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Arte e Cultura

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venerdì 30 novembre 2018

Una nuova opera del Maestro Guadagnuolo contro la violenza adolescenziale dedicata a Desirée

Una nuova opera del Maestro Guadagnuolo contro la violenza adolescenziale dedicata a Desirée

 

Una nuova opera del M° Francesco Guadagnuolo protagonista nella scena internazionale, artista e regista, ideatore di un lavoro dedicato al mondo adolescenziale nella "Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne". Con questa opera Francesco Guadagnuolo vuole fornire, agli studenti, elementi di riflessione su come utilizzare al meglio la propria vita e diffondere coraggio per promuovere la cultura della non violenza, così l'impegno di Guadagnuolo prosegue nel suo percorso di unione dell'arte con l'attualità nel contesto sociale.

La scultura, dal titolo"Desirée-Adolescenza violata", verrà ospitata e presentata nella mattinata del 28 novembre 2018 (ore 10) presso l'Istituto Comprensivo "A. Toscanini" di Aprilia via Amburgo n°5 per ricordare la violenza di genere e per interrogarsi su questo devastante fenomeno caratterizzato da discriminazione e violazione dei diritti dell'infanzia e delle donne, con un simposio dove interverrà l'artista Francesco Guadagnuolo e la Psicologa Vittoria Letto sul tema dell'educazione come forma di prevenzione contro le condotte violente e antisociali. Gli interventi saranno presentati dal Dirigente Scolastico Enrico Raponi.

 

La scultura-installazione di Francesco Guadagnuolo sulla violenza adolescenziale che l'artista ha voluto dedicare a Desirée,la giovane ragazza sedicenne violentata e uccisa recentemente a Roma hprocurato forti emozioni ad Aprilia in quanto era di Cisterna di Latina e per ricordarla è stato realizzato dagli allievidella Scuola Toscanini un PowerPoint per raccontare la storia di Desirée che sarà proiettata durante l'incontro assieme ad altri lavori prodotti dagli studenti con canzoni, poesie e la recita di un monologo. 

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Motivazioni che hanno spinto l'artista a realizzare la scultura-installazione dedicata a Desirée: 

Con quest'opera Guadagnuolo vuole promuovere la scuola come centro educativo e di formazione per portarci a riflettere ad un sentimento di inquietudine per la vita di un'adolescente consumata troppo in fretta come ci hanno segnalato spesse volte le cronache giornalistiche. L'artista ci vuole esortare alla necessità della formazione dell'uomo nella sua sfera affettiva sin dall'infanzia, affinché acquisisca la consapevolezza del rispetto della persona dell'altro sesso e della vita stessa.

L'opera dell'artista, desidera chiaramente attivare una riflessione alla speranza per un messaggio salvifico educativo,indirizzato alle nuove generazioni per un futuro più sano. L'idea di base sono quei segni cagionevoli del dono della vita che converte la morte in speranza, che Guadagnuolo ha deciso di realizzare inalcune sue opere. Poiché si tratta di un'adolescente, l'artista sente il bisogno di raccontare l'accaduto in forma di favola, dunque come sviluppo ludico in cui l'immagine viene riesumata e presentata in forma di visione. L'installazione a forma di ala di farfalla esprime, la libertà negata; la scarpetta rossa indica simbolicamente la violenza subita; le margherite rappresentano il candore bianco che denota la purezza perduta; il colore rosso rappresenta il sangue della vita che si sparge in terra.



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venerdì 16 novembre 2018

Concorso d'arte in memoria del premio Nobel Margherita Hack

Milano Art Gallery: torna a grande richiesta la mostra in ricordo della scienziata Margherita Hack

Grande come back per la Signora delle Stelle, il concorso d'arte dedicato alla memoria della celeberrima astrofisica Margherita Hack. Ideato e organizzato da Salvo Nugnes, manager e amico dell'indimenticabile professoressa, il concorso si divide in quattro sezioni. Vi potranno prendere parte opere appartenenti alla pittura, alla scultura, alla grafica e alla fotografia, il cui tema e soggetto rimanga strettamente legato alla vita e al lavoro della donna. La premiazione dei vincitori e l'inaugurazione della mostra collettiva avranno luogo domenica 16 dicembre alle 18 alla Milano Art Gallery (via G. Alessi 11, Milano).

Nella storica galleria le creazioni rimarranno in esposizione fino al 10 gennaio. A portare il loro speciale contributo all'evento anche il prof. Vittorio Sgarbi, il prof. Francesco Alberoni, Antonino Zichichi, don Antonio Mazzi, Amanda LearRoberto Villa di Casa della Fotografia e il direttore dell'orchestra del Teatro La Fenice Silvia Casarin Rizzolo. Ricorda così con affetto la geniale scienziata Salvo Nugnes, fornendo anche la motivazione del bando: «Questo concorso vuole offrire a tutti i talentuosi artisti partecipanti l'opportunità di portare avanti il loro percorso nel mondo dell'arte e ottenere grande visibilità e ritorno d'immagine. Verrà data risonanza all'evento, per ricordare Margherita, che ha lasciato un tesoro inestimabile di sapere e di conoscenza a noi e alle generazioni future e si è conquistata la stima e l'ammirazione, da parte dell'opinione pubblica internazionale. A lei va il mio sincero ringraziamento per la bella amicizia che mi ha regalato e che mi porterò sempre dentro».

Il concorso indetto a nome della prima donna in Italia a dirigere un osservatorio astronomico vedrà l'assegnazione di premi speciali.

Per ricevere ulteriori informazioni e aderire al concorso è possibile chiamare il numero 0424 525190 oppure  il 388 7338297



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mercoledì 14 novembre 2018

Aperti a Ravello gli stati generali della cultura italiana ed Europea

APERTI A RAVELLO GLI STATI GENERALI DELLA CULTURA ITALIANA ED EUROPEA

In corso sulla costiera amalfitana il meeting annuale dell'Associazione degli istituti di cultura italiani. Ospiti di "Italia è cultura" il ministro Bonisoli e il presidente di Confindustria Boccia.

 

Ravello, novembre 2018 - Si è aperta l'8 novembre) a Ravello (Sa) la V Conferenza nazionale dell'Associazione degli istituti di cultura italiani (Aici) dal titolo "Italia è cultura. Istituzioni culturali italiane e patrimonio culturale europeo". Nella tre-giorni di incontri e dibattiti che si concluderà domani (10 novembre), studiosi, intellettuali e istituzioni si confronteranno sul ruolo e sul futuro della cultura in Italia e in Europa. Un importante momento di riflessione a cui parteciperanno (oltre agli esponenti dei maggiori istituti di cultura italiani come l'Accademia della crusca e la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, solo per citarne alcuni) anche il Ministro per i beni e le attività culturali Alberto Bonisoli e il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, sponsor dell'evento insieme con le Camere di Commercio italiane: entrambi saranno presenti domani, 10 novembre.

A fare gli onori di casa spetta al presidente Valdo Spini, recentemente rieletto all'unanimità alla guida di Aici, che ha anche annunciato la sede della VI conferenza nazionale, in programma a Firenze nel 2020. Insieme a lui, anche Alfonso Andria, presidente del Centro universitario europeo per i beni culturali che ha sede proprio a Ravello.

«L'Aici nasce per valorizzare, mettere in rete e modernizzare il patrimonio culturale italiano, un patrimonio – spiega il presidente Spini – diversificato e pluralistico di grande importanza. Siamo una rete per la condivisione della cultura al servizio della democrazia e vogliamo condividere e allargare le nostre esperienze. Per questo abbiamo deciso di organizzare queste occasioni di confronto».

Un'occasione di confronto che, dato il contesto e la contingenza storico-politica, non può non affrontare il tema del rapporto con l'Europa. Infatti, questa iniziativa si inserisce all'interno del calendario italiano degli eventi dedicati all'Anno europeo della cultura che si celebra nel 2018 e il cui motto è "Il patrimonio culturale. Dove il passato incontra il futuro".

«Parlare di patrimonio europeo comune oggi è una sfida piuttosto che un adagiarsi su quanto è già stato fatto – aggiunge Spini -. Se da una parte infatti, l'aspetto economico dell'Unione Europea sembra convincente, è proprio l'aspetto politico-ideale e quindi anche culturale che non sembra mobilitante, anche perché non si può dire che l'Unione Europea abbia fatto abbastanza per sviluppare la coscienza comune del patrimonio storico europeo. Non si tratta tanto di omogeneizzare i patrimoni culturali nazionali ad un unico patrimonio culturale, quanto piuttosto di mettere in piedi una serie di iniziative, necessarie e indispensabili, per valorizzare in modo sinergico le nostre culture».

Durante il convegno saranno analizzati tutti i vari aspetti legati al patrimonio culturale, suddiviso in quattro macro-categorie: tangibile (manufatti e opere d'arte), intangibile (tradizioni, conoscenze, lingue), naturale (paesaggi, flora e fauna) e digitale. Spazio poi anche agli aspetti pratici del rapporto con la cultura come il lavoro negli istituti culturali e gli aspetti legali, con un focus sulla riforma del terzo settore. Ogni tema viene affrontato attraverso specifici workshop, in modo da approfondirne i contenuti e le relative ricerche. I risultati della tre giorni di lavori saranno poi presentati nella seduta finale della conferenza prevista per domani. «Nell'Anno europeo del patrimonio culturale – conclude Valdo Spini – riaffermiamo con determinazione la nostra volontà di impegnarci in questo campo, con l'obiettivo principale di trasmettere l'immensità del nostro patrimonio culturale e i valori a esso collegati anche alle giovani generazioni».

 

L'Associazione degli istituti di cultura italiani è stata costituita nel 1992 da un gruppo di associazioni, fondazioni e istituti culturali di grande prestigio e consolidata attività. I suoi soci, distribuiti su tutto il territorio nazionale, svolgono attività di ricerca, conservazione e promozione dei più diversi ambiti della produzione culturale. Attualmente, l'associazione conta 108 soci, tra cui l'Accademia della Crusca, l'Accademia dei Lincei, il Centro Universitario europeo per i beni culturali, la Fondazione Adriano Olivetti, la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.

L'Aici organizza le conferenze dal titolo "Italia è cultura" che, con cadenza annuale, pongono a confronto gli istituti soci con il mondo dell'università, della politica e dell'informazione con lo scopo di favorire la nascita e lo sviluppo di sinergie per la promozione culturale.




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Premio Babel-Laboratorio Formentini | Premiazione della vincitrice dell'edizione 2018


Premio Babel-Laboratorio Formentini
Premiazione della vincitrice dell'edizione 2018


Con Luca Formenton (Fondazione Mondadori), la giuria (Ilide Carmignani, Franca Cavagnoli, Yasmina Mélaouah, Ada Vigliani), la vincitrice
del Premio Babel-Laboratorio Formentini 2018,
Luisa Finocchi
(Fondazione Mondadori)

Domenica 18 novembre ore 18.00
Laboratorio Formentini per l'editoria
via Marco Formentini 10, Milano

Domenica 18 novembre alle 18.00, nell'ambito di BookCity Milano, sarà proclamata la vincitrice del premio Babel-Laboratorio Formentini. Nato nel 2016 da un'iniziativa congiunta del Laboratorio Formentini e di Babel Festival di Letteratura e Traduzione di Bellinzona, il riconoscimento viene assegnato ogni due anni con l'intento di valorizzare un giovane traduttore letterario di lingua italiana. 

Le finaliste di quest'anno sono:  

  • Francesca Bononi per il romanzo di Kahouther Adimi, La libreria della rue Charras, L'orma.
  • Daniela De Lorenzo per il romanzo di Samir Toumi, Lo specchio vuoto, Mesogea.
  • Elisa Tramontin per il romanzo di Mario Levrero, Lascia fare a me, La nuova frontiera.
La premiazione si terrà al Laboratorio Formentini, in via Marco Formentini 10 a Milano. Per l'occasione intervengono: Luca Formenton (Fondazione Mondadori), la giuria del premio (Ilide Carmignani, Franca Cavagnoli, Yasmina Mélaouah, Ada Vigliani), la vincitrice del Premio Babel-Laboratorio Formentini 2018, Luisa Finocchi (Fondazione Mondadori).

Le protagoniste:

Francesca Bononi ha vissuto e studiato a Venezia, Parigi e Roma dove si è specializzata in Traduzione letteraria alla Sapienza. Per la sua versione di Miguel Bonnefoy è stata finalista al premio Stendhal menzione giovane.

Elisa Tramontin è nata a Belluno ma vive e lavora a Roma. Laureata in Lingue e Letterature Straniere a Bologna, dal 2005 collabora con diverse case editrici e si occupa di traduzione e sottotitolazione di film e documentari.Per La Nuova Frontiera ha tradotto Mario Benedetti, Manuel Chaves Nogales, Fernando Aramburu, Antonio Dal Masetto, Lucía Puenzo e Sergio Álvarez.

Daniela De Lorenzo è nata nel 1986 in provincia di Lecce. È laureata con lode in lingue moderne, letterature e traduzione letteraria e ha frequentato un master di II livello in traduzione specializzata presso l'Università La Sapienza di Roma. Oltre all'attività di traduttrice, nella quale sta muovendo i primi passi, è appassionata di scrittura, nelle sue molteplici forme.




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Boom di prenotazioni per il Museo degli Amanuensi di Ragogna. 30mila visitatori in 5 anni

Ragogna, boom di prenotazioni per il Museo degli Amanuensi

Per l'arte della scrittura medievale 30mila visitatori in 5 anni

L'Opificium Librorum gestito dallo Scriptorium Foroiuliense registra prenotazioni per tutto l'anno e moltiplica le iniziative per far scoprire la calligrafia antica: tour in Italia e nel mondo, visite guidate, seminari e workshop. Il direttore Roberto Giurano: «Studenti e turisti sono affascinati dall'esperienza della bellezza che ha luogo in una vera e propria fabbrica del libro»

 

 

Arrivare in un castello medievale, essere accolti da persone in costume d'epoca e poi immergersi in un mondo fatto di carta e pergamena, penne d'oca, inchiostri e strumenti per la rilegatura realizzati con sapienza artigiana tramandatasi nei secoli. Vedere e toccare con mano come nasce un libro fatto a mano. È l'esperienza unica che attira sempre più visitatori nel castello di Ragogna (UD): 30mila in cinque anni sono quelli che hanno varcato la soglia dell'Opificium Librorum, il museo che fa riviere l'arte degli amanuensi gestito dallo Scriptorium Foroiuliense, associazione di San Daniele del Friuli dedita al recupero e alla diffusione della calligrafia e dei mestieri del libro. «Per l'anno prossimo abbiamo già registrato un boom di prenotazioni di visite delle scolaresche – conferma il direttore dello Scriptorium Roberto Giurano –. Sono già confermati circa duemila gli studenti, dalle elementari alle superiori, soprattutto delle scuole del Nord Italia, che parteciperanno alle nostre visite guidate nella fabbrica del libro. Molte classi ci hanno chiesto inoltre di abbinare dei workshop di calligrafia». L'associazione infatti tiene anche dei corsi di scrittura, miniatura e legatura che si tengono nella sede di San Daniele.

 

Agli alunni delle scuole si aggiungono i visitatori di ogni età, in gruppo o singoli, provenienti da tutto il mondo, che nel castello trovano uno staff poliglotta, in grado di guidarli in tutte le fasi della realizzazione di un libro artigianale. Insomma, il recupero di quest'arte antica è diventato dal 2013, anno di apertura dell'Opificium Librorum, anche sinonimo di sviluppo turistico per il territorio, nonché di lavoro per le sei persone che seguono stabilmente le attività del museo.

E non è intenzione dello Scriptorium fermarsi qui. «Il sogno è quello di poter replicare l'Opificium al Centro e al Sud, in modo da poter servire le scolaresche anche di queste aree – racconta Giurano –. Per il momento siamo attrezzati con un laboratorio mobile che può portare parte delle attrezzature e dei materiali dove ci viene richiesto, soprattutto per eventi e manifestazioni: quest'estate siamo stati nel borgo di Elice (Pescara), ma in passato anche all'estero, per esempio a Dubai, per tenere le nostre dimostrazioni e lezioni di scrittura amanuense».

 

All'Opificium Librorum di Ragogna i visitatori, assieme alle guide abbigliate in costume medievale, possono sedersi sugli scranni dei copisti, vedere come si realizza a mano la carta, preparare i fogli per la scrittura, tracciare le parole con penne d'oca e inchiostri naturali, cimentarsi nella rilegatura. «Le persone sono affascinate dalla bellezza, dalle cose fatte bene e dalla manualità – conclude Giurano –. Credo che il successo del nostro museo, amplificato da promozione e passaparola, sia dovuto proprio nella possibilità di fare un'esperienza interattiva, che riavvicina alle cose semplici e al valore del nostro Made in Italy».


 

Scriptorium Foroiuliense – Scuola Italiana Amanuensi. Scriptorium Foroiuliense è un'associazione culturale nata nel 2012, con sede a San Daniele del Friuli (UD), votata all'insegnamento dell'arte calligrafica antica. Organizza corsi di calligrafia amanuense e realizza manoscritti personalizzati. Nell'Opificium Librorum, visitabile su prenotazione, ci si può immergere in una vera fabbrica del libro medievale. Lo Scriptorium Foroiuliense collabora con il Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano, Fondazione Friuli, con prefetture, questure, ministeri e con la Regione Friuli Venezia Giulia. 




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martedì 13 novembre 2018

Alberto Angela a Modena col suo nuovo libro domenica 25 novembre: al via la prenotazione online dei posti


Alberto Angela a Modena col suo nuovo libro domenica 25 novembre: al via la prenotazione online dei posti
Alberto Angela a Modena col suo nuovo libro domenica 25 novembre: al via la prenotazione   online dei postiIl divulgatore più amato d'Italia sceglie Modena per presentare in anteprima nazionale il suo nuovo libro "Cleopatra. La regina che sfidò Roma e conquistò l'eternità". Per gestire al meglio l'affluenza del pubblico - previsto numerosissimo - è stato predisposto un sistema online di prenotazione. A partire da domani, martedì 13 novembre, sulla piattafoma Eventbrite.it è possibile riservare gratuitamente i posti per assistere all'evento

Alberto Angela sarà a Modena, al BPER Forum Monzani, domenica 25 novembre alle 17.30, per presentare in anteprima nazionale il suo ultimo libro "Cleopatra. La regina che sfidò Roma e conquistò l'eternità" (HarperCollins). Vista l'eccezionalità dell'appuntamento, che richiamerà migliaia di persone, per gestire al meglio la partecipazione del pubblico è stato predisposto un sistema di prenotazione online su Eventbrite.it (http://bit.ly/BigliettiAlbertoAngelaCS), una piattaforma digitale per la gestione degli eventi. E' possibile effettuare la prenotazione gratuita di accesso alla struttura nei settori predisposti per il pubblico (massimo due accessi ciascuno), a partire da domani, martedì 13 novembre, fino a esaurimento. Il pubblico potrà assistere alla presentazione da tre diverse sedi: dal vivo nell'Auditorium del BPER Forum Monzani (a sedere in platea, oppure in piedi in balconata), in streaming dalla Sala Bassoli sempre all'interno della struttura oppure, anche in questo caso in videoconferenza, presso il cinema Raffaello, Sala 1 (in Strada Formigina, 380); gli spettatori che assisteranno all'evento dal cinema Raffaello potranno poi entrare al Forum Monzani per il firmacopie con l'autore.

ll mondo di oggi non sarebbe lo stesso se il grande condottiero Antonio non si fosse perdutamente innamorato di Cleopatra, una donna di potere intelligente e abile. E' questa storia d'amore e passione degna delle migliori produzioni hollywoodiane, ma che ha molti punti ancora oscuri, al centro del libro "Cleopatra. La regina che sfidò Roma e conquistò l'eternità" (HarperCollins). Alberto Angela segue i protagonisti di questa vicenda rintracciando fonti storiche dell'epoca, accompagnando il lettore per mano tra le caotiche strade di Roma, l'esotico porto di Alessandria d'Egitto e i sanguinosi campi di battaglia alla scoperta di persone, storie, usi e costumi. Solo un autore come lui è in grado di farci immergere nel ventennio che ha segnato un cambio epocale nella storia romana, dall'uccisione di Giulio Cesare che decreta la fine della Repubblica alla morte di Antonio e Cleopatra (la cui tomba non è ancora stata ritrovata) e la nascita dell'Impero con Augusto al potere. In bilico tra Occidente e Oriente, un periodo ricco di intrighi e guerre che hanno segnato il nostro presente.

Nato a Parigi nel 1962, Alberto Angela, figlio di Piero, figura simbolo della Rai, è paleontologo, naturalista, divulgatore scientifico e giornalista, nonché autore di numerosi saggi e conduttore di molti programmi televisivi, tra i quali Paesaggio a Nord Ovest, Ulisse - Il piacere della scoperta e Stanotte a … All'inizio del 2018 è andato in onda su RAI 1 con la trasmissione Meraviglie, dodici tappe di un itinerario alla scoperta dei grandi patrimoni dell'umanità.


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venerdì 9 novembre 2018

Rick Prelinger: a Bologna, per la prima volta in Italia, il padre dei "Prelinger Archives", paladino dell'accesso libero alla conoscenza | Archivio Aperto, sabato 10 novembre

Archivio Aperto 2018

RICK PRELINGER PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA IL PADRE DEGLI OMONIMI ARCHIVI FILMICI CON UN OMAGGIO ALL'AMERICA "DIMENTICATA E RITROVATA"

Nel 1982 ha dato vita all'Archivio Prelinger che custodisce oltre 60.000 pellicole tra film industriali, educativi, amatoriali, pubblicità.

In prima assoluta in Italia, Rick Prelinger arriva a Bologna e presenta in esclusiva per Archivio Aperto Lost and Found America: immagini inedite dagli anni '20 ai '70, tra vita quotidiana, manifestazioni e lotte per l'emancipazione delle minoranze.
 
Una prima assoluta per l'edizione 2018 di Archivio Aperto, la manifestazione bolognese (in programma fino al prossimo 3 dicembre) che ogni anno apre le porte di Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia, mostrando al pubblico il suo patrimonio di pellicole private e sperimentali: arriva in Italia per la prima volta Rick Prelinger, fondatore dei famosi Prelinger Archives e esponente di spicco dell'Internet Archive.  L'appuntamento è sabato 10 novembre alle ore 17.30 al MAST. Manifattura Di Arti, Sperimentazione e Tecnologia (via Speranza, 42), il centro polifunzionale e spazio espositivo voluto dall'imprenditrice e filantropa Isabella Seragnoli.
 
Archivista e attivista, filmmaker e docente, Prelinger è una figura internazionale di riferimento per diverse generazioni di filmmaker, documentaristi, registi di videoclip, ricercatori e archivisti, che grazie a lui hanno scoperto e sperimentato le potenzialità dei repertori audiovisivi. Pioniere della lotta per la libera circolazione e fruizione universale delle proprietà intellettuali e individuali, nel 1982 fonda i Prelinger Archives, i primi archivi filmici "aperti", una raccolta di circa 60.000 pellicole tra film industriali, educativi, amatoriali, pubblicità, concepita secondo il mitico modello della Biblioteca alessandrina. Film "effimeri", come ama definirli lui stesso, perché originariamente prodotti per un uso limitato nel tempo e per uno scopo specifico, e "orfani", ormai senza diritti, spesso anonimi, senza paternità riconosciuta e non custoditi dagli archivi pubblici.
 
L'archivio rende possibile non solo la conservazione ma anche l'utilizzo di tutti i materiali raccolti nell'archivio, attraverso l'accesso libero, il download gratuito e il riuso privo di vincoli: oggi le immagini dei Prelinger Archives non sono solo presenti in molte delle pellicole del cinema americano e nella produzione di prodotti audiovisivi dell'intero globo, ma sono anche oggetto di studi accademici. Con il suo lavoro Prelinger ha salvato e fatto conoscere la parte meno conosciuta, e forse la più eccentrica, del patrimonio audiovisivo e dell'immaginario americano del Novecento, mettendo a disposizione di tutti questo patrimonio inedito di film industriali, educativi ed amatoriali sia attraverso il libero accesso ai repository digitali in rete, sia diffondendolo attraverso found footage films, proiezioni pubbliche e innovativi progetti partecipativi. 
Un'eredità talmente significativa che nel 2002 i Prelinger Archives sono stati riconosciuti patrimonio nazionale ed acquisiti dalla Library of Congress, a dimostrazione di quanto "gli archivi siano il primo strumento contro la perdita della memoria collettiva".
 
Come membro del direttivo e partner dell'Internet Archive, la digital library che ha lo scopo dichiarato di consentire un "accesso universale alla conoscenza" digitale, Prelinger ha pubblicato oltre 6.000 film on line su questa piattaforma paladina della libertà d'espressione e di accesso al sapere. Un'idea pionieristica di archiviazione filmica e accesso illimitato da cui sono germinate le più grandi piattaforme online distribuzione via internet di film, serie televisive e altri contenuti audiovisivi, da YouTube a Mubi, fino a Netflix.
 
Lost and Found America è il titolo del lavoro realizzato da Prelinger in esclusiva per Archivio Aperto, che verrà proiettato in occasione dell'incontro del 10 novembre: un viaggio per immagini nella vita, nel paesaggio, nella lotta per i diritti sociali e l'emancipazione nell'America del XX secolo, fatto con materiali provenienti da film d'archivio appena ritrovati e raramente visti. Il montaggio di 70 minuti mostra gli americani a casa, sul lavoro, per strada, in viaggio e in movimento, con immagini di film industriali, governativi, militari e amatoriali. "Un viaggio alla ricerca di tracce di futuro nelle immagini del passato", così lo definisce lo stesso Prelinger.  L'appuntamento è in collaborazione con il MAST. Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia, in occasione della mostra G.D memoria e futuro. Una storia per immagini.
 
About Rick Prelinger
Nato nel 1953 a Washington, Rick Prelinger è archivista, ricercatore, scrittore e Professor of Film & Digital Media all'Università di California a Santa Cruz. Fondatore dei Prelinger Archives, ha sempre continuato a sperimentare come produttore "culturale" realizzando diverse pellicole che sono veri e propri collage filmici. Tra questi Panorama Ephemera (2004), serie di sequenze sull'immaginario americano tra il 1626 e il 1978, e No More Road Trips? (2013), sul tema del viaggio e del paesaggio con immagini girate da automobili in corsa. Molto seguite sono le tantissime versioni della serie d'archivio Lost Landscapes, tra il 2006 e oggi. Si tratta di selezioni e montaggi d'archivio sui panorami urbani, la vita e la storia delle città che anno dopo anno riempiono le sale e i teatri di San Francisco, Los Angeles, New York, Detroit, Oakland. Il progetto Lost Landscapes è concepito come una sorta di performance e"cinema interattivo" in cui Prelinger stesso commenta dal vivo e interviene sulle immagini con uno storytelling e il pubblico è invitato a reagire aggiungendo commenti e storie.
Insieme alla moglie, la ricercatrice e scrittrice Megan Prelinger, ha aperto la Prelinger Library a San Francisco nel 2004, una biblioteca pubblica di libri, periodici e stampa "effimera" che raccoglie materiali inusuali sull'America vintage del XIX e del XX secolo. Oggi è un centro culturale di riferimento anche per la ricerca di storia sociale dell'America.
 
About Archivio Aperto
Compie undici anni la rassegna che apre a Bologna le porte dell'Archivio Home Movies, officina di sperimentatori del cinema in formato ridotto, che dal 2002 raccoglie, cura, cataloga, valorizza con progetti artistici e curatoriali quell'affascinante bacino di memoria in pellicola che sono le pellicole private -9,5mm Pathé Baby, 16mm, 8mm, Super 8 - da quelle di famiglia e amatoriali al corpus di film sperimentali, d'artista e di filmmaker indipendenti, custodi di un prezioso valore documentaristico e storico.
 
"Qualcuno ha detto che Home Movies è la discarica della Storia: è vero ed è un complimento – dice Paolo Simoni, Curatore di Home Movies e Direttore Artistico di Archivio Aperto fin dalla sua nascita. - Ciò che un'epoca getta via - perché obsoleto e non serve più - diventa oro nell'epoca successiva, come ci hanno insegnato gli storici e gli archeologi. Qualcun altro ha sostenuto che Home Movies è, invece, la ricarica della Storia ed è parimenti vero, perché in questi anni abbiamo imparato che sovente l'archivio mette in moto le emozioni, i pensieri e le azioni di noi contemporanei".
 
Nutrito come sempre il calendario degli appuntamenti, che tra proiezioni, rielaborazioni artistiche, sonorizzazioni, workshop, performance e visite guidate all'archivio si è aperto il 26 ottobre, per concludersi il 3 dicembre.

 
Archivio Aperto è un progetto realizzato da Home Movies con il sostegno di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Istituto per la Storia e le Memorie del Novecento Parri E-R, MAST, MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Cineteca di Bologna, Xing, Galleria de' Foscherari, Galleria P420, AIRSC, Spazio Labò, Nomadica, Modo Infoshop.


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ROMA, TORNA CREATURE, FESTIVAL DELLA CREATIVITA’ URBANA | 10 NOVEMBRE – 9 DICEMBRE 2018

TORNA "CREATURE", FESTIVAL DELLA CREATIVITA' URBANA 

10 NOVEMBRE – 9 DICEMBRE 2018 

 

 

creatura s. f. [dal lat. tardo creatura, der. di creare «creare»]. - Ogni cosa creata, e soprattutto ogni essere vivente; esseri che s'immagina possano avere vita in altri mondi. 

 

hacker s. ingl. [der. (con uso fig.) del verbo (to) hack «tagliare, fare a pezzi» e sim.] . – in gergo, chi, servendosi delle proprie conoscenze, penetri abusivamente in una rete per lo più allo scopo di aumentare i gradi di libertà di un sistema chiuso e insegnare ad altri come mantenerlo libero ed efficiente. 

 

Torna a Roma "Creature - Esperimenti d'Arte in Laboratori Urbani", il festival della creatività urbana, parte del programma di Contemporaneamente Roma 2018 promosso da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e in collaborazione con Siae. 

 

Confermato per la seconda edizione, dal 10 novembre al 9 dicembre 2018, Creature metterà in piedi quest'anno un'operazione di "hackeraggio urbano" per rigenerare la città attraverso l'arte contemporanea. 

 

Città è un termine che non si declina: al plurale o al singolare, resta invariato. Un corpo allo stesso tempo unico e frammentato, che l'arte, attraverso un'operazione di sintesi, può restituire in tutta la sua complessità: il Plurale di città è la città stessa. 
 

Partendo da questa premessa, verrà realizzata una grande mostra fotografica diffusa e all'aperto sul territorio del terzo Municipio, "Plurale di città", utilizzando il sistema regolamentare delle affissioni comunalidal 19 novembre al 9 dicembre saranno "esposti" i lavori di tre fotografi, Alessandro Imbriaco, Simone Galli e Maria Feck (Germania)La realizzazione degli scatti sarà preceduta da un lavoro di ricerca e analisi del territorio condotto da Open City Roma e da un laboratorio durante il quale ai fotografi sarà chiesto di confrontarsi rispetto al proprio processo creativo e ai temi della mostra. Il progetto grafico dei manifesti sarà curato invece da Etaoin Shrdlu, studio romano premiato nel 2018 da TDC, organizzazione internazionale leader nel supporto alle eccellenze nella tipografia. 

 

Creature vuole infatti innescare uno scambio tra cittadinanza e produzione creativa. E per farlo metterà in campo anche tanti eventi collaterali tra sperimentazioni culturali, laboratori, interventi artistici, mostre ed esplorazioni urbane, come i quattro tour-eventi a cui tutta la città è invitata a 

partecipare per scoprire il territorio del terzo Municipio trasformato per l'appunto in "museo all'aperto", sia in quanto luogo della mostra fotografica, sia in quanto portatore di valori architettonici e artistici in sé, oltre che spunto di riflessione per ragionare sui temi indagati proprio dagli scatti fotografici. 


E proprio per mettere al centro il rapporto tra la sfera più intima e domestica della cittadinanza, linfa vitale ed essenza stessa della Città, intesa come civitas, quindi sia come come insediamento urbano fisico che come insieme dei singoli cittadini, che il Festival Creature aprirà il 10 novembre con

un evento collaterale, ovvero la mostra "Domestic Boundaries", presso la sede di Roma Smistamento.  

 

"Domestic Boundaries" indaga il cambiamento della struttura organizzativa urbana analizzandolo da un punto di vista inedito, ovvero la rivoluzione urbana che fonde lo spazio domestico con quello di città. Nell'era contemporanea i cambiamenti nella struttura familiare, nell'organizzazione del lavoro, nelle tecnologie, nelle comunità e nella comunicazione si stanno riflettendo sullo spazio domestico.  

 

In questo modo, l'analisi di Creature parte dallo spazio intimo per giungere a compimento nello spazio pubblico, attraverso un percorso inverso, dal dentro al fuori, per capire i cambiamenti che stiamo vivendo partendo dalla casa per arrivare alla città nel suo complesso. 

 

A compimento di questo percorso ideale e fisico attraverso gli spazi, prima privati, poi pubblici nella mostra diffusa, l'evento finale di Creature, "Plurale di città", sarà presso il Goethe-Institut Rom che ospiterà in un unico luogo tutti gli scatti fotografici prodotti per Creature 2018 con un allestimento disegnato ad hoc dallo studio "Piano b architetti associati", per essere esso stesso un prodotto creativo in grado di agevolare la lettura dell'intero progetto. L'evento concluderà il festival con un dibattito sulla città plurale e sull'arte come strumento di rigenerazione urbana e con l'assegnazione del Premio Creature 2018. 

In continuità con Creature 2017, infatti, viene replicato il bando per l'assegnazione di un Premio dedicato alle realtà romane che lavorano nel campo della creatività e che grazie alla loro attività hanno rigenerato, anche temporaneamente, gli spazi della città. Il premio consisterà in un contributo di 1000€ per realizzare all'interno del proprio spazio un'opera d'arte o di design. (scadenza ore 12 del 3 dicembre 2018; regolamento su www.creaturefestival.it) 

 

Inoltre, tutti i soggetti che risponderanno alla call saranno inseriti nella Mappa della Creatività e promossi attraverso i canali social di Open City Roma. 

 

Il Festival Creature è organizzato da Open City Roma in collaborazione con Goethe-Institut Rom e TWM Factory. Tutti gli eventi sono ad accesso gratuito.

 

foto: Alessandro Imbriaco



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