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Arte e Cultura

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mercoledì 23 gennaio 2013

LATO presenta EDOARDO NARDIN - Scommetti che se salto quel fosso. Indagine estetica su una famiglia - 26.01.2013

LATO presenta EDOARDO NARDIN

Scommetti che se salto quel fosso… Indagine estetica su una famiglia

26/01/2013 – 23/02/2013

a cura di Fabrizia Bettazzi

 

sabato 26 gennaio

dalle ore 18:30 / inaugurazione mostra

 

 

H  lunedì/venerdì 9-13:00 - 15-19:00

 

LATO di Luca Gambacorti e co

Piazza San Marco, 13 , 59100 Prato - Prato

Telefono: 0574071696 | Fax: 0574070041

info@lato.co.it

www.lato.co.it

 

 

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SCOMMETTI CHE SE SALTO QUEL FOSSO… INDAGINE ESTETICA SU UNA FAMIGLIA

A volte ci vengono schiusi alcuni orizzonti. Possibilità privilegiate di visioni, intime, intimiste. Luci su un calore familiare gelosamente custodito.

Edoardo Nardin è il tramite, l'accesso ad una dimensione che da particolare diventa sentire condiviso per chiunque vi si accosti: i legami familiari, affettivi propri della famiglia dell'artista diventanto universali. L'operazione è Pop, popolare certo, per la scelta stilistica: l'autore predilige cromatismi e grafica dotati di un impatto molto comunicativo, scegliendo come punto di partenza la fotografia. A tutto è sottesa (ancora popolarmente) una dimensione nella quale ognuno potrà identificare sé stesso ed il proprio nucleo parentale.

Un Qui domestico, dove chiunque sa che potrà fermarsi.

L'allestimento negli spazi di Lato tiene conto di questi legami familiari che sorreggono e guidano tutta la lettura. All'ingresso l'origine di tutto, l'unione di due figure carica di un significato profondo le parole che danno il titolo alla mostra. Quest'ultime sono l'alchimia che ha reso possibile il dipanarsi stesso del filo di questo racconto: un racconto fatto di sguardi, gesti, posture che come in un gioco di rimandi è abilmente descritto dall'abilità del suo narratore.

Nardin sviluppa il suo percorso verso la costituzione/costruzione della sua famiglia, dai nonni attraverso uno sguardo su tutte le famiglie dei quattro zii, con prospettive diversificate che accompagnano le espressioni dei personaggi assecondandone di volta in volta l'espressione caratteriale.

Ogni scelta compositiva riflette l'indole, il gusto del ricordo nella mente dell'artista, l'eco di confidenza che ognuna di quelle figure riveste nel suo mondo.

In una posizione di rilievo, come un secondo punto di partenza nell'immaginario di Edoardo, il quadro della sua famiglia, accanto i fratelli, e lui stesso, insieme alla compagna Chiara, preludio al futuro più prossimo.

La regia di Nardin è efficace nell'accompagnarci attraverso un racconto per immagini.

La presenza dell'autore nel legame ai suoi valori è percettibile, se non fisicamente, attraverso un segno: sull'altalena immaginiamo un bambino, che, diventato adulto, ha trovato gli strumenti per poter costruire un affresco moderno di così grande efficacia.

L'artista recupera nell'ecletticità della sua scelta stilistica e compositiva una dimensione di ingenuità volutamente fanciullesca, imprescindibile punto di partenza per chiunque voglia nella vita arrivare ad una personale realizzazione adulta.

Fabrizia Bettazzi

 

EDOARDO NARDIN  nasce a Pordenone nel 1983. Frequenta il Liceo Artistico Enrico Galvani di Cordenons dove ha modo di sperimentare diversi linguaggi artistici e si diploma con la specializzazione in grafica pubblicitaria.

Nel 2003 si trasferisce a Prato, dove si laurea con lode in "Produzione di Musica, Spettacolo e Arte", facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze, con tesi sui finanziamenti alla cultura. Personalità eclettica, porta avanti una ricerca artistica  personale sul mondo dell'acrobatica e della giocoleria, organizza eventi culturali con un'associazione da lui fondata e lavora come freelance graphic designer per diverse realtà nazionali.

 

 




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Redazione del CorrieredelWeb.it


giovedì 17 gennaio 2013

Oman in Gubbio, selection Rome


Si inaugura il 22 gennaio alla Casa dell’Architettura la selezione romana di “Oman in Gubbio, Connecting Cultures through Architecture & Art” , un’iniziativa che vuole essere occasione di scambio culturale tra l’Italia e il Sultanato dell’Oman. La manifestazione prevede due momenti e due luoghi all’interno della Casa dell’Architettura; inizierà alle ore 15,00 con il workshop nella sala centrale dove interverranno:
- S. E. Said Nasser Mansoor Al  Ambasciatore del Sultanato dell’Oman presso la Repubblica Italiana ,
- Arch. Amedeo Schiattarella Presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma,
- Arch. Pietro Reali membro International Accademy of Architecture  e Academie d'Architecture de France,
- Diego Guerrini e Marco Bellucci, rispettivamente sindaco e assessore alla cultura del comune di Gubbio,  
- Gianpietro Rampini  Comitato scientifico “Oman in Gubbio”.

Il convegno, incentrato sulle connessioni culturali dei due paesi attraverso l’arte e l’architettura, proseguirà 
alle ore 17,30 con l’inaugurazione della mostra d’arte allestita lungo il primo anello dell’edificio storico.
Il progetto è nato dalla collaborazione tra l’Ambasciata del Sultanato dell’Oman e il Comune di Gubbio, 
con l’intento di mettere in relazione diretta artisti dei due paesi, utilizzando l’arte ceramica, la fotografia e la pittura come mezzo non solo di creatività  ma anche di comunicazione culturale.
Questa di Roma vuole aprire la connessione anche all’ architettura, che in Itala vanta protagonisti storici e contemporanei di fama mondiale. La selezione delle opere artistiche che saranno esposte è stata concepita dopo il lavoro svolto dagli artisti l’estate scorsa in Umbria. Si potranno ammirare opere create da sette artisti italiani e sette omaniti, tra ceramisti, pittori e fotografi, che hanno vissuto insieme per due settimane nella meravigliosa terra umbra scambiandosi tecniche, stili e visioni dell’arte.
Tra gli artisti spiccano i nomi di Lucia Angeloni di Gubbio, Maurizio Biancarelli di Gubbio, Patrizio Chiucchiù di Deruta, Marino Moretti di Orvieto, Graziano Pericoli di Gualdo Tadino, Giampietro Rampini di Gubbio, Maurizio Tittarelli Rubboli di Gualdo Tadino; mentre gli artisti omaniti, che si sono cimentati nell’arte ceramica in Italia, hanno portato lavori realizzati nella propria terra, e sono: Ahmed Al Busaidi e Ibrahim Al Busaidi  per la fotografia, Saud Al Hunaini, Abdul Majeed Karoh e Mohammed Al Ma’mari per la pittura, Juma Al Harthy e Saleh Al Shkairi per la calligrafia.
La mostra è curata da Ettore Sannipoli e patrocinata dall’Ordine degli Architetti di Roma, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Gubbio, dalla Provincia di Perugia, dalla Regione Umbria e dal Ministero dei Beni Culturali sotto l’Alto Patronato dell’Ambasciata del Sultanato dell’Oman presso la Repubblica Italiana.
Durante la manifestazione verranno distribuite alcune copie di "Biancifiori - Works of architectural restoration in Oman" che raccoglie alcuni lavori di restauro realizzati dall'Architetto Giuseppe Biancifiori su richiesta del Ministry of National Heritage and Culture del Sultanato dell'Oman. Detto volume, edito per la prima volta nel 1994, testimonia la lunga e proficua collaborazione in campo architettonico tra Italia e Oman.
L’esposizione presso la Casa dell’Architettura  rimarrà aperta al pubblico fino a venerdì 1 febbraio 2013.

“ Quella della maiolica, e più del lustro, è un’avventura iniziata dodici secoli fa, nel cuore stesso del mondo islamico. Dalla Mesopotamia, dalla Siria, dall’Egitto le innovative tecniche dello smalto stannifero e delle cangianze metalliche hanno seguito il corso impetuoso dell’espansione araba, e attraverso il Maghreb, sono arrivate in Spagna, per estendersi infine alla penisola italiana, facendo scalo – se così si può dire – nelle isole occidentali del Mediterraneo….La selezione degli artisti umbri tiene conto di consuetudini e proposte innovative maturate nei principali centri umbri di antica tradizione ceramica: Deruta, Gualdo Tadino, Gubbio e Orvieto. In tal modo la schiera di operatori autoctoni risulta pienamente rappresentativa della realtà regionale, vale a dire di quella “gens antiquissima Italiae” che, per sineddoche, può ben simboleggiare l’intera nazione.” Ettore Sannipoli

Dal 22 gennaio al 1 febbraio 2013
Casa dell’Architettura
P.za M. Fanti 42 – Roma
Orario: tutti i giorni dalle 9,00 alle 18,00
            sabato dalle 9,00 alle 12,30



mercoledì 16 gennaio 2013

:ETTORE FRANI 'Gravida' polittico | da sabato 19 gennaio 2013 | L'ARIETE artecontemporanea



L'A R I E T E  a r t e c o n t e m p o r a n e a
 
 
ETTORE FRANI       gravida polittico
 

opening sabato 19 gennaio 2013 ore 18 via d'azeglio 42 bologna

La mostra e' inserita nel programma di ART CITY Bologna 2013

ART CITY WHITE NIGHT | sabato 26 gennaio 2013 | ore 16>24

domenica 27 gennaio 2013 ore 16>20  19 gennaio|2 marzo 2013

Orario > feriali 15.30–19.30 | info 348 9870574


Il 19 gennaio 2013 L'ARIETE artecontemporanea inaugura nella sede di via D'Azeglio 42 a Bologna 'Gravida', un progetto in forma di polittico di Ettore Frani, artista fra i piu' apprezzati delle giovani generazioni, presente in importanti premi nazionali e sedi istituzionali. I dipinti ad olio su tavola di Ettore Frani rivelano, attraverso immagini dal forte valore simbolico, il tentativo di far trasparire cio' che non e' rappresentabile e affrontano temi che riguardano la spiritualita' dell'uomo e la sacralita' della natura. L'artista sceglie il polittico come modalita' d'elezione per la sua rappresentazione. Come in antico, le immagini entrano in corrispondenza tra loro per analogia: il senso di cio' che si vede non e' dato dalle singole immagini che si hanno davanti ma dalla relazione che si crea tra esse e che apre a sua volta ad un significato altro. Importante e' inoltre, nella struttura compositiva delle opere di Frani, la divisione dei livelli lungo l'asse verticale dell'opera. La tripartizione sui tre piani verticali permette all'artista di enunciare tre realta' distinte, il cui senso si intensifica quando esse sono colte in una visione globale. Come nelle parole di Simon Weil 'nulla e' piu' importante della nozione dei piani verticalmente sovrapposti nella vita dell'anima, il piu' alto dei quali e' al di sopra della coscienza e dello psicologico'.

L'installazione 'Gravida' in galleria fa da contraltare ad un altro grande polittico, 'Audi filia', che sara' presentato in Arte Fiera 2013. Opera in cui i toni tendono al nero, nel quale per converso la grazia delle figure che vi compaiono acquista una luce intima e universale. Entrambi i polittici, 'Gravida' e 'Audi filia', hanno come radice comune una tensione interiore in forma di ascolto, che si esprime in due modalita' opposte e complementari, in 'Gravida' il bianco indica un'assenza al limite dell'astrazione, in 'Audi filia' il nero illumina il ritorno della figura umana. [Paola Feraiorni]

ETTORE FRANI, nato nel 1978 a Termoli (CB), vive e lavora a Isola Sacra Fiumicino (RM). Si diploma in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Urbino e successivamente presso l'Accademia di Bologna. Dal 1998 espone in mostre personali e collettive in spazi pubblici e privati. Nel 2010 vince il Premio Artivisive San Fedele 2009-2010, 'Il segreto dello sguardo', ed e' finalista al LXI Premio Michetti. Nel 2011 esce la monografia 'Limen' con testi di Stefano Castelli e Massimo Recalcati. E' selezionato da Vittorio Sgarbi e dalle Accademie di Belle Arti Italiane per l'Evento Speciale del Padiglione Italia 'Lo Stato dell'Arte / Padiglione Accademie' alla 54^ Biennale d'Arte di Venezia ed e' invitato a Giorni Felici a Casa Testori 2011. Nello stesso anno vince la 55^ edizione del Premio Marina di Ravenna 2011 e la I edizione del Premio Ciaccio Broker per la Giovane Pittura Italiana. Nel 2012 vince il Premio Opera CGIL, partecipa alla collettiva 'Con gli occhi alle stelle. Giovani artisti si confrontano col Sacro' presso la Galleria d'Arte Moderna Raccolta Lercaro a Bologna ed e' invitato al MAR di Ravenna per una personale, a cura di Matteo Galbiati, nell'ambito del ciclo Critica in Arte. Nel 2012 2013 e' invitato alla mostra 'E bianca' in diverse sedi istituzionali e tiene due personali dal titolo 'Attrazione celeste', a Casa Raffaello in Urbino e presso L'Arca laboratorio per le arti contemporanee a Teramo.




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Redazione del CorrieredelWeb.it


martedì 1 gennaio 2013

NADIA PRESOTTO - PERSONALE

               

COMUNE DI LU (AL)

Aula Consiliare - Palazzo Municipale

Via Colli 5  -  tel. 0131.741121


NADIA PRESOTTO - PERSONALE



Mostra d' arte contemporanea



Dal  19 gennaio 2013 inaugurazione ore 17.30

Al 2 febbraio 2013



Orario: dal lunedì al sabato dalle  9.30 alle 12.30



Ingresso libero



Sabato 19 gennaio, alle ore 17.30 il Sindaco Valerio Ribaldone  inaugura la personale dell' artista Nadia Presotto allestita in Lu (AL) , presso l' Aula  Consiliare ubicata nel Palazzo Municipale.

L' artista, nasce  in Veneto e negli anni Sessanta si trasferisce in Piemonte; vive e opera a Conzano (AL). 

Appassionata d' arte, frequenta corsi di disegno e pittura e gli atelier di numerosi artisti; studia il colore applicato alle varie tecniche, dall' acquarello all' olio, applicandosi ad una ricerca sul paesaggio, in particolare quello  interiore.

Ha partecipato a numerose rassegne espositive in Italia e all' Estero (Londra, Friburgo, S. Paul de Vence) e ad alcune Fiere d' Arte (Padova, Reggio Emilia, Forte dei Marmi).  E' stata presente, con Padiglione Tibet, nella sezione torinese della 54° edizione della Biennale di Venezia. Sue opere sono pubblicate in numerosi cataloghi.

Giornalista pubblicista, è iscritta all' Ordine e collabora con alcune testate con articoli del "verde" e culturali, cura mostre d' arte e, nella sua qualità di giornalista è stata ospite alla presentazione di alcune rassegne espositive.

Con questa personale presenta alcuni paesaggi ad olio, sia Landscapes che Cityscapes  ed i titoli Senza confini, Vasti orizzonti, L' infinito…ci indicato l' immensità di un mondo dove la figura umana è assente.

La Critica d' Arte Emanuela Mazzotti in un suo testo critico ha sottolineato che la pittura di Nadia Presotto è una pittura non di paesaggio ma nel paesaggio che interrompe ogni  linea di confine tra il mondo così come noi lo vediamo e i suoi  simboli, concetti di cui l'arte si serve per parlare un linguaggio che dia  specificità a ciò che altrimenti sarebbe banale, nel momento in cui immagini reali e immagini create dall'artista si incontrano.

L'artista tende a determinare con il proprio lavoro un superamento della comune interpretazione di paesaggio e con  l'azione artistica collocarsi fuori dagli schemi tradizionali per attribuire una nuova ipotesi di senso a ciò che ci circonda e crediamo erroneamente di conoscere. In questo modo i "paesaggi" di Nadia Presotto si collocano oltre un orizzonte noto e si configurano come interpretazioni dei luoghi visti durante i suoi viaggi. 



Informazioni utili: "Nadia Presotto -  Personale"  allestita presso l' Aula  Consiliare del Palazzo Municipale di Lu,  è visitabile dal 19 gennaio al  2 febbraio 2013 dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30 con ingresso libero. Per maggiori informazioni tel. 338.3354590 - 0131.741121.



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