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Arte e Cultura

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venerdì 25 maggio 2018

Nota Design: i quadri dei microbi



I quadri dei microbi

È un pessimo quadro, ma a dipingerlo sono stati dei batteri.
Il biochimico Roger Tsien ha vinto il Premio Nobel per la chimica nel 2008 per il suo contributo alla conoscenza della Green Fluorescent Protein (GFP), una proteina derivata dalla medusa Aequorea victoria che esibisce una spettacolare fluorescenza quando viene "accesa" da una luce alla giusta lunghezza d'onda. Siccome può anche essere inserita nel corredo genetico di cellule viventi, è oggi molto usata nella biologia molecolare come una sorta di tracciante dei processi biologici in vivo.
Sono molte le forme di GFP modificate per emettere colori diversi rispetto alla proteina originaria. Così si hanno diverse tonalità di verde, di giallo, di blu e ciano (un colore primario ottenuto miscelando uguali quantità di luce verde e blu)
Nel corso delle loro ricerche, un collaboratore di Tsien, Nathan Shaner, disponendo di una tavolozza di otto colori "batterici", ha pensato di tracciare la rappresentazione qui sopra di un tramonto in mare visto dalla spiaggia di San Diego, California, trascinando in un piatto di coltura dei batteri vivi contenenti diverse forme di GFP, insieme con un'altra proteina dalla fluorescenza rossa.
Esattamente perché Shaner si sia dato questa pena non è noto. Potrebbe però essersi ispirato a un altro ricercatore (e Nobel), Alexander Fleming, lo scopritore della penicillina alla fine degli anni Venti. Anche Fleming sviluppò una tecnica per dipingere con i batteri e arrivò perfino a montare una piccola mostra delle sue opere in onore di una visita della Regina Mary d'Inghilterra ai suoi laboratori. La Regina però, forse allarmata dall'idea di quadri fatti dai germi, evitò di fermarsi a guardarli e si sottrasse con una fretta poco regale: pure se, secondo le cronache, la mostra comprendesse "una raffigurazione patriottica della bandiera britannica". 
© Copyright 2018 James Douglas Hansen 


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NASCE “CULT. CULTURA, DIPLOMAZIA, PIÙ MONDO IN ITALIA” | Villa Borghese 26 maggio 2018 Roma

NASCE "CULT. CULTURA, DIPLOMAZIA, PIÙ MONDO IN ITALIA"

Il progetto è promosso dell'associazione "Cultura Italiae" al fine di connettere la diplomazia italiana ed internazionale con le eccellenze italiane per favorire la promozione culturale


Roma, 25 maggio 2018 - Nell'ambito dell'86° CSIO di Roma Piazza di Siena, la manifestazione ippica che animerà Villa Borghese dal 24 al 27 maggio, sarà presentato "Cult. Cultura Diplomazia, più Mondo in Italia". 

Il progetto, ideato dall'associazione Cultura Italiae nasce con lo scopo di favorire la nascita di un network che riunisca gli ambasciatori e i responsabili degli affari culturali delle ambasciate estere in Italia, i direttori degli Istituti di cultura stranieri in Italia e altre personalità della cultura e dello sport al fine di promuovere tavole rotonde e azioni concrete in ambito culturale.

L'appuntamento è per sabato 26 maggio a Villa Borghese dove, nella suggestiva cornice del Silvano Toti Globe Theatre, l'iniziativa sarà presentata da importanti personalità del mondo culturale tra cui: Angelo Argento, Presidente di Cultura Italiae; Mario De Simoni, Presidente e AD Ales – Scuderie del Quirinale; Marco Di Paola, Presidente della Federazione Italiana Sport Equestri; Salvatore Adduce, Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019; e Daniela Porro, Direttore Generale del Museo Nazionale Romano.

Cultura Italiae è un'associazione che pone al centro della propria azione la cultura intesa come motore etico ed economico dello sviluppo dell'Italia. "Con il progetto CULT - spiega Angelo Argento Presidente di Cultura Italiae  – vogliamo presentare proposte concrete che rafforzino il valore dell'equazione: più cultura corrisponde a più economia e più innovazione".

Il network è aperto alla partecipazione di oltre 130 rappresentanti provenienti da più di 80 Paesi, dall'Argentina all'Australia, passando per Belgio, Angola, Cina e Russia.

"È con grande convinzione che partecipo a questa iniziativa. La connessione tra il mondo diplomatico e le eccellenze culturali è un fattore fondamentale per lo sviluppo delle attività delle Scuderie del Quirinale da sempre protagoniste di grandi mostre internazionali" ha commentato Mario De Simoni, Presidente e Ad di Ales S.p.A. e Scuderie del Quirinale.

La presentazione sarà ospitata nell'ambito dell'86° edizione del CSIO di Roma Piazza di Siena, uno tra i principali appuntamenti per gli appassionati di ippica a livello nazionale. 

La manifestazione è organizzata dalla FISE – Federazione Italiana Sport Equestri che, in collaborazione con il CONI, ha candidato Villa Borghese a diventare la location per il lancio di iniziative sportive e culturali nel panorama romano e internazionale.


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Biennale di Venezia: il contributo di Saint-Gobain all'esordio della Santa Sede

Biennale di Architettura di Venezia: IL CONTRIBUTO DI SAINT-GOBAIN ALL'ESORDIO DELLA SANTA SEDE

 

Venezia, 25 maggio 2018 - Per la prima volta la Santa Sede entra nello spazio della Biennale di Architettura di Venezia, che aprirà i battenti il 26 maggio 2018 (fino al 25 novembre). E lo fa approdando all'Isola di San Giorgio con una sequenza di Cappelle, dal forte valore simbolico, che segnano un nuovo incontro tra arte e fede. Il Padiglione Vatican Chapels, curato dal professor Francesco Dal Co per la Santa Sede, comprende un padiglione espositivo e 10 Cappelle, tappe di riflessione per chi visiterà il parco che le ospita, esteso per più di un ettaro e mezzo e circondato dalla Laguna. La loro progettazione è stata affidata ad architetti internazionali, ciascuno per un'opera specifica.

 

Saint-Gobain è tra gli artefici che hanno realizzato questo progetto, fornendo vari materiali utilizzati in diverse delle costruzioni che lo compongono.

Il Gruppo, leader mondiale dell'edilizia sostenibile, ha fornito in particolare sistemi e materiali per la realizzazione della Cappella del Mattino, ideata e progettata dagli architetti Ricardo Flores ed Eva Prats, titolari dell'omonimo studio fondato nel 1998 a Barcellona. Il sito prescelto si trova nella parte orientale dell'Isola, dove inizia la mattina e la Cappella può prendere il primo sole: qui la prima luce solare diventa visibile attraverso un raggio luminoso che attraversa un buco circolare posto nel muro.

È realizzata con un sistema in cemento alleggerito Saint-Gobain Gyproc su cui è applicata una finitura Saint-Gobain Weber di due differenti granulometrie e colori.

 

L'Isola di San Giorgio ha un ventaglio di passeggiate, partendo dal Chiostro del Palladio verso la Laguna. La Cappella del Mattino si trova lungo uno di questi lunghi sentieri, appena prima che la linea di camminata incontri l'acqua. Essa si presenta come una parete parallela al percorso: sul muro ha una porta che offre la possibilità di allontanarsi dall'itinerario comune per spostarsi nella foresta, abbandonando il destino noto offerto da questi percorsi lineari a favore dell'ignoto.

La Cappella del Mattino diventa così una porta per la foresta, verso la più grande entità a cui appartiene: una cupola naturale costituita dai rami degli alberi. La condizione frammentaria della Cappella è completata dalla pineta e prende in prestito le qualità naturali dagli alberi: l'odore, l'aria fresca, i rumori e la luce. Entrambi gli elementi – costruito e vegetale – formano un unicum che abbraccia il visitatore e crea un luogo dove fermarsi e sostare.

 

 

"Saint-Gobain progetta, produce e distribuisce materiali da costruzione e soluzioni pensati per il benessere di ciascuno e per il futuro di tutti. Questi materiali  offrono comfort, alte prestazioni e sicurezza, rispondendo alle sfide dell'edilizia sostenibile, della gestione efficace delle risorse e dei cambiamenti climatici e trovano applicazione in tutti i nostri spazi di vita: negli edifici, nei trasporti, nelle infrastrutture. Naturale, quindi, che siamo molto lieti ed orgogliosi di averli offerti per una realizzazione così significativa ed unica. La Cappella del Mattino, poi, è l'esempio perfetto del costruire sostenibile" ha commentato Gianni Scotti, Presidente ed Amministratore Delegato di Saint-Gobain in Italia.

 

Saint-Gobain è la più antica società quotata in Borsa a Parigi. La fondarono Luigi XIV e Jean-Baptiste Colbert nel 1665, avvalendosi dell'arte e alla competenza dei maestri vetrai di Venezia per fabbricare gli specchi della Reggia di Versailles. Oggi nel mondo è presente in 67 Paesi con oltre 179.000 dipendenti ed un volume d'affari di 40,8 miliardi di euro nel 2017. In Italia opera dal 1889 e ad oggi conta 24 siti produttivi dove lavorano oltre 2.100 addetti, per un fatturato 2017 di 700 milioni di euro.



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Unipolis, ecco i 15 progetti selezionati dal bando "culturability - rigenerare spazi da condividere"


Selezionati i 15 finalisti del bando culturability

scelti fra 341 progetti arrivati da tutta Italia

 

Entra in una nuova fase il percorso del bando della Fondazione Unipolis

che stanzia 450 mila euro per progetti culturali di rigenerazione

 

Palazzi storici vuoti, fabbriche e spazi industriali dismessi, edifici pubblici e spazi ferroviari inutilizzati, biblioteche chiuse, conventi e chiese dimenticati, aree aperte che riprendono vita, rinascendo come luoghi di cultura e di comunità: queste le sfide lanciate dai 15 progetti finalisti del bando culturability – rigenerare spazi da condividere. Sono stati selezionati fra i 341 progetti candidati da tutta Italia alla call, promossa dalla Fondazione Unipolis, per sostenere iniziative culturali e creative innovative ad alto impatto sociale che rigenerano e riattivano spazi.

 

Un processo di selezione complesso, considerato il numero, la qualità e la visione dei partecipanti. Oltre il 50% dei progetti scelti arriva dal sud e dalle isole. Questi i progetti e la loro provenienza: Badia Lost & Found (Lentini – Siracusa), BIP Ballo in Piazza (Lucca), ConMe Convento Meridiano (Cerreto Sannita – Benevento), Da grande sarò un teatro (San Vito dei Normanni – Brindisi), DLF Dove Liberare Futuro (Bologna), ExSA sunt communia (Bergamo), Fare Scuola (Modena Ovest), Fontego Hub (Venezia), Giovani Open Space (GOS) – Distillerie Culturali (Barletta), Imbarchino molto più di un luogo comune (Torino), LANDWORKS PLUS IN-SEGNARE il paesaggio (Sassari), Le Officine delle Idee (Pisa), Roma Smistamento (Roma), Spazio 13 (Bari), Spazio Franco (Palermo).

 

A seguito di questa prima selezione, i finalisti sono ammessi al percorso di supporto e accompagnamento finalizzato a migliorare e sviluppare le proposte, che dovranno essere poi rinviate a Unipolis entro il 2 agosto. Tra queste, nel mese di settembre, una Commissione di esperti selezionerà 6 progetti che riceveranno 50 mila euro ciascuno e continueranno l'attività di mentoring. Il budget complessivo del bando è pari a 450 mila euro tra contributi economici per lo sviluppo delle iniziative, percorso di accompagnamento per l'empowerment dei team e rimborsi spese per partecipare alle attività. Ai 400 mila euro stanziati da Fondazione Unipolis, si aggiunge un contributo della Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del MiBACT che mette a disposizione risorse economiche che consentiranno di selezionare un sesto progetto tra i 15 finalisti. Anche per questa edizione del bando, il percorso di mentoring sarà seguito da Avanzi/Make a Cube³ e Fondazione Fitzcarraldo, partner dell'iniziativa.

 

Già negli scorsi anni, culturability ha riscontrato ottimi risultati di partecipazione, in termini di progetti aderenti e di qualità delle proposte, come dimostrato dai successi delle realtà sostenute che continuano i loro percorsi di sviluppo. Complessivamente, per le cinque edizioni Fondazione Unipolis ha investito oltre un milione e 800 mila euro e 3.112 sono stati i progetti partecipanti.

 

Bologna, 25 maggio 2018



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La famiglia Borghese apre Villa Bell'Aspetto a Nettuno

La famiglia Borghese apre Villa Bell'Aspetto a Nettuno

Arte, flora e bellezza in occasione dell'iniziativa "Incontriamoci in giardino"

 

25 maggio 2018 - Il parco di Villa Bell'Aspetto, a Nettuno, nella sua avvolgente bellezza, testimonia il perfetto equilibrio raggiunto tra uomo e natura e vi propone un itinerario che parla del passato, della sua storia.

L'assetto rimane simile sin dal 1832 come testimoniano le piante dell'agrimensore Filippo Rondelli. Questo giardino, tipico mediterraneo, caratterizzato da un terreno argilloso, si trasforma salendo verso il palazzo storico nel formale giardino all'italiana. Dalle palme, le agavi, e gli eucalyptus che incorniciano la fontana sul piazzale all'entrata, si arriva quindi ai vialetti di bosso che formano due cuori speculari rispetto all'asse centrale, come secondo il progetto di Rodolfo Borghese.

La varietà di flora, con la sua esuberante vitalità, ha conquistato in passato personaggi illustri come Gabriele D'Annunzio e la sua famosa Eleonora Duse, la quale si dilettava nel "trucco delle rose" dai balconi del palazzo. Percorrere i viali, arginati dalle rigogliose foglie di acanto, impregnati da storie incredibili, è un'esperienza unica ed emozionante.

Inoltre sarà possibile visitare la raccolta delle opere scultoree di ALASIA BORGHESE. A un anno dalla sua morte le nipoti Daria Borghese, Camilla Borghese Khevenhüller e la cugina Jose Pecori Giraldi, con la mostra "cara, carissima zia Alasia", fanno uscire dall'ombra l'artista che ha dedicato la sua vita all'arte.

Le opere esposte, i personaggi ritratti da Alasia, rappresentano uno spaccato dell'epoca storica in cui l'artista ha vissuto.

Come scrive Pier Paolo Pancotto, nel suo contributo per il catalogo della mostra: 'la sua indole schiva e riservata, che non era certo la più adatta ad integrarsi con un ambiente artistico così in fermento e orientato al cambiamento come quello che il destino le ha offerto in sorte. Alasia Borghese è nata nel 1926 ed è morta nel 2017. Pertanto, si è trovata ad esordire nella Roma effervescente e sorprendentemente animata degli anni Cinquanta (…).

Ella mantenne costantemente aperto un dialogo con le istanze del proprio tempo e, pur non prendendovi mai parte direttamente e limitandosi al ruolo di spettatrice, ebbe coscienza di esse grazie, soprattutto, al rapporto che la unì per tutta la vita a Lidija Aleksandrovna Trenina Franketti (Mosca, 1899 – Roma, 1980).

(…). Presso quest'ultima, Alasia compì la propria formazione e, superando i confini del regolare apprendimento accademico, si nutri più in generale dell'esperienza maturata da Lidija a livello internazionale traendone, a proprio modo, insegnamento'.

Alasia, inoltre, ha saputo, con la sua indole aperta al prossimo, fermare nelle sue sculture e quindi trasmettere a noi tutti un'apertura a tradizioni culturali diverse dalle nostre, in linea con l'educazione ricevuta in casa, poiché la famiglia Borghese era imparentata con molte famiglie europee, com'è evidente dalla storia della galleria Borghese.

Dopo una breve esposizione a Roma, presso la Galleria del Cembalo, per cui ringraziamo Paola Cavazza Stacchini la mostra sarà visitabile a villa Bell'Aspetto, Nettuno.

Anche in questa villa si respira l'atmosfera internazionale della famiglia che da secoli ha forti radici europee, un valore trasmesso con successo alle generazioni future che si traduce in una forte propensione all'interrelazione, oggi così importante per il nostro sviluppo e la diffusione della cultura.

Con l'esposizione e l'adesione all'iniziativa "incontriamoci in giardino" la famiglia partecipa alla valorizzazione del nostro territorio, ricco di opere artistiche e celebre per la bellezza della sua costa.



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La Piazza della Scienza - tre incontri per promuovere la divulgazione delle scienze ambientali - 19 e 25 maggio e 1 giugno - Giardino pubblico di via Giuseppe Saredo 11 (quartiere Lamaro) - Roma

ANCORA DUE APPUNTAMENTI CON LA PIAZZA DELLA SCIENZA:
VENERDì 25 MAGGIO E VENERDì 1 GIUGNO.

La Piazza della Scienza
La cultura scientifica non è lontana dalla nostra vita quotidiana: è in tutto quello che ci circonda. La scienza può essere alla portata di tutti ed è insospettabilmente divertente

Sabato 19 maggio, venerdì 25 maggio, venerdì 1 giugno 2018 dalle 16 alle 20

Giardino pubblico di via Giuseppe Saredo 11 (quartiere Lamaro) - Roma

Ingresso libero

 

Si terrà a Roma, sabato 19 maggio, venerdì 25 maggio e venerdì 1 giugno 2018, dalle 16 alle 20, presso il Giardino pubblico di via Giuseppe Saredo 11, la manifestazione promossa dall'Associazione Istituto Ecoambientale "La Piazza della Scienza", tre incontri per promuovere la divulgazione delle scienze ambientali, per sostenere la crescita del patrimonio culturale della comunità e la consapevolezza che ognuno può attivare pratiche di resilienza per fronteggiare i rischi ambientali. La scienza diventa così strumento di crescita del senso civico dei cittadini e ne stimola la partecipazione attiva ed è un'opportunità per conoscere e affrontare i problemi quotidiani.

L'iniziativa è parte del programma di Eureka! Roma 2018 promosso da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e in collaborazione con Siae.

 

Molti gli eventi in programma per sensibilizzare adulti e bambini sui temi dell'ambiente, della biodiversità e della ecosostenibilità. Saranno utilizzati giochi di ruolo, che sfrutteranno le proprietà dell'App "Ecobalance", scaricabile gratuitamente, per il calcolo della quantità di CO2, non rilasciata in atmosfera a seguito di un corretto smaltimento del packaging, e momenti di partecipazione e decisione condivisa attraverso giochi collettivi per adulti e bambini per la comprensione di fenomeni come ad esempio i cambiamenti climatici e sulla raccolta differenziata.

Gli eventi dal titolo Tira una brutta aria, Riduci giocando e La scienza a tavola, tratteranno di: qualità dell'aria, corretto smaltimento dei rifiuti, sana alimentazione.

 

Altri eventi in programma: La Tombola scientifica - Trova il compagno e vinci, L'ocAmbientalista e l'ocAlimentare - il gioco dell'oca per conoscere l'ambiente e il cibo di stagione, Ecobalance - L'App per ridurre le emissioni di CO2, IQA - Un indice di qualità dell'aria per conoscere ciò che respiriamo.

E per i più piccoli: Ricicla giocando - Un domino per imparare la raccolta differenziata e Ricrea creando - Costruire differenziando.

 

 

 

L'Associazione Istituto Ecoambientale

L'Istituto Ecoambientale di Roma è un'associazione senza scopo di lucro che promuove la protezione della natura e della biodiversità, la divulgazione scientifica e la solidarietà sociale per accrescere la consapevolezza dei rischi ambientali per sensibilizzare e far partecipare direttamente i cittadini alla ricerca e allo sviluppo sostenibile, in un'ottica di "cittadinanza attiva europea". Particolare cura è rivolta verso le scuole di ogni ordine e grado.

Promuove attività di formazione, ricerche, studi, incontri pubblici, convegni e manifestazioni, attività seminariali, cicli d'incontri e tavole rotonde su progetti formativi, campagne di comunicazione e sensibilizzazione.

 

Un ringraziamento particolare all'Istituto Teresa Gullace Talotta per la collaborazione nella realizzazione del progetto.

Si ringrazia, inoltre, il Gruppo Retake Roma Lamaro per la fattiva collaborazione nell'organizzazione e nella cura del giardino.



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lunedì 21 maggio 2018

Vino e arte che passione - Terza edizione

Terza edizione di Vino e arte che passione

Al Casino dell'Aurora Pallavicini tra contemplazione e gusto


ROMA, 21 MAGGIO 2018 - Vino e arte, due espressioni dell'umano con radici antiche che continuano a vivere e da sempre rappresentano un importante collante sociale e un'occasione per elevare spirito e palato. E proprio tale binomio ha ispirato la terza edizione di 
Vino e arte che passione - manifestazione ideata e realizzata da CT Consulting Events - che è stata in grado di coniugare la magia del vino allo splendore artistico del Casino dell'Aurora Pallavicini, gioiello del Barocco romano ubicato sul colle del Quirinale, all'interno del Palazzo Pallavicini Rospigliosi, un tempo sede delle Terme di Costantino.

Oltre 50 aziende vinicole, soggette a un'accurata selezione preliminare, hanno preso parte all'iniziativa svoltasi nel pomeriggio di ieri, domenica 20 maggio, presso la suggestiva location, che è stata teatro di degustazioni di alta qualità ed esclusive visite guidate alla scoperta di collezioni d'arte private.

Formula vincente già nel 2017 quella di Arte e vino che passione, che anche quest'anno ha consentito ai presenti di entrare in contatto diretto con i migliori produttori italiani, apprezzare e degustare le principali bottiglie, guidati dai commenti dei sommelier più esperti del paese. 

Abbinato a tale esperienza d'eccezione anche il percorso storico-artistico, durante il quale i convenuti hanno potuto contemplare alcune opere uniche per bellezza e stato di conservazione, come l'affresco de "l'Aurora" di Guido Reni, i dipinti di Luca Giordano, Guido Reni e Annibale Carracci, la facciata impreziosita da lastre di sarcofagi romani del II e III secolo d.C., nonché le sculture antiche della sala centrale, ossia la Minerva, la Diana cacciatrice e "la Pastorella". 

"Con orgoglio e soddisfazione abbiamo chiuso questa terza edizione che, anche stavolta, ha collezionato numerosi consensi di pubblico e critica, nonché registrato un record di presenze" dichiara Ciro Formisano, Responsabile CT Consulting Events, specificando: "il nostro scopo non è soltanto quello di valorizzare il patrimonio enologico e artistico del Paese, coniugando vini eccellenti e opere d'arte di altissimo valore, ma anche quello di mettere in comunione pubblico e produttori, pubblico e collezioni artistiche private, così da aumentare consapevolezza e conoscenze relative a due settori tanto caratteristici del nostro dna".
Numerosissimi i partners che hanno presentato nella giornata di ieri la migliore produzione per l'anno corrente, tra cui: Antinori (Toscana), Argiolas (Sardegna), Baglio Di Pianetto (Sicilia), Barone Di Serramarrocco (Sicilia), Bastianich (Friuli Venezia Giulia), Borgo Conventi (Friuli), Bossi Fedrigotti (Trentino), Cantine Biondelli (Lombardia), Castello Del Terriccio (Toscana), Castello Di Gabiano (Piemonte), Col D'orcia (Toscana), Collavini (Friuli Venezia Giulia) Col Saliz (Veneto), Conte Emo Capodilista (Veneto), Falesco, Famiglia Cotarella (Lazio), Frescobaldi (Toscana), Il Pollenza (Marche), La Valentina (Abruzzo), La Scolca (Piemonte), Le Mortelle (Toscana), Letrari (Trentino), Mazzei (Toscana), Masi (Veneto), Murgo (Sicilia), Nonino (Friuli Venezia Giulia), Paolo e Noemia d'Amico (Lazio), Perusini (Friuli), Petrolo (Toscana), Pfitscher (Trentino Alto-Adige) Pio Cesare (Piemonte), Podere Giodo (Toscana), Pomario (Umbria), Principe Pallavicini (Lazio), Rivera (Puglia), Ruffino (Toscana), Serego Alighieri (Veneto), Siddura (Sardegna), Tenuta Fertuna (Toscana), Tenuta di Fiorano (Lazio), Tenuta San Guido (Toscana), Tenuta San Leonardo (Trentino), Tenute Sella (Piemonte), Tenuta Tenaglia (Piemonte) Tiefenbrunner (Alto Adige), Tor Maresca (Puglia), Travaglino (Lombardia), Trento Doc (Trentino), Vignamaggio (Toscana) Villa Sandi (Veneto), Zaccagnini (Abruzzo).

L'iniziativa è stata realizzata grazie al contributo di: Chopard, Porsche, Principe Pallavicini, Trento Doc, Rocchetta, Nonino, Paolo e Noemia d'Amico.




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lunedì 14 maggio 2018

Biennale di Architettura: San Marino per la rivoluzione della città a colori.




 

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San Marino alla Biennale di Architettura:
 
la rivoluzione della città a colori.
 
URBAN COLOURS
Inaugurazione ufficiale del padiglione della Repubblica di San Marino si terrà il 25 maggio alle ore 17.00 presso lo spazio "Venews C563"
 
La Repubblica di San Marino sarà presente alla prossima Biennale di Architettura di Venezia con un proprio Padiglione e con il progetto intitolato "Urban Colours", incentrato sul rapporto tra l'architettura e gli ambienti urbani, con particolare attenzione al colore, spesso assente o arbitrariamente usato nell'architettura moderna. Da qui, il concetto generale della mostra, che attende alla trasformazione delle aree urbane, o delle aree di vivibilità, attraverso il rapporto che intercorre tra colore e arte che, insieme ad una oculata gestione delle forme architettoniche, possono contribuire a migliorare la qualità della vita.
 
"Il colore sembra essere il grande escluso dalla nostre città, uniformate al grigio del cemento o al massimo a pallidi tentativi. E' invece proprio il colore che può rispondere alle esigenze del nuovo contesto urbano, ricostruire una relazione tra abitante ed abitato, tra le strade e l'architettura. E' il colore che può ridare vita, restituire una identità umana. Ed è il colore e l'arte che può restituire soprattutto le città al "bello". Noi abbiamo tentato di dare il nostro contributo attraverso 3 progetti coraggiosi, con video, fotografie, opere d'arte di architetti e di designer che hanno accettato la sfida di immaginare delle città più colorate, più artistiche, più belle." - ha dichiarato Vincenzo Sanfo, curatore del Padiglione.
 
I progetti:
 
"Il mio ambiente nell'ambiente" progetto degli architetti M.Maresi G.Ridolfi D.Galassi; il concetto che hanno sviluppato gli architetti parte dall'idea che oggi gli spazi pubblici' ed in particolar modo le piazze abbiano perso la loro funzione di aggregazione, diventano solo luoghi. Invece una luce ben posizionata crea immediatamente un'ambiente nell'ambiente e una luce colorata personalizzabile ti permette di adattare tale ambiente ai tuoi stati d'animo. La "lampada ballerina" progettata per creare bagliore diffuso e colorato a seconda della rotazione che si dà. La "panca dispettosa" nasce dall'idea di far interagire le persone attraverso il semplice gesto di sedersi.
 
"Architettura Arte e Colore per dare nuova vita alle città" progetto di S. Benvenuti e C. Guiducci; è l'interrelazione tra i mondi dell'architettura e dell'arte passando attraverso il colore che può rendere più piacevole e vivibile la vita nelle città. Può essere interessante l'intervento con grandi sculture o con l'uso di elementi decorativi mediati dal mondo dell'arte o con opere temporanee per la riqualificazione dei quartieri o nella ricostruzione della città.
 
"Má & Bà" progetto di Pierpaolo Iannone; seduta di lamiera progettata da Iannone caratterizzate da un immediato riferimento alle famose icone uomo donna. Un design strepitoso e pop che prevede le forme in un colore molto acceso. Il nero somma zero di tutti i colori è sostituito nella sua neutralità con l'uso del colore acceso e saturo.
 
Un piano di scambi artistici e culturali già sperimentato con il Friendship Project realizzato per le due precedenti edizioni della Biennale d'Arte Visiva.
 
Il Progetto è curato da Vincenzo Sanfo e coordinato da Diffusione Italia International Group, in accordo e con la supervisione del commissario nazionale della Repubblica di San Marino Marco Renzi e del Segretario di Stato per l'istruzione e la cultura Marco Podeschi.
 
L'inaugurazione ufficiale del padiglione della Repubblica di San Marino si terrà il 25 maggio alle ore 17.00 presso lo spazio "Venews C563"
 
 
INFORMAZIONI:
Biennale Architettura 2018
16.Mostra Internazionale di Architettura
 
Padiglione Ufficiale Repubblica di San Marino
 
SEDE
Spazio "Venews C563"
Cannaregio, 563/e
30121 Venezia
 
Orario di apertura mostra
Da Mercoledì a Domenica
dalle 10.00 alle18.00
Il padiglione resta chiuso il lun e il mart
Ingresso gratuito

 



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sabato 12 maggio 2018

Oltre il reale fioriscono altri mondi_Here3_Cavallerizza irReale-TO_18-27 maggio

Oltre il reale fioriscono altri mondi

Da una idea di Lino Strangis e fannidada
selezione video a cura di Veronica D'Auria
dall'archivio C.A.R.M.A. - Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate
nel contesto di HERE _ 18-27 maggio
Cavallerizza irReale _ Torino

Presso la Cavallerizza irReale di Torino nel contesto dell'evento HERE3, che avrà inaugurazione il 18 Maggio 2018 a partire dalle ore 18:00, si terrà la mostra dal titolo Otre il reale fioriscono altri mondi

 Nelle stanze della soffitta recentemente resa agibile dallo sforzo collettivo della Comunità Creativa Cavallerizza Irreale (CCCI) saranno allestite 5 installazioni di 5 artisti basate sulla proiezione di altrettante opere di videoarte in una scenografia di oggetti trovati allestita dai fannidada e Tonichina.

La mostra intende proporre un assaggio di una certa corrente presente nelle più attuali espressioni in materia di videoarte in digitale, proponendo un gruppo di artisti che seppur giovani hanno partecipato ad importanti mostre e festival in tutto il mondo e proposto estetiche originali.

Gli ultimi anni hanno visto una crescita enorme dell'accessibilità alle tecnologie; questo, oltre che portare vari vantaggi sul piano della produzione in genere ha anche conseguito un certo appiattimento delle estetiche e molto spesso il recupero di atteggiamenti reazionari nell'uso di esse, nei confronti delle tante sperimentazioni formali (e non solo) emerse nel '900. 

Nel dettaglio gran parte degli sforzi, nel cinema mainstream ma anche in una certa parte del mondo delle arti contemporanee sono andati verso la messa a punto di un realismo sempre più estremo.

Ma per fortuna in questi anni non sono mancate in tutto il mondo figure che invece hanno dedicato la loro vita e le loro ricerche ad esplorare ciò che è possibile mettere in opera al di là del realismo e di come le cose ci appaiono in quella che chiamiamo realtà. 

Questi artisti hanno usato le più avanzate tecniche digitali (dagli effetti di post-produzione, all'animazione 3D e molto altro) sperimentando a proseguire dalle avanguardie elettroniche, portandone di molto oltre le possibilità e aprendo letteralmente a tutta una serie di nuovi mondi ancora tutti da scoprire.

La selezione proposta, a cura di Veronica D'Auria, rappresenta un autorevole campione delle esperienze in questo senso e più nello specifico di un gruppo di artisti tra quelli che hanno maggiormente caratterizzato la storia di C.A.R.M.A.-Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate

Artisti: Igor Imhoff (Italia), Boris Labbé (Francia), Roberto Liberati (Italia), Lino Strangis (Italia), Tian Xiaolei (Cina)

Otre il reale fioriscono altri mondi
Inaugurazione venerdì 18 maggio ore 18:00
da venerdì 18 a domenica 27 maggio 2017
Ingresso gratuito

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"TSUNAMY" - Joys completa l'opera murale di 800 mq per "Without Frontiers - Lunetta a colori - Capitolo III" - Quartiere Lunetta (Mantova)

WITHOUT FRONTIERS LUNETTA A COLORI 
"UNA NUOVA PELLE"

Capitolo III

JOYS
"TSUNAMY"
Image
Si è conclusa la prima fase del terzo capitolo di "Without Frontiers – Lunetta a colori" promosso dal Comune di Mantova, a cura di Simona Gavioli e Giulia Giliberti e in collaborazione con l'associazione culturale torinese "Il Cerchio e le Gocce". 

L'evento, di arte urbana e arte pubblica, che si svolge a Mantova nel quartiere Lunetta, iniziato ad aprile per proseguire anche nella settimana dal 18 al 24 giugno 2018, ha preso il via con Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016 ed è parte integrante del Festival "Mantova Cambia" promosso dal Comune di Mantova.

In questa prima fase "Aspettando Without Frontiers – Lunetta a colori – Una nuova pelle" l'artista protagonista dei lavori è stato JOYS che dal 26 aprile al 2 maggio 2018 ha trasformato in una vera e propria opera d'arte la facciata del palazzo di Viale Piemonte situato all'ingresso del quartiere Lunetta di Mantova.

Il suo lavoro, dal titolo "TSUNAMY", è di circa 826 mq ed è la seconda opera più grande dell'artista JOYS. La monumentalità di TSUNAMY appare subito visibile agli occhi dei passanti in quanto, rispetto ad altri lavori dell'artista, è possibile ammirare frontalmente la murata nella sua maestosa totalità.

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La scelta del nome "TSUNAMY" è data da un evento verificatosi l'ultimo giorno di lavoro, mentre JOYS si trovava sull'elevatore e stava ritoccando gli ultimi dettagli dell'opera di Lunetta. Dall'alto gli è scivolato un bidone di colore turchese che cadendo ha sbattuto su un muretto schizzando come uno TSUNAMY (la Y identifica il nome JOYS) sulla pavimentazione ma soprattutto su un'anziana signora che è diventata essa stessa un'opera d'arte dell'artista.


colori usati da JOYS hanno una funzione molto importante nella monumentalità del suo lavoro poiché il turchese che bacia il cielo e il verde che dialoga con la vegetazione sottostante permettono all'opera di estendersi all'infinito, creando un continuum con gli elementi naturali che circondano il palazzo. Le linee che compongono forme geometriche, tipiche del suo stile, sono marcate dal colore nero e dialogano armonicamente con l'architettura dell'edificio.

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Joys, che nasce come writer, evolve il suo stile rimanendo sempre fedele alla scena alla quale è legato: creando un'evoluzione del suo lettering, ossia lo studio e la rielaborazione del suo nome d'arte J O Y S, anche sul muro di Lunetta si può scorgere, con un occhio attento, il nome dell'artista.
INFORMAZIONI UTILI


TITOLO: Without Frontiers Lunetta a colori
A CURA DI: Simona Gavioli e Giulia Giliberti
LUOGO: Mantova, Quartiere Lunetta
DATE: FASE 2 dal 18 al 24 giugno 2018
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INFO E CONTATTI

TEL: +39 339 3290120
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Il Museo volante: il 3 giugno a San Martino a Ceresara (Mantova) raduno di rari e preziosi aerei storici

Il Museo volante

Il 3 giugno a San Martino a Ceresara (Mantova) raduno di rari e preziosi aerei storici

Il Museo volante: questo il titolo dell'affascinante e inconsueto raduno che si terrà il 3 giugno 2018 dalle 10 al tramonto all'aviosuperficie di San Martino a Ceresara (Mantova). 

Sarà alla lettera un vero proprio museo volante nei cieli, dato che vi parteciperanno rari e preziosi aerei storici che si libreranno in volo sopra il campo. 

Si potranno ammirare alcuni dei velivoli che furono di proprietà dell'imprenditore bresciano Luciano Sorlini (1925-2015), appassionato del volo, oltre che grande collezionista d'arte. 

Saranno inoltre presenti altri aerei di notevole interesse storico di proprietà della figlia Silvia Sorlini e del marito Giovanni Marchi, organizzatori dell'evento, e di soci del sodalizio HAG, Historical Aircraft Group.

Il raduno, giunto alla sua terza edizione, è posto sotto l'egida del Comune di Ceresara, della Luciano Sorlini spa e si avvale della collaborazione dell'Historical Aircraft Group. 

Tutti gli aerei storici che vi parteciperanno sono perfettamente funzionanti. 

Il pubblico poterà vederli allineati sulla pista e in volo, dato che atterreranno e decolleranno durante tutta la giornata. 

Inoltre saranno organizzate visite guidate, durante le quali gli stessi piloti e proprietari sveleranno storie, aneddoti e segreti dei veicoli.

Le passioni di Luciano Sorlini: il volo e l'arte
Il nucleo principale degli aerei che parteciperanno all'evento appartengono alla collezione creata da Luciano Sorlini, che sin da ragazzo si avvicinò al mondo del volo partecipando ai corsi di aeromodellismo tenuti dalla R.U.N.A (Reale Unione Nazionale Aeronautica) costruendo quindi svariati aeromodelli. 

Conseguì il Brevetto di Volo nel 1952 e nel 1956 ottenne, primo pilota civile non professionista in Italia, l'abilitazione al volo strumentale (questo tipo di abilitazione consente, su aerei opportunamente strumentati, di volare in assenza di visibilità). 

Partecipò anche a numerose gare aeree tra le quali il Giro Aereo di Lombardia, l'Esaveneto e il Giro di Sicilia qualificandosi sempre tra i primi. 

Molti furono gli aerei da lui pilotati nel corso degli anni, tra cui parecchi aerei storici. 

Il suo primo aereo fu il "Macchino", ovvero il Macchi MB308, a cui seguì un Saab Safir 91C svedese (presente nella collezione), aereo all'avanguardia per l'epoca. 

Nel 1980 acquistò un Beechcraft Bonanza (presente nella collezione) ed iniziò ad appassionarsi al restauro degli aerei storici.

Attualmente i suoi veivoli, dislocati nelle aviorimesse di Ceresara (Mn) e Calvagese della Riviera (Bs), sono di proprietà della figlia Silvia che, insieme al marito Giovanni Marchi, li mantiene volanti e incrementa costantemente la collezione che conta, tra gli altri: P51 MUSTANG LIL MARGARET, AERMACCHI MB 308, AVIA FL 3, FIAT G46, HARVARD MK4, PIPER L4, SAAB SAFIR  91C.

Luciano Sorlini non ebbe solo la passione per il volo, ma anche per l'arte: la Collezione Sorlini è oggi completamente esposta nel MarteS Museo d'Arte Sorlini che è aperto dal 31 marzo 2018 a Calvagese della Riviera.

Informazioni:
Tel. 030.601031, Silvia Sorlini 346.7544844, Giovanni Marchi 339.3166870

Aviosuperficie di San Martino Ceresara (Mn)
Via San Martino 68
COORDINATE 45°15'52" N 10°31'54" E. 


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