22/05 04/07 2014
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Sandro del Pistoia
Sticks
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"Un uomo che vuole la verità, diventa scienziato; un uomo che vuol lasciare libero gioco alla sua soggettività diventa magari scrittore; ma che cosa deve fare un uomo che vuole qualcosa di intermedio fra i due?" Robert Musil
Esaminando gli enigmi che ci circondano e analizzandone le osservazioni, dice M. C. Escher, sono arrivato nel campo della matematica.
Il motivo esagonale, che nelle opere di Sandro Del Pistoia si ripete e si lega in un continuum armonico, deriva dalla struttura molecolare del grafene un superconduttore che pare avere proprietà di grande interesse, tra cui quella di risolvere il "paradosso di Klein". Più o meno empiricamente s'avverte che scienza e fantasia attingono l'una dall'altra continuamente e che in natura il rapporto tra arte e geometria è spesse volte strettissimo.
La matematica intervenire nell'opera d'arte per darle struttura e contenuto, forma e sostanza. In queste due piccole stanze di MOO, a stretto contatto con queste forme atomiche, ci sembra quasi di spiare i segreti della fisica.
Il rigore e l'armonia degli esagoni che si legano fra loro come particelle di una stessa materia, se per un verso rassicurano il nostro bisogno di certezze e verità, ponendoci nell'orizzonte oggettivamente scientifico della fisica classica, d'altra parte nascondono i principi indeterministici e gli impenetrabili paradossi della meccanica quantistica, capaci di scardinare le convinzioni dell'uomo.
La costruzione geometrica assume nei lavori di Del Pistoia significati nuovi, forieri di una potenzialità di rapporti e d'identità formali, neanche troppo velatamente allusivi verso una metafisica dell'oggetto, che ci spinge ad osservare oltre.
Un Prospícere che attraverso lo svolgersi di queste armoniose architetture nello spazio, ma potremmo aggiungere anche nel tempo, ci conduce a riscoprire la curiosità e la meraviglia della conoscenza che come il nastro di Möbius, non ha fine né principio.
Filippo Gori
CV
Sandro Del Pistoia esordisce nel 2006 alla XII Biennale Internazionale di Carrara. Nato a Viareggio nel 1975 dopo la facoltà di Architettura di Firenze completa gli studi all'Accademia di Belle Arti di Carrara. Partecipa al Networking, Interaction and conflict, con il gruppo Austriaco "Social Impact, a cura di Giacomo Bazzani e al Workshop Teseco per l'arte, 'Cities from below,' con "Chto Delat?," a di Cura di Marco Scotini.
Al Galata Museo del mare (Genova) e al CaMec Museo d'arte contemporanea di La Spezia espone un lavoro a quattro mani con l'artista Spezino GiulianoTomaino con il quale collabora dal 2008.
Tra i suoi Lavori si ricordano nel 2009 e 2013 le personali presso la Galleria Margini (Massa) a Cura di Federica Forti, la collettiva del 2012 Rexistenz 2D 3D a cura di Alessandro Romanini (Pietrasanta), Ha finito di recente una grande Installazione Site-Specific per la collezione privata presso il Centro Arti Visive.
Vanta collezionisti in Italia e all'estero come in Olanda, Lussemburgo tra cui la Maison FENDI per la quale ha realizzato una performance di 3 giorni: Fatto a mano for the future durante il Salone del Mobile di Milano nel 2011.
Quest'anno è stato selezionato per una residenza d'artista a Shanghai dove lavorerà per sei mesi alla realizzazione di un site-specific per la Swatch.
A Giugno sarà in mostra per La Galleria Art.Lab collaborando con il suo collezionista e mercante d'arte Henk Pijnenburg a Basilea con "the Grass Grows".
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vernissage giovedì 22 maggio dalle ore 19.00
H. dal lunedì al venerdì 16_19:00
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MOO Via San Giorgio 9A Prato |
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