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sabato 25 agosto 2018

E’ Flavio Giurato il 'Premio Giorgio Lo Cascio' 2018


A FLAVIO GIURATO IL 'PREMIO GIORGIO LO CASCIO' 2018

NONA EDIZIONE

Flavio Giurato - foto di Maurizio Antonelli

È Flavio Giurato il vincitore del "Premio Giorgio Lo Cascio" 2018, il riconoscimento nato nel 2005 a Sant'Andrea Apostolo dello Ionio (Catanzaro), assegnato a cantautori di valore fuori dai circuiti mainstream e che si avvale della direzione artistica di Enrico Deregibus.

La premiazione si terrà prossimamente a Sant'Andrea Apostolo dello Ionio in occasione di un concerto di Giurato. La data verrà annunciata nelle prossime settimane.

La manifestazione intende ricordare Giorgio Lo Cascio, storico cantautore romano scomparso nel 2001. Con lui Francesco De Gregori all'inizio della carriera aveva formato il duo "Francesco e Giorgio" e successivamente, anche con Antonello Venditti e Ernesto Bassignano, "I giovani del Folk" (i "quattro ragazzi con la chitarra e un pianoforte sulle spalle" di "Notte prima degli esami" di Venditti).

Flavio Giurato è, come recita la sua scheda biografica, "il segreto meglio custodito della musica italiana". Artista di culto per addetti ai lavori e appassionati, è autore di tre album meravigliosi tra il 1978 e il 1984: Per futili motivi, Il tuffatore e Marco Polo. In particolare "Il tuffatore" lo fa conoscere al pubblico più attento di quegli anni. I videoclip estratti dall'album saranno parte fondante del programma Mr. Fantasy condotto da Carlo Massarini.

Dopo un lungo periodo di pausa nel nuovo secolo è tornato all'attività. Nel 2004 la casa editrice No Reply, decide di pubblicare "Il tuffatore. Racconti e opinioni su Flavio Giurato" un libro di racconti ispirati alle canzoni dei primi tre dischi del cantautore. Con l'occasione, a vent'anni di distanza da "Marco Polo" e in allegato al libro, esce un disco live, il primo e l'unico della sua carriera.

Nel 2007 arriva un nuovo disco di inediti, "Il manuale del cantautore". Negli ultimi anni la sua attività si intensifica, sia per quanto riguarda i concerti che i dischi: nel 2015 esce "La scomparsa di Majorana", nel 2017 "Le promesse del mondo", dischi assai considerati dalla critica.

Il Premio Lo Cascio è organizzato dall'Associazione Primavera Andreolese con il patrocinio della Regione Calabria e dell'amministrazione comunale di Sant'Andrea Apostolo dello Ionio. La direzione artistica è di Enrico Deregibus, autore fra l'altro della biografia di Francesco De Gregori "Mi puoi leggere fino a tardi".

Negli anni precedenti il riconoscimento era andato a Max Manfredi (2005), Pino Marino (2006), Rudy Marra (2007), Sulutumana (2008), Carlo Fava (2009), Susanna Parigi (2010), Marco Ongaro (2011), Luca Gemma (2017).

Il Premio è stato assegnato da una ampia e prestigiosa giuria coordinata da Deregibus e comprendente: Roberta Balzotti (Tgr Rai), Marcello Barillà (Obiettivo Calabria), Stefano Bartolotta (Indie-roccia.it), Alberto Bazzurro (Musica jazz), Maurizio Becker (Classic rock), Mario Bonanno (Mescalina), Andrea Caponeri (Radio Orvieto web), Roberto Caselli (Jam-TV), Massimiliano Castellani (Avvenire), Stefano Crippa (Manifesto), Enrico de Angelis (storico della canzone), Paola De Simone (Radio in Blu), Salvatore Esposito (Blogfoolk), Claudio Fabretti (Ondarock), Leonardo Follieri (Jam-TV), Ambrosia J. S. Imbornone (Rockerilla), Annino La Posta (saggista), Elisabetta Malantrucco (Rai), Michele Neri (Vinile), Bruno Palermo (CrotoneNews.com), Francesco Paracchini (L'isola che non c'era), Fausto Pellegrini (Rainews), Andrea Podestà (Nuova scuola genovese), Giordano Sangiorgi (Mei), Paolo Talanca (Fatto quotidiano), Gianluca Veltri (Mucchio selvaggio), Gianni Zuretti (Buscadero).

IL PREMIO E GIORGIO LO CASCIO

Dagli anni Settanta S. Andrea Ionio ha ospitato spesso cantautori italiani che, pur non avendo un grande successo commerciale, hanno fatto la storia della musica di qualità. L'istituzione, nel 2005, di un premio dedicato alla canzone d'autore rappresenta un'ulteriore tappa di questo percorso e l'idea di intitolare il riconoscimento a Giorgio Lo Cascio nasce dal fatto che nel 1977 proprio S. Andrea ospitò un concerto dell'artista romano scomparso nel 2001. Gli organizzatori di quello spettacolo conservano un bellissimo ricordo di quell'evento e per questo hanno voluto ricordare un artista sottovalutato.

Giorgio Lo Cascio, prematuramente scomparso a soli 48 anni nel 2001, nei primi anni '70 fu tra i promotori della cosiddetta "scuola romana", che si riconosceva nel Folkstudio di Trastevere. Lui, Antonello Venditti, Francesco De Gregori ed Ernesto Bassignano danno vita ad un quartetto, "I giovani del Folk". Erano legati, i quattro ("quattro ragazzi con la chitarra ed un pianoforte sulle spalle" come canta Venditti in "Notte prima degli esami") dallo stesso amore per il folk, la canzone d'autore, la poesie e la politica. Giorgio artisticamente era il figlio di Cohen, Francesco di Dylan, Antonello di Elton ed Ernesto di Tenco. Le loro prime canzoni erano piene di rabbia, vino, donne, funerali immaginari, aquiloni, soldati, treni e sogni di libertà. Dopo le prime apparizioni al Folkstudio, Lo Cascio insieme a De Gregori (di cui era fraterno amico) diede vita ad un duo, Francesco e Giorgio, assimilabile per alcuni versi a quello di Simon & Garfunkel. Lo Cascio è però stato un'artista dotato di una personalità autonoma. I suoi testi ci mostrano una vena intimista, quieta, fatta di piccoli sentimenti che proprio dalla semplicità traggono la loro profondità; il tutto espresso attraverso una musica acustica, arpeggiata, che non disdegna però di arricchirsi tramite gli apporti del moog, del flauto, del pianoforte, delle percussioni. Durante gli anni '70 ha avuto una produzione da cantautore politico, meritevole di essere riscoperta. Insieme a Venditti e De Gregori, firmò un contratto discografico per la IT. Mentre Venditti e De Gregori prepararono "Theorius Campus", il loro esordio discografico, lui incise "La mia donna", disco un po' acerbo, molto acustico, poco competitivo rispetto ai brani dei vari cantautori che stavano venendo a galla e di scarsissimo successo. Riemerse nel 1976, grazie all'etichetta Divergo. Il disco prodotto, "Il poeta urbano", album politico molto bello, assai personale, faticò però a farsi strada. Limitati furono anche i concerti tenuti da Lo Cascio, che l'anno dopo incise (sempre con la Divergo) un nuovo album, "Cento anni ancora". Anche questo disco non ebbe fortuna, nonostante i brani fossero assai validi. Dopo un nuovo singolo, "Cosa c'è che non va", sigla del programma tv "Tra scuola e lavoro", sparì dalle scene. Molti anni dopo, partecipò ad un gruppo estemporaneo, denominato U.A.F.F., messo in piedi da vari cantautori allo scopo di fornire un supporto economico al "Folkstudio" in difficoltà. Uscì poi un suo nuovo disco, "Il vaso di Pandora", con Stefano Iannucci. Lo Cascio è stato ospite del Premio Tenco nel 1975, 1978 e 1983.



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martedì 14 agosto 2018

Land Art al Furlo IX Edizione

IX Edizione Land Art al Furlo: "NERO"

Inaugurazione 25 agosto 2018 ore 16.00 - Parco delle Sculture - Galleria Elettra | Sant'Anna del Furlo - Fossombrone (PU)

Dal 25 agosto al 23 settembre 2018

 

Più di cinquanta artisti si confronteranno con il colore NERO per la IX edizione della Land Art al Furlo, promossa dalla Casa degli Artisti, che si svolgerà dal 25 agosto al 23 settembre 2018 presso il Parco-Museo di Sant'Anna del Furlo, comune di Fossombrone, nella provincia di Pesaro-Urbino, Marche - Italia.

 

Non è un Nero per caso, è scelto, voluto, difeso. E' un guanto nero di sfida: è contro la paura del buio, è contro l'odio razziale, ma è anche un omaggio ai grandi artisti che dialogarono con questo non colore. E' un viaggio verso la luce.

In questa IX edizione della Land Art al Furlo, (unica nelle Marche, seconda in Italia, prima per la doppia offerta: espositiva e ospitale), nel Parco di Sculture dentro la Gola del Furlo si confronteranno sul tema NERO installazioni, video, fotografie, pitture, performance, sculture, in un festival lungo un mese denso di incontri ed eventi.

Ecco l'Uovo cosmico, una porta socchiusa nel bosco, un Buco nero, un vortice, una lavagna per viandanti, una foresta nera, piedi nudi che corrono nel buio. Sia il curatore Andrea Baffoni, che i due filantropi della Casa degli Artisti, Andreina De Tomassi e Antonio Sorace, hanno chiesto: CHE COS'E' IL NERO? Sono arrivate bellissime risposte che sono state raccolte nel catalogo 2018. Il Nero è il caos originario, è il colore primo, quello delle pitture rupestri, è santo e diabolico, è l'humus fertile, è la Grande Madre Terra, è lo schermo muto del cellulare, è la paura del buio, è la morte, è il flusso astrale, è l'utero che protegge chi "verrà alla luce".

Quest'anno la Casa degli Artisti avrà il piacere di ospitare tre performer che presenteranno l'Opera al nero della Yourcenar (Oeuvre au noir, 1968), un Sogno Nero collettivo al buio, un rituale per Voce nera squillante e tre promesse del Liceo artistico di Fano, le diciassettenni Sharon, Viola e Giorgia, seguite dal prof. Paolo Tosti. Interverrà anche una delegazione nazionale e locale delle Donne in Nero; si analizzerà, con l'aiuto di uno psicologo, L'umor nero, si svolgerà una curiosa presentazione di libri, e per chiudere, una degustazione di Birra alla Canapa (SeminaMenti), nera e rivoluzionaria, Brumaio.

Artisti partecipanti alla IX edizione Land Art al Furlo

ARTISTI NEL PARCO: Ars Ruralis, Donatella Vici Mauro Bagella Marialisa Monna, Camillo Baldeschi, Lauretta Barcaroli, BORDERART, Matteo Calabrò, Jonathan Campisi, Antonio Carbone, Giuseppe Colangelo, Lucia Di Miceli, Giovanna Giusto, Angela La Rosa, Lughia Caddeo, Enrico Miglio, Santo Nicoletti, Mikki Osbourne, Vincenzo Padiglione, Marco Gabriel Perli, Michele Picone, Sisto Righi, Toni Scarduzio, Carla Sello, Antonio Sorace, Roberto Sportellini, Valeria Lilith Finazzii, Marco Cadoni, Mara van Wees.

ARTISTI PER GALLERIA ELETTRA: Luisella Abbondi, Adriana Argalia, Annamaria Atturo, Angelisa Bertoloni, Silvia Boldrini, Branciforte, Silvia Caiti, Manuela Cannelli, Daniele Covarino, Angela Galati, Salvatore Giunta, Zhao Jingxuan, Armando Moriconi, Giandomenico Papa, Cecilia Piersigilli, Thea Tini, Mauro Tozzi, Luhan Zheng, Sharon Arizzi, Viola Federiconi, Giorgia Bonafede, Yvonne Ekman, Andrea Baffoni, Achille Quadrini.

 

PROGRAMMA

/ 25 agosto 2018

/ ore 16.00 APERTURA con tutti gli artisti, i critici, i giornalisti d'arte, le maestranze locali e provinciali che presentano al pubblico la IX edizione della Passeggiata d'Arte. Con la presenza di due  web tv:  in diretta "OndaLibera Tv" di Dante Leopardi e in differita "Laforzadicambiare.it" di Alberto Pancrazi.

/ ore 16.30 VISITA GUIDATA nel parco di sculture di Sant'Anna e nella Galleria Elettra a tutte le opere, raccontate dagli stessi artisti e da Andrea Baffoni con interventi di Elvio Moretti.

/ ore 17.30 INCONTRI: Andrea Baffoni, curatore della Land Art al Furlo e storico dell'arte, racconta la genesi di un non colore e il "Nero" nell'arte.

/ ore 18,30 Elvio Moretti, docente urbinate e vicepresidente della Casa degli Artisti, in una videoconferenza dal titolo: "Creepypasta".

/ ore 19.00 PERFORMANCE "Nero in opera 2018" di Donatella Vici con il maestro compositore Mauro Bagella, Marialisa Monna (voce recitante).

/ ore 19.30 BUFFET e BIRRA BANCO "Biére de la Rèvolution" con due degustazioni, la bionda, Fruttidoro e la NERA Brumaio. Presentano Laura Nolfi e Federica Scaglioni di "SeminaMenti.it".

 

2 settembre 2018

/ ore 16.00 INCONTRI: "Le donne in nero si raccontano"

Performance e video: "Il Nero delle Donne" storie nel mondo
Intervallo: Caffè e Tè nero
"Il tribunale delle donne: un approccio femminista alla Giustizia": interviene Miriam Carlino, Donne in Nero di Bologna
Organizzazione delle Donne in Nero di Fano: un particolare ringraziamento alla militante Tiziana Gasparini

 

9 settembre 2018

/ ore 17.00 INCONTRI: "Imparare a volare: malinconia, senso della vita e della società" conferenza dello psicologo di comunità Mario D'Andreta

PRESENTAZIONI DI LIBRI
"La strada di Elena" (Italic&Pequod) di Maria Profeta, con l'autrice, Mario D'Andreta e Andreina De Tomassi
Massimo Diosono "Continuum" (Futura) con l'autore e Andrea Baffoni

 

16 settembre 2018

/ ore 17.00 LABORATORIO ESPERIENZIALE: "Nigredo, il Sogno Nero". Elisabetta Baccanti, psicoterapeuta transpersonale a mediazione corporea, conduce un percorso psico-espressivo attraverso l'uso dei suoni, colori, movimento. (Info pagina Eventi su FB. A numero chiuso occorre prenotare entro il 10 settembre al 333 2859595).

 

23 settembre 2018

/ ore 16.00 PERFORMANCE COLLETTIVA: Azione vocale in nero con Claudia Fofi: un rituale di risveglio vocale nella natura. Partecipa il Gruppo di sperimentazione vocale della Biblioteca Sperelliana di Gubbio.

Chiusura ore 17,30: brindisi per la X edizione della LAND ART AL FURLO e i 100 anni del "Villaggio Operaio" 1919-2019

La Casa degli Artisti, Residenza creativa, è un'associazione culturale di tipo filantropico, inserita nello SPAC (Sistema Provinciale dell'Arte Contemporanea), riconosciuta dalla Regione Marche e dal Comune di Fossombrone. I due conduttori-mecenati, Andreina De Tomassi (giornalista) e Antonio Sorace (scultore) mettono a disposizione le loro abitazioni, (una era la casa dell'Ingegnere, l'altra era una grande casa operaia, entrambe del 1919) e cinque ettari di Parco naturale inserito nella Riserva Statale Gola del Furlo. Provenienti da una cultura sessantottina, indifferenti al potere e al sistema chiuso dell'arte, credono che la Bellezza sia un Bene Comune. Per Andreina e Antonio, che hanno lasciato Roma, l'Arte è curiosità, condivisione, stupore. E' una freccia, una infinita domanda di senso. Accogliere gli artisti (scultori, performer, videoartisti, pittori, fotografi, ceramisti, calligrafi, musicisti, attori, ecc..) non vuol dire solo offrire una vetrina, ma permettere agli ospiti di conoscere un luogo struggente come la Gola del Furlo e consigliare visite nei dintorni del Montefeltro con le sue memorie mezzadrili, le rocche fortificate e aprire il sipario su un Paesaggio emozionante.

 

INFO

IX Edizione Land Art al Furlo_NERO

Inaugurazione 25 agosto 2018 ore 16.00

Parco delle Sculture - Galleria Elettra

Sant'Anna del Furlo - Fossombrone (PU)

Dal 25 agosto al 23 settembre 2018

Casa degli Artisti
Sant'Anna del Furlo, 30 – 61034 – Fossombrone (PU) 



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sabato 11 agosto 2018

START-UP ITALIANA TRA ARTE E TECH DIFENDE I DIRITTI DEGLI ARTISTI

FERAL HORSES RICONOSCE ED ENFATIZZA IL RUOLO DEGLI ARTISTI CONTEMPORANEI

  • Kerry James Marshall, nominato "artista afro-americano vivente più pagato", in realtà non ha ricevuto un centesimo dalla vendita del suo quadro "Past Times", pari a 15.8 € milioni avvenuta a Sotheby's New York

  • Se la vendita fosse avvenuta in Europa, l'artista avrebbe ricevuto solamente 12,500 € secondo la legislazione corrente

  • Se Marshall fosse parte della comunità di artisti che lavora con Feral Horses e avesse tenuto anche solo il 10% di azioni del suo quadro, avrebbe ottenuto una valida ricompensa di 1,580,000 € dalla vendita


Londra: Troppo spesso oggigiorno assistiamo a casi in cui artisti contemporanei non vengono ripagati per il loro lavoro e questo accade perchè non vi è ancora una regolamentazione globale che preservi i loro diritti.


Negli Stati Uniti in particolare, non c'è alcuna legge in vigore che riconosca il diritto di seguito degli artisti. Vale la pena menzionare la vendita del quadro "Past Times" dell'artista Kerry James Marshall avvenuta a Sotheby's New York lo scorso mese. L'opera è stata venduta per 15.8 € milioni al rapper P.Diddy e ha fatto guadagnare a Marshall il titolo di "artista afro-americano vivente più pagato". Purtroppo, non è altro che un titolo, dato che l'artista non è stato pagato affatto.


In Europa, Marshall avrebbe ricevuto poco meno di 12,500 €, dato che secondo la corrente legislazione, le royalties sono limitate ad un tetto massimo di 12,500 €. La regolamentazione del Diritto di Seguito degli artisti infatti, in vigore ed emendata l'1 Gennaio 2012, conferisce agli artisti il diritto di ricevere royalties dalla seconda vendita delle proprie opere effettuata da un professionista del mercato (ciò esclude musei e privati) nell'Area Economica Europea e tale diritto dura per l'intera vita dell'artista più 70 anni. Tuttavia, esso si applica solo per vendite a partire da 1000 € e le royalties sono calcolate su una scala progressiva che raggiunge fino al 4% del prezzo di vendita, ne consegue che gli artisti o i loro eredi ne traggono un profitto molto basso.


Il riconoscimento di tale diritto è stato introdotto per la prima volta in Francia con il "Droit de suite" nel 1920. Esso trae le sue origini dall'esperienza della famiglia del pittore Jean-François Millet: dopo la sua morte avvenuta nel 1875, il suo quadro "L'Angelus" fu venduto per l'equivalente di 128,300 € e la sua famiglia non mai ha ricevuto nulla.


A livello globale, il mercato dell'arte sta crescendo rapidamente negli ultimi anni (54,5 € miliardi nel 2017- Art basel and USB) ma al contempo gli artisti stanno diventando sempre più poveri. La maggioranza di essi nel Regno Unito guadagna meno di £5000 all'anno al netto delle tasse e meno di $10,000 negli Stati Uniti- Artfinder. Se Marshall avesse tenuto il 10% di azioni del suo quadro, avrebbe guadagnato 1,580,000 € dalla vendita a Sotheby's New York. Analogamente, la famiglia di Millet ne avrebbe ricevuti 12,830 €.

Non è forse giusto che le case d'asta e i professionisti ripaghino gli artisti da cui loro stessi traggono profitto?


Feral Horses crede di sì e fornisce una soluzione innovativa in questo mercato disorganizzato ed esclusivo. Questa piattaforma online sta democratizzando il mercato dell'arte. Non solo permette agli amanti del settore di essere comproprietari di opere d'arte contemporanea, ma aiuta anche gli artisti ad affemarsi e ad essere compensati per il loro lavoro, aspetto non scontato data la profonda lacuna legislativa che caratterizza tale mercato.


"Dando agli artisti la possibilità di vendere le loro opere, noi stiamo effettivamente dando loro un nuovo sbocco dove mostrare i loro prodotti. Inoltre, gli artisti hanno la possibilità di raccontare la loro storia attraverso i nostri canali e social media." Francesco Bellanca, CEO & Co-fondatore.


Grazie a Feral Horses, gli artisti hanno l'opportunità di fare la prima IPO delle loro opere sul "Mercato Primario" e quando l'opera raggiunge un obiettivo di vendita stabilito dall'artista stesso, essa accede al "Mercato Secondario", dove gli investitori sono liberi di scambiarsi le azioni comprate precedentemente.Gli artisti ricevono una quota pari al 90% dalla vendita, con una commissione solo del 10%, mentre le gallerie solitamente detengono il 50%.

Al contempo, Feral Horses si assicura che le opere abbiano la giusta visibilità. Esse sono date in affitto ad uffici, gallerie e luoghi pubblici e il ricavato viene distribuito come dividendo ai proprietari delle azioni, ora pari all'11% l'anno.


Uno dei principali obiettivi che Feral Horses persegue nei confronti degli artisti contemporanei è il riconoscimento del loro diritto ad essere equamente ricompensati e del ruolo che svolgono all'interno della società, oltre a dare loro la possibilità di interagire direttamente con sostenitori.


"Gli artisti cominciano e tengono viva la conversazione su argomenti insoliti e complessi. Essere l'esponente di spicco dell'umanità è un compito necessario per i veri artisti. Come Malraux disse "in un mondo in cui ogni cosa è soggetta allo scorrere del tempo, l'arte sola è sia soggetta al tempo e contemporamente vittoriosa su esso". Francesco Bellanca, CEO & Co-fondatore.



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venerdì 10 agosto 2018

Torna il Festival Gubbio No Borders: dal 15 al 28 agosto la 17esima edizione

Torna il Festival Gubbio No Borders: la 17esima edizione tra nomi illustri e masterclass

Dal 15 al 28 agosto la 17^ edizione del Festival Jazz di Gubbio tra ospiti internazionali e masterclass con docenti illustri. Tra i protagonisti: Paul Wertico, storico batterista del Pat Metheny Group, live il 20 agosto con un progetto dedicato all'opera lirica italiana "Free The Opera", e la cantante e songwriter Greta Panettieri che aprirà il Festival il giorno di Ferragosto con il suo osannato omaggio a Mina "Non Gioco Più" special guest il trombettista Flavio Boltro.

    


Nella città di Gubbio dal 15 al 28 agosto torna il Festival jazz Gubbio No Borders, che quest'anno giunge alla 17esima edizione, organizzato dall'Associazione Jazz Club Gubbio con la direzione artistica di Luigi FilippiniUna manifestazione riconosciuta a livello nazionale, che attraverso le varie edizioni ha portato nella città di Gubbio molti protagonisti del jazz e del panorama culturale italiano e internazionale. 
Tra le novità del 2018, le No Borders Masterclass: un ciclo di incontri didattici diretti da Leonardo Radicchi e Andrea Angeloni, con studenti provenienti da varie parti d'Italia e lezioni individuali e collettive presso gli studi di "Al Fondino" con un corpo docenti formato da nomi di spicco del jazz italiano, tra cui il chitarrista Francesco Diodati e il sassofonista Cristiano Arcelli.

Ad inaugurare la manifestazione, il giorno di Ferragosto alle ore 21.30 presso il Teatro Romano di Gubbio sarà la carismatica cantante e songwriter Greta Panettieri, riconosciuta come una delle voci più interessanti del panorama internazionale, e reduce dalle tournèe in Russia e Cina e dal tour italiano con Toquinho. Dall'approccio eclettico alla musica, nasce il suo coraggioso e osannato "Omaggio a Mina" che ha già conquistato la stampa del settore e il grande pubblico, e che presenterà sul palco del Gubbio NoBorders insieme ad un altro grande musicista italiano: il trombettista Fabio Boltro.
Il 20 agosto al Chiostro di San Pietro arriva un altro grande protagonista del jazz internazionale: lo statunitense Paul Wertico, che per oltre 20 anni è stato il leggendario batterista di Pat Metheny, con il quale ha conquistato 7 Grammy Awards. Alle ore 21.30 salirà sul palco con un suo grande tributo all'opera di Giuseppe Verdi e Gioacchino Rossini: il progetto italo-americano "Free The Opera" candidato ai Grammy Awards, in trio con il contrabbassista Gianmarco Scaglia e il pianista Fabrizio Mocata.
Il concerto del 21 agosto al Chiostro di San Pietro è in collaborazione con la Scuola Comunale di Musica di Gubbio e l'Associazione Novamusica, con il Diego Ruvidotti Vertical Quartet live alle 21,30 guidato dal trombettista Diego Ruvidotti e completato da Alessandro Bravo (pianoforte), Francesco Pierotti (contrabbasso) e Alberto Argirò (batteria).
Il 24 agosto alle 21 appuntamento con il concerto che celebra la conclusione delle No Borders Masterclass: a salire sul palco del Chiostro San Pietro studenti e docenti. A seguire, il progetto "Lorenzo Cannelli Foster Family" guidato da Lorenzo Cannelli (voce, piano, organo, tromba, basso, chitarra) e con Paolo Ceccarelli (chitarre), Gregorio Paffi (basso e piano), Sara Marini (voce), Paolo Acquaviva, Leonardo Minelli (sax) Gabriele Giovenali (batteria).
Anche il 28 agosto, ultimo giorno del Festival, si articola in un doppio evento. Alle ore 21 al Chiostro San Pietro il progetto "ALTRISUONI - L'ombra che non trovava la sua forma" da un'idea di Maria Clara Pascolini, con il coro della 3° C della scuola elementare del I circolo didattico e la direzione di Sara Marini. Si proseguirà con "ESTINTE VOCI" di e con Sara Marini (voce) insieme a Paolo Ceccarelli (chitarre), Goffredo Degli Esposti – Micrologus - (flauti e zufolo, zampogna e tamburo) e Francesco Savoretti (Ecanes) alle percussioni etniche.

Info e biglietteria: Associazione Jazz Club Gubbio: tel. 347.8283783 - 075.9220693.
L'evento è 
patrocinato dalla Regione Umbria e dal Comune di Gubbio.



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Propaganda Live Orchestra: da La7, il 10 agosto a Parco Schuster la band capitanata da Roberto Angelini con grandi ospiti

Propaganda Orchestra

A Parco Schuster il 10 agosto direttamente da Propaganda Live in concerto la squadra guidata da Roberto Angelini con ospiti speciali Alessandro Pieravanti alla voce (IL MURO DEL CANTO), Giancane, Alberto Bianco, Luca Carocci, LATO B, Discoverland, Gnut, Leo Pari, Ilaria Graziano & Francesco Forni, Roberto Dell'Era, Linnon Winstons e Roby Winston dei The Winstons, Margherita Vicario, Marco Fabi, Emanuele Colandrea

Parco Schuster Via Ostiense 183, Roma / Basilica di San Paolo, ore 21.30.

Nella notte di San Lorenzo, aspettando le stelle, per chi fosse rimasto nella calura romana, Parco Schuster si prepara a offrire una serata di musica e cielo con un vero e proprio "mini festival" in compagnia degli ospiti speciali della grande squadra dei musici di Propaganda Live, guidata da Roberto "Bob" Angelini, che ormai da anni affianca Diego Bianchi nelle sue trasmissioni di approfondimento politico.

Il 10 agosto, la Propaganda Orchestra dal vivo incontrerà a Parco Schuster alcuni tra i più interessanti esponenti della scena indipendente musicale italiana.

Un mini festival di un giorno in cui la band composta da Roberto Angelini alle chitarre, Gabriele Lazzarotti al basso, Daniele "Mr Coffee" Rossi alle tastiere, Daniele Tittarelli al sax, Lino Gitto alla batteria.

Insieme a loro, con la partecipazione straordinaria di Alessandro Pieravanti alla voce (IL MURO DEL CANTO) si alterneranno sul palco Giancane, Alberto Bianco, Luca Carocci, LATO B, Discoverland, Gnut, Leo Pari, Ilaria Graziano & Francesco Forni, Roberto Dell'Era, Linnon Winstons e Roby Winston dei The Winstons, Margherita Vicario, Marco Fabi, Emanuele Colandrea.

Tanta musica aspettando le stelle, per una delle ultime serate a Parco Schuster.

Biglietto 5 euro al botteghino. Apertura botteghino ore 18.00



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domenica 5 agosto 2018

Axel Trolese ritorna all’Amiata Piano Festival per un galà di pianoforte, venerdì 31 agosto 2018, ore 19.00 Forum Bertarelli, Poggi del Sasso, Cinigiano (GR)



venerdì 31 agosto 2018, ore 19.00
Forum Bertarelli
, Poggi del Sasso, Cinigiano (GR)
14°Amiata Piano Festival

Concerto Dionisus

Rapsodia in blu: il pianoforte fra classica e jazz

Al pianoforte: Axel Trolese, Maurizio Baglini, Davide Cabassi, Tatiana Larionova, Jin Ju, Marco Inchingolo
Musiche di Shostakovich, Rossini/Liszt, Bartók, Toch, Gershwin, Debussy, Chopin, Bernstein/Musto

 

Axel Trolese ritorna all'Amiata Piano Festival per un galà di pianoforte

 Un gradito ritorno per Axel Trolese all'Amiata Piano Festival, venerdì 31 agosto 2018, ore 19.00, al Forum Bertarelli di Poggi del Sasso a Cinigiano (Gr).

Per il secondo appuntamento dei Concerti Dionisus 2018 intitolato "Rapsodia in blu: il pianoforte fra classica e jazz", si alterneranno sul palco del Forum Bertarelli, in una avvincente "staffetta pianistica", accanto a Maurizio Baglini, altri cinque pianisti: Axel Trolese, Davide Cabassi, Tatiana Larionova, Jin Ju, Marco Inchingolo, in un repertorio in bilico tra classica e jazz da Rossini a Bernstein.

Il giovane Axel Trolese si esibirà in due momenti, da solo nell'Ouverture dall'opera "Guillaume Tell" S552/R 237 di Gioachino Rossini (1792-1868), omaggio al compositore pesarese nei 150 anni dalla scomparsa, trascritta per pianoforte da Franz Liszt (1811-1886), e condividendo il palco con il suo maestro Maurizio Baglini nella Rhapsody in Blue per due pianoforti di George Gershwin (1898-1937), ponte ideale tra classica e jazz, composta da George Gershwin nel 1924 ed eseguita per la prima volta il 12 febbraio dello stesso anno all'Aeolian Hall di New York con lo stesso autore al pianoforte.

 

 Profilo

Axel Trolese, pianista

Axel Trolese è nato nel 1997 e ha iniziato a cinque anni gli studi musicali; ora vive a Parigi dove frequenta il Master al Conservatorio Nazionale (CNSMDP) nella classe di Denis Pascal; allo stesso tempo, frequenta il corso di alto perfezionamento all'Accademia di Santa Cecilia di Roma con Benedetto Lupo. Si è diplomato nel 2014 con 10, Lode e Menzione d'Onore presso l'ISSM Monteverdi di Cremona con Maurizio Baglini, seguendo anche gli insegnamenti di Roberto Prosseda e Alessandra Ammara.

Nel 2017 ha vinto il 2° Premio all'Ettore Pozzoli International Piano Competition di Seregno (MI), è arrivato in semifinale al Suzhou International Piano Competition di Shanghai e ha vinto il Grand Prix Alain Marinaro a Collioure (F), aggiudicandosi anche il premio del pubblico. Nel 2015 gli è stato assegnato il Premio Alfredo Casella alla 32a edizione del Premio Venezia. Inoltre, nel 2017 gli è stato attribuito il Premio Italia Giovane, che coinvolge ogni anno tra i più brillanti giovani talenti italiani in tutti i campi, e nel 2016 il Premio EduMus, riconoscimento dedicato ai migliori giovani musicisti italiani.

Nel 2016 ha registrato il suo primo disco The Late Debussy: Etudes & Epigraphes Antiques che è stato ampiamente recensito sulle testate cartacee e online più importanti del paese.

Axel si è esibito in molte sale da concerto. Durante il suo percorso formativo ha seguito numerose masterclass con grandi didatti e pianisti di fama internazionale, come ad esempio Arie Vardi, Aldo Ciccolini, Michel Béroff, Philippe Entremont e Joaquín Achúcarro.

 

 Per i tamburini

 Venerdì 31 agosto 2018
Forum Bertarelli
, Poggi del Sasso, Cinigiano (GR)
14°Amiata Piano Festival

Concerto Dionisus

Rapsodia in blu: il pianoforte fra classica e jazz

Al pianoforte: Axel Trolese, Maurizio Baglini, Davide Cabassi, Tatiana Larionova, Jin Ju, Marco Inchingolo

 

Programma

 D. Shostakovich (1906-1975)       Concertino per due pianoforti op. 94

 Rossini/Liszt                                  Ouverture dall'opera "Guillaume Tell" S552/R 237, per pianoforte

(Axel Trolese)

 B. Bartók (1881-1945)                 Sette pezzi da "Mikrokosmos" per due pianoforti Sz 108, BB 120

 E. Toch (1887-1964)                     Burlesca op. 31 n. 1: Gemächlich, per pianoforte

Studio da concerto op. 55 n. 1: Preludio, per pianoforte

 G. Gershwin (1898-1937)             Rhapsody in Blue, per due pianoforti

(Maurizio Baglini, Axel Trolese)

 C. Debussy /1862-1918)               En blanc et noir, tre capricci per due pianoforti

Reflets dans l'eau, Mouvement, Poissons d'or da Images per pianoforte

 F. Chopin (1810-1849)                  Barcarola op. 60 per pianoforte

 Bernstein/Musto                          Danze sinfoniche da "West Side Story" per due pianoforti





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sabato 4 agosto 2018

Giuseppe Festa e Daniele Zovi alla XV edizione del Festival della Mente a Sarzana

Il fascino del bosco e dei suoi figli raccontato da Giuseppe Festa e Daniele Zovi

alla XV edizione del Festival della Mente a Sarzana

 

Dal 31 agosto al 2 settembre torna a Sarzana uno degli appuntamenti culturali più attesi di fine estate, il Festival della Mente,

primo festival in Europa dedicato alla creatività, che quest'anno affronterà, da diverse prospettive e punti di vista, il tema della comunità.
Si parlerà di comunità come risultato di azioni e reazioni, alleanze e competizioni, non solo nel consesso umano ma anche nel mondo animale e vegetale.

Della comunità parlerà Giuseppe Festa, che nell'incontro In viaggio coi lupi, sabato 1° settembre alle 12,15 al Cinema Moderno,

indagherà la complessa società dei lupi, attraverso racconti, brevi letture e brani musicali.
L'esperto rifletterà su come ridare al bosco i suoi figli, animali affascinanti e misteriosi, selvaggi e fieri, un ardito progetto mai tentato prima in Italia.

 

Laureato in Scienze naturali, Festa si occupa di educazione ambientale. È autore di diversi libri e reportage sulla natura, tra cui il film documentario Oltre la frontiera. In uscita a ottobre per Garzanti il romanzo I figli del bosco, la storia vera di due cuccioli di lupo.

Domenica 2 settembre alle 12,15 al Cinema Moderno Daniele Zovi, camminatore infaticabile e sensibilissimo osservatore della natura, racconterà come "ascoltare il bosco",

nell'incontro Il bosco come comunità: collaborazione e interdipendenza tra le piante": un mondo che sebbene continuiamo a tentare di controllare resterà sempre un selvaggio,

vibrante spazio di meraviglia  e di fascino ancora oggi difficile da cogliere e impossibile da dimenticare.

 

Daniele Zovi è autore di Alberi sapienti, antiche foreste edito da Utet. Dopo la laurea in Scienze forestali a Padova, per quarant'anni ha prestato servizio nel Corpo Forestale dello Stato.

Dal 2017 è generale di brigata del Comando Carabinieri-Forestale del Veneto ed è uno dei massimi esperti in materia di animali selvatici



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venerdì 3 agosto 2018

Giuseppe Festa e Daniele Zovi alla XV edizione del Festival della Mente a Sarzana

Il fascino del bosco e dei suoi figli raccontato da Giuseppe Festa e Daniele Zovi

alla XV edizione del Festival della Mente a Sarzana

 

Dal 31 agosto al 2 settembre torna a Sarzana uno degli appuntamenti culturali più attesi di fine estate, il Festival della Mente,

primo festival in Europa dedicato alla creatività, che quest'anno affronterà, da diverse prospettive e punti di vista, il tema della comunità.
Si parlerà di comunità come risultato di azioni e reazioni, alleanze e competizioni, non solo nel consesso umano ma anche nel mondo animale e vegetale.

Della comunità parlerà Giuseppe Festa, che nell'incontro In viaggio coi lupi, sabato 1° settembre alle 12,15 al Cinema Moderno,

indagherà la complessa società dei lupi, attraverso racconti, brevi letture e brani musicali.
L'esperto rifletterà su come ridare al bosco i suoi figli, animali affascinanti e misteriosi, selvaggi e fieri, un ardito progetto mai tentato prima in Italia.

 

Laureato in Scienze naturali, Festa si occupa di educazione ambientale. È autore di diversi libri e reportage sulla natura, tra cui il film documentario Oltre la frontiera. In uscita a ottobre per Garzanti il romanzo I figli del bosco, la storia vera di due cuccioli di lupo.

Domenica 2 settembre alle 12,15 al Cinema Moderno Daniele Zovi, camminatore infaticabile e sensibilissimo osservatore della natura, racconterà come "ascoltare il bosco",

nell'incontro Il bosco come comunità: collaborazione e interdipendenza tra le piante": un mondo che sebbene continuiamo a tentare di controllare resterà sempre un selvaggio,

vibrante spazio di meraviglia  e di fascino ancora oggi difficile da cogliere e impossibile da dimenticare.

 

Daniele Zovi è autore di Alberi sapienti, antiche foreste edito da Utet. Dopo la laurea in Scienze forestali a Padova, per quarant'anni ha prestato servizio nel Corpo Forestale dello Stato.

Dal 2017 è generale di brigata del Comando Carabinieri-Forestale del Veneto ed è uno dei massimi esperti in materia di animali selvatici



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