Associazione Mesime
comunica
Gandolfo Gabriele David e Carmelo Nicotra
A HOUSE, HALFWAY
Torino, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
martedì 16 maggio 2017
ore 19,00

L'artista Gandolfo Gabriele David porta a Torino: BET_LEHEM_LA CASA DEL PANE.
In aramaico il termine BET_LEHEM viene tradotto come "CASA DEL PANE", cioè il luogo dell'ospitalità e dei bisogni primari, del nutrimento e del riparo.
Il progetto è itinerante e ha visto le sue prime tappe svolgersi al MUSEO RISO di Palermo e al Castello Federiciano di Salemi. Realizzato in collaborazione con Dimora OZ e diverse associazioni che gestiscono progetti di accoglienza migranti (Asante Onlus, Missione Speranza e Carità di Biagio Conte, CORF di Salemi).
Importante il coinvolgimento dei giovani del Servizio Volontario Europeo e del Liceo Classico statale G. Meli di Palermo.
L'installazione è stata realizzata nel corso di alcuni workshop in cui immigrati e residenti hanno potuto conoscersi e confrontarsi attraverso l'esperienza della panificazione.
A ogni pane realizzato sono stati affidati segni, simboli e messaggi di rinascita raccolti e attivati attraverso laboratori di narrazione.
Il concetto di rinascita è un invito rivolto alla collettività, per riflettere sul senso dell'accoglienza, una pratica a partire dalla quale ridefinire il tessuto sociale, economico e civile.
Carmelo Nicotra presenta a Torino: Costruzione esagonale | 2014 | tavolo in legno e ferro, mattoni laterizi, cemento | 200 x 105 cm

Tra i colori che compongono il paesaggio dell'entroterra siciliano ce n'è uno ricorrente: il rosso proprio dei laterizi usati nell'edilizia.
Un gradiente preciso, che in Sicilia ha simboleggiato negli anni tendenze contrastanti: da un lato la fiducia nel poter costruire il proprio futuro, dall'altro l'abusivismo sfrenato che spesso lasciava solo opere incomplete, che deturpavano il paesaggio urbano ed ambientale.
Favara, piccolo paese dell'agrigentino, è una di queste realtà.
L'opera Costruzione esagonale di Carmelo Nicotra riflette su questa dualità attraverso i suoi materiali più semplici, come il cemento e il laterizio, e l'inserimento di un elemento chiave per riflettere sul fenomeno: un tavolo di scuola dell'infanzia, che funge da base dell'opera.
Un "monumento incompiuto", semplice e minimale, in cui l'inserimento di questo elemento apparentemente fragile, quanto simbolico, ricorda il peso che le nuove generazioni, eredi involontari di questo fardello, devono superare se vogliono restituire vita, legalità e un nuovo senso estetico, a questi piccoli centri urbani.
(Testo di Maria Giovanna Virga)Un gradiente preciso, che in Sicilia ha simboleggiato negli anni tendenze contrastanti: da un lato la fiducia nel poter costruire il proprio futuro, dall'altro l'abusivismo sfrenato che spesso lasciava solo opere incomplete, che deturpavano il paesaggio urbano ed ambientale.
Favara, piccolo paese dell'agrigentino, è una di queste realtà.
L'opera Costruzione esagonale di Carmelo Nicotra riflette su questa dualità attraverso i suoi materiali più semplici, come il cemento e il laterizio, e l'inserimento di un elemento chiave per riflettere sul fenomeno: un tavolo di scuola dell'infanzia, che funge da base dell'opera.
Un "monumento incompiuto", semplice e minimale, in cui l'inserimento di questo elemento apparentemente fragile, quanto simbolico, ricorda il peso che le nuove generazioni, eredi involontari di questo fardello, devono superare se vogliono restituire vita, legalità e un nuovo senso estetico, a questi piccoli centri urbani.
Nessun commento:
Posta un commento