITALIANA GUARDA AI GIOVANI PER UNA MILANO PIU' BELLA GRAZIE ALLA STREET ART.

Dopo aver preso parte alla terza edizione di Street Players, che si ripete ogni due anni all'Ippodromo del Galoppo, BOERO, la più antica azienda di vernici italiana, invita JAB, vincitore ex equo con altri tre artisti dell'evento, e KAYONE, da tempo riconosciuto come uno dei più importanti graffiti writer italiani, per una live performance giovedì 9 luglio nel concept store in corso Garibaldi 34 a Milano.
Come nel caso della più grande jam mai organizzata prima in Italia, l'obiettivo è rendere visibili al vasto pubblico tutti quei talenti che, artisticamente nati per strada, sono diventati affermati esponenti della cultura urbana creando una vera e propria forma d'arte contemporanea che rappresenta il linguaggio creativo più innovativo e una delle correnti artistiche più alternative, universali e vicine al mondo dei giovani.
Il 13 e 14 giugno scorso, quale sponsor BOERO aveva fornito la pittura al quarzo GAMMA - un prodotto per esterni dalle impareggiabili caratteristiche - ideale per preparare la base neutra su cui poi i writer hanno dato libero sfogo alla loro creatività. Per la live performance di graffiti writing del 9 luglio prossimo, organizzata in collaborazione con Stradedarts, JAB e KAYONE utilizzeranno invece i colori delle due collezioni Home di BOERO, la già apprezzata linea Artdecor e la nuova Collezione Milano, per realizzare tre opere che saranno successivamente vendute per poi devolvere in beneficenza il ricavato.
L'appuntamento si inserisce nel calendario di eventi in programma nella location per trasmettere lo spirito dinamico dell'azienda italiana leader del settore: BOERO ha già all'attivo più di cento progetti di riqualificazione di borghi e quartieri su tutto il territorio nazionale, come ad esempio le Cinque Terre, Camogli, Capri e Positano, solo per citarne alcuni, e migliaia di famiglie vivono in una casa dai colori BOERO.

COLORS & CONTEMPORARY ART FOR MILAN
corso Garibaldi 34, Milano
giovedì 9 luglio 2015
cocktail 18-22

INFO: Stradedarts - Largo dei Gelsomini, 6 - 20146 Milano - info@stradedarts.it - www.stradedarts.it
BOERO CONCEPT STORE - corso Garibaldi 34, Milano – tel. +39 3403735981
orari apertura fino al 31 ottobre 2015: lunedì 14:30 – 19:30, da martedì a sabato: 9:30 – 19:30 orario continuato

Boero Bartolomeo S.p.A. Fondata nel 1831 e quotata alla Borsa italiana dal 1982, Boero Group è una holding industriale che formula, produce e distribuisce vernici per i settori edilizia, yachting e navale. Leader in Italia nel mercato dei prodotti vernicianti è un punto di riferimento per architetti e professionisti del colore. La ricerca tecnologica, lo studio e lo sviluppo delle innovazioni costituiscono da sempre le caratteristiche vincenti della filosofia di Boero, azienda certificata ISO 9001:2008. L'attenzione al ridotto impatto ambientale caratterizza le diverse fasi del ciclo produttivo e distributivo, dalla scelta delle materie prime alla lavorazione, dal trasporto al recupero e allo smaltimento.                             

4-5 luglio "tryAngles": installazione diffusa & performance

A4Adesign presenta "tryAngles" -  altre angolazioni un'installazione diffusa con performance collettiva.

  
Studi Aperti Arts Festival
Ameno (NO), piazza Marconi
4 - 5 luglio 2015, dalle 12 di sabato

Nell'ambito del festival multidisciplinare che quest'anno sviluppa il tema "Social Utopia" con spazi di aggregazione non convenzionali, A4Adesign porta tryAngles, un'installazione diffusa, in bilico tra design e architettura, che invita a socializzare e a scoprire altre angolazioni.

tryAngles è un'esperienza da condividere a più livelli,  in cui le persone coinvolte riescono, insieme, a scorgere cose e scenari insoliti, a individuare prospettive originali, a confrontarsi sulle scoperte. 
E' un'occasione di conoscenza e gioco che favorisce lo scambio, libera la fantasia, svela luoghi curiosi che si prestano a nuovi usi scardinando le abitudini di sempre.

I partecipanti della performance collettiva si uniscono spontaneamente in gruppi di osservazione di tre persone. Da postazioni mobili i triangolatori individuano angolazioni "altre" che condividono anche online attraverso un digital share che allarga esponenzialmente il pubblico coinvolto (Instagram #tryangles).


Scena di tryAngles è Ameno, borgo affacciato sul lago d'Orta, che negli ultimi anni si è affermato come polo culturale d'arte contemporanea grazie al festival Studi Aperti, oggi alla sua XI edizione, organizzato dall'Associazione Culturale Asilo Bianco.


Fondata dagli architetti e designer Nicoletta Savioni e Giovanni Rivolta, A4Adesign si dedica dal 2002 alla creazione di arredi, oggetti e giochi in cartone.
Progetta e realizza inoltre scenografie e allestimenti di spazi espositivi, commerciali e d'intrattenimento per adulti e bambini.
Da sempre A4Adesign predilige idee e progetti coerenti con uno sviluppo sostenibile, valore fondamentale d'impresa.
Info pubblico: studiaperti.it

lunedì 29 giugno 2015

Lo scultore Giorgio Bevignani alla quinta edizione di BAG - Bocconi Art Gallery con la famosa installazione Jordan's Red Water

GIORGIO BEVIGNANI

presenta
Jordan's Red Water
una delle cento opere per la quinta edizione di BAG - Bocconi Art Gallery


Dopo il successo ottenuto durante la scorsa edizione di BAGBocconi Art Gallery, lo scultore Giorgio Bevignani è stato nuovamente invitato a prendere parte all'edizione 2015, con uno spazio completamente dedicato alla celebre e ammirata installazione Jordan's Red Water.
Il prestigioso evento artistico, un progetto nato nel 2009 dalla volontà dell'Università Bocconi di Milano di creare un dialogo con la città attraverso il linguaggio dell'arte contemporanea, aprirà mercoledì 1 luglio a Milano, presso la sede di via Röntgen 1, per dare visibilità al patrimonio inestimabile di opere d'arte contemporanee che custodisce e che ogni anno si arricchisce di nuovi elementi.

Nella grande serata inaugurale di lunedì 29 giugno, alla presenza di artisti, collezionisti e galleristi, il celebre Pianista cinese, di fama internazionale, Lang Lang ha deliziato il pubblico con un'intervista-concerto del critico musicale e giornalista di ViviMilano e Corriere della Sera, Gian Mario Benzing, il tutto all'interno della splendida cornice di una manifestazione che conta ormai un centinaio di opere di grandi nomi dell'arte contemporanea internazionale, tra i quali è presente anche quello di Giorgio Bevignani.

Lo scultore, che presso la BAG rimarrà in mostra per un intero anno, è apprezzato e seguito da critici e studiosi quali il recentemente scomparso Omar Calabrese, insieme a Valerio Dehò, Francesca Pietracci, Martelena Arango Cardinal, Isabella Falbo, Niccolò Moscatelli, Jaime Ceron e Renzo Orsini. L'importante mostra alla Bocconi Art Gallery arriva peraltro poco dopo la nomina dell'artista a membro della Royal British Society of Sculptors.

La compagine di opere, tra dipinti, sculture, fotografie e installazioni che animeranno gli spazi del campus della Bocconi - dalla sede storica di via Sarfatti al building di Via Röntgen firmato dallo studio irlandese Grafton Architects - comprende i lavori di grandi maestri che vanno da Ettore Spalletti, Arnaldo Pomodoro e Emilio Isgrò a Gerold Miller, Zhang Huan e Jason Martin.

Nell'opera di Bevignani, Jordan's Red Water, il simbolo del fiume, il Giordano, e del suo costante scorrere si unisce all'idea di purificazione e memoria in continua rigenerazione. Sono temi che l'artista da sempre ben maneggia: attingendo dalla scienza contemporanea, dalla metafisica e dalla mitologia, affronta l'universale  modellando e  dando forma a 613 distinti moduli (il numero di semi nel frutto della melagrana) installati e messi insieme a creare un più ampio e coesivo lavoro, una particolare costellazione, rigenerazione del particolare.

Si tratta di un'opera che ben si inserisce nella "scultura atomista" per la quale Bevignani si è spesso contraddistinto. L'artista sembra scomporre in particelle "rispondendo ad una spinta insita nell'uomo che in lui diventa vero motore della ricerca artistica: la necessità di verità". La pietra, il rosso vivo, il modulo che si ripete come in un mondo atomico sono il suo de rerum natura: la sua poetica ha solide radici nella letteratura e nella filosofia e Bevignani "ha compreso come la semplicità della visione delle cose deve rimanere aggrappata alla solidità dei colori, della materia pulsante, del fluoro e dello zolfo, e anche del valore cangiante e metamorfico della relazione con la luce".

Il progetto di promozione culturale in Bocconi, reso possibile dalla collaborazione di collezionisti privati, gallerie e artisti, con un programma inaugurale denso di eventi e personaggi, continua dunque nella direzione di portare il linguaggio dell'arte contemporanea all'interno dell'Ateneo, direttamente a contatto con le differenti tipologie di visitatori e frequentatori di quegli stessi luoghi.   

Gli orari d'apertura degli edifici per la visita alla mostra sono consultabili sul sito www.unibocconi.it e www.viasarfatti25.it

venerdì 26 giugno 2015

Inizia oggi la prima fase del progetto MAKING SENSE con una residenza per cinque artisti a Palazzo Pretorio a Cittadella (PD)


MAKING SENSE
Artisti e makers: nuove modalità del fare
A cura di Guido Bartorelli, Caterina Benvegnù, Stefano Volpato

PRIMA FASE – RESIDENZA -  26-27-28 Giugno 2015
PALAZZO PRETORIO
Cittadella (PD)

Palazzo Pretorio, edificio storico e prestigiosa sede espositiva di Cittadella di Padova, torna all'opera, mentre ancora dà spettacolo la personale GR|Giovanna Ricotta, avviando il progetto MAKING SENSE, un evento culturale di assoluta sperimentazione, a cura di Guido Bartorelli, Caterina Benvegnù e Stefano Volpato.

Il progetto, realizzato dalla Fondazione Palazzo Pretorio Onlus, con la collaborazione del Comune di Cittadella e la Fondazione CARIPARO, patrocinato dal Dipartimento dei Beni Culturali dell'Università degli Studi Di Padova e con la sponsorizzazione di Metalservice s.p.a., consiste in un percorso di ricerca artistico-culturale articolato in varie fasi che si aprono con una residenza per artisti che ha l'obiettivo di mettere in relazione cinque giovani artisti e mid-career contemporanei con importanti makers attivi sul territorio nazionale, ovvero realtà tecnologiche d'avanguardia dedite al nuovo artigianato digitale. MAKING SENSE nasce con lo scopo di comprendere in che modo l'incontro tra linguaggi artistici coinvolti e specificità delle new technologies possa fornire nuove modalità di collaborazione, osservazione e costruzione di senso.

Francesco Bertelé, Roberto Fassone, Kensuke Koike, Laurina Paperina e Elisa Strinna sono gli artisti che nel mese di giugno 2015 (26-27-28) si confronteranno con i makers attraverso un breve periodo di residenza presso gli spazi di Palazzo Pretorio, condividendo idee, strumenti, prassi al fine di sviluppare un progetto per la successiva fase espositiva, mettendo a punto i propri interventi, stimolando così un produttivo confronto. Friends Make Books, Lumi Industries e MUSE Fablab forniranno gli strumenti esemplari della cultura making e neoartigianale: la stampante 3D, il duplicatore Risograph e in genere la strumentazione presente in un Fablab.  

La realizzazione delle opere terrà conto della cultura del do it yourself, che valorizza il ritorno all'abilità artigianale applicata al mondo delle new tecnologies, al fine di creare una sinergia in cui il mondo dell'arte contemporanea sia motore di ricerca e investimento oltre che strumento di connessione tra economia ed impresa, rappresentando quindi l'occasione per la nascita di connessioni inedite, imprevedibili, veicoli per ulteriori prospettive di riflessione critica e sviluppo.

La fase espositiva, che si terrà da ottobre 2015, metterà in mostra il frutto della collaborazione tra artisti e makers a partire dalle fasi progettuali e dai macchinari utilizzati per la realizzazione delle opere, al fine di permettere ai visitatori la scoperta del mezzo ed un'osservazione del suo funzionamento in fieri.

Successivamente verranno programmati una serie di incontri e conferenze dove esperti, professionisti e studiosi di chiara fama approfondiranno le tematiche del progetto da un punto di vista estetico, economico, sociale, della cultura del making e dei linguaggi della contemporaneità.

Nel catalogo, edito da CLEUP (www.cleup.it), saranno presenti approfondimenti sui temi scientifici del progetto, grazie a interventi di curatori ed esperti, lasciando un importante spazio all'esame critico dell'opera degli artisti coinvolti.

INFORMAZIONI UTILI
TITOLO DELLA MOSTRA - MAKING SENSE - Artisti e makers: nuove modalità del fare
A CURA DI  - GUIDO BARTORELLI, CATERINA BENVEGNU', STEFANO VOLPATO
SEDE ESPOSITIVA - PALAZZO PRETORIO – VIA MARCONI, 30 – CITTADELLA (PD)
GIORNI DI RESIDENZA - 26-27-28 GIUGNO 2015

info e contatti

TEL: 049/9413474 - fax 049/9413476 ,  EMAIL: info@fondazionepretorio.it 

WEB: www.fondazionepretorio.it

PROMOSSA DA:

FONDAZIONE PALAZZO PRETORIO ONLUS

COMUNE DI CITTADELLA

fondazione cariparo

PROMOSSO DA

CON IL PATROCINIO DI

 

SPONSORIZZATO DA

 

IN COLLABORAZIONE CON

Friends Make Books, Lumi Industries e MUSE Fablab

martedì 23 giugno 2015

Collezione Maramotti a contemporary locus 8


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Collezione Maramotti a contemporary locus 8

Bergamo, Monastero del Carmine
25 giugno - 26 luglio 2015


contemporary locus – luoghi riscoperti dall'arte contemporanea di Bergamo presenta un nuovo progetto espositivo all'interno del Monastero del Carmine, uno dei più antichi della città (fondato nel XV secolo), dal 25 giugno al 26 luglio 2015.
Il tema specifico di contemporary locus 8 è la relazione tra uomini e animali, umanità e animalità, attraverso il punto di vista dell'arte.

Sono stati invitati tre artisti internazionali: Evgeny Antufiev (Kyzyl, 1986), Etienne Chambaud (Mulhouse, 1980), Berlinde De Bruyckere (Gent, 1964) insieme all'Atelier dell'Errore – progetto artistico relazionale al servizio della Neuropsichiatria Infantile, dove da tredici anni si disegnano sempre e solo animali.

Il percorso espositivo nasce dalla selezione di opere che, nell'esprimere contraddizioni e fantasmi, raffigurazioni antropomorfiche, artefatti e manufatti, pongono interrogativi che riposizionano criticamente il concetto di appartenenza e differenza.

Collezione Maramotti collabora a questo progetto sotto un duplice aspetto: con il prestito dell'opera di Evgeny Antufiev e con una sinergia sul progetto dell'Atelier dell'Errore che vede in corso parallelamente una mostra realizzata in collaborazione con Max Mara, in Via Monte di Pietà a Milano, dal 18 giugno al 15 settembre 2015.


contemporary locus 8
Evgeny Antufiev
Atelier dell'Errore
Etienne Chambaud
Berlinde De Bruyckere

a cura di Paola Tognon

Bergamo, Monastero del Carmine
25 giugno – 26 luglio 2015
Opening 25 giugno 2015, ore 19.00


Collezione Maramotti
Via Fratelli Cervi 66, Reggio Emilia
Tel. +39 0522 382484
info@collezionemaramotti.org
www.collezionemaramotti.org

lunedì 22 giugno 2015

Cassano Murge (Ba). Pinacoteca civica Miani-Perotti. No More - Difesa Donna_Giardino Intimo_1 luglio 2015


Progetto: mostra d'arte contemporanea
Giardino Intimo
Jara Marzulli - Margherita Ragno

a cura di
Massimo Nardi

promosso dall'Associazione No More – Difesa Donna
con  il patrocinio del Comune Di Cassano delle Murge

L'associazione No More – Difesa Donna di Cassano delle Murge, è impegnata nella lotta alla violenza di genere che affonda le proprie radici in un modello culturale non ancora superato, che si alimenta e si riconduce a una disparità di ruoli dettati dal genere, a stereotipi anacronistici, di difficile sradicamento.
Il lavoro svolto nei centri di primo ascolto per donne vittime di violenza come il nostro, cosi come nei centri antiviolenza, inevitabilmente porta le operatrici ad interrogarsi su temi come la sessualità, gli stereotipi sessuali che influenzano l'acquisizione dell'identità di genere, la maternità, i pregiudizi che impregnano le relazioni uomo-donna.
Temi su cui lo spettatore sarà, inevitabilmente, tras-portato ad interrogarsi attraverso l'esposizione d'arte contemporanea "giardino intimo", curata da Massimo Nardi, promosso dall'Associazione No More – Difesa Donna e patrocinata dal Comune di Cassano delle Murge, che ha come obiettivo la condivisione di tali tematiche.
E lo farà attraverso le due diverse forme di arte "al femminile", quella di Jara Marzulli e quella di Margherita Ragno.
Con la loro espressività, le artiste, infatti, vogliono esprimere il concetto semplice, e allo stesso tempo astratto, della femminilità inteso percorso di costruzione dell'identità femminile.
Importante il contributo del curatore della mostra Massimo Nardi che ha sposato in pieno il progetto e della sociologa e mediatrice familiare dott.ssa Angela Lacitignola, Presidente Sud Est Donne e coordinatrice del Centro Antiviolenza Li.A, con il suo intervento dal titolo "Lui e lei: relazioni del genere" accompagnerà lo spettatore nel meraviglioso viaggio del "giardino intimo".

avv. Raffaella Casamassima
Presidente No More – Difesa Donna

Le figure morbide e cadenzate de-scrivono l'interiorità del loro mondo individuale, proponendo con coerenza un racconto cromatico ed elegante in cui forma e colore si accordano felicemente entro tenere atmosfere.  La loro arte certosina è frutto di un paziente lavoro, lento e profondo, dove la storia dei fatti e del fare di tale pittura, sapientemente colta, vede protagonisti volti attoniti e non consueti, colti dalla sorpresa d'essere e significare bellezza o orrore di sé.  In questo percorso espositivo l'eros diventa motivo di sofferta e, al contempo, religiosa riflessione, di dialettica fra passione e ragione. Tra queste piacevoli immaginazioni, che rasentano il surrealismo, il pathos è motivo ispiratore primordiale, è la diagnosi che pone le artiste impegnate di fronte e dentro la società, in un linguaggio autentico ed efficace, dove l'approfondimento di certe tecniche è piuttosto riscatto di una mimica e non ricerca d'avanguardia. L'attuale operare delle due artiste è indice di come fare pittura moderna senza ricorrere a mistificazioni di novità fine a se stesse.

Testo critico di Massimo Nardi

Giardino Intimo
Jara Marzulli - Margherita Ragno
Palazzo Marchesale Miani – Perotti
Via Miani Perotti, 15
70020 Cassano delle Murge (Ba)
Periodo mostra: 1 – 31 luglio 2015
Inaugurazione: mercoledì 1 luglio ore 20,00

Orario visita:
dal lunedi al sabato
9.00-12.30 / 18.00-20.30
Chiuso domenica
Ingresso libero

Catalogo: Edi Media Communication
Mediapartner: La Voce del Paese
Il Sito dell'Arte
Sponsored by:
Caffetteria Principe – Cassano delle Murge
Leveling s.r.l. Edilizia Generale di  di Nico Taccogna
Print Bag s.r.l.
Il Tempio delle Ninfee – Cassano delle Murge

giovedì 18 giugno 2015

DON'T SHOOT THE PAINTER. DIPINTI DALLA UBS ART COLLECTION | A CURA DI FRANCESCO BONAMI | GAM MILANO | 17 GIUGNO - 4 OTTOBRE 2015


Comune di Milano, GAM - Galleria d'Arte Moderna di Milano e UBS presentano
DON'T SHOOT THE PAINTER. DIPINTI DALLA UBS ART COLLECTION
 17 giugno - 4 ottobre 2015

A cura di Francesco Bonami

Una grande mostra, omaggio alla pittura contemporanea, riunisce per la prima volta alla GAM di Milano, in occasione di ExpoinCittà, oltre cento tra i maggiori capolavori della UBS Art Collection di novantuno artisti internazionali, dallo sguardo fotografico di Thomas Struth all'arte neo espressionista di Jean-Michel Basquiat.


Milano, 15 giugno 2015 – E' un omaggio alla pittura, e al suo ruolo cardine nell'arte, quello che dal 17 giugno al 4 ottobre 2015 trasformerà le sale della Galleria d'Arte Moderna di Milano in un'inedita e spettacolare Wunderkammer contemporanea con la grande mostra Don't Shoot the Painter. Dipinti dalla UBS Art Collection, a cura di Francesco Bonami

Un'esposizione, tra i più importanti appuntamenti del calendario di ExpoinCittà, che Galleria d'Arte Moderna e Comune di Milano con UBS presentano nell'ambito della partnership triennale fra l'istituto bancario e la GAM, esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato.

In mostra, visibili per la prima volta al pubblico italiano, oltre 100 tra le maggiori opere della UBS Art Collection dagli anni '60 ad oggi di 91 artisti internazionali fra cui John Armleder, John Baldessari, Jean-Michel Basquiat, Max Bill, Michaël Borremans, Alice Channer, Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Günther Förg, Gilbert & George, Katharina Grosse, Andreas Gursky, Damien Hirst, Alex Katz, Bharti Kher, Gerhard Richter, Thomas Struth, Hiroshi Sugimoto, per citare alcuni nomi. 

Una vera e propria esplorazione sulla pittura nella contemporaneità - che passa attraverso temi centrali come il paesaggio, il ritratto, la figura umana, l'astrazione - per indagare e sancire il ruolo di quest'ultima quale punto di riferimento nella storia per artisti e pubblico.

La pittura diventa così fonte più ampia di ispirazione per l'arte e per l'approccio stesso dell'artista

Proprio a partire da questa considerazione, la mostra si apre con un omaggio alla pittura attraverso una celebre fotografia di Thomas Struth, dove l'artista cattura la relazione che si instaura fra lo spettatore e l'opera d'arte, creando un'opera dentro l'opera, un museo dentro il museo, mentre noi stessi guardiamo altri spettatori. 

Come lui, molti altri artisti in luoghi ed epoche diverse si sono ispirati alla pittura e ai suoi grandi maestri, utilizzando tecniche e forme differenti, ciascuna influenzata a suo modo da quest'ultima.


Al piano terra della GAM, le splendide sale di questo museo nato e cresciuto proprio grazie a una serie di lasciti e donazioni da parte di attenti e munifici collezionisti milanesi, accolgono così una delle più ampie mostre mai organizzate con i capolavori della UBS Art Collection, tra le maggiori collezioni corporate a livello internazionale. 

E lo fanno ricreando un'esperienza del tutto particolare, per dare al pubblico la sensazione di entrare in una grande Wunderkammer di dipinti.

L'allestimento riflette l'eredità storica del museo, luogo nel quale i dipinti acquistano un significato particolare nel momento in cui vengono posti in dialogo con altri dipinti, tra passato e presente. 

Immaginando i quadri come fossero sospesi nello spazio museale, le pareti delle sale espositive sono coperte da fotografie che riproducono le sale della GAM come sono quando ospitano la collezione permanente del museo. Le sale rappresentano la storia del museo a cui la UBS Art Collection aggiunge un nuovo livello storico di significato.

A questo proposito il titolo - Don't Shoot the Painter - è un riferimento ironico alla frase "don't shoot the pianist" che spesso compare nei saloon dei film western: ogni volta che le idee e i linguaggi dell'arte si confondono e rendendo difficile decifrare il significato degli elementi in gioco, la pittura torna sulla scena per riportare l'attenzione su ciò che è facilmente riconoscibile e interpretabile da tutti, esattamente come la musica del pianista nei film western riporta l'ordine nel caos del saloon. 
In fondo, un dipinto è sempre un dipinto e di fronte a una tela, non importa chi ne sia l'autore, sappiamo di trovarci davanti allo "spazio-archetipo" dell'opera d'arte. E allora, non spariamo al pittore! Ascoltiamo la sua musica…

"Prosegue con questa nuova mostra il successo della partnership ormai triennale tra GAM e UBS, la quale non solo sostiene l'attività della Galleria ma propone anche esposizioni originali, realizzate attingendo dalla propria collezione d'arte con un taglio curatoriale molto attento - ha dichiarato l'Assessore alla Cultura Filippo Del Corno

Un progetto perfetto per ExpoinCittà, capace di coniugare pittura e arte in chiave contemporanea, arricchendo così l'attrattività non solo della GAM, che già propone al pubblico un percorso espositivo appena riallestito spaziando dal neoclassicismo all'arte moderna, ma anche dell'offerta culturale complessiva della nostra città durante il semestre di Expo 2015".

"Siamo molto fieri della partnership pluriennale con la Galleria d'Arte Moderna e il Comune di Milano che ci consente di lavorare insieme in nome dell'arte per dare nuovo slancio a un gioiello culturale di Milano, la GAM. Questa partnership, oltre ad avere rafforzato il rapporto con i nostri clienti, ci ha anche permesso di condividere con la comunità e i visitatori le opere della UBS Art Collection. 

I lavori esposti sottolineano la profondità e la qualità della collezione, vero e proprio pilastro del nostro rapporto con l'arte contemporanea. Si è così consolidata la nostra convinzione che l'arte di oggi ispiri e stimoli, incoraggiando il pensiero innovativo", dichiara Fabio Innocenzi, Amministratore Delegato di UBS (Italia).

"Pensando a una mostra sull'idea della pittura, abbiamo riflettuto anche sul modo di trasformare l'esperienza stessa della mostra in un dipinto. Abbiamo quindi deciso di appendere i quadri sopra altri quadri. Usando come sfondo immagini degli spazi esistenti nel museo, con tutta la sua collezione. Ne consegue l'impressione di veder fluttuare i quadri, una particolarissima quadreria surreale, dove le opere abbandonano la propria fisicità e diventano ciò che sono, simboli contenenti immagini, storie e idee", afferma il curatore Francesco Bonami

La mostra nasce dalla partnership triennale avviata nel 2013 fra UBS e la GAM di Milano attraverso la quale la Galleria d'Arte Moderna ha potuto concentrare i propri sforzi sulla valorizzazione, manutenzione e divulgazione di alcuni nuclei fondamentali di forte identità delle proprie collezioni all'interno del percorso museale. 

Questo ha portato lo scorso anno al restauro e alla riapertura, con un rinnovato percorso espositivo, delle Collezioni Grassi e Vismara e della sala dedicata a Medardo Rosso. Inoltre, grazie a una collaborazione che consta anche di contenuti e di idee, è stata realizzata, tra marzo e giugno 2014, la mostra "YEAR AFTER YEAR. Opere su carta dalla UBS Art Collection", con ampio successo di pubblico.

Attraverso la partnership con la GAM, UBS ha inteso infatti partecipare in modo attivo alla crescita e allo sviluppo culturale di Milano, da qui le due mostre tratte dalla propria collezione. L'obiettivo di UBS è stato non soltanto valorizzare la propria collezione ma anche concentrare l'attenzione sul tema delle raccolte d'arte.  

Proprio il collezionismo ha rappresentato il punto d'incontro tra GAM e UBS: la Galleria d'Arte Moderna di Milano è infatti il luogo dove alcune tra le migliori espressioni del collezionismo milanese e lombardo hanno trovato "casa". Proprio in questo contesto, di supporto alla cultura e alle raccolte pubbliche, si inserisce la decisione di un progetto ad hoc per Milano, per riscoprire uno dei luoghi d'arte più affascinanti della città.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo in italiano e in inglese edito da Skira, arricchito dalle immagini delle installation views delle sale allestite e da altri contenuti di approfondimento.

Nei prossimi mesi sono inoltre previsti una serie di appuntamenti ed eventi collaterali. Fra questi, uno speciale bookstore Don't Shoot the Painter, realizzato in collaborazione con Micamera durante tutto il periodo di apertura dell'esposizione. 

Martedì 23 giugno invece l'Istituto Europeo di Design e il Consolato generale di Svizzera presentano la terza edizione dello 'Swiss Cross Textile Award' in occasione di Milano Moda Uomo 2015, in una versione inedita che intreccia l'arte e la moda con una sfilata di capi appositamente realizzati da alcuni dei migliori studenti del Corso in Fashion Design, ispirati a venti dipinti della UBS Art Collection in mostra alla GAM.

La UBS Art Collection, riconosciuta tra le più importanti al mondo, consta di oltre 30.000 opere di arte contemporanea dagli anni '60 ai giorni nostri che spaziano tra pittura, fotografia, disegno, stampa, videoarte e scultura. 

Gli artisti rappresentati nella collezione vanno dai talenti emergenti fino ad alcune delle più importanti figure artistiche degli ultimi cinquant'anni nel panorama artistico internazionale. Le opere della UBS Art Collection sono collocate in circa 700 uffici in oltre 50 paesi nel mondo. UBS presta regolarmente singoli lavori a musei internazionali, rendendo la collezione fruibile a un più ampio pubblico.

Galleria d'Arte Moderna di Milano
Parte dei Musei Civici milanesi, dal 1921 la Galleria d'Arte Moderna di Milano ospita le collezioni d'arte moderna del Comune, con l'obiettivo di conservare, divulgare e promuovere un patrimonio artistico di circa 3.500 opere raccolte nella splendida sede della Villa Reale, nel cuore della città. 

Fra gli esempi più alti di architettura neoclassica milanese, la Villa, che comprende anche un magnifico parco romantico all'inglese, fu costruita tra il 1790 e il 1796 da Leopoldo Pollack (allievo di Giuseppe Piermarini) per il Conte Ludovico Barbiano di Belgiojoso e all'inizio dell'Ottocento, in seguito ai cambiamenti politici che interessarono Milano, divenne residenza del Vicerè Eugenio di Beauharnais, figlio di Napoleone.

Al suo interno la GAM custodisce ed espone una raccolta di opere di grande pregio internazionale. Francesco Hayez, Andrea Appiani, Tranquillo Cremona, Giovanni Segantini, Giovanni Fattori, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Antonio Canova, Medardo Rosso, Gaetano Previati sono solo alcuni tra i nomi dei grandi artisti presenti, protagonisti indiscussi della Storia dell'Arte milanese e italiana. 

Capolavori che, grazie anche al collezionismo del Novecento e alle donazioni di alcune importanti famiglie - in primis Grassi e Vismara - negli anni hanno arricchito ulteriormente il patrimonio artistico della Galleria, includendo fra gli altri lavori di artisti noti in tutto il mondo come Vincent Van Gogh, Paul Cézanne, Pablo Picasso, Amedeo Modigliani.

UBS e l'Arte Contemporanea
Il sostegno sostanziale e di lungo termine di UBS all'arte contemporanea ha consentito negli anni ai clienti del Gruppo e più in generale al largo pubblico di partecipare al dialogo internazionale sull'arte e al mercato globale dell'arte, attraverso la piattaforma messa a disposizione dal Gruppo. L'impegno di UBS a sostegno dell'arte e della cultura è articolato.

Al centro di questo programma è la UBS Art Collection, una delle più ampie collezioni a livello mondiale; vi è poi il supporto a lungo termine degli appuntamenti internazionali di Art Basel, la più importante fiera d'arte contemporanea internazionale, a Basilea, Miami Beach e Hong Kong, dove UBS è il primo partner globale; a questo si aggiunge una partnership internazionale con il Solomon R. Guggenheim Museum e la sua Fondazione, riguardo l'iniziativa Guggenheim UBS MAP Global Art.

Queste attività sono completate da una serie di partnership sul territorio, con importanti enti e istituzioni tra cui la Fondation Beyeler in Svizzera, il Nouveau Musée National di Monaco, il Louisiana Museum in Danimarca e l'Art Gallery of New South Wales a Sydney. UBS è inoltre attiva nel fornire ai propri clienti informazioni sul mondo dell'arte contemporanea attraverso la propria innovativa app per Ipad Planet Art e attraverso l'esperienza dell'UBS Art Competence Center e dell'UBS Art Forum. 

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito: www.ubs.com/art.


Artisti in mostra
Jumaldi Alfi, Athanasios Argianas, John M. Armleder, Christine Ay Tjoe, John Baldessari, Jennifer Bartlett, Jean-Michel Basquiat, Tilo Baumgärtel, Natvar Bhavsar, Max Bill, Reto Boller, Michaël Borremans, Guillermo Caivano, Eric Chan, Alice Channer, Sandro Chia, Francesco Clemente, Kevin Cosgrove, Holly Coulis, Michael Craig-Martin, Gregory Crewdson, Enzo Cucchi, Pascal Danz, Gianluca Di Pasquale, Ofir Dor, Milena Dragičević, Vladimir Dubossarsky and Alexander Vinogradov, Zhang Enli, Klodin Erb, Stefan Ettlinger, Angus Fairhurst, Marc-Antoine Fehr, Kyle Field, Günther Förg, Bernard Frize, Alistair Frost, Francesca Gabbiani, Sandra Gamarra, Gilbert & George, Katharina Grosse, Wei Guangqing, Shi Guowei, Andreas Gursky, Mary Heilmann, Uwe Henneken, Christian Hidaka, Damien Hirst, Howard Hodgkin, Mitsuhiro Ikeda, Callum Innes, Martin Jacobson, Jie Du, Alex Katz, Bharti Kher, Thoralf Knobloch, Imi Knoebel, Guillermo Kuitca, Stefan Kürten, Christopher Le Brun, Noori Lee, Markus Lüpertz, MadeIn Company, Brice Marden, Huang Min, Yasumasa Morimura, Caro Niederer, Gabriel Orozco, Kotscha Reist, Gerhard Richter, Thomas Ruff, Edward Ruscha, Wilhelm Sasnal, Albrecht Schnider, Theodoros Stamos, Stepanek & Maslin, John Stezaker, Thomas Struth, Hiroshi Sugimoto, Nakhee Sung, Mari Sunna, Mark Tansey, Wayne Thiebaud, Richard Tisserand, Fred Tomaselli, Luis Tomasello, Lesley Vance, Ben Vautier, Liu Weijian, Christopher Wool, Joe Zucker.

martedì 16 giugno 2015

Irpinia, Workshop “TRADUZIONI”: 15 progetti per oggetti e concetti di arte contemporanea e di design rurale, presto un catalogo.

OBIETTIVO FINALE: REALIZZARE IN IRPINIA LA PRIMA ACCADEMIA DEL DESIGN RURALE D'ITALIA

Aquilonia (Avellino), 16 giugno 2015. Quindici progetti per realizzare altrettante linee di prodotti di design rurale, che reinterpretino antiche sapienze contadine attraverso processi creativi, ed opere concettuali di riflessione sul territorio. 

È questo il risultato più evidente del workshop "Traduzioni" tenutosi ad Aquilonia, che proseguirà con la prototipazione e la realizzazione del primo catalogo di design rurale "e.colonia".

L'obiettivo finale del progetto, ideato dall'architetto Enzo Tenore di +tstudio e sostenuto dal GAL Cilsi, è la creazione nel borgo abbandonato di Aquilonia della prima Accademia di Design Rurale d'Italia.

I cinquanta partecipanti provenienti da tutta Italia, coordinati da Enzo Tenore e Katia Fabbricatti, con la cura scientifica di Marco Petroni e la sapiente guida dei docenti di fama internazionale Bianco/Valente, Andrea Anastasio, Vittorio Venezia, hanno "ascoltato" e "tradotto" il territorio, interagendo fattivamente con gli artigiani del posto.

Ispirati principalmente dalle suggestioni del Museo della Civiltà contadina di Aquilonia, il più articolato e meglio strutturato sul piano filologico che ci sia nel Sud Italia, i lavori del workshop si sono incentrati su "traduzioni" che hanno dato vita a sedute, ad attaccapanni ricavabili da antichi strumenti di lavoro in ferro, da vasi in ceramica (che coniugano la tradizione ultracentenaria di Calitri con nuove interpretazioni delle "cuciture"), a bisacce, ceste e cestini in ferro o plastica lavorati con il metodo antico dell'"intreccio". 

Ed ancora utensili da cucina e nuove trafile per la pasta (dal "Senatore Cappelli", cultivar di grano duro che ha nell'irpinia una terra di elezione), ma anche librerie modulabili che declinano in nuove sperimentazioni le antiche sapienza contadine usate per variare l'intensità di cottura. E poi cartoline che intrecciano storia e contemporaneità e rielaborazioni di antichi giochi, con una valenza che va ben oltre l'aspetto ludico.

Il progetto e.colonia, da cui il workshop ha preso origine, si inserisce in un filone che non conosce crisi ma che fa addirittura da volano per l'economia del nostro Paese. Infatti, il valore trainante del settore "cultura" mostra tutte le sue potenzialità con l'effetto moltiplicatore pari a 1,67: ovvero per ogni euro tecnicamente investito o prodotto dalla cultura, se ne attivano altri 1,67 in settori differenti.

Per maggiori informazioni visita il sito http://rihabitat.eu/

Apre il 26/6 l'eccezionale incontro tra Luigi Ontani e Giorgio Morandi: CasaMondo | Grizzana Morandi (BO)




Luigi Ontani incontra Giorgio Morandi. CasaMondo
Nature extramorte antropomorfane
 
Direzione Artistica di Eleonora Frattarolo 

Casa Studio Giorgio Morandi - Fienili del Campiaro
Grizzana Morandi 

26 Giugno-26 Settembre 2015


Un "incontro", questo tra Ontani e Morandi, che procede sulla strada di ovvie diversità e di alcune analogie, negli sguardi dei due Artisti, ad esempio, che individuano nel paesaggio in cui il primo nacque, il secondo visse una parte significativa del proprio tempo, un genius loci unico e irripetibile: Ontani nella Rocchetta Mattei, rilucente di ceramiche e simbologie, bizzarra e affascinante architettura eclettica ed esoterica; Morandi nel mondo rurale di Grizzana con le sue luci e colori, i coltivi, gli edifici in sasso.

Luigi Ontani (Vergato, 1943), creatore di un immaginario eclettico, orientalista, fiabesco, interprete singolarissimo, per mezzo di linguaggi e tecniche differenti, di miti, simboli, opere di artisti del passato e del presente (da Reni a Caravaggio, da Michelangelo a Mitelli a Manzoni), irrompe oggi nella Casa Studio Giorgio Morandi e nei Fienili del Campiaro con le nature extramorte antropomorfane, sontuose sculture in maiolica che intessono un discorso amoroso con la "sublime pittura di Morandi", come ebbe a dire lo stesso Ontani, e attraverso di essa con le cose che ne hanno nutrito la linfa poetica.

A partire dalla Casa Studio, al cui interno inizia questo percorso espositivo, studio e dimora in cui si avverte ancor oggi, miracolosamente, la permanenza del tempo di Morandi, le nature extramorte antropomorfane, di volta in volta, segnano o la rinascita tridimensionale di singoli oggetti presenti nei dipinti del grande Artista bolognese, o la ricostituzione di alcune rappresentazioni di nature morte nella loro interezza,  o la messa in scena di alcuni luoghi originari e nevralgici della formazione ontaniana (il "canopo" dedicato al conte Mattei ad esempio, il cui volto, desunto da un'antica fotografia, Ontani sostituisce con il proprio, aggiungendogli come copricapo la cupola dorata della Rocchetta e come decorazione i rami d'alloro della sua Sala della Musica).

Tuttavia, ciò che rende ancor più affascinante il discorso di Ontani e il composito sistema di segni che lo nutre di gioco irridente e di serietà melanconica, di conoscenza oggettiva e di memoria personale, è la frequente presenza, sulle cose delle nature morte di Morandi, non solo del volto di Ontani, non solo di sue opere del passato, riprodotte in fotoceramica, ma anche di oggetti intrinseci alla personalità e alla vita di entrambi (la scarpa di Ontani, i funghi e le ippocastagne amati e usate da Morandi…).

Si attiva così un singolarissimo museo immaginario, stratificato e multiforme, e una museografia implicata in itinerari geografici e cronologici, che segna la distanza dal mondo e al contempo il suo esservi dentro; una topografia descrittiva, soggettiva, dei luoghi della mente oltre che dei siti da cui sono stati tradotti, che scansionano un andamento del vissuto  spesso riconoscibile solo dall'autore ed enigmatico per lo sguardo altrui.

Create appositamente per questa mostra, le nature extramorte antropomorfane (i nomi delle opere di Ontani evocano Carroll, Joyce, Pirandello, Savinio, Palazzeschi, Munari…), se nella Casa Studio sono disseminate come tracce stupefacenti, e corto circuiti visivi, nella trama delle stanze, della vita, di Giorgio, Anna, Dina, Maria Teresa Morandi, nei Fienili approdano come moltitudine di segni che nel  mentre rievocano la lingua pittorica e il mondo di Morandi (si veda la celebre caraffa con i barattoli di Ovomaltina, e la citazione dell'andamento delle pennellate) ne suggellano l'avvenuta modificazione genetica.

Il volto che ha visto e amato le opere di Morandi, ora le cataloga, tra consacrazione rituale e ricreazione ludica, con una inespressività totemica e atemporale che diventa la firma di un'esperienza oggettiva di vissuto, ma anche un pezzo individuale di mondo nel fluire delle cose collettive del mondo.

Oltre la Casa Studio Giorgio Morandi, a ospitare opere di Ontani, e su Ontani, saranno anche i Fienili del Campiaro, che con essa formano un insieme espositivo di raro interesse (i Fienili furono rappresentati molteplici volte da Morandi). Nel 2° Fienile andrà continuamente "Il racconto di Luigi Ontani "un video di Massimiliano Galliani girato in RomAmor, il villino in cui l'Artista vive una parte del suo tempo, fatto costruire assieme alla Rocchetta dal conte Mattei per ospitare celebri pazienti, che si sottoponevano all'elettroomeopatia, terapia adoperata ancor oggi diffusamente dalla medicina indiana.

Una casa d'Artista fiabesca, RomAmor, che dai mobili, ai lampadari di Murano, alle maioliche dei muri, alle vetrate, insieme allo studio, e al vasto giardino che li contiene, dipana sotto forma di serissimo gioco uno statuto zen meraviglioso e singolarissimo, mentre prendono vita "coincidenze" mirabili, a partire dal nome del villino stesso, davvero idoneo all'Artista che tra un viaggio e l'altro, tra l'India, il Messico, Bali, e altri paesi ancora, ha eletto Roma a propria città ideale e della sua altra  dimora. 

A poca distanza dalla sobria, semplice e luminosa Casa Studio di Giorgio Morandi, RomAmor, nata nel solco della cultura della Rocchetta Mattei, afferma oggi l'appartenenza ad un frammento di genius loci ridivenuto, grazie a Luigi Ontani, sogno, immaginario, arte della meraviglia.



informazioni utili

Titolo Mostra: LUIGI ONTANI INCONTRA GIORGIO MORANDI. CASAMONDO
                    Nature extramorte antropomorfane

Direzione artistica: Eleonora Frattarolo

Grafica e fotografia catalogo e mostra: Luciano Leonotti/Trasguardo

Catalogo Danilo Montanari Editore con testi di Eleonora Frattarolo e Roberto Marchesini

Video "Il racconto di Luigi Ontani": Massimiliano Galliani

Data conferenza stampa: martedì 23 giugno ore 11.00, Aula Magna Accademia di Belle Arti di Bologna – Via Belle Arti, 54

Data inaugurazione: venerdì 26 giugno, ore 19.00

Sede espositiva: Grizzana Morandi, Casa-Studio Giorgio Morandi e Fienili del Campiaro

Periodo di apertura al pubblico: 26 giugno / 26 settembre 2015

Orari: giovedì-venerdì ore 15.00 - 19.00
         sabato-domenica ore 10.00 – 13.00/ 15.00 – 19.00


Contatti per il pubblico:

Tel. 051 6730311
Cel. 320 9455295
e-mail: biblioteca@comune.grizzanamorandi.bo.it



Sito web: www.comune.grizzanamorandi.bo.it; Facebook: Culturalia


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