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Arte e Cultura

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venerdì 29 giugno 2018

SagomArte di Rossana Bucci e Oronzo Liuzzi al Museo Archeologico di Bitonto

SAGOMARTE

installazione e performance interattiva di Rossana Bucci e Oronzo Liuzzi
a cura di Lucia Anelli

Museo Archeologico "Fondazione De Palo-Ungaro"- Bitonto
5-15 luglio 2018

 

Si inaugura il 5 luglio 2018 , alle ore 19, presso il Museo Archeologico "Fondazione De Palo-Ungaro" a Bitonto la performance interattiva di Rossana Bucci e Oronzo Liuzzi.

SagomArte è esperimento sociale, scommessa, manifesto artistico che raccoglie, destabilizza, deliberatamente proteso all' ascolto. Una poetica dell'altro dentro l'altro, in cui diversità e alterità attivano un processo plurisensoriale di affrancamento culturale e linguistico. Un'arte che si riconosce nella caducità preziosa, nella riflessione partecipata, come osmotico respiro che sopravvive oltre la simulazione… (estratto del saggio critico di Lucia Anelli).

 

Ingresso libero

5-15 luglio 2018

Museo Archeologico "Fondazione De Palo-Ungaro" di Bitonto (Bari)



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mercoledì 27 giugno 2018

Cultura. Il mistero della ragazza nascosta nel dipinto 'The Paston Treasure'

IL MISTERO DELLA RAGAZZA NASCOSTA NEL DIPINTO "THE PASTON TREASURE"


Nascosta in un quadro per quasi quattro secoli e visibile per la prima volta anche grazie a un'immagine ottenuta con uno scanner a raggi X speciale chiamato Landis-X realizzato dai ricercatori dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Si tratta di una figura femminile dipinta e poi coperta, probabilmente un membro della famiglia raffigurato nel quadro "The Paston Treasure", importante opera pittorica della storia dell'arte inglese realizzata su commissione di Sir William Paston da un pittore itinerante fiammingo nel XVII secolo. Al dipinto è dedicata una mostra che si inaugurerà il prossimo 23 giugno al Norwich Castle Museum, in Inghilterra, a cui l'opera appartiene e dove si sono svolte le analisi. La scoperta si deve a un team di ricercatori dei Laboratori Nazionali del Sud dell'INFN e dell'Istituto per i beni archeologici e monumentali (IBAM) del CNR che, proprio per le grandi dimensioni della tela e la conseguente difficoltà di spostamento, sono volati a Norwich per studiare l'opera in vista del suo restauro.

"Nonostante le dimensioni importanti del dipinto, la tecnica di imaging real-time dello scanner mobile LANDIS-X ha permesso di documentare compiutamente l'opera" commenta Claudia Caliri dei Laboratori Nazionali del Sud dell'INFN. "Attraverso le immagini delle distribuzioni elementali ottenute durante le misure è stato possibile conoscere la natura dei pigmenti impiegati dall'artista e studiarne il suo processo creativo."

Le analisi

I ricercatori hanno fotografato il "The Paston Treasure" con l'innovativo scanner LANDIS-X progettato e sviluppato nel laboratorio di analisi non distruttive (Landis) dei Laboratori Nazionali del Sud dell'INFN di cui porta il nome, in sinergia con il CNR; il laboratorio LANDIS fa parte della rete dell'INFN dedicata alle applicazioni per i beni culturali CHNET (Cultural Heritage Network). "LANDIS-X è l'unico sistema mobile di fluorescenza X a scansione ultra-rapida basato su tecnologia real-time, in grado di fornire dal vivo a conservatori e storici dell'arte, le immagini della distribuzione dei pigmenti sulla superficie pittorica ad elevatissima risoluzione (fino a 30 micron)", afferma Paolo Romano del CNR-IBAM, ideatore dello scanner e responsabile delle misure MA-XRF sul Paston Treasure. "I risultati ottenuti hanno consentito di studiare il processo pittorico dell'artista itinerante olandese e di verificare lo stato di conservazione dell'opera".

La figura nascosta

In particolare è stato possibile, per la prima volta, evidenziare i dettagli pittorici (volto, pettinatura e abbigliamento) di una figura femminile, probabilmente un altro membro della famiglia Paston precedentemente dipinta, ma non visibile nella composizione pittorica finale. La figura si trova in alto a destra in corrispondenza dell'orologio a parete (ricostruzione in allegato).   Le immagini fornite dai ricercatori hanno permesso una ricostruzione completa di tutti gli strati pittorici e restituire l'opera alla sua originale composizione.  "Queste straordinarie immagini realizzate dai ricercatori italiani ci hanno consentito di ricostruire completamente tutti gli strati pittorici e riportare alla luce la composizione originale. Le immagini evidenziavano i dettagli pittorici di una donna, come il viso, il fatto che portasse un vestito rosso e un'acconciatura dei capelli ornata da foglie decorative" sottolinea Francesca Vanke, Conservatrice e curatrice delle arti decorative al Norwich Castle Museum. Ci sono diverse ipotesi sulla donna nascosta nel dipinto, potrebbe ritrarre una persona reale o una figura allegorica o entrambe. Se si trattasse di una persona realmente esistita la candidata più probabile è Lady Margaret Paston, seconda moglie di Sir William Paston il committente del dipinto.

La tavolozza dei pigmenti

Ma il volto di donna nascosto non è l'unico dettaglio importante emerso dallo studio del dipinto. Le immagini ai raggi X (corrispondenti a 6 milioni di misure effettuate sul dipinto in 16 ore) hanno permesso di identificare la tavolozza dei pigmenti tipica del periodo fiammingo, basata sull'uso di smalto a base di cobalto, resinato di rame, rosso vermiglio, giallo di stagno, orpimento e ocre.

L'opera

Il dipinto, commissionato da Sir William Paston a un pittore fiammingo itinerante, è uno dei primi esempi nella storia dell'arte inglese a rappresentare l'opulenza e le ricchezze accumulate dalle nobili famiglie terriere del tempo, descrivendone allegoricamente la loro stessa caducità e fugacità. L'opera, una tela a olio di grandi dimensioni (240x 165 cm), è un vero affresco narrativo socio-culturale del diciassettesimo secolo e appartiene alla collezione permanete del britannico Norwich Castle Museum.  

Il documentario

Grazie proprio all'acquisizione di queste immagini è stato realizzato un breve documentario intitolato "The Paston Treasure: Un dipinto come nessun altro" che attraverso un'analisi tecnica e alle immagini fornite dai nostri ricercatori, spiega al pubblico come è stata realizzata l'opera aiutando a risolvere gli affascinanti enigmi e ripensamenti che la mano dell'artista ha disseminato nel quadro.

                                            



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mercoledì 20 giugno 2018

CULTURA, LO MONACO E TUSA (M5S PALERMO): "BIBLIOTECHE APERTE ANCHE IL POMERIGGIO. CULTURA SIA ACCESSIBILE A TUTTI"

CULTURA, LO MONACO E TUSA (M5S PALERMO): "BIBLIOTECHE APERTE ANCHE IL POMERIGGIO. CULTURA SIA ACCESSIBILE A TUTTI"
 

PALERMO, 20 giugno 2018 - "Non è ragionevole che le biblioteche comunali restino chiuse il pomeriggio per carenza di personale dedicato". Lo hanno dichiarato il consigliere comunale Viviana Lo Monaco e il consigliere della seconda circoscrizione di Palermo, Pasquale Tusa, a margine della cerimonia pubblica svolta nell'atrio della Biblioteca Comunale in Casa Professa, alla presenza del Sindaco di Palermo.

"Ciò che ci auguriamo - hanno affermato i portavoce Cinquestelle - è che l'Amministrazione si attivi affinché l'accesso alla cultura diventi davvero un diritto per tutti e che non resti invece una semplice dichiarazione d'intenti. Il Movimento 5 Stelle lo ha scritto nel programma elettorale, lo ha detto anche in Commissione e in Consiglio comunale, avanzando proposte agli uffici competenti. Ci sono, inoltre, circoscrizioni, come la terza, la quarta e la sesta, totalmente prive di strutture comunali dedicate alla lettura, cosa che di fatto nega un'opportunità di crescita e di riscatto sociale, disincentivando la condivisione dei saperi e disconoscendo la forza aggregativa e la portata sociale di questi luoghi".



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martedì 19 giugno 2018

Food, Sostenibilità, Innovazione: Regione Lazio e Unilever premiano la Start up Spazio42 per 'Discover the new taste'

A Roma la finale di 
Discover the New Taste
la challenge di Regione Lazio e Unilever Italia

A vincere il primo premio la startup Spazio 42, con Seebilla una piattaforma per la distribuzione dei prodotti su siti di e-commerce

Si è svolta a Roma presso la sede di Wegil , la finale di Discover the new taste, la Open Innovation Challenge destinata alle startup e realizzata in partnership da Regione Lazio e Unilever.

All'evento hanno partecipato Gian Paolo Manzella, assessore regionale allo Sviluppo Economico, Fulvio Guarneri, presidente di Unilever Italia, Andrea Ciampalini, Direttore Generale di Lazio Innova.

La competizione rientra nell'ambito del programma di Open Innovation della Regione Lazio, gestito dalla sua agenzia per lo sviluppo Lazio Innova, che trasferisce alle startup le necessità delle grandi imprese per generare innovazione e valorizzare il merito, consentendo l'incontro tra bisogni e competenze.

In gara in questa finale sei giovani imprese laziali, che si sono sfidate per trovare soluzioni per canali di comunicazione alternativi e modelli di distribuzione innovativi con l'assistenza di mentor di Unilever. con l'obiettivo di creare "concept disruptive", ossia innovazioni concettuali altamente innovative per le linee "Lipton" e "Hellmann's" di Unilever. Premio per il primo classificato: diecimila euro, messi a disposizione da Lazio Innova, e la possibilità di avviare rapporti commerciali con grandi aziende per le altre startup partecipanti.

Queste le startup in gara:

1.     Oniride, che dal 2014 sviluppa contenuti di realtà virtuale, il cui progetto è portare la realtà aumentata all'interno della catena di distribuzione del cliente;

2.     Spazio 42, che ha sviluppato una innovativa piattaforma destinata alla distribuzione dei prodotti su siti di e-commerce per raggiungere in maniera capillare i mercati;

3.     Santa Design, uno studio di progettazione attivo da 4 anni specializzato nella realizzazione di progetti che abbinano comunicazione, promozione e produzione;

4.     Direttoo, una piattaforma nata nel 2016 e costruita attorno alle esigenze di approvvigionamento dei prodotti da parte dei ristoratori;

5.     Pagita, la cui mission è connettere e rendere digitali i distributori automatici per ampliarne la gamma di servizi a favore della clientela;

6.     Appxò, un team di 5 studenti che ha lanciato un innovativo servizio online per assistere il cliente nell'elaborazione di ricette solo con gli ingredienti presenti sul momento in dispensa e nel frigo.

 

 A vincere la Challenge Spazio 42 con il progetto Seebilla, una piattaforma all'ingrosso che permette ai venditori che non vogliono investire in un magazzino, di accedere all' e-commerce. Il funzionamento e' semplice: i prodotti sono disponibili su di un catalogo, basta 1 click e vengono trasferiti in un negozio on line. Una volta venduto, il prodotto viene spedito in forma anonima al cliente finale.


Redazione del CorrieredelWeb.it

sabato 16 giugno 2018

Arte e Cultura: "Cells", il video dell'installazione di Filippo Taidelli alla Statale di Milano


Tra suggestioni formali e ispirazioni astratte,

"Cells" ha messo in scena i temi e le sfide del futuro della sanità

nell'antico ospedale milanese, la Ca' Granda

Un video racconta l'installazione realizzata da Filippo Taidelli alla Statale di Milano

durante la Design Week 2018

 

Ospitata proprio là dove un tempo sorgeva il più antico ospedale milanese, Cells - l'installazione progettata dall'architetto Filippo Taidelli dello studio FTA -  ha sintetizzato metaforicamente gli effetti dell'evoluzione del mondo sanitario con un'opera capace di coinvolgere lo spettatore attraverso un'esperienza sensorialeL'installazione si compone di due cellule di vetro, dalle uguali dimensioni ma caratteristiche formali antitetiche, che instaurano un dialogo visivo collocandosi agli angoli opposti dello scenografico Cortile dei Bagni.

 

Nel video si coglie il divenire costante dei volumi in una relazione continua con il contesto storico, con la mutevolezza della luce e dei colori: alla ricerca di un equilibrio sempre nuovo dentro cui ragionare sulle molte possibili strade che la tecnologia ci offre.


Le due cellule rappresentano le due anime complementari ed apparentemente antitetiche della sanità del futuro: da un lato l'attenzione dell'interior design a rendere "domestico" lo spazio ospedaliero, dall'altro "la sanità virtuale" e la ridefinizione dell'interfaccia uomo-macchina.

La prima cellula, trasparente ed estroversa, è così pensata per amplificare il rapporto con l'ambiente come elemento terapeutico; la seconda, introversa e riflettente, proietta invece il visitatore nel mondo "virtuale": l'atmosfera fantascientifica è evocata da una finestra artificiale, in grado di riprodurre l'effetto della luce naturale del sole anche di notte. Amplifica l'esperienza visiva un'installazione sonora ed olfattiva.


Video di Andrea Martiradonna

 

CELLS | INTERNI HOUSE IN MOTION 2018 – 20 YEARS

project by Filippo Taidelli

con Universal Selecta, Casalgrande Padana, Coelux, Platek, Rossi Bianchi lighting design, sound designer Nicola Ratti

special thanks to Humanitas University




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Cultura: Festival internazionale dei Beni Comuni: dal 29 giugno incontri, dibattiti e spettacoli sui temi della rigenerazione urbana - 29 giuno-1 luglio, Chieri, TO

Area - Festival Internazionale dei Beni Comuni

Seconda edizione del festival dedicato ai temi della rigenerazione urbana
e alla riflessione sui beni comuni

 Incontri e dibattiti aperti al pubblico per confrontarsi con esperti da tutta Italia e Europa

Spettacoli in fabbrica con il dj set di Enrico Piva, la performance Inpoetica di Alessandra Racca,
il concerto Conciorto con frutta e ortaggi in musica, la marching band 88 Folli per le strade di Chieri

Il
Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, l'installazione dello street artist Labadanzky

Da venerdì 29 giugno a domenica 1 luglio 2018
Chieri (To)

Come dare nuova vita agli spazi dismessi delle città? Come riempire i vuoti urbani non solo attraverso una riqualificazione fisica ma anche culturale, sociale e ambientale? Quale futuro collettivo immaginare per le aree abbandonate? Come creare rete tra istituzioni e associazioni cittadine per intervenire in modo partecipato nei processi di riattivazione degli immobili inutilizzati, come fabbriche, scuole, mercati o impianti sportivi in disuso? Perché è necessario partire dalla condivisione con i cittadini per immaginare le trasformazioni di una città?

Ad affrontare i tanti aspetti che coinvolgono il tema della rigenerazione urbana e della partecipazione condivisa sul riutilizzo delle aree abbandonate, questioni sempre più urgenti per le amministrazioni cittadine di tutta Europa, sarà la seconda edizione del Festival Internazionale dei Beni Comuni - Area, in programma a Chieri (To) da venerdì 29 giugno a domenica 1 luglio 2018.

Tre giornate di incontri, dibattiti, workshop, convegni, ma anche di eventi dal vivo e performance musicali e artistiche, aperti a tutti e diffusi in diversi spazi cittadini. Attesi esperti da tutta Italia e dall'Europa per confrontarsi e riflettere sulle città e le loro trasformazioni, per portare esperienze, pensare insieme a innovativi processi e azioni di recupero del patrimonio edilizio preesistente, al fine di favorire il miglioramento della qualità della vita, nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale e di partecipazione. Un festival dalla doppia anima quindi, quella tecnica e seminariale (che si concentra al mattino e al pomeriggio) e quella divulgativa e di spettacolo con appuntamenti di richiamo in serata, che fa di Chieri una città laboratorio internazionale, punto di raccolta di progetti e di elaborazione di nuove idee in tema di trasformazione urbana sostenibile.

Area - Festival Internazionale dei Beni Comuni è promosso dal Comune di Chieri e organizzata da Avanzi – Sostenibilità per Azioni e Iur, con la direzione scientifica di Ilda Curti e Claudio Calvaresi e la direzione artistica di Fabrizio Vespa.

Il Festival è la tappa intermedia di un percorso condiviso che ha già visto e vedrà la comunità chierese partecipare a tavoli di lavoro dedicati agli studi per immaginare le destinazioni di utilizzo dell'area ex-Tabasso (il cotonificio attivo fino agli anni Ottanta, fonte di lavoro ed eccellenza del territorio) e i ruoli e gli ambiti di operatività delle Case di Città (le sedi delle associazioni cittadine). 

 

I contenuti e gli ospiti del festival

Attraverso seminari, dibattiti e incontri aperti alla cittadinanza, si riuniranno operatori, tecnici ed esperti in vari settori, per affrontare il tema della rigenerazione urbana sotto tutti i suoi aspetti. Saranno presenti imprese, cooperative sociali, fondazioni, associazioni, operatori culturali, community organizer, che sono gli attori che oggi, promuovendo iniziative di sviluppo e rigenerazione urbana, producono innovazione nella città.

Tra gli ospiti: Mario Calderini, direttore di Tiresia, il Centro di ricerca per la finanza di impatto e l'innovazione del Politecnico di Milano, per spiegare come l'innovazione sociale possa produrre cambiamento non solo in termini di welfare, ma anche di valorizzazione economica e sistemica dei territori; Joan Subirats, professore all'Università Autonoma di Barcellona, assessore alla Cultura del Comune di Barcellona, specializzato in politiche pubbliche e nel potenziale innovativo della società civile, ideologo del neo-municipalismo; Gabriele Littera, Ad di Sardex, start up sarda che ha ideato una moneta virtuale, sardex, per scambiare servizi tra le imprese che aderiscono, nell'ottica della cooperazione; Matteo Bartolomeo, Ad di Make a Cube, primo incubatore italiano dedicato a start up ad alto valore ambientale e sociale; Linda Di Pietro presidente di Rena, associazione che mette in rete e realizza progetti dedicati allo sviluppo delle comunità locali; Alessandro Balducci, architetto e docente al Politecnico di Milano, responsabile di progetti di pianificazione urbana in Europa; sul filo della tradizione tessile chierese, la giovane stilista Hind Lafram, originaria del Marocco e di casa a Torino, che realizza vestiti per giovani musulmane che vogliono seguire le tendenze senza rinunciare ai precetti della loro religione; Federico Zanfi, architetto urbanista, che ragionerà sui New urban bodies, gli spazi ibridi della città, luoghi multifunzionali che rispondono in modo flessibile all'esigenza di ognuno; Alessandro Coppola, docente di Sociologia Urbana, che ha coordinato l'iniziativa Roma Resiliente, facente parte del progetto 100 Resilient Cities che la Fondazione Rockefeller ha lanciato nel 2013 per aiutare le città di tutto il mondo ad affrontare le sfide della trasformazione urbana; Emilio Casalini, giornalista di inchieste legate soprattutto a problematiche ambientali, che terrà una lectio magistralis dedicata alla bellezza da fare emergere negli spazi e nell'ambiente urbano; Emmanuele Curti, archeologo, che ha portato avanti progetti di ricerca anche a Pompei e in Giordania; Giovanni Laino, professore di Tecnica e pianificazione urbanistica all'Università di Napoli, che ha ideato progetti per la lotta alla povertà e la riqualificazione dei Quartieri Spagnoli di Napoli; Giacomo Pettenati dell'Università di Torino.

Il mondo della finanza innovativa e di impatto (da Banca Etica, a Oltre Venture, a Sardex), e gli operatori della rigenerazione urbana (come Cassa Depositi e Prestiti) indagheranno gli strumenti di finanziamento in ambito urbano e sociale.

Le università (con docenti da otto atenei italiani, da Milano, Torino, Venezia, Roma, Napoli, Trieste) e i centri di consulenza e ricerca (da Nomisma a Nesta Italia a GSSI-Gran Sasso Science Institute) ragioneranno sulle competenze necessarie per lavorare sui progetti di riqualificazione, perché non sono necessari solamente ingegneri, architetti e urbanisti, ma anche antropologi, psicologi, sociologi, operatori culturali.

Le amministrazioni cittadine dialogheranno per confrontare idee e progetti, come quelli messi in atto da Torino, Milano e Barcellona.

I centri associativi e culturali cittadini, poli di aggregazione fondamentali, racconteranno le proprie esperienze di utilizzo delle aree dismesse. Partendo dai settori di maggior rilievo del Chierese, ovvero il tessile e l'agroalimentare, il Festival ha chiamato preziose realtà che operano con successo in fabbriche abbandonate. Da Prato, ad esempio, arriverà il gruppo di donne che, acquisendo una ex fabbrica di tessuti pratese, ha dato vita a LottoZero, spazio polifunzionale di ricerca e di networking sul tessile; da Bologna giungerà l'esperienza di Arvaia, azienda agricola cooperativa nata da agronomi, agricoltori, volontari, tecnologi, gastronomi decisi a produrre il proprio cibo.

Si ragionerà inoltre su tanti altri aspetti correlati ai beni comuni: come riconoscere e valorizzare i beni comuni i servizi pubblici nei centri e nelle periferie; cosa si intende per spazi ibridi cittadini; quali sono le tendenze del mercato immobiliare; il territorio e la produzione agroalimentare come beni comuni.

Le serate del festival sono all'insegna della musica e dello spettacolo tra arte e letteratura, per riflettere sui beni comuni da un'angolazione meno tecnica e più popolare. Sede principale degli spettacoli è la zona manifatturiera dell'ex area Tabasso.

Venerdì 29 giugno la marching band 88 folli coinvolge il pubblico in una marcia musicale alla scoperta del centro storico, per terminare con il concerto alla Cittadella del Volontariato insieme con la Filarmonica Chierese.

Sabato 30 giugno la scrittrice e poetessa Alessandra Racca propone nella performance Inpoetica sulla scia della memoria. In un'azione poetica che intende recuperare i tanti materiali ancora accatastati in alcuni spazi




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