Da sempre meta turistica di grande rilievo, in grado di attrarre un pubblico internazionale, il lago Maggiore è una delle destinazioni privilegiate da visitatori tedeschi, francesi e inglesi. Grazie alla varietà dei suoi scorci naturalistici, alla ricchezza storica e artistica dei borghi che punteggiano il territorio e alla varietà delle specialità gastronomiche, le vacanze sul lago Maggiore sono diventate ormai un obiettivo per molti. Tra le tante attrattive da poter apprezzare in questa zona ricordiamo anche i numerosi itinerari religiosi, che permettono di coniugare arte e spirito. Il territorio che circonda il lago infatti si distingue per le numerose chiese antiche, gli imponenti santuari e le abbazie: un ricco e variegato patrimonio che riesce a coniugare arte, cultura, storia e religione.
Una delle prime tappe per chi vuole curiosare tra le attrattive di questa zona non può non recarsi ad Arona, dove si trova il celebre Colosso di San Carlo, un’imponente statua alta circa trenta metri collocata su un basamento di granito alto circa undici metri, per un totale di oltre 40 metri di altezza. Un monumento visibile anche da lontano e vero punto di riferimento per tutta l’area. La statua è stata costituita con un blocco in muratura ed è caratterizzata da tralicci di ferro avvolti da lastre di rame. La sua costruzione iniziò nel 1614, su progetto di Giovanni Battista Crespi, che riuscì ad avere un cospicuo contributo da parte del Cardinale Federico Borromeo. Si accede all’interno della struttura grazie ad una scalinata, che conduce fino alla cima della statua, dalla quale si gode un panorama mozzafiato. La statua infatti si trova su una collina che domina il lago e regala così uno sguardo su tutto il territorio circostante. E’ una delle statue più imponenti al mondo, perché il progetto, dedicato all’amatissimo Santo concittadino, e le sue dimensioni simboleggiano il “gigantismo” della sua fede. Nelle vicinanze si trovano tre cappelle, una chiesa ed un seminario. Nella chiesa si possono visitare le reliquie del Santo, il calco del suo volto e i vestiti intrisi del suo sangue raccolto durante l’imbalsamazione. Ma tra le attrattive da ammirare ricordiamo gli affreschi del Giussani, una pala d’altare del XVII secolo, un modellino del Duomo di Milano ed una portantina usata da San Carlo.
Si prosegue con una seconda tappa da non perdere, anche questa dal carattere spirituale, sempre ad Arona; si tratta della Chiesa dei Santi Martiri, anche chiamata Chiesa di San Graziano. È una struttura che risale all’epoca medioevale e in passato era inglobata all’interno di un monastero fondato nel X secolo, i cui resti sono visibili ancora oggi negli uffici municipali vicini. L’architettura della chiesa dei Santi Martiri nel corso dei secoli è stata più volte rivista fino a giungere all’attuale facciata barocca, caratterizzata da bellissime pareti quattrocentesche. Al suo interno si possono ammirare opere d’arte di grande spessore, come il marmoreo altare maggiore con bassorilievi raffigurante i martiri Fedele, Corpoforo, Graziano e Felino, una pala di Ambrogio da Fossano, chiamato il Borgognone, che raffigura la Madonna in trono con i Dottori della Chiesa e i quattro Santi martiri. Si possono ammirare inoltre anche delle vetrate fantastiche e una statua di Sant’Ambrogio. In una teca apposita sono poi custodite alcune reliquie di San Carlo. All’esterno si trova invece una fontana risalente al 1852 e sul retro la Cappella-Ossario Beolchi, tipica del barocco lombardo, caratterizzata da bellissime inferriate in ferro battuto con motivi floreali.
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