Personale di PIERO CHIARIELLO.Natura Digitale
alla dirartecontemporanea|2.0 gallery
Inaugurazione Mercoledì 26 Marzo dalle ore 20:00
Natura Digitale
A cura di Veronica D’Auria
Con un testo di Domenico Esposito
Opening 26.03.2014, h. 20.00
Luogo: www.dirartecontemporanea.eu
Dal 26.03.2014 al 20.07.2014
La dirartecontemporanea|2.0 gallery è lieta di annunciare l'apertura in rete (www.dirartecontemporanea.eu), mercoledì 26 marzo 2014 dalle ore 20.00, della personale "Natura Digitale" di Piero Chiariello.
“L’esposizione composta da lavori digitali, in cui si fondono fotografia, computer art e videoarte, mostra le ricerche visive condotte dell’artista negli ultimi anni.
Chiariello indagando la materia dell’immagine, fissa e in movimento, penetra tra le trame e i pixel e innescando processi fa emergere la natura digitale nelle sue possibili manipolazioni “indotte” e casuali.
Svelano un altro aspetto della “Natura digitale” le parole dell’artista riferite al ciclo di lavori che ci appare nella prima sala: «Le mie opere mostrano il lato “naturale” della tecnologia: a volte qualcosa interrompe la “corretta” visualizzazione delle immagini sullo schermo. Cos'è? Un malfunzionamento? Un errore? Per me è la natura. Per qualche motivo il percorso degli elettroni viene deviato o modificato e le immagini che vediamo sono il risultato di equilibri naturali spontanei.»
Mosaici statici di riprese video registrate da Chiariello per la città danno luogo ad una nuova visione: paesaggi frammentati “immobili” in cui convivono spazio/tempo diversi catturati e cristallizzati nello sfarfallio della riproduzione.
Da fotografie e da riprese, di paesaggi quotidiani come di opere d’arte, hanno origine stampe e video caratterizzati dalla dilatazione delle “Linee” che compongono le immagini.
Fasce, verticali o orizzontali, che espandendosi sulla superficie aprono orizzonti nel visibile, si schiudono nelle sfaccettature dei colori e nella squadratura bidimensionale allungata dei pixel mantenendo la riconoscibilità della sorgente che si svela nella sua complessità.
L’artista nelle sue sperimentazioni digitali prosegue e attualizza le ricerche sulla percezione, e di conseguenza sulla configurazione dell’esistente, impressioniste e cubiste ed incrocia la pixel e glitch art come le indagini condotte sull’elaborazione di tessiture minimimaliste dell’immagine.” (Veronica D’Auria)
Ad accompagnare lo spettatore nel percorso espositivo due testi critici, del curatore della mostra Veronica D’Auria e del critico d’arte Domenico Esposito.
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