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Arte e Cultura

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lunedì 28 marzo 2011

MOSTRA 'FINE PENNA MAI', RICCARDO MANNELLI, LIBRERIA MODERNA, RIETI 16 APRILE 2011


Sabato 16 aprile 2011, alle ore 18.00, la Libreria Moderna, Via Garibaldi 272, a Rieti, inaugura FINE PENNA MAI, una mostra delle tavole di Riccardo Mannelli, a cura di Luca Arnaudo e Barbara Pavan, promossa e coordinata da Studio7.it. 

In occasione dell'inaugurazione, l'artista e i curatori della mostra terranno una conversazione con il pubblico nella sala incontri della libreria 

Una selezione delle tavole satiriche realizzate da Riccardo Mannelli per la prima pagina del giornale Il Fatto Quotidiano diventa, tra le mura e i libri della storica Libreria Moderna di Rieti, l'occasione per ripercorrere la cronaca italiana degli ultimi due anni.

Cronaca, si è detto, perché la matita affilata di Mannelli riesce per l'appunto a mostrare nella maniera più tagliente tutta la mediocre volgarità dei suoi protagonisti, la loro congenita incapacità di aspirare a una dimensione di storia che, pure, il ruolo istituzionale dovrebbe far intravedere. Con il sarcasmo acceso dal personale sdegno per lo spettacolo che si trova quotidianamente a trattare, nella sagacia dei motti di spirito fusi mirabilmente alle immagini, Mannelli mostra qui il suo lato più genuinamente critico di analista acuto e profondo dei costumi politici nazionali, come un nostrano John Heartfield preso a studiare e ritrarre questa Italia in panne.  

Riccardo Mannelli è nato a Pistoia nel 1955, vive a Roma. Attivo sin dai primi anni settanta come disegnatore e illustratore, è stato protagonista delle principali esperienze di stampa satirica in Italia, da Il Male a Cuore, collaborando al contempo con numerosi giornali, da Il Manifesto a La Repubblica: attualmente le sue tavole illustrate compaiono sulla prima pagina de Il Fatto Quotidiano.

Dell'intensa attività  espositiva di Mannelli, in Italia e all'estero, si ricordano da ultimo la personale presso la Galleria Tricromia di Roma (2010) e la doppia personale, insieme a Jan Saudek, presso il Castello di Monopoli (2009).Tra i suoi libri d'illustrazione più recenti si segnalano invece Commedia in Z.E.R.O. (Roma, 2006, con prefazione di Umberto Galimberti) e Apoteosi dei corrotti (Roma, 2009, con prefazione di Marco Travaglio). 
 

Scheda tecnica: 

Artista    Riccardo Mannelli

Titolo    Fine penna mai

A cura di   Luca Arnaudo e Barbara Pavan

Sede espositiva   Libreria Moderna

             Via Garibaldi 272 – 02100 Rieti

          Inaugurazione sabato 16 aprile 2011, dalle ore 18

Date    dal 16 al 30 aprile 2011

orari     mart-sab ore 10-13 e 16-20; lun ore 16-20

ENRICA PIZZICORI MOSTRA 'IN FABULA' - PROROGA FINO AL 30 APRILE 2011

E' stata prorogata fino al 30 aprile 2011 la mostra di opere di illustrazione IN FABULA, a cura di Barbara Pavan, promossa da Studio7.it ospitata presso l'Ex Convento di Santa Croce, Piazza del Convento 4, S.Anatolia di Narco (Pg). 

La mostra presenta le opere di tre illustratrici: Enrica Pizzicori, Lucia Ricciardi e Marinella Sorge. 

Il lavoro di Enrica Pizzicori parte dal racconto, dalla parola, dalla fiaba, sebbene quadri e illustrazioni abbiano diversi presupposti essendo l'illustrazione subordinata ad un testo e, in qualche modo, una narrazione di immagini. I suoi quadri, però, nascono sempre e comunque dall'eco di un racconto. Ad essi la Pizzicori infonde quella magia che appartiene ai libri per l'infanzia. Le opere di questa mostra sono il risultato della 'contaminazione' con la narrazione, immagini che attingono dal ricordo delle letture infantili, da 'Pínocchio' ad 'Alice nel paese delle meraviglie' fino alle fiabe meno note. 

Le tavole di Lucia Ricciardi presentate in mostra appartengono alla serie di illustrazioni realizzate per il libro 'Quarto anteriore sinistro' di Stefano Mariantoni. L'originalità della narrazione, la storia di un hamburger che torna bovino, poneva la difficoltà della rappresentazione del tempo che scorre in senso antiorario. Motivo conduttore è dunque un segno pittorico che trasmette movimento e dinamicità, a volte non definito, che più che descrivere, suggerisce e che conferisce alle illustrazioni un'atmosfera di equilibrio precario. Segno, colore e costruzione dell'immagine, tutto concorre quindi a raccontare un rewind, che non è un vero e proprio riavvolgimento del nastro, perchè parallelamente e attraverso immagini a volte anche piuttosto crude c'è una progressiva presa di coscienza di una realtà spesso ignorata e che ogni giorno coinvolge ognuno di noi. 

Uno stile netto e coerente, chiaro e schietto nelle forme e nei personaggi e una spiccata capacità  descrittiva caratterizzano le opere di Marinella Sorge. L'artista rappresenta scene in cui i protagonisti sono personaggi, quasi sempre femminili, dall'aria dolce e malinconica ma che al contempo lasciano inequivocabilmente trasparire anche un lato oscuro. Prendendo spunto e ispirazione dall'immaginario iconografico delle fiabe e della letteratura, dalla corrente pop-surrealista degli anni '90, dalla passione per la cultura Rock'n'Roll dagli anni '60 ad oggi, Marinella Sorge crea immagini ricche di simbolismi, di delicatezza estrema e ugualmente di forte impatto, in cui malinconia, contrasto e sogno si fondono e si scontrano, metafore quanto mai realistiche di emozioni, paure e sentimenti che si agitano dentro di noi. 
 

Scheda tecnica: 

Titolo:    In fabula – Ed.Umbria

          Artisti: Enrica Pizzicori, Lucia Ricciardi e Marinella Sorge

A cura di:   Barbara Pavan

Sede espositiva:  Ex Convento di Santa Croce

          P.zza del Convento, 4

          06040 S.Anatolia di Narco (Pg)

Date:    26 febbraio – 30 aprile 2011

Orari    visita su appuntamento al mob.340.7980636

Ufficio stampa:  Studio7.it  www.associazionestudio7.it

Info:    mob.320.4571689  studio7artecont@gmail.com

Comunic' Arte a Torino, mostra di Achille De Tommaso



"Comunic'Arte"
Mostra Personale di Achille De Tommaso

Dal 2 al 30 aprile 2011
INAUGURAZIONE:  SABATO 2 APRILE 2011 ALLE ORE 18,30
Presso: Salotto dell'Arte di Torino

Achille De Tommaso, da sabato 2 aprile fino a sabato 30 aprile 2011 presenterà presso il "Salotto dell'Arte" di via Argonne 1/c a Torino la sua Personale dal titolo "Comunic'Arte".
L'artista presenterà attraverso 12 opere in tecnica mista: olio, acrilico, smalto, su molteplici supporti: legno, faesite, tela e carta, la sua costante e sapiente ricerca di esprimere a livello "BASE" il concetto della comunicazione della società contemporanea. Egli mescola, come un moderno alchimista, toni e masse diverse su supporti anche non convenzionali, per arrivare ad un prodotto artistico completo di ogni significato.
Incastona poi le sue opere con preziose e ricercate cornici con le quali sottolinea e evidenzia in modo puntuale ogni tipo di messaggio espresso dalla tela vera e propria.
Colori primari, materia e figure, svuotate da inutili orpelli campeggiano in aree metafisiche; senza interposizione il fruitore è colpito dalla profonda conoscenza dell'animo umano dell'Artista, il messaggio arriva immediatamente al cuore e al cervello passando dall'esterno (cornice) all'interno: particolareggiata composizione di colori e forme.
Il messaggio chiaro interpella direttamente lo spettatore attraverso un'ironia disinvolta, caratteristica intelligente che ricorda le parole di Paul Klee:"L'arte non riproduce ciò che è visibile; ma rende visibile ciò che non sempre lo è".

La serata inaugurale verrà ripresa dalla troupe di SKY TV 869 e andranno in onda nella settimana successiva, su Sky Tv 869 nei seguenti orari:
Lun ore 11,00 - Mart ore 19,00 - Merc ore 10,00 - Giov
ore 23,30 - Ven ore 07,00 - Sab ore 17,30 - Dom ore 19,00


La Mostra sarà visitabile da sabato 2 aprile 2011 alle 18,30 fino a sabato 30 aprile 2011 con i seguenti orari:
dal martedì al sabato dalle 16,30 alle 19,30 domenica e lunedì : chiuso apertura fuori orario su appuntamento

"Salotto dell'Arte"
via Argonne 1/C, Torino
Info: Tel. 011 0743717
Cell.339 6807922 - 345 3806837
www.achilledetommaso.it

venerdì 25 marzo 2011

Massenzio Arte: Carlo LORENZETTI, la leggerezza della scultura

   MUSEO  CIVICO UMBERTO MASTROIANNI      

CARLO LORENZETTI

la leggerezza della scultura 

mostra e catalogo a cura di

Arianna Mercanti

 

Inaugurazione: sabato 2 aprile dalle ore 18,00

Esposizione: 3 – 30 aprile 2011

 

Museo Civico Umberto Mastroianni

Piazza Matteotti, 13 Marino (Roma)

Info: +39 06 9385681

          +39 328 7362111

          +39 328 9232342 

Orario: dal martedì  al venerdì 10.00-13.00   16.00-20.00

lunedì  chiuso

Ingresso libero 

Organizzazione Massenzio Arte in collaborazione con il Museo Civico U. Mastroianni 

Sotto il patrocinio del Comune di Marino e della Provincia di Roma

Ufficio stampa: Scarlett Matassi - +39 345 0825223

info@scarlettmatassi.com

 

La limpida architettura del Museo Civico Umberto Mastroianni di Marino – alloggiato nella chiesa sconsacrata di Santa Lucia, l'unico esempio di arte gotica conservatosi nel territorio dei Castelli Romani – ospita dal 2 aprile venti tra le opere più significative realizzate, a partire dal 1986, da Carlo Lorenzetti, uno dei più sensibili protagonisti della scultura italiana contemporanea. Per la prima volta visibile al pubblico anche l'ultima produzione del maestro, due lavori eseguiti nel 2010: E il navigar.. una composizione di più elementi in acciaio inox brunito e ferro grafitato, e Nodale, in acciaio inox brunito.

All'esposizione si collega un catalogo di carattere antologico che racconta la carriera dell'artista dall'esordio – tra fine anni '50 e inizio dei '60 – ai giorni nostri. Mostra, catalogo e allestimento sono curati da Arianna Mercanti in stretta collaborazione con lo stesso Lorenzetti. 

**** 

La mostra che il Museo Umberto Mastroianni di Marino dedica a Carlo Lorenzetti è un evento che non sfuggirà agli appassionati di arte contemporanea. Il titolo scelto per la rassegna accosta molto propriamente il nome dello scultore al concetto di leggerezza. Tra gli artisti della sua generazione – è nato a Roma nel 1934 – Lorenzetti è infatti uno dei più autorevoli esponenti di quel filone interessato a rinnovare la scultura nel segno di una liberazione dalla costrizione del volume e del peso recuperando alla composizione elementi insondabili come il vuoto e l'energia. Un'idea fantastica, perfettamente in linea con il clima del tempo che l'artista si trova a percorrere: la seconda metà del '900, gli anni epici della conquista dello spazio e delle clamorose applicazioni alla vita dell'uomo delle scoperte sulla composizione della materia.

Già nelle opere esposte alla sua prima personale - tenutasi a Roma nel 1962 presso la Galleria Trastevere di Topazia Alliata – Lorenzetti dimostra di aver individuato con assoluta chiarezza quello che sarà – da lì agli anni a venire – il filo conduttore della sua ricerca: creare forme capaci di conquistare la terza dimensione diversamente dalle sculture della convenzione classica, vale a dire, non come masse statiche che occupano saldamente lo spazio ma come mobili intrecci di linee in dialogo con l'aria.

Per eludere il pesante condizionamento della forza di gravità lo scultore scommette su un materiale e su una tecnica poco frequentati dalla grande tradizione plastica: la lastra metallica tendenzialmente lavorata a sbalzo.

Flessibile e leggera, caratterizzata dalla massima contrazione del volume, la lastra metallica gli appare perfettamente idonea ad assecondare l'idea di perimetrare porzioni di spazio catturando l'energia in esse contenuta e inglobando l'uno e l'altra nell'invenzione artistica. I sinuosi profili di lamiera di ferro, acciaio, alluminio, rame od ottone sono appoggiati direttamente al suolo o leggermente alla parete cosicché, in assenza di basamenti o qualsiasi altro tipo di sostegno che concorrerebbero a bloccarli in una posizione predeterminata, si mostrano come strutture dinamicamente aperte a una molteplicità di configurazioni, forme da rincorrere con lo sguardo e a cui girare intorno per assistere al piccolo miracolo della loro continua metamorfosi.

L'effetto del movimento percepito è creato da sapienti giochi visivi di sbilanciamenti improvvisi ed equilibri spezzati, ombre dense e bagliori luminosi che si accendono sui lucidi elementi metallici e, soprattutto, dalla tesa dialettica tra l'aprirsi e il chiudersi, il tendersi e piegarsi delle superfici battute a sbalzo, la tecnica appresa, negli anni della formazione, da Alberto Gerardi. Una tecnica, in verità, solitamente usata in oreficeria, ma che, applicata in modo del tutto anticonvenzionale alla grande dimensione, consente allo scultore di realizzare forme modernissime caratterizzate dalla dinamica contrapposizione di elementi concavi e convessi, piani mai inerti ma sollevati ad accogliere lo spazio.

Le opere esposte al Museo Mastroianni  raccontano gli ultimi venticinque anni di un cinquantennale percorso privo di cesure o bruschi rivolgimenti, vissuto piuttosto come un interessato e lucido attraversamento dei climi culturali che si succedono nel tempo cui corrisponde l'armonica evoluzione di una ricerca sostanzialmente autonoma, sicura dei suoi presupposti e dei suoi obiettivi, classicamente moderna ma indifferente al fascino superficiale delle mode. Una carriera dall'andamento di sinfonia costruita sullo sviluppo di un unico, potente tema suonato dalle prime note.

Costantemente impegnato a ridefinire la sua ricerca, Lorenzetti si mantiene però  sempre fedele a una poetica che unisce severo rigore formale a delicato lirismo e licenza di una fantasia torrentizia.

L'universo di forme fantastiche che per tutto il mese d'aprile abiterà la splendida aula gotica del chiesone – così la gente del posto chiama l'attuale sede del Museo Mastroianni – è quello della produzione lorenzettiana della seconda metà degli anni '80, resa grave dallo strato di grafite nera dipinto sulla superficie metallica, ombrosi capolavori come Estroferroso (1987), Cosmoconico (1989), Diapason dello spazio (1989), Sidereoerrante (1989). Un mondo evocativo, anche nei titoli, di spazi infiniti e che, a partire dagli anni '90, torna ad accogliere la luce grazie all'introduzione di lunari sculture in alluminio caratterizzate – come scrive Arianna Mercanti in uno dei testi in catalogo – "da un fare leggero che esalta la luce del metallo bianco". Opere gradualmente affiancate da altre in cui compare l'elegante contrasto tra luminose forme di alluminio e nere lamiere di ferro, quasi a creare una dialettica di frammenti di luna e di terra.

La mostra si chiude presentando l'ancora inedita produzione del 2010, più recente ma sicuramente non ultimo capitolo dell'avventura di un artista capace di catturare lo spazio.  

MOSTRA FOTOGRAFICA. JAN YOORS: ZINGARI, IL PRESENTE EROICO

ZINGARI

IL PRESENTE EROICO

FOTOGRAFIE DI JAN YOORS

Un evento espositivo multimediale

dedicato alla  cultura Rom promosso da Editrice Irradiazioni

dall'1 al 26 aprile 2011 alla Sala Santa Rita di Roma 

Inaugurazione giovedi 31 marzo 2011ore 18.30 

comunicato stampa 

L'Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale, in coordinamento con Editrice Irradiazioni e Zètema Progetto Cultura presentano l'evento multimediale  – ZINGARI. IL PRESENTE EROICO Fotografie di Jan Yoors - proposto da Editrice Irradiazioni dall'1 al 26 aprile alla Sala Santa Rita di Roma. 

L'idea della mostra nasce dalla volontà della casa editrice Irradiazioni che, attraverso la sua fondatrice Maria Emanuela Gargallo, propone una mediazione tra noi e il mondo degli zingari che ancora oggi ci è per molti aspetti sconosciuto. 

L'obiettivo di Irradiazioni è fin dalla sua nascita quello di individuare dei  temi culturali, affrontati ed espressi in modo  non convenzionale, che riguardano la storia, la letteratura, l' arte e la filosofia di popoli e culture, tra questi un particolare riguardo a  quelli rimasti penalizzati dal procedere del progresso e delle mutazioni dell' era moderna, o intrappolati dalle egemonie culturali delle dittature laiche o religiose. Per scelta la casa editrice lavora con autori che rappresentano sempre un autorità nel loro campo.

Una ricercata selezione di immagini fotografiche degli anni trenta e degli anni 60-70, la proiezione di un documentario biografico "WEAVING TWO WORLDS-JAN YOORS 1922-1977" (2008),  di Kore Yoors sono il cuore della manifestazione che sarà accompagnata da incontri con esperti e ricercatori durante le 3 settimane di permanenza.  

La mostra costituisce un raro contributo fotografico in grado di rappresentare la cultura Rom negli anni '30. Le 24 foto in bianco e nero esposte, realizzate all'epoca da Jan Yoors (Archivio Yoors, New York) sono la documentazione visiva della vita passata dall'artista con un gruppo di Rom Lovara viaggiando, a partire dagli anni '30, attraverso l'Europa occidentale e orientale. Come aveva già fatto Borrow, Yoors, dopo aver vissuto a lungo con i Rom, mise per iscritto le sue esperienze. Nato in Belgio nel 1922, all'età di dodici anni lasciò i suoi per unirsi a una carovana  con cui era entrato  in contatto nei sobborghi di Anversa. Gli zingari lo accettarono e lo trattarono come uno dei loro.  

Durante l'inaugurazione, che avrà luogo il 31 marzo 2011 alle ore 18.30, si potrà  assistere alla proiezione del film "Latcho Drom" di Tony Gatlif, (autore cult francese che per primo si è occupato del genocidio degli zingari) che attraverso le immagini e la musica racconta la società rom fin dalla migrazione dall'India. 

All'inaugurazione interverranno il Presidente della Federazione Romanì, Nazareno Guarnieri, Walter Geerts Direttore Academia Belgica, Leonardo Piasere, Professore Ordinario di Antropologia culturale Università degli Studi di Verona e Maria Emanuela Gargallo di Castel Lentini per Editrice Irradiazioni. 

Sala Santa Rita

orario di apertura: lunedì - venerdì 10 – 18 (chiuso sabato e domenica e il 25 aprile)

Per info: 060608, www.salasantarita.culturaroma.it

Ingresso: libero

Catalogo: Editrice Irradiazioni, Roma

martedì 22 marzo 2011

MOSTRA RICCARDO MANNELLI - STUDIO7 ARTE CONTEMPORANEA - RIETI 2 APRILE

Studio7 Arte Contemporanea, Via Pennina 19, a Rieti inaugura sabato 2 aprile 2011, alle ore 18.00, la mostra personale di Riccardo Mannelli, Appunti per la ricostruzione della bellezza, a cura di Luca Arnaudo e Barbara Pavan. 

Fedele allo stile provocatorio e insieme intimo che lo ha reso uno dei più riconosciuti disegnatori a livello internazionale, Riccardo Mannelli aggiunge con questa nuova mostra personale un ulteriore, importante elemento al suo universo di corporea vitalità, nella lucida rivendicazione di una materia e uno spirito da sottrarre alla viltà della mercificazione corrente.

Corpi di uomini e donne ora contorti e contundenti, ora in quiete, sempre ritratti con il caratteristico virtuosismo tecnico dell'artista, occupano la scena della galleria lungo una serie di carte di formato diverso dove la sorprendente, inedita grande tavola-collage a grafite che dà il titolo alla mostra si staglia con studiata centralità. Nel rivendicare la dimensione minuta dell'appunto per un'operazione sterminata come la ricostruzione della bellezza, Mannelli offre qui l'ennesima conferma di una maestria espressiva costantemente applicata a una genuina, rinfrescante spinta protestataria.    

Riccardo Mannelli è nato a Pistoia nel 1955, vive a Roma. Attivo sin dai primi anni settanta come disegnatore e illustratore, è stato protagonista delle principali esperienze di stampa satirica in Italia, da Il Male a Cuore, collaborando al contempo con numerosi giornali, da Il Manifesto a La Repubblica: attualmente le sue tavole illustrate compaiono sulla prima pagina de Il Fatto Quotidiano.

Dell'intensa attività  espositiva di Mannelli, in Italia e all'estero, si ricordano da ultimo la personale presso la Galleria Tricromia di Roma (2010) e la doppia personale, insieme a Jan Saudek, presso il Castello di Monopoli (2009).Tra i suoi libri d'illustrazione più recenti si segnalano invece Commedia in Z.E.R.O. (Roma, 2006, con prefazione di Umberto Galimberti) e Apoteosi dei corrotti (Roma, 2009, con prefazione di Marco Travaglio). 

La mostra rimarrà  aperta fino al 22 aprile 2011, dal giovedì al sabato con orario 17-20.  
 

Scheda tecnica: 

Titolo:     Appunti per la ricostruzione della bellezza

Artisti:     Riccardo Mannelli

            A cura di Luca Arnaudo e Barbara Pavan

Inaugurazione:   sabato 2 aprile 2011   ore 18.00

Date:     2-22 aprile 2011

Sede espositiva:   Studio7 Arte Contemporanea

               Via Pennina 19 – 02100 Rieti

Orari:      giov_ven_sab  17-20

Info:      mob.320.4571689 e-mail studio7artecont@gmail.com

Ufficio stampa e coordinamento studio7  barbarart@tiscali.it

lunedì 21 marzo 2011

MOSTRA PERSONALE ADRIANO ANNINO - ATELIER BLU MONDE 9 APRILE 2011

Centri vol.1.  Mostra personale di Adriano Annino 

Si apre sabato 9 aprile 2011 presso Blu Monde Atelier d'Arte, in Via A.Vespucci 25, a Osteria Nuova (Ri), Centri vol.1, la mostra personale di Adriano Annino, a cura di Barbara Pavan, promossa da Studio7.it. 

'Tutti i centri sono in frantumi; non esiste più un centro' (Majacowski). 'Da qui - scrive l'artista - parte il mio lavoro: sono alla ricerca di questi frantumi. Nella serie di opere in mostra, osservo i vari e nuovi centri: punti di raccolta dell'identità collettiva. Il rapporto dell'uomo contemporaneo con il mistero e con l'atto creativo è segnato, nella mia visione, dal rapporto con il suo corpo, con la sua casa, con la sua abitazione e, a livello collettivo, l'immagine si allarga al paesaggio, alle vedute urbane. Ma chi è il proprietario del paesaggio urbano o naturale? Che ruolo hanno le coscienze individuali nelle nostre (in)consapevoli credenze o scelte di fede visto che "non esiste e non è mai esistito un uomo che non faccia sacrifici al suo dio o al suo idolo" (Franz von Baader)? L'aspetto ludico, caricaturale e illustrativo delle opere, dove i paesaggi sono umanizzati (fra le linee e i cerchi si intuiscono dei volti), suggerisce l'esistenza di una, più o meno, specifica identità personale degli spazi. Ma chi ha prodotto questa identità?' 

Adriano Annino è nato a Napoli nel 1983, laureato Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo e in Tromba presso il Conservatorio G.Puccini di La Spezia. Attualmente vive  ad Arezzo. Tra le principali mostre recenti: (2011) Rieti, Libreria Moderna, Festival Biennale del Giallo e del Noir, promosso da Provincia di Rieti, Fondazione Varrone, Cariri, Sabina Universitas, Giallo e dintorni, a cura di Barbara Pavan, collettiva, catalogo; Terni, MET, Downtown, a cura di Barbara Pavan, collettiva promossa da Studio7 in collaborazione con Galleria Il Canovaccio Arte Contemporanea, catalogo; Rieti, Studio7 Arte Contemporanea, Index, a cura di Barbara Pavan, collettiva; (2010) Locarno (Svizzera), 36Mazal Contemporary, Faces, a cura di Barbara Pavan e promossa da studio7.it, catalogo, collettiva; Rivodutri (Ri), Tenuta Due Laghi, Rassegna d'arte contemporanea ExArte#1, Alchimie, a cura di Barbara Pavan, intervento critico di Luca Arnaudo, collettiva, con il Patrocinio di Provincia di Rieti e Comune di Rivodutri, catalogo; S.Anatolia di Narco (PG), Ex convento di Santa Croce, Secret Gardens, a cura di Massimo Giovannelli, collettiva con il Patrocinio del Comune di Sant'anatolia di Narco, catalogo, collettiva; (2009) Nizza, Francia, Fiera Internazionale di Nizza, Espace Art, a cura di Barbara Pavan, in collaborazione con la CCIAA di Rieti e la Chambre de Commerce Italienne di Nizza, catalogo, collettiva; Vitorchiano (Vt), Torre Comunale Medioevale, Laudato Sie, a cura di Massimo Giovannelli, con il Patrocinio di Regione Lazio e Comune di Vitorchiano, catalogo, collettiva; Rieti, Studio7 SpazioArte Contemporanea, Centrincasa, a cura di Barbara Pavan, personale; Ravenna, Seconda Circoscrizione, Isolina e le altre, a cura di Barbara Pavan, promossa da Ass.Linea Rosa con il patrocino di Regione Emilia Romagna, Provincia e Comune di Ravenna, collettiva; Arezzo, Galleria Sant'Ignazio, Pozzanghere di sottopasso, a cura di Matilde Puleo,  in collaborazione con l'Assessorato Politiche Giovanili del Comune di Arezzo, catalogo, collettiva. 

Scheda tecnica: 

Titolo:     Centri vol.1

            Artista: Adriano Annino

A cura di Barbara Pavan

Date:     9 aprile – 7 maggio 2011

Sede espositiva:   Blu Monde _ Atelier d'Arte Contemporanea

               Via A.Vespucci 25

               Osteria Nuova di Poggio Moiano (Ri),

                              tel.0765.841528 mob.345.3136017

orari:     9-13 e 16-19.30

Info:      cell.320.4571689  e-mail studio7artecont@gmail.com

Ufficio stampa:   studio7  barbarart@tiscali.it

Catalogo in mostra

domenica 20 marzo 2011

Mauro Paillex – One Day Event


Galleria Parrellarte, Aosta
25 marzo 2011 dalle ore 18:00


“la polvere rossa
si alzava lontano
e il sole brillava
di luce non vera”
(Francesco Guccini, Il vecchio e il bambino)

Ecco, tra i meriti di questo medico appassionato di fotografia vi è certamente quello di non voler dare testimonianza di verità assoluta, ma di usare tutte le tecniche che precedono lo scatto (scelta dei filtri e del programma di supporto) perché la foto diventi quello che Mauro Paillex vuole che lo spettatore osservi. E' così che il filtro rosso applicato allo scatto di due ciminiere fumanti rende la foto scelta per la locandina illustrazione ideale della canzone di Guccini, testimonianza dello scempio nucleare, quanto mai attuale in questo marzo 2011. O che l'effetto idoneo evidenzi le tracce degli sciatori ormai lontani, testimonianza dell'affollamento diurno di una pista da sci rimasta deserta.

Per le sue fotografie Mauro Paillex, che ha cominciato a fotografare con la reflex regalatagli dal nonno per la maturità, usa l'iPhone e quel corredo di programmi digitali a supporto, Hipstamatic e LomoLomo, che gli permettono di esprimere la suggestione di uno sguardo artistico della realtà. Non utilizza alcuna tecnica di post-produzione.

Sono circa 30 le opere esposte, suddivise tra la Galleria Parrellarte, il ristorante Le Pelerin Gour­mand (porta a porta al civico 9 di Via De Tillier ) e l'enoteca La Cave, al civico 3 della stessa stra­da, nel cuore di Aosta, a pochi passi dal Municipio.

Un progetto a cura di Alessandro Parrella; ufficio stampa e comunicazione web: Paola Ugliano, fo­tografie dell’evento: Bruno Domaine; grafica: Pier Francesco Grizi.

L'idea dei one-day-event dedicati alla fotografia nasce per caso e sarà replicata nei prossimi mesi con le foto di Pier Francesco Grizi e Bruno Domaine.


Vi aspettiamo il 25 marzo alla Galleria Parrellarte alle ore 18.00. Ingresso libero.


Paola Ugliano
Ufficio Stampa e comunicazione web
Associazione Culturale Parrellarte



Scheda tecnica
Mauro Paillex – One Day Event
Galleria Parrellarte, Aosta

Personale di fotografie di Mauro Paillex
realizzate con iPhone4
Cura: Alessandro Parrella
Inaugurazione: 25 marzo 2011 alle 18:00
Ingresso libero

Web e comunicazione: Paola Ugliano
Fotografie dell’evento: Bruno Domaine
Grafica: Pier Francesco Grizi
Info: parrellarte [AT] tiscalinet.it
www.parrellarte.com

Galleria Parrellarte
Via de Tillier, 9 - Aosta

Altre opere presso
  il Ristorante "Le Pelerin Gourmand"
  e l‘enoteca "La Cave" ; qui rimarranno esposte circa 1 mese

domenica 13 marzo 2011

IL GUERCINO RITROVATO. QUANDO AMORE FERMA LA GUERRA. ROMA, MUSEO NAZIONALE DI CASTEL SANT'ANGELO


"Il Guercino Ritrovato. Quando Amore ferma la Guerra"

a cura di

Federica Gasparrini e Maurizio Marini

Roma, 22 Marzo / 12 Giugno 2011

CONFERENZA STAMPA

Sala Paolina

Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo

Martedi 22 ore 11,30


Martedì 22 Marzo 2011, alle ore 18,30 la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma, diretta da Rossella Vodret, Dionysos Art Fund e Sphaerica, inaugurano la mostra "Il Guercino Ritrovato

Quando Amore ferma la Guerra".

L'evento è patrocinato dal Ministero per i Beni Culturali, dalla Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio, e dall'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma.

In mostra fino al 12 giugno 2011, l'opera inedita del Guercino dal titolo, "Marte Furibondo Ritenuto da un Amorino"; questo grande quadro, siglato e documentato, è offerto allo studio e alla pubblica fruizione, nella sede che è apparsa la più idonea per esprimere le sue valenze espressive e concettuali, appunto il museo romano di Castel Sant'Angelo.

Disperso nei meandri del collezionismo internazionale e nel disinteresse per l'arte del Seicento, viene svelato al pubblico all'interno di una struttura di allestimento che segue il movimento della conchiglia di Venere, e restituisce al contesto una narrazione visiva in divenire, come il Marte che, bandita la guerra, si muove al convegno amoroso.

Il Guercino, mai soprannome fu più errato, è tra i pittori del Seicento, l'Età Barocca, uno dei protagonisti di questo secolo che esaltò al massimo i valori dei sensi: dalla pittura alla musica. Guercino, alias Giovanni Francesco Barbieri (Cento di Ferrara, 1591 – Bologna,1666), al pari di Guido Reni, Lanfranco e Domenichino, è tra i maggiori esponenti di quella "Scuola Bolognese" concepita quale asse di rinnovamento della pittura contemporanea da tempo impantanatasi nella palude stagnante dell'imitazione della Maniera di Michelangelo e Raffaello, puri modelli ormai svuotati da ogni contenuto.

Da una parte il fenomeno chiaroscurato e drammatico, della Pittura secondo Natura del Caravaggio, dall'altra la Pittura come Idea di Ludovico, Agostino e soprattutto, Annibale Carracci e dei suoi discepoli, a dare al Barocco la nuova "facies".

Il Guercino è tra questi mosso dal chiaroscuro fantastico del ferrarese Dosso Dossi, vi modella all'interno forme e colori coi quali, prescelto dal conterraneo papa Gregorio XV, dal 1621 al 1623,quando il pontefice muore, il Guercino anima altari e superfici murarie di Roma, celeberrimo il Casino Boncompagni Ludovisi, detto l'Aurora" dall'affresco che l'artista esegue in concorrenza ideale con l'analogo tema affrescato dal Reni in Palazzo Rospigliosi.

Il Marte ritrovato è tuttavia, pertinente a una fase più matura, rimanendo nel suo studio bolognese fino alla fine.

Nondimeno il messaggio del Guercino vi è impresso nella più totale compiutezza.

La grande figura armata, del dio della guerra si staglia su uno sfondo di cielo offuscato dai fumi delle polveri esplose.

Tuttavia il corpo possente, esaltato dai lustri del petto e dai cosciali d'acciaio, si muove dinamicamente verso un invisibile Venere. Sicchè sullo sfondo di un ideale Castel Sant'Angelo un Amorino s'ingegna a distruggere un cannone, strumento di guerra e di morte che si vuole bandire.

Organizzazione Sphaerica

Catalogo De Luca Editore (Roma)

Info

CASTEL SANT'ANGELO
Lungotevere Castello, 50
00186 - Roma
Orari: martedi – domenica 9.00 – 19.00

Telefono: 066819111

Ingresso euro 8,00

SPHAERICA

Via dei Colli della Farnesina, 234

00135 – Roma

Telefono /Fax 0635498165

sphaerica@gmail.com

www.sphaerica.net

UFFICIO STAMPA

Maria Letizia Cassata

Tel/Fax 06 35498165

Mob.+39 3389701502

mlc.comunicazione@gmail.com

Ufficio Stampa Soprintendenza Speciale PSAE e per il Polo Museale della città di Roma

Anna Valerio

sspsae-rm.uffstampa@beniculturali.it

venerdì 11 marzo 2011

CATANIA, A SICILIARTE IL FUTURISTA GRAZIANO CECCHINI

Dal 23 al 27 marzo 2011, polo fieristico Etnaexpo (centro commerciale Etnapolis di Belpasso)

A SICILIARTE L'ARTISTA FUTURISTA GRAZIANO CECCHINI

Cecchini: «Sono certo che l'urlo di quella Magna Grecia che risiede nel Dna siciliano partirà da Catania e raggiungerà l'intero paese» 

CATANIA - «Se provate a parlare sottovoce nel bel mezzo di una curva allo stadio, chi potrà sentirvi? Nessuno. La nostra società è formata da curve di stadio e i media hanno bisogno di notizie. Io gliele do». Parla così Graziano Cecchini, artista futurista che dello scandalo sembra aver fatto il suo linguaggio di vita. A chi gli ha chiesto di descriversi in poche parole ha risposto di essere «una persona normale con il desiderio di dimostrare che nell'arte conta la semplicità, senza sovrastrutture».

A raccontarlo sono le sue "azioni"più celebri: nel 2007 ha colorato di rosso l'acqua della Fontana di Trevi; l'anno dopo ha lanciato 500mila palline colorate lungo la scalinata di Trinità dei Monti; l'ultima "fatica" è stata la tentata irruzione nella "casa-non casa" del reality Grande Fratello durante la diretta televisiva.

Ma non finisce qui, perché Graziano Cecchini arriverà anche a Catania: presiederà infatti il comitato consultivo della Mostra internazionale d'arte moderna e contemporanea "SiciliArte 2011", curata dal critico Francesco Gallo, che sarà allestita dal 23 al 27 marzo all'interno di Etnaexpo, presso il centro commerciale Etnapolis di Belpasso.

«In questo momento storico di bassa pressione socioeconomica - afferma Cecchini - è straordinario assistere alla sfida culturale che un Meridione gravido di idee lancia a tutta l'Italia. SiciliArte rappresenta uno schiaffo a chi ritiene che la cultura non faccia economia e quest'anno, sono certo, che l'urlo di quella Magna Grecia che risiede nel Dna siciliano partirà da Catania e raggiungerà l'intero paese». 

Cultura, confronto, dialogo e un ampio spazio ai talenti emergenti: verrà celebrata ogni sfumatura dell'Arte, una realtà dal secolare passato ma in continuo divenire, uno specchio della società, che spesso si fa portavoce di emozioni, ideali, valori e sensazioni che pur nella loro diversità convivono, fino a diventare universali.

«Grazie alla partecipazione di prestigiose Gallerie d'arte – afferma il direttore di Etnaexpo Salvatore Piana – proporremo opere di artisti Ottonovecentisti, come l'inedito disegno di Henry Matisse del '46 raffigurante la moglie del poeta Luis Aragon. La mostra vanta anche l'importante collaborazione con Agrigento Arte e Mac Vittoria, riunendo di fatto le principali realtà espositive del settore per proporre il meglio ad esperti, operatori, amanti dell'arte e studenti degli istituti, dei licei, delle accademie di Belle Arti provenienti da tutta l'Isola». A loro SiciliArte dedica un concorso ispirato al tema "La sicilianità, arte e folklore": le selezioni sono già aperte e il vincitore sarà decretato dai membri del Comitato guidato da Cecchini, composto da docenti, professionisti, artisti e operatori.  

Tra gli eventi in programma sabato 26 e domenica 27 si terrà il "simposio di Scultura", a cura di Tina Aldisi (argilla), Peter Paradiso (legno), Thil Kay (pietra), Francesco Giglia (pietra), Bruno Melappioni (ferro), Salvatore Lo Dico (legno) e Michele Viscoglisi (legno).

Non mancheranno eventi artistico-letterari, l'esposizione di opere di Franco Angeli "Angeli Cieli Dollari", la mostra Icone "Una generazione meno" del siracusano Alfredo Romano – presente con le sue opere alla Biennale di Venezia – le sculture dell'artista di Bagheria Enzo Gennaro e la proiezione del video "Trip" di Francesco Lopes.

La mostra esporrà opere di noti pittori di fine Ottocento siciliano come Francesco Lo Iacono, Giuseppe Sciuti, Antonino Leto; dell'Ottocento veneto saranno le opere di Beppe e Guglielmo Ciardi, del fiorentino Vittorio Matteo Corcos e del pittore belga Brewer. In mostra anche opere di Alessandro La Volpe e della Scuola Veneta del Cinquecento. A rappresentare il primo Novecento saranno le opere di Nino Raciti, Mario Russo, Remo Brindisi, Gaetano Palumbo, Luigi Bona, Natale Attanasio, Alberto Ziveri, Emanuele Di Giovanni, Gianni Gueggia, Giorgio Scalco e Antonio Maceri.

giovedì 10 marzo 2011

ARAKNE arte al femminile: invito mostra

 

Date: 19 MARZO – 07 APRILE 2011

Giorni e orari: Lunedì - Venerdì, 10,00 – 19:30

Sabato: 17-20

Patrocinio: Comune di Lecce, Assessorato alla Cultura

 

Si inaugura sabato 19 Marzo alle ore 19:00 la mostra d'arte contemporanea al femminile " ARAKNE" a cura di Dores Sacquegna.

L'evento rientra nel calendario di "Itinerario Rosa", voluto dall'Assessorato alla Cultura e Patrocinato dal Comune di Lecce. Giunta alla XIII edizione, la manifestazione mira a valorizzare il ruolo sociale e culturale della donna attraverso una serie di iniziative artistiche e sociali, utilizzando contesti di grande pregio storico ed architettonico della città e coinvolgendo le associazioni femminili operanti sul territorio.

 

Primo Piano LivinGallery, presenta ARAKNE, la figura mitologica narrata da  Ovidio nelle "Metamorfosi" e trasformata da Atena in un ragno, costringendola a filare e tessere per tutta la vita dalla bocca.            

Una particolare forma di permanenza del mito di Arakne si può trovare nel fenomeno pugliese del tarantismo, un rituale coreutico-musicale preposto alla guarigione dagli effetti del morso di un ragno mitico, la taranta.

Deodata Cofano, psicologa, responsabile dell'Associazione Taranta Terapia presenterà tra video storici e racconti di rimedi popolari, come risvegliare le energie positive attraverso la danza della taranta.

 

Per celebrare il 150° Anniversario dell'Unità di Italia (evento accorpato al percorso al femminile, dall'Assessore alla Cultura di Lecce, Massimo Alfarano), il performer salentino Massimiliano Manieri in collaborazione con Michaela Stifani, presenteranno la performance: "L'ITALICA (ogni riferimento a persone, fatti o luoghi, non è per nulla casuale)".

 

L'esposizione è un progetto di ampio respiro che attraversa i territori della produzione industriale, artistica, scientifica, della letteratura e del cinema.

In mostra:BARBARA AGRESTE ( Pescara), MARION BRANDSTETTER (Austria), ROSA MARIA FRANCAVILLA (Lecce), ANA GALAN(Spagna), LYDIA HOFFNUNGSTHAL(Spagna), MIRJAM PET-JACOBS (The Netherlands), MARIA LUISA IMPERIALI (Milano),DILEK OZMEN (Turchia), TIZIANA PERTOSO (Lecce), JEAN PETERSON (Usa), PATRIZIA PIARULLI(Bari), MARIA IRENE VAIRO (Salerno).


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