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sabato 3 novembre 2018

LA STORIA PASSA DA TORINO - ALESSANDRO BARBERO. TRE LEZIONI SULL'UNIFICAZIONE D'ITALIA. 8 - 15 - 22 novembre, grattacielo Intesa Sanpaolo

 

LA STORIA PASSA DA TORINO

ALESSANDRO BARBERO. TRE LEZIONI SULL'UNIFICAZIONE D'ITALIA

 

8 - 15 - 22 novembre 2018, ore 18 – Torino

Auditorium - grattacielo Intesa Sanpaolo

(corso Inghilterra 3)

 

Torino, 30 ottobre 2018 – Le attività culturali realizzate da Intesa Sanpaolo a Torino al grattacielo, curate da Giulia Cogoli, proseguono nel mese di novembre 2018 con un nuovo ciclo di La storia passa da Torino, che vede tre lezioni-conferenze di carattere storico tenute da Alessandro Barbero, storico e scrittore, professore di Storia medievale presso l'Università degli Studi del Piemonte, il quale quest'anno tratterà il periodo attorno all'unificazione d'Italia, approfondendo in particolare il ruolo centrale che ebbe il Regno Sabaudo.

 

La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria, sino ad esaurimento dei posti disponibili, sul sito

grattacielointesasanpaolo .com/news

Aperture della piattaforma per le prenotazioni:

venerdì 2 novembre per la conferenza di giovedì 8 novembre

venerdì 9 novembre per la conferenza di giovedì 15 novembre

venerdì 16 novembre per la conferenza di giovedì 22 novembre

 

giovedì 8 novembre, ore 18

1848: il Regno Sabaudo da solo contro l'Austria

Una volta quando capitava qualche sconvolgimento clamoroso si diceva "è successo un Quarantotto". E davvero nel 1848 parve che l'Europa, uscita dalla Restaurazione, stesse sprofondando nella rivoluzione. In tutta Italia, a Torino come a Roma e a Napoli, i sovrani concessero la costituzione, e le capitali del Lombardo-Veneto austriaco, Milano e Venezia, insorsero contro il dominio straniero. Alla guerra che seguì doveva prendere parte all'inizio tutta Italia, ma di fatto il Piemonte di Carlo Alberto fu lasciato pressoché solo a combatterla. Il suo esercito era più debole di quello austriaco e mancavano i grandi generali mentre dall'altra parte ce n'era uno: Radetzky. Eppure il risultato non era scontato...

 

giovedì 15 novembre, ore 18

1859: Cavour e Vittorio Emanuele II unificano l'Italia

La Seconda Guerra d'Indipendenza fu la replica della prima a undici anni di distanza, sullo stesso, identico teatro, ma con tutti i fattori cambiati. Grazie alla trama tessuta da Cavour, i piemontesi avevano al loro fianco l'esercito francese, considerato il migliore del mondo, e sicuramente il più entusiasta. Vittorio Emanuele II non era un generale più abile di suo padre Carlo Alberto, anche se credeva di esserlo. Ma Napoleone III si presentava come l'erede del suo grande omonimo, e il mondo ci credette davvero. Dall'altra parte non c'era più il vecchio Radetzky, ma un giovane imperatore alle prime armi, Francesco Giuseppe, che non aveva intenzione di rinunciare tanto facilmente ai possedimenti italiani ereditati dagli avi...

 

giovedì 22 novembre, ore 18

1866: L'esercito sabaudo fra vecchio Piemonte e nuova Italia

Nel 1866 l'Italia, unita da cinque anni, attaccò per la terza volta il secolare nemico, l'Austria, per completare il balzo verso oriente interrotto sette anni prima dall'armistizio di Villafranca. Stavolta la Lombardia fu la base di partenza dell'invasione e il nemico venne costretto fin dall'inizio nelle fortezze del Quadrilatero. Gli italiani avevano la superiorità numerica nonché generali sicuri della vittoria. Ma in guerra ci sono tanti fattori che possono cambiare anche un esito apparentemente già scritto: un piano strategico troppo ambizioso, le rivalità fra generali che si comportano come prime donne, i difetti atavici di un paese dove è considerato saggio non assumersi responsabilità...

 

Alessandro Barbero, storico e scrittore, è professore ordinario di Storia medievale presso l'Università degli Studi del Piemonte Orientale. È autore di numerosi saggi in particolare sulla storia medievale e militare. Nel 1995 ha pubblicato il suo primo romanzo storico, Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle gentiluomo (Mondadori, Premio Strega 1996). Nel 2001 ha vinto il Premio Isola d'Elba con L'ultimo rosa di Lautrec (Mondadori) e il Premio Cherasco Storia con Carlo Magno. Un padre dell'Europa (Laterza). È noto al pubblico oltre che per i suoi saggi e romanzi, per la sua straordinaria capacità divulgativa in particolare nella trasmissione Superquark e, più recentemente, nelle trasmissioni di RAI Storia: a.C.d.C. e Il tempo e la storia. Collabora con La Stampa e l'inserto Tuttolibri. È stato insignito nel 2005 del titolo onorifico Chevalier de l'ordre des Arts et des Lettres della Repubblica Francese.

Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Piemonte medievale (con altri autori, 1985), Storia del Piemonte (2008) per Einaudi; Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo (con P. Angela, Rizzoli, 2013); Costantino il vincitore (Salerno, 2016); Il divano di Istanbul (2011), Federico il Grande (2017) per Sellerio Editore; Gli occhi di Venezia (2011), Le ateniesi (2015) per Mondadori; I prigionieri dei Savoia. La vera storia della congiura di Fenestrelle (2012); Medioevo. Storia di voci, racconto di immagini (con C. Frugoni, 1999), Lepanto. La battaglia dei tre imperi (2010), Donne, madonne, mercanti e cavalieri. Sei storie medievali (2013), Benedette guerre. Crociate e jihad (2009), Le parole del Papa. Da Gregorio VII a Francesco (2016), Caporetto (2017), Il ducato di Savoia. Amministrazione e corte di uno stato franco-italiano (2018) per Laterza.  I suoi libri e saggi sono tradotti in svariate lingue.

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