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mercoledì 30 ottobre 2019

Mostri leggendari, pizza e camorra: la Napoli fantasy del genovese Marco Cardone in "Italian Way of Cooking"

Mostri leggendari, pizza e camorra: la Napoli fantasy del genovese Marco Cardone in "Italian Way of Cooking"

 

Dalla melodia a Gomorra, dalla sceneggiata ai fumetti: è difficile trovare una narrazione di Napoli che non sia mai stata sfiorata, in qualche modo, da ogni tipo di strumento o genere.


Ci riesce però, a distanza di 600 chilometri circa, il genovese Marco Cardone con un fantasy che racconta, tra ironia e mistero, la napoletanità in ogni sua sfumatura.


La sfida è tutta nel libro "Italian Way of cooking – pizza, mostri e mandolino", secondo appuntamento della saga del monsterchef Nero Bonelli edito da Acheron Books.

Un viaggio mistico, divertente e frenetico tra mostri, credenze popolari e ricette segrete dai pericolosi effetti collaterali, che racconta e mescola il folklore, la cultura, la lingua e la passione, i colori e i sapori del capoluogo partenopeo.


Cardone, classe 1976, con questo nuovo romanzo esalta la vena umoristica del precedente intrecciando sapientemente il dialetto toscano e napoletano, con un risultato sorprendente. Nel dedalo di vicoli e stradine del centro storico di Napoli, lo "chef acchiappamostri" toscano Nero e il suo socio Mirco si apprestano a preparare un singolare banchetto nuziale, ma ben presto si ritroveranno alle prese con nuovi nemici, famelici mostri e boss della camorra.


È una storia d'ambientazione partenopea piena di elementi surreali che convivono con la realtà, fra misteri, sparatorie, piatti tipici, spiriti campani, amanti gelose, cantanti neomelodici e caccia a orrori senza tempo, in una sagace commistione fra le sfumature del noir e del giallo.


"Italian Way of cooking – pizza, mostri e mandolino" è anche "un atto d'amore verso la città di Napoli", spiega l'autore. "Avrei potuto – racconta – ambientare il secondo capitolo di IWOC a Milano, città dove il mio pubblico è maggiormente radicato, con la speranza di vendere di più. Non l'ho fatto: amo Napoli e questo romanzo vuole essere anche un mio personale tributo a un luogo del cuore".

Il libro è il seguito di "Italian Way of Cooking", finalista del Premio Carver Italiano, sempre edito da Acheron, e ne riprende la trama, segnando una ulteriore maturità del Cardone Scrittore.

 

L'AUTORE

Marco Cardone è nato a Genova nel 1976. Dopo aver conseguito il diploma di liceo classico si è laureato in Giurisprudenza. Prima di dedicarsi alla stesura dei due romanzi fantasy della saga "Italian Way of Cooking" si è distinto come vincitore di svariati contest e concorsi letterari, ed è stato edito da Mondadori, Del Miglio Editore, Edizioni La Tela Nera, Sad Dog, Libero di Scrivere, Acheron Books.

IL LIBRO

Italian way of cooking - Pizza, mostri e mandolino (Acheron Books, 2019)

396 pagine, ISBN 9788899216979

Distribuzione: Messaggerie.



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martedì 22 ottobre 2019

A Matera una giornata evento sull’Italia delle aree interne


A Matera una giornata evento sull'Italia delle aree interne

Fondazione Cariplo in collaborazione con Fondazione Fitzcarraldo e Basilicata Creativa promuove nell'ambito di "ArtLabTerritori, Cultura, Innovazione"
una giornata di riflessione e confronto sulle aree interne

Milano, 22 ottobre 2019Sabato 26 ottobre Matera ospita "La cultura come risorsa per la rigenerazione delle aree interne e rurali", una giornata evento dedicata alle aree periferiche organizzata nell'ambito degli appuntamenti di "ArtLab. Territori, Cultura, Innovazione" a cura di Fondazione Fitzcarraldo in collaborazione con Fondazione Cariplo.
 
Nel contesto europeo di Matera 2019 Fondazione Cariplo insieme a Fondazione Fitzcarraldo e Basilicata Creativa, coinvolgerà attori pubblici e privati promotori di significativi programmi di sviluppo delle aree periferiche che si confronteranno con operatori che stanno lavorando su tutto il territorio nazionale su progettualità originali ed eterogenee, che fanno leva sulle risorse inespresse delle comunità di riferimento.
 
Fondazione Cariplo, con il Programma AttivAree dedicato alla rinascita dell'Oltrepò Pavese e delle bresciane valli Trompia e Sabbia porterà al tavolo l'esperienza avviata in due territori marginali che si trovano nell'Appennino e nelle Prealpi lombarde. L'obiettivo è quello di condividere il modello di intervento sperimentato con quello degli altri ospiti presenti impegnati su un tema come quello dello spopolamento delle aree marginali, che interessa in modo trasversale tutta l'Italia e anche altri Paesi d'Europa a partire da Francia e Spagna.
 
Matera rappresenta un emblematico caso di luogo marginale che ha saputo rinascere, per cui è particolarmente significativo per Fondazione Cariplo condividere, con molti attori anche locali che parteciperanno alla giornata del 26 ottobre, l'esperienza dei territori lombardi che hanno subito il medesimo fenomeno di abbandono e spopolamento della città che oggi è diventata la Capitale Europea della Cultura.
 
La giornata di lavoro, dedicata al confronto sul tema della rigenerazione culturale delle aree marginali d'Italia sarà condotta da Annamaria Candela, Fondazione Banco di Napoli e vedrà tra altri numerosi ospiti la partecipazione di Daniela Castagno, Fondazione con il Sud, Angela Mameli, Fondazione di Sardegna, Anna Misiani e Oriana Cuccu, Nucleo di Valutazione (NuVAP), Dipartimento per le politiche di Coesione, Presidenza Consiglio dei Ministri, Francesco Monaco, ANCI, Paolo Scaramuccia, Legacoop e Daniela Tisi, MiBAC
 
Per Fondazione Cariplo saranno presenti Elena Jachia, Direttore Area Ambiente Fondazione Cariplo e responsabile Programma Intersettoriale AttivAree e i referenti dei progetti territoriali "AttivAree Oltrepo(Bio)diverso" e "AttivAree Valli Resilienti". Il progetto di rinascita dell'Oltrepò Pavese è dedicato a valorizzare il territorio collinare e montano pavese - unico spicchio di Appennino in Lombardia - facendo della biodiversità ambientale, la leva per contrastare lo spopolamento, l'isolamento e la stasi produttiva e sociale di queste aree. Il progetto di rinascita delle valli Trompia e Sabbia mira a contrastare le dinamiche di invecchiamento e spopolamento, offrendo prospettive alle giovani generazioni ed attivando risorse endogene del territorio volte ad accrescere l'attrattività dell'area montana delle Prealpi bresciane come luogo per vivere e lavorare.
 
"L'obiettivo di Fondazione Cariplo – spiega Elena Jachia, direttore dell'Area Ambiente di Fondazione Cariplo e responsabile del programma AttivAreeè tentare di innescare un processo di cambiamento finalizzato a rallentare o invertire la tendenza allo spopolamento, impoverimento e al rischio di isolamento. Un cambiamento inteso anche in termini culturali innescato da un recupero dell'identità locale e un cambio di prospettiva che determina il passaggio da una dimensione di isolamento a una dimensione comunitaria."
   
ESPERIENZE TERRITORIALI
 
Dall'Oltrepò Pavese con l'intervento dello scrittore Giorgio Boatti sarà portata l'esperienza della Scuola di Narrazione Territoriale. Un'iniziativa nata nell'ambito del progetto AttivAree Oltrepò(Bio)diverso che ha lavorato sulla ricostruzione dell'identità attraverso il filo conduttore della ricchezza di biodiversità che caratterizza il territorio. Una biodiversità intesa a tutto campo, in senso sociale, culturale e interculturale, attribuendo un rinnovato ruolo all'agricoltura e al paesaggio anche come ambiti di applicazione di ricerca scientifica.
 
Dalle Prealpi bresciane, con l'intervento di Fabrizio Veronesi (Coordinatore Progetto Valli Resilienti), sarà presentato un altro caso di ricostruzione dell'identità territoriale avvenuta attraverso un processo di recupero della recente storia dell'economia delle valli Trompia e Sabbia. Partendo da una mappatura dei manufatti della tradizione rurale e dei siti di archeologia industriali dismessi e abbandonati si è giunti alla valorizzazione di alcuni luoghi simbolo quali il Borgo di Rebecco e la ex Centrale Idroelettrica di Barghe.
 
Il tema del cambiamento di prospettiva è portato al tavolo da Claudia Pedercini (Responsabile Progetti Innovazione Sociale Valli Resilienti) che illustrerà il processo di messa in rete delle risorse territoriali, alla base della nascita dei negozi di vicinato – servizi di prossimità per gli abitanti gestiti in rete attraverso cooperative sociali - e il Circuito delle Valli Accoglienti e Solidali, un prodotto turistico composto da esperienze e costruito su un racconto corale. 
 
Oltre ai protagonisti del Programma AttivAree tra gli ospiti della sessione dedicata alle esperienze territoriali ci saranno Massimiliano Burgi, Fondazione Matera-Basilicata 2019, Liviano Mariella, Recollocal e Gardentopia Matera 2019 e Nicolò Fenu, SARDARCH – Spop Campus Omodeo (OR). Il confronto diretto ha lo scopo di promuovere un bilancio critico e condiviso dei programmi di intervento e delle esperienze sviluppate nelle varie regioni per favorire progettualità sostenibili e capaci di generare impatti duraturi sui territori.

  
ATTIV-AREE  
Programma intersettoriale di Fondazione Cariplo dedicato alle aree interne, che mira a "riattivarle" e renderle più attrattive attraverso la valorizzazione e la "messa a sistema" delle risorse ambientali, culturali, economiche e sociali dei territori. La promozione e il sostegno a quegli elementi di unicità che contraddistinguono ciascun territorio e la creazione di reti collaborative che consentano di superare le difficoltà e le distanze dai centri urbani maggiori e dai servizi sono ingredienti fondamentali del programma, operativo su due territori, l'Oltrepò Pavese e la parte alta delle bresciane Valle Trompia e Valle Sabbia. I progetti Oltrepò(Bio)diverso e Valli Resilienti, scelti tra 11 proposte ad una Call for Ideas, sono una vera scommessa per il futuro per questi due territori che, iniziando a guardarsi con occhi diversi, stanno ri-scoprendo il loro patrimonio, materiale e immateriale. 
  
Fondazione Cariplo
Da oltre 25 anni Fondazione Cariplo è impegnata nel sostegno, la promozione e l'innovazione di progetti di utilità sociale legati ad arte e cultura, ambiente, sociale e ricerca scientifica. Ogni anno vengono realizzati mediamente più di 1000 progetti grazie ai contributi a fondo perduto distribuiti mediante bandi, erogazioni emblematiche, territoriali, istituzionali, patrocini, per un valore di circa 150 milioni di euro a stagione. Nel 2016, a 25 anni dalla sua nascita, Fondazione Cariplo ha lanciato quattro programmi intersettoriali che portano in sé i valori fondamentali della filantropia di Cariplo: innovazione, attenzione alle categorie sociali svantaggiate, opportunità per i giovani, welfare per tutti.  I programmi ad alto impatto sono: Cariplo Factory, AttivAree, Lacittàintorno, Cariplo Social Innovation.                                                  



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