Venezia
Stabat Mater, di Tommaso Ottieri vince la seconda edizione del premio
“Eccellenti Pittori – Brazzale”, sostenuto dal Gruppo Brazzale.
Un’allegoria
della condizione umana contemporanea, sospesa tra la minaccia della
condanna all’oscurità e la tensione verso la libertà. La
contrapposizione tra dolore e speranza, luce e tenebre. Il Ponte dei
Sospiri con il suo carico di drammaticità e sofferenza, affidatogli
dalla storia, è il protagonista del quadro italiano più bello dipinto
nel 2015. Si intitola “Venezia Stabat Mater”, è stato realizzato dall’artista partenopeo Tommaso Ottieri
e ha vinto la seconda edizione del concorso Eccellenti Pittori –
Brazzale, l’unico fra i grandi premi d’arte dedicato esclusivamente alla
pittura.
Ideato
da Camillo Langone con lo scopo di promuovere i pittori italiani
contemporanei, e sostenuto dall’azienda casearia Brazzale, il concorso
ha visto la partecipazione, in qualità di giurati, di 24 importanti
esponenti della cultura e dell’imprenditoria, del mecenatismo e
dell’economia, da Camilla Baresani a Nicola Porro, da Guido Martinetti a
Stefano Bonaga e Roger Scruton a Franco Maria Ricci.
“Lontano dai codici estetici del concettualismo e iperrealismo, spiega Il pittore,
“Venezia Stabat Mater” è un’opera contemporanea che utilizza un luogo
riconoscibile e un linguaggio comune a tutti, quello della pittura
figurativa, per trasmettere l’intensità di un’emozione come quella del
dolore e della sofferenza, rappresentata dall’oscurità e dalla penombra
soffusa tipica di una città come Venezia. La stessa oscurità che viene
interrotta da un bagliore luminoso, quasi accecante, che fa svanire le
tenebre e va a definire uno stato di speranza, simile alla condizione di
candore rappresentato dalla Vergine ai piedi del crocefisso nell’opera
di Jacopone da Todi, nel momento di più tragico. Lo scenario drammatico è
forse una allegoria al mondo in cui viviamo? Forse. Sta poi allo
spettatore far suo il messaggio”.

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