Si
è concluso oggi il confronto tra i direttori dei musei di arte
contemporanea di Napoli, Bergamo, Marsiglia, Lubiana, Tirana, Malaga e
Zagabria, promosso da Cidac - Associazione città d'arte e cultura e
ospitato nel convento di San Domenico Maggiore.
Il
convegno ha sottolineato come i musei di arte contemporanea possano
contribuire a ridefinire il ruolo delle città e rigenerarne l'economia.
Ledo Prato,
segretario generale Cidac, ha dichiarato: "Nel sistema europeo come in
quelli del Mediterraneo i musei di arte contemporanea hanno aiutato le
città a rigenerarsi. Un esempio è Bilbao. Le politiche di sostegno
all'arte contemporanea hanno contribuito al riposizionamento delle città
sulla scena internazionale. Resta la debolezza dei musei di arte
contemporanea che non dipende tanto dalla scarsa partecipazione del
pubblico, quanto dalla capacità attrattiva dei musei di arte antica che
conservano capolavori di inestimabile valore storico. Inoltre l'arte
contemporanea non gode della stessa attenzione nell'ambito delle
politiche di spesa pubblica. A questo proposito mi auguro che questo
convegno si trasformi in un annuale appuntamento a Napoli con i più
importanti musei e attori della scena dell'arte contemporanea perche'
questa citta' riconquisti una centralita' nel Mediterraneo.".
Nel suo intevrento,il prof. Ludovico Solima ha
confermato che, la quota di spesa pubblica destinata a questo settore è
estremamente contenuta e che il pubblico, prevalentemente compreso tra i
15 e i 29 anni, è composto solo in minima parte dal pubblico straniero,
che in Italia ricerca prevalentemente l'arte antica. In tema di
"connessioni", Solima ha confermato che la circolazione dell'arte
contemporanea nutre scambi culturali e trasforma le differenze in
pretesto di confronto e avvicinamento. Oltre la retorica dell'effetto
Bilbao, occorre favorire un sistema integrato di promozione e diffusione
delle arti.
Gaetano Daniele -
Assessore comunale alla cultura: Il Mediterraneo è un mare segnato
dalle tragedie, un mare in cui le diversità diventano attriti e generano
conflitti. Deve trasformarsi in luogo in cui le differenze diventano
momento di incontro. Non c'è creatività senza libertà.
Daniele Pitteri - Commissario Forum Culture:
Ormai il Mediterraneo è solo un luogo geografico. Si è perduto il
significato di meticciato che ha avuto per oltre duemila anni. La
capacità di metabolizzare le diverse influenze si è persa. Sia a causa
delle esperienze coloniali, sia per l'autodeterminazione dei popoli,
segnata dalla discontinuità. Ora il Mediterraneo manca di collante e
forse le arti contemporanee possono diventare motore di una nuova
aggregazione.
Nel corso della mattinata è intervenuto Luigi De Magistris che
ha sottolineato la vocazione di Napoli all'accoglienza e alle
diversita', alla contaminazione e all'inclusione. L'arte contemporanea
puo' essere un grande momento di incontro. Le differenze, per Napoli,
sono da sempre fonte di ricchezza.
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