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domenica 5 ottobre 2014

Connessioni Mediterranee: comunicato conclusivo



Si è concluso oggi il confronto tra i direttori dei musei di arte contemporanea di Napoli, Bergamo, Marsiglia, Lubiana, Tirana, Malaga e Zagabria, promosso da Cidac - Associazione città d'arte e cultura e ospitato nel convento di San Domenico Maggiore.
Il convegno ha sottolineato come i musei di arte contemporanea possano contribuire a ridefinire il ruolo delle città e rigenerarne l'economia.
Ledo Prato, segretario generale Cidac,  ha dichiarato: "Nel sistema europeo come in quelli del Mediterraneo i musei di arte contemporanea hanno aiutato le città a rigenerarsi. Un esempio è Bilbao. Le politiche di sostegno all'arte contemporanea hanno contribuito al riposizionamento delle città sulla scena internazionale. Resta la debolezza dei musei di arte contemporanea che non dipende tanto dalla scarsa partecipazione del pubblico, quanto dalla capacità attrattiva  dei musei di arte antica che conservano capolavori di inestimabile valore storico. Inoltre l'arte contemporanea non gode della stessa attenzione nell'ambito delle politiche di spesa pubblica.  A questo proposito mi auguro che questo convegno si trasformi in un annuale appuntamento a Napoli con i più importanti musei e attori della scena dell'arte contemporanea perche' questa citta' riconquisti una centralita' nel Mediterraneo.".

Nel suo intevrento,il  prof. Ludovico Solima ha confermato che, la quota di spesa pubblica destinata a questo settore è estremamente contenuta e che il pubblico, prevalentemente compreso tra i 15 e i 29 anni, è composto solo in minima parte dal pubblico straniero, che in Italia ricerca prevalentemente l'arte antica. In tema di "connessioni", Solima ha confermato che la circolazione dell'arte contemporanea nutre scambi culturali e trasforma le differenze in pretesto di confronto e avvicinamento. Oltre la retorica dell'effetto Bilbao, occorre favorire un sistema integrato di promozione e diffusione delle arti.

Gaetano Daniele - Assessore comunale alla cultura: Il Mediterraneo è un mare segnato dalle tragedie, un mare in cui le diversità diventano attriti e generano conflitti. Deve trasformarsi in luogo in cui le differenze diventano momento di incontro. Non c'è creatività senza libertà.

Daniele Pitteri - Commissario Forum Culture: Ormai il Mediterraneo è solo un luogo geografico. Si è perduto il significato di meticciato che ha avuto per oltre duemila anni. La capacità di metabolizzare le diverse influenze si è persa. Sia a causa delle esperienze coloniali, sia per l'autodeterminazione dei popoli, segnata dalla discontinuità. Ora il Mediterraneo manca di collante e forse le arti contemporanee possono diventare motore di una nuova aggregazione.

Nel corso della mattinata è intervenuto Luigi De Magistris che ha sottolineato la vocazione di Napoli all'accoglienza e alle diversita', alla contaminazione e all'inclusione. L'arte contemporanea puo' essere un grande momento di incontro. Le differenze, per Napoli, sono da sempre fonte di ricchezza.

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