Il riconoscimento dall'Associazione Amici Italiani del Museo d'Arte di Tel Aviv
DON VIRGINIO COLMEGNA UOMO DELL'ANNO
Il presidente della Casa della carità don Virginio Colmegna verrà insignito del premio Uomo dell'anno 2016 dall'Associazione Amici Italiani del Museo d'Arte di Tel Aviv presieduta da Anna Sikos martedì prossimo 2 gennaio, ore 18,30, nella Sala Alessi di Palazzo Marino a Milano. Alla conferenza, coordinata da Ruggero Gabbai, consigliere comunale di Milano, intervengono, oltre al premiato, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il vicesindaco di Tel Aviv Mehereta Baruch Ron.
Questo riconoscimento va in particolare all'attività della Casa della carità, volta all'inclusione sociale di giovani migranti anche attraverso i laboratori di arte-terapia.
Per questo motivo il giorno seguente, mercoledì 3 febbraio alle ore 18 verrà inaugurata una mostra di opere di alcuni ospiti della Casa e del Centro Bialik-Rogozin Campus di Tel Aviv presso la Fondazione Arnaldo Pomodoro, via Vigevano 9, Milano. L'esposizione, curata da Jean Blanchaert, si intitola Excellence has no color.
La Fondazione Casa della carità "Angelo Abriani" nasce nel 2002 per iniziativa dell'allora Arcivescovo di Milano, il cardinale Carlo Maria Martini, che ha voluto destinare l'importante somma ricevuta come lascito dall'imprenditore Angelo Abriani all'apertura di una struttura d'accoglienza per le persone più bisognose.
Grazie all'immobile messo a disposizione dal Comune di Milano e adeguatamente ristrutturato, il 24 novembre 2004, alla presenza di Martini, dell'Arcivescovo Dionigi Tettamanzi del sindaco Gabriele Albertini e del presidente della Fondazione don Virginio Colmegna, viene inaugurata la sede della Casa della carità in via Francesco Brambilla nel quartiere di Crescenzago, periferia nord-est di Milano.
Garanti della Fondazione sono il Sindaco e l'Arcivescovo di Milano, la gestione è affidata al presidente che presiede un consiglio d'amministrazione composto da cinque persone e un collegio dei revisori di altre tre.
Oggi assiste 150 ospiti al giorno.
Foto archivio : don Virginio Colmegna con Achille Colombo Clerici pres IEA
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domenica 31 gennaio 2016
sabato 30 gennaio 2016
Domani, domenica 31 gennaio, il laboratorio Tessitura: tra antico e moderno con Anni Albers. PEGGY GUGGENHEIM COLLECTION: UN CARNEVALE ALL'INSEGNA DI ARTE, TRADIZIONE E AVANGUARDIA
PEGGY GUGGENHEIM COLLECTION: UN CARNEVALE ALL'INSEGNA DI ARTE, TRADIZIONE E AVANGUARDIA
La Peggy Guggenheim Collection durante il Carnevale di Venezia offre un ricco calendario di visite guidate e laboratori per bambini. Per scoprire aneddoti e curiosità sulla vita di Peggy, sull'arte del collezionismo e sul binomio tra avanguardia e tradizione nelle opere della collezione Guggenheim si parte con una serie di visite guidate grauite in italiano e inglese tutti i giorni alle ore 11,12,15.30, 16 e 17.
Da non perdere la nuova mostra Postwar Era: una storia recente. Omaggi a Jack Tworkov e Claire Falkenstein a cura di Luca Massimo Barbero. Il primo un pittore polacco naturalizzato americano che aderì all'espressionismo astratto americano mentre la seconda è la celebre scultrice statunitense , autrice del cancello in ferro e vetro, all'ingresso di Palazzo Venier dei Leoni.
In linea con il tema del Carnevale di quest'anno, i Kids Day, laboratori didattici gratuiti per bambini dai 4 ai 10 anni che si svolgono ogni domenica dalle 15 alle 16.30.
Dopo il laboratorio su Alexander Calder, domani, 31 gennaio 2016, è la volta di Tessitura: tra antico e moderno con Anni Albers. Tema del laboratorio le creazioni in tessuto della moglie dell'artista Josef Albers che attraverso le sue opere seppe perfettamente conciliare l'antica tecnica della tessitura con pattern tipici dell'arte astratta.
Ultimo appuntamento, il 7 febbraio, con Vetro e Novecento nella collezione di Peggy: così i bambini potranno riscoprire una delle produzioni veneziane per eccellenza, il vetro rivisitata con occhio moderno, attraverso un percorso che li porterà a conoscere le opere della collezione in cui è stato utilizzato questo materiale, con un focus sulle creazioni di Claire Falkenstein.
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giovedì 28 gennaio 2016
Danze popolari del Sud, tornano ad Isola del Gran Sasso i seminari della Compagnia dei Merli Bianchi
Dal 4 febbraio lezioni presso l'ass. Le Tre Porte sulle tecniche della pizzica, tarantella calabrese e tammurriata. Iscrizioni aperte
ISOLA DEL GRAN SASSO – Al via il nuovo ciclo di corsi di danze popolari del Sud Italia organizzata dall'ass. Le Tre Porte in collaborazione con la Compagnia dei Merli Bianchi. Il seminario intensivo si terrà presso l'associazione di Isola del Gran Sasso e prevede lo studio delle tecniche fondamentali di tre danze tipiche meridionali: la pizzica, la tarantella calabrese e la tammurriata. Le lezioni partiranno il 4 febbraio 2016 e saranno lezioni da un'ora e trenta dalle 21.00 alle 22.30. Il calendario del seminario è disponibile presso la sede delle Tre Porte.
L'età minima per partecipare è 16 anni (consigliati abiti comodi, le donne preferibilmente con una gonna lunga a campana). Il seminario terminerà a metà aprile.
Iscrizioni aperte fino ad esaurimento posti ed entro e non oltre il 2 febbraio 2016.
E' possibile prenotare una prima lezione di prova gratuita anche online su www.letreporte.it. Per maggiori informazioni sul programma, i costi e per iscrizioni, contattare la direzione organizzativa ai seguenti recapiti: cell. 3331910656 - info@letreporte.it.
Iscrizioni aperte fino ad esaurimento posti ed entro e non oltre il 2 febbraio 2016.
E' possibile prenotare una prima lezione di prova gratuita anche online su www.letreporte.it. Per maggiori informazioni sul programma, i costi e per iscrizioni, contattare la direzione organizzativa ai seguenti recapiti: cell. 3331910656 - info@letreporte.it.
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DUE NUOVE APP PER IL MUSEO BAGATTI VALSECCHI: FRUIZIONE DIGITALE E LINGUA DEI SEGNI ITALIANA
Milano, 28 gennaio 2016 - Il Museo Bagatti Valsecchi prosegue il suo progetto di ampliamento della fruizione digitale dei contenuti: il 2016 è l'anno dedicato alle applicazioni per mobile, dopo il nuovo sito lanciato nel 2014 e il Virtual tour realizzato in collaborazione con il Google Art Project del 2015.
Ricordando l'amore e la passione dei due fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi per l'innovazione, il Museo coglie la sfida della contemporaneità e si dota di due app per device: la prima rivolta al pubblico generico che si avvicina alla casa Museo di via Gesù, l'altra è la prima video guida in LIS (Lingua dei Segni Italiana) ed in Segni Internazionali, della città di Milano.
Ricordando l'amore e la passione dei due fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi per l'innovazione, il Museo coglie la sfida della contemporaneità e si dota di due app per device: la prima rivolta al pubblico generico che si avvicina alla casa Museo di via Gesù, l'altra è la prima video guida in LIS (Lingua dei Segni Italiana) ed in Segni Internazionali, della città di Milano.
Grazie al sostegno di Innovacultura – Regione Lombardia, Camere di Commercio lombarde e Fondazione Cariplo il Museo ha realizzato una applicazione gratuita per gli utenti che consente di compiere una visita virtuale tra le stanze del piano nobile del Palazzo. Ogni sala è arricchita di approfondimenti, gallery con immagini di oggetti, dettagli e rimandi che arricchiscono e migliorano la comprensione della visita.
L'APP Museo Bagatti Valsecchi in LIS consente alle persone sorde "segnanti" di godere di una visita "guidata" in Lingua dei Segni. A Milano – città sempre più "accessibile", in linea con i più elevati standard europei - l'APP del Bagatti Valsecchi (in LIS e, al tempo stesso, nella versione Internazionale) si presenta come un unicum: è un primo ma fondamentale passo verso la piena fruibilità dei beni culturali da parte dei visitatori sordi italiani e stranieri.
Fortemente voluta e realizzata con il contributo del Comune di Milano, Assessorato alle Politiche Sociali e Cultura della Salute, la APP Museo Bagatti Valsecchi in LIS nasce da un progetto dell'Ente Nazionale Sordi di Milano, sviluppato in collaborazione con il Museo Bagatti Valsecchi e con la Cooperativa Segni di Integrazione Paolo Basso di Torino. L'APP è stata realizzata, tanto per la parte tecnica quanto per quella interpretativa, da un team composto da non udenti, coordinatisi fra loro per progettare e realizzare un prodotto tarato sui bisogni di fruizione delle persone sorde. Attraverso la APP il visitatore può seguire il percorso museale così come preordinato dalla APP stessa; fermare o ripetere la visione del video dedicato ad una specifica sala o sezione.
"Con questa applicazione – spiega l'assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute, Pierfrancesco Majorino – uno dei musei più belli di Milano diventa totalmente accessibile anche alle persone sorde. L'applicazione da oggi utilizzabile è nata da un progetto condiviso tra Ens, Fondazione Bagatti Valsecchi, Cooperativa 'Segni di Integrazione' e Comune di Milano che, all'inizio dello scorso anno, ha deciso di finanziare progetti per l'abbattimento delle barriere alla comunicazione. Questa App rappresenta senz'altro uno dei migliori strumenti realizzati, un modello certamente da adottare anche in altri musei della città".
La APP Museo Bagatti Valsecchi in LIS è corredata di testi che riportano i contenuti e gli argomenti oggetto della traduzione tradotti in LIS e in IS, nonché di un supplemento di informazioni utili ai fini della completa conoscenza del prestigioso Museo milanese.
Entrambe le app sono supportate sia da iOS che da Android, e scaricabili gratuitamente sia dal sito del Museo che nei principali marketplace (la app Museo Bagatti Valsecchi sarà disponibile a partire dal 3 febbraio).
Per maggiori informazioni:
Ente Nazionale Sordi di Milano
www.ensmilano.it
Cooperativa Segni di Integrazione Paolo Basso di Torino
www.segnidintegrazionepiemonte.it
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La Statale Arte. Presentata oggi DURK di Mikayel Ohanjanyan all'Università degli Studi di Milano
Per la prima volta all'Università degli Studi di Milano
un museo di scultura contemporanea all'aperto
DURK
Mikayel Ohanjanyan
a cura di Donatella Volontè
Università degli Studi di Milano
Cortile della Ca' Granda
Via Festa del Perdono, 7 - Milano
29 gennaio – 19 marzo 2016
L'Università
degli Studi di Milano apre all'arte contemporanea il cortile della Ca'
Granda di via Festa del Perdono, trasformandolo in un museo di scultura
all'aperto. Questo l'obiettivo del progetto La Statale Arte,
nuovo grande evento culturale dell'Università degli Studi di Milano, che
prevede l'allestimento di mostre personali di artisti italiani e
stranieri negli spazi seicenteschi opera del Richini.
Nella
stessa ottica di valorizzazione e restituzione al pubblico del
complesso monumentale della Ca' Granda che ha già ispirato precedenti
iniziative, La Statale Arte punta alla suggestione del dialogo
tra la scenografia del Cortile Richiniano - di chiara ispirazione
Rinascimentale benché seicentesco – e il linguaggio della scultura
contemporanea. Un luogo privilegiato di conversazione tra eredità
storica e interpretazioni del presente, che sarà teatro anche di lavori
site specific.
La Statale Arte esordisce con DURK, a cura di Donatella Volontè, prima personale a Milano di Mikayel Ohanjanyan, artista armeno vincitore del Leone d'Oro – Padiglione Armenia – alla Biennale di Venezia 2015.
Per due mesi, dal 29 gennaio al 19 marzo, il Cortile e il Loggiato della Ca' Granda ospiteranno due installazioni site specific di Ohanjanyan: Tasnerku + 1 (Dodici + 1) e Dur (Porta).
"La Statale Arte è un'iniziativa senza dubbio nuova – ha commentato il Rettore dell'Università Statale Gianluca Vago
– inedita direi per la Statale, con la quale abbiamo voluto confermare
la nostra idea di un'università aperta, accogliente e in costante
dialogo costruttivo con il territorio che la circonda. Questa è
un'università caratterizzata dalla presenza al proprio interno di una
straordinaria varietà di saperi: questa sua identità originaria e
fondamentale, che ne arricchisce da sempre l'insegnamento e l'attività
scientifica, può e deve sostenerne anche il contributo alla crescita
civile e all'esperienza culturale di tutti i cittadini, al confronto con
le diverse espressioni che portano idee e stimolo alla comprensione del
nostro tempo. In particolare, la nostra sede centrale, la Ca' Granda, è
un patrimonio storico e artistico che va valorizzato e condiviso:
restituirlo al pubblico attraverso il linguaggio universale dell'arte è
per tutti noi motivo di grande soddisfazione."
"L'idea di inaugurare La Statale Arte con Ohanjanyan – ha sottolineato Donatella Volonté, curatrice del progetto
– è stata dettata dalla consapevolezza del suo sapersi relazionare con
l'architettura circostante: l'opera di Mikayel sembra sentire
particolarmente le vibrazioni dello spazio esterno e sa proporre un
proprio ritmo. Dopo l'installazione di San Lazzaro degli Armeni, in
Statale Ohanjanyan torna a dialogare con un'architettura densa di
cultura per continuare la sua riflessione sulla tensione, sugli opposti,
in ultima analisi sull'uomo."
Le
installazioni di Mikayel Ohanjanyan in Statale saranno accessibili al
pubblico tutto il giorno per tutta la settimana, domeniche escluse. Per
chi volesse approfondire, sono previste visite guidate dagli studenti dei corsi di laurea in Scienze dei beni culturali e in Storia e critica dell'arte,
che accompagneranno i visitatori alla scoperta delle opere e del
linguaggio artistico di Ohanjanyan in un suggestivo percorso tra Cortile
e Loggiato superiore. L'appuntamento è per ogni venerdì alle 17.30 e sabato alle 11,
davanti alla sede centrale della Statale, in via Festa del Perdono 7.
Le visite guidate, gratuite, avranno la durata di un'ora circa.
DURK,
a cura di Donatella Volonté, è il primo appuntamento del progetto La
Statale Arte, un'iniziativa promossa dall'Università degli Studi di
Milano, con il coordinamento del Professor Luca Clerici. Ogni
appuntamento sarà accompagnato da una pubblicazione edita da Skira.
DURK
è realizzato con il patrocinio del Comune di Milano, della Regione
Lombardia, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del
turismo e dell'Ambasciata Armena in Italia, in collaborazione con
tornabuoniArte, Firenze/Milano/Parigi/Londra, e Art for The World, e con
il contributo di Fondazione Cariplo.
Il progetto grafico di DURK è di Marco Strina.
DURK
Cortile della Ca' Granda
Università Statale di Milano
via Festa del Perdono, 7 – Milano
29 gennaio – 19 marzo 2016
Orari: lunedì - venerdì 9-20 / sabato 9-18
Visite guidate dagli studenti
venerdì alle 17.30 – sabato alle 11
appuntamento in via Festa del Perdono 7, davanti all'ingresso dell'Università
Informazioni: tel. 02 50312983
Facebook / LaStataleArte
www.lastatalearte.it
Premio ArtePollino
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martedì 26 gennaio 2016
ARTE FIERA 2016. CONVEGNO "Il mercato dell’arte moderna e contemporanea" > 30 gennaio dalle ore 11.30 alle ore 13.00 > BolognaFiere
In occasione di ARTE FIERA 2016 > Convegno >
"Il mercato dell'arte moderna e contemporanea:
l'Italia nello scenario europeo e mondiale"
30 gennaio ore 11.30 (fino alle ore 13.00) - Sala Bolero, Blocco B - 1° piano - Centro Servizi (Ingresso Costituzione, Arte Fiera, Bologna)
Intervengono:
Annamaria Gambuzzi, Presidente Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea
Roberto Rampi, Commissione Cultura Camera dei Deputati
Francesco Scoppola, Direzione Generale Belle Arti e Paesaggio, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
Aldo Bassetti, Presidente Associazione Amici di Brera
Carlo Orsi, Presidente Associazione Antiquari d'Italia
Giuseppe Calabi, Partner CBM&Partners
Modera:
Marilena Pirrelli, giornalista de Il Sole 24 Ore
"Il mercato dell'arte moderna e contemporanea:
l'Italia nello scenario europeo e mondiale"
30 gennaio ore 11.30 (fino alle ore 13.00) - Sala Bolero, Blocco B - 1° piano - Centro Servizi (Ingresso Costituzione, Arte Fiera, Bologna)
Intervengono:
Annamaria Gambuzzi, Presidente Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea
Roberto Rampi, Commissione Cultura Camera dei Deputati
Francesco Scoppola, Direzione Generale Belle Arti e Paesaggio, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
Aldo Bassetti, Presidente Associazione Amici di Brera
Carlo Orsi, Presidente Associazione Antiquari d'Italia
Giuseppe Calabi, Partner CBM&Partners
Modera:
Marilena Pirrelli, giornalista de Il Sole 24 Ore
L'arte è una risorsa culturale ed economica allo stesso tempo, alla quale è associato un indotto che potrebbe occupare un ruolo di grande importanza per l'economia italiana: (si stima che nel 2014 il settore abbia generato 2.8 milioni di posti di lavoro a livello internazionale), ma che non è sfruttata e valorizzata in Italia come avviene in altri Paesi. A fronte di un fatturato globale in costante crescita (stimato dal Tefaf Art Market Report 2015 in circa 51 miliardi di euro), in Italia il mercato non cresce e gli operatori del settore soffrono a causa delle pesanti limitazioni normative e di una discrezionalità nell'azione amministrativa che non ha eguali a livello europeo.
La valorizzazione dell'arte, soprattutto del settore moderno e contemporaneo, deve necessariamente passare attraverso la circolazione internazionale delle opere, allo scopo di favorirne in primo luogo la fruizione e la conoscibilità pubblica, nonché lo studio da parte dei critici e le conseguenti quotazioni sul mercato. Basti pensare a come il commercio internazionale degli impressionisti francesi abbia contribuito a rendere le loro opere patrimonio universale.
In Italia la circolazione (e quindi il mercato) di opere d'arte invece sono fortemente limitati da una normativa eccessivamente rigida, vetusta, e da processi burocratico-amministrativi "bizantini" e farraginosi.
Queste limitazioni oltre a limitare fortemente il mercato, sviliscono la valorizzazione delle opere dei molti collezionisti che evitano di concederle in prestito in occasione di mostre ed eventi culturali – nazionali ed internazionali – per evitare di sottoporle all'attenzione del Mibact, con la conseguenza di limitare al pubblico la fruibilità di tali opere. Allo stesso tempo, numerose gallerie e operatori del settore chiudono e, nella migliore delle ipotesi, si trasferiscono all'estero, ove le condizioni per condurre gli affari nel settore dell'arte sono più favorevoli, con conseguenti ripercussioni economiche su tutto l'indotto che, tra restauratori, trasportatori, art advisors etc., potrebbe offrire un significativo numero di posti di lavoro.
Ad oggi, le conseguenze reali sono l'ingolfamento dei tribunali amministrativi che sono saturi di cause giudiziarie pendenti con conflitto permanente tra cittadino/impresa e PA. Questo workshop vuole essere un momento di confronto, insieme ai principali stakeholder, per affrontare le problematiche legislative aperte, alla luce dello scenario europeo ed internazionale, in linea con l'obiettivo di valorizzare e promuovere il nostro patrimonio artistico.
Info e prenotazioni
T. +39 051 282111
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100 ANNI DI ARTE QUOTIDIANA
Sarà Roma ad ospitare la nuova esposizione fotografica che celebra i portabandiera del Made in Italy, la storia ed i valori dei suoi protagonisti.
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Dopo il successo oltre confine del 2015, prosegue anche quest'anno l'esposizione della mostra "Le Mani della Tradizione", il progetto interamente dedicato alle aziende storiche italiane e al lavoro, il cui racconto è scandito dalle immagini di Thomas Quintavalle.
La prossima tappa dell'esposizione verrà inaugurata mercoledì 27 gennaio 2016, alle 11.30, all'interno dell'Aula Vino, secondo piano EATALY ROMA - Piazzale XII Ottobre 1492 00154 Roma - e sarà accompagnata da una degustazione di prodotti della Confetteria e Museo Mucci Giovanni e i vini Leone de Castris.
La mostra, che manterrà le porte aperte fino al 29 febbraio 2016, celebra il "saper fare", in cui il fil rouge della narrazione è il lavoro delle aziende italiane con più di 100 anni di storia.
Le protagoniste dell'esposizione sono infatti quelle imprese rimaste saldamente al comando delle aziende fondate dai loro avi, contrastando le lusinghe del mercato moderno. Ma lo sguardo di Quintavalle è andato oltre, immortalando chi, tutti i giorni, contribuisce al successo di queste realtà, raccontando una storia fatta di valori e persone.
Le mani che danno il titolo alla raccolta fotografica sono dunque quelle di operai ed artigiani, coloro che hanno portato queste aziende a rappresentare il Bel Paese nel mondo. La mostra "Le Mani della Tradizione" vuole dunque testimoniare questo capitolo della storia italiana, spesso sconosciuto, portando al centro dell'attenzione la genialità e la capacità creativa che il mondo conosce come "Made in Italy".
"Il mio obiettivo – spiega Thomas Quintavalle - è stato quello di catturare due universi apparentemente in antitesi, quello aristocratico del prodotto finale e quello democratico che dà spazio agli artigiani agli operai e che aiuta, da un lato gli italiani a riconoscersi nella qualità e dall'altro rappresenta quel plusvalore che ci distingue in tutto il mondo. Sono immagini sobrie, nelle quali ho cercato di raccontare persone, mani educate con tenacia, senza la fretta che non fa maturare e dalle quali si evince una interiorizzazione delle azioni che rappresentano il vero saper fare italiano."
Nel 2015, anno europeo del Patrimonio Archeologico Industriale, il Progetto si è spostato all'estero per realizzare una "Strada Europea dell'Impresa Storica" in cui far confluire un patrimonio culturale, archeologico ed economico comune a tutta Europa. Un'occasione per stimolare il dialogo interculturale attraverso la fotografia e favorendo l'integrazione e l'identificazione di una comune cultura d'impresa.
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MIART 2016. Presentata oggi la ventunesima edizione della fiera d'arte moderna e contemporanea (Milano, 7-10 aprile 2016)
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Beni culturali: progetto ENEA-Regione Lazio, 860mila euro per tecnologie hi-tech a PMI e lavoro giovani
Roma, 26 gennaio 2016 – Creare nuove opportunità di sviluppo per le imprese e occupazione giovanile altamente qualificata attraverso i beni culturali è una sfida possibile.
Dopo l'anno record dei musei italiani con circa 43 milioni di visitatori nei luoghi della cultura e incassi per circa 155milioni di euro, prende il via un innovativo progetto che punta al trasferimento di tecnologie avanzate alle PMI attive nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e alla creazione di posti di lavoro per giovani laureati in discipline scientifiche.
Il progetto si chiama COBRA, è finanziato con oltre 860mila euro dalla Regione Lazio ed è stato vinto dall'ENEA, l'Agenzia per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile.
L'ENEA è attiva nel settore della tutela dei beni culturali con diversi progetti e tecnologie, quali le tavole vibranti antisismiche per testare sistemi a protezione di opere d'arte (ad esempio i bronzi di Riace) e sistemi laser scanner per imaging remoto per riprodurre in 3D un'opera d'arte (come la Loggia di Amore e Psiche di Raffaello a Villa Farnesina).
In particolare, per i due anni della durata del progetto, i Centri di Ricerca ENEA di Casaccia e Frascati apriranno i loro laboratori per mettere a disposizione infrastrutture e tecnologie d'avanguardia alle imprese che vorranno arricchire le loro competenze di diagnostica e restauro del patrimonio culturale.
Sul lato occupazionale, l'ENEA ha già iniziato a reclutare laureati tra ingegneri, informatici, chimici e fisici che lavoreranno a tempo pieno al progetto, per un totale di sei assunzioni a tempo determinato per un anno e due assegni di ricerca.
Il progetto COBRA (COnservazione dei Beni culturali, attraverso l'applicazione di Radiazioni e di tecnologie Abilitanti) è stato illustrato oggi nel corso del workshop "Tecnologie ENEA per i beni culturali: disponibilità e prospettive per il trasferimento tecnologico", che si è tenuto a Roma alla presenza dei principali attori del settore: Regione Lazio, le aziende hi-tech El.En Group e Quanta System, TECNICON Restauro Opere d'Arte, Associazione Italiana Restauratori (ARI), Sovrintendenza Speciale per Colosseo, Museo Nazionale Romano e Area Archeologica di Roma, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Assorestauro, Museo diocesano di Rieti, Pontificia commissione archeologia sacra e Laboratori scientifici dei Musei Vaticani.
"L'accesso ai laboratori – commenta la responsabile del progetto per l'ENEA, Roberta Fantoni, capo della divisione 'Tecnologie Fisiche per la Sicurezza e la Salute' – sarà possibile anche da remoto, grazie al nuovo laboratorio virtuale che permetterà alle aziende di assistere a distanza alle sperimentazioni con sorgenti laser e su tavole vibranti e di interagire in tempo reale con i ricercatori. Questo progetto – ha aggiunto – è destinato comunque a creare ulteriore occupazione qualificata attraverso il trasferimento di competenze e tecnologie innovative alle aziende che si occupano in particolare di restauro e microelettronica".
Nell'ambito di COBRA, l'ENEA ha già iniziato a collaborare con alcune aziende italiane come Quanta System, il cui amministratore delegato Paolo Salvadeo afferma: "Il nostro impegno ha contribuito a salvare tesori grazie a sistemi sempre più sofisticati e intelligenti per ripulire le opere d'arte dall'incuria e dagli effetti del tempo e dell'inquinamento. A guidarci è un'ampia visione che mette al centro l'importanza del recupero del patrimonio artistico come leva per il rilancio dell'economia nazionale e del made in Italy nel mondo".
Oltre ai laboratori aperti, il progetto COBRA prevede l'utilizzo della strumentazione tecnologica per casi studio selezionati nella Regione Lazio e la creazione, a beneficio delle aziende, di un database digitale che raccoglie tutta l'esperienza ENEA sui beni culturali (progetti, infrastrutture e brevetti). A questo proposito, l'Agenzia ha messo online un questionario per testare l'interesse delle imprese laziali del settore a una piattaforma informatica che raccolga competenze scientifiche e dotazioni tecnologiche dell'ENEA.
Il patrimonio di conoscenze e di esperienze ENEA in questo settore spazia dall'ICT, alla diagnostica fino alla conservazione. Il workshop di oggi è stato l'occasione per illustrare alcune tecnologie, in particolare quelle più "mature" e pronte per il trasferimento tecnologico alle PMI, con la possibilità di realizzare dimostratori semplificati e a basso costo che permetteranno anche alle aziende più piccole di dotarsi di strumenti innovativi per la soluzione di specifici problemi.
Tra le tecnologie presentate oggi:
Piattaforma informatica. Le PMI potranno accedere ai laboratori virtuali dell'ENEA e partecipare da remoto ai test, come quelli condotti sull'infrastruttura DySCO delle tavole vibranti per la sperimentazione di materiali e tecnologie per la protezione sismica del patrimonio culturale e di singole opere d'arte. Tra i risultati ottenuti, la realizzazione di basi antisismiche per i "Bronzi di Riace" e per alcune statue del Duomo di Orvieto.
Prove non distruttive. L'ENEA si occupa del rilievo del quadro fessurativo di singole opere d'arte e di strutture storico-monumentali, come le indagini ultrasoniche condotte sull'Obelisco Lateranense e sui "Bronzi".
Sistemi di diagnostica laser scanner per imaging remoto. L'ITR-RGB opera da 3 a 30 metri di distanza con una risoluzione submillimetrica e permette di riprodurre il modello 3D di un'opera d'arte (come la Loggia di Amore e Psiche di Raffaello a Villa Farnesina). In questo modo è possibile individuare eventuali danneggiamenti, come nel caso delle fessurazioni rilevate sulla riproduzione digitale di un'arcata del Duomo di Orvieto. Il laser 2D LIF Scanning è uno strumento portatile – utilizzato per analizzare lo stato di conservazione di affreschi - e permette l'analisi non invasiva delle superfici grazie allo studio dell'emissione di fluorescenza indotta dalla radiazione laser. Il prototipo ILS (Integrated Laser System) è un altro esempio di tecnologia laser che l'ENEA ha utilizzato con successo per analisi microdistruttive di ceramiche dipinte.
Sistemi di sensori in fibra ottica per il monitoraggio strutturale. Adatti ad applicazioni permanenti e su tempi lunghi, permettono di rilevare e di monitorare l'apertura di crepe su pareti in muratura dei complessi storico-monumentali. Questi sensori - già utilizzati nelle Mura Aureliane e nel Duomo di Orvieto - sono sensibili sia a eventi come subsidenza (lo sprofondamento del suolo) che ai microsismi, possono operare in qualsiasi condizione (all'aperto, sepolti o sommersi) e risultano poco invasivi per cablaggio ed installazione.
Tecnologie di restauro. Gli esempi spaziano dalle camere climatiche per lo studio di degrado dei materiali, all'acceleratore lineare di elettroni "LINAC" per la disinfestazione di opere d'arte mediante raggi X, dallo sviluppo di nanocompositi protettivi fino alla pulitura laser delicata. Per quest'ultimo tipo di intervento ENEA utilizzerà nelle dimostrazioni strumenti innovativi già in commercio realizzati e messi a disposizione dalle aziende Quanta System S.p.A. di Milano ed El.En. di Firenze.
Per ulteriori informazioni:
Il video sulla presentazione del progetto oggi a Roma con interviste a esperti ENEA, al responsabile dei Laboratori scientifici dei Musei Vaticani, Ulderico Santamaria, e alla responsabile dei Musei dei Fori Imperiali, Lucrezia Ungaro: