Tra suggestioni formali e ispirazioni astratte, "Cells" ha messo in scena i temi e le sfide del futuro della sanità nell'antico ospedale milanese, la Ca' Granda Un video racconta l'installazione realizzata da Filippo Taidelli alla Statale di Milano durante la Design Week 2018
Ospitata proprio là dove un tempo sorgeva il più antico ospedale milanese, Cells - l'installazione progettata dall'architetto Filippo Taidelli dello studio FTA - ha sintetizzato metaforicamente gli effetti dell'evoluzione del mondo sanitario con un'opera capace di coinvolgere lo spettatore attraverso un'esperienza sensoriale. L'installazione si compone di due cellule di vetro, dalle uguali dimensioni ma caratteristiche formali antitetiche, che instaurano un dialogo visivo collocandosi agli angoli opposti dello scenografico Cortile dei Bagni. Nel video si coglie il divenire costante dei volumi in una relazione continua con il contesto storico, con la mutevolezza della luce e dei colori: alla ricerca di un equilibrio sempre nuovo dentro cui ragionare sulle molte possibili strade che la tecnologia ci offre. Le due cellule rappresentano le due anime complementari ed apparentemente antitetiche della sanità del futuro: da un lato l'attenzione dell'interior design a rendere "domestico" lo spazio ospedaliero, dall'altro "la sanità virtuale" e la ridefinizione dell'interfaccia uomo-macchina. La prima cellula, trasparente ed estroversa, è così pensata per amplificare il rapporto con l'ambiente come elemento terapeutico; la seconda, introversa e riflettente, proietta invece il visitatore nel mondo "virtuale": l'atmosfera fantascientifica è evocata da una finestra artificiale, in grado di riprodurre l'effetto della luce naturale del sole anche di notte. Amplifica l'esperienza visiva un'installazione sonora ed olfattiva. Video di Andrea Martiradonna CELLS | INTERNI HOUSE IN MOTION 2018 – 20 YEARS project by Filippo Taidelli con Universal Selecta, Casalgrande Padana, Coelux, Platek, Rossi Bianchi lighting design, sound designer Nicola Ratti special thanks to Humanitas University |
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