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Arte e Cultura

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sabato 27 febbraio 2010

Fashionares Arts - Flash of gold





"Flash of gold", ha sicuramente confermato le aspettative degli oltre trecento ospiti che hanno deciso di trascorrere a Palazzo San Teodoro una serata davvero unica organizzata da Palazzo San Teodoro e da Luciano Ferrara (l'art director di tutti gli eventi culturali del palazzo rosso pompeiano della riviera di Chiaia) . Nei saloni di Palazzo San Teodoro si sono susseguite un'incredibile rassegna di colori, sapori e suoni dando modo alla creatività di esprimersi a trecentosessanta gradi. A cominciare dall'opportunità data a tutti gli ospiti di diventare "golden reporter" per una serata, grazie a fotocamere monouso offerte da www.sifacademy.org , la Scuola Accademica di Fotografia, ma soprattutto interagendo con un vero set fotografico e con fotografi professionisti, guidati da Stefano Nasti, fotografo di moda, con la performance del "Fashionaires Arts", format londinese dedicato alla moda - che si ramifica in Italia, Barhein e prossimamente anche a Berlino e New York. A sottolineare l'importanza della iniziativa, la presenza di Oliver Morris, fotografo londinese– ideatore del format Fashionaires, venuto appositamente a Napoli con alcune delle sue modelle di punta, di Valentina Milano e Josue Choppy. A curare il make up, le acconciature ma soprattutto gli abiti di scena sono stati: Monica Robustelli con i prodotti di Ultima II, marchio di nicchia della mitica casa americana Revlon, Tony Papis e Amedeo Luggo e Carmine Vallone con le sue creazioni indossate dalle modelle.
Ogni ospite prima di lasciare la serata, ha consegnato la fotocamera assegnatagli: gli scatti più significativi saranno selezionati da una giuria estremamente qualificata, composta da Mario Avallone (La stanza del Gusto), lo stesso Ferrara e Antonio Fiore (Corriere del Mezzogiorno), i migliori tre verranno premiati con dei cadeaux offerti da Ileana della Corte, nel corso di un aperitivo al Seventy Lounge Bar di via Bisignano.Un ulteriore premio "Tecnico", scelto da Ferrara, verrà consegnato dalla Sif nel corso della sua inaugurazione che avverrà a marzo, con la pubblicazione sul sito delle foto più meritevoli.
Ma il discorso creatività e arte non si esaurisce qui: Danilo Ambrosino ha esposto una sua opera in tema con l'evento; mentre il soprano Anna Maria Sica e il maestro di piano Sasà Mendoza (in questa occasione alla fisarmonica), si sono esibiti in performances di grande suggestione.
E siccome si può declinare l'arte anche attraverso l'enogastronomia, agli ospiti di Flash of Gold è stata offerta una degustazione organizzata da Confagricoltura Napoli, a base di vini de "la Strada del Vino del Vesuvio" e di prodotti gastronomici tipici del comprensorio vesuviano, con grande attenzione all'eccellenza, nel solco della politica di ospitalità di Palazzo San Teodoro.

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Postato da S.B.Stampa su CorrieredelWeb.it L'informazione fuori e dentro la Rete.

giovedì 25 febbraio 2010

OBBIETTIVO DONNA mostre Vª edizione Storie



MOSTRE
OBBIETTIVO DONNA
Vª EDIZIONE
DAL 27 FEBBRAIO AL 9 APRILE 2010
OFFICINE FOTOGRAFICHE

WATERPOLO DI CRISTINA CAPPONI
AS I WAS FOLLOWING YOU DI MICHELA PALERMO
ONORA IL PADRE E LA MADRE. BADANTI DI ROBERTA VALERIO


DAL 27 FEBBRAIO AL 12 MARZO 2010
WATERPOLO
DI CRISTINA CAPPONI
A CURA DI EMILIO D'ITRI
Inaugurazione sabato 27 febbraio ore 19

Raccontare ciò che non siamo abituati a vedere. La forza narrativa delle immagini di Cristina Capponi che con WaterPolo presenta il suo primo lavoro.

Fisico, muscoli, gesti perfetti, confidenza totale con movimenti di un corpo immerso nell'acqua. Sono gli atleti di waterpolo, icone di bellezza e perfezione che Cristina Capponi ha immortalato in gesti statuari che ricordano le antiche sculture dell'epoca greco-romana. La pallanuoto è una sfida per la fotografia: la metà del gioco è dentro l'acqua con la spinta e la lotta che va avanti. «Sono circa due anni che porto avanti questo lavoro - spiega Cristina - ho cominciato a fotografare questo sport nel 2009 seguendo la Lazio Pallanuoto, grazie a Giorgio Scala, photoreporter sportivo, mi sono confrontata con un evento importante come i mondiali di nuoto di Roma». Raccontare un evento sportivo in fotografia senza fare i conti con il risultato è un'impresa sicuramente difficile. Il lavoro di Cristina Capponi nasce con l'intenzione di fermare istanti che appartengono più alla sfera interiore dell'atleta che alle sue aspettative nei confronti del risultato. Le immagini ci portano a soffermarci su vari gesti ed elementi. In ogni fotogramma traspare l'intenzione di catturare l'istante che va oltre il mero atto sportivo e la performance. La forza del colore bianco e nero mette in risalto la gioia e l'angoscia, le aspettative e la delusione, tutti sentimenti che accompagnano il duro percorso dell'atleta. La luce traccia i corpi scolpiti immersi nell'acqua da cui fuoriescono spruzzi disordinati che rendono l'immagine inafferrabile. Palla, mani e gesti vengono sospinti verso l'esterno con un moto carico di forme geometriche intrecciate a ritmi frenetici che rendono lo spazio astratto. Acqua e corpi sono i protagonisti assoluti delle scene, colti in vari tempi e in atteggiamenti diversi. Ripresi negli istanti di massimo sforzo, i loro sguardi rimandano alla forza espressiva dei guerrieri delle battaglie epiche. Al contrario l'autrice in momenti di gloria ha immortalato sussurri e braccia elevate come in una danza armoniosa. La scelta del bianco e nero mostra la volontà dell'autrice di decontestualizzare l'immagine iconica della pallanuoto. Un lavoro difficile per una giovane fotografa che ha regalato a questo lungo lavoro attimi di vera poesia.

Cristina Capponi è nata a Roma nel 1980. Inizia ad avvicinarsi alla fotografia verso la fine del 2006 frequentando un corso di specializzazione. Nel 2007 inizia a frequentare i percorsi didattici di Officine Fotografiche di cui diventa associata, collaborando attivamente alle numerose iniziative. Dopo il corso di reportage con Dario De Dominicis inizia a pensare i suoi scatti come dei racconti. È in questo periodo che nasce il reportage sulla pallanuoto maschile in Italia. Nel luglio del 2009 Giorgio Scala, photomanager dei Mondiali di Nuoto Roma 2009, le dà la possibilità di allargare il suo lavoro ad un grande evento internazionale. Un momento nel quale si potuta misurare con i più importanti fotoreporter del settore. Nell'ottobre 2010 riprende il suo lavoro con la Lazio pallanuoto realizzando reportage anche durante le trasferte e gli allenamenti.
Informazioni tecniche
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito.
La mostra sarà inaugurata sabato 27 febbraio alle ore 19
Aperta fino al 12 marzo - Dal lunedì al venerdì dalle 16.30 alle 19.30
Presso la sede di Officine Fotografiche

DAL 13 AL 26 MARZO 2010
AS I WAS FOLLOWING YOU
DI MICHELA PALERMO
A CURA DI IRENE ALISON
Inaugurazione sabato 13 marzo ore 18

La fotografia che diventa il viatico per un viaggio interiore alla ricerca delle proprie radici.

«Ho sognato l'America, ma poi non ho fatto altro che cercare la strada di casa». As i was following you - mentre ti seguivo - è un personal project realizzato da Michela Palermo durante un soggiorno studio a New York. Il suo lavoro spontaneo e intuitivo è uno sguardo ricco di visioni e simbolismi, frutto di personali emozioni e suggestioni. L'autrice spiega: «La fotografia mi piace proprio per la sua capacità d'astrazione, per il suo modo di esplorare uno spazio emozionale, raccontare qualcosa che forse nella realtà non esiste». Dalle sue immagini viene fuori un forte senso di sradicamento in cui ritroviamo una città inquadrata con particolari insoliti e curiosi. Persa nella grande metropoli, Michela Palermo, è andata alla deriva di un mondo legato ai ricordi, alle paure e ai desideri. Inseguendo i fantasmi della nuova realtà che la circonda percepiamo in ogni fotogramma frammenti inconsueti e singolari carichi di evidenti pulsioni. Le foto di As i was following you nascono come appunti di un diario visivo che rappresentano l'America di Michela: piccoli accadimenti, geometrie fortunate e flash-back sono dettagli capaci di trasformare ogni significato. Così viene fuori una New York estranea e straniera che incanta e insospettisce chi la guarda. Il bianco e nero regala una coerenza cromatica che ha dato all'autrice la possibilità di enfatizzare elementi come forme e contrasti, luce e ombre. Con occhi randagi, dalla consapevolezza incerta, registra una serie di sguardi da cui si coglie una realtà parallela. Seguono così scatti magici e razionali, coerenti e surreali, dove è racchiuso un pezzo di sé e del suo vissuto.

Michela Palermo è nata a Bagnoli Irpino nel 1980. Dopo la laurea in Scienze Politiche all'Università di Bologna, ha concluso nel 2008 il Full Time General Studies Program all'International Center of Photography di New York (ICP). Nel corso del biennio all'ICP è stata nominata dal Director's fellowship ed è stata scelta come Visiting Student presso L'Ecole Nationale Supérieure de la Photographie di Arles (Francia). Nel maggio 2009, grazie al suo personal project Parfois, è stata selezionata da PhotoEspaña per un workshop con Martin Parr. Le sue immagini sono state esposte in numerose collettive sia in Italia che all'estero. Attualmente vive a Napoli e lavora come fotografa freelance.

Informazioni tecniche

La mostra sarà inaugurata sabato 13 Marzo alle ore 18
Aperta fino al 26 marzo
Dal lunedì al venerdi dalle 16.30 alle 19.30
Presso la sede di Officine Fotografiche

DAL 27 MARZO AL 9 APRILE 2010
ONORA IL PADRE E LA MADRE. BADANTI
DI ROBERTA VALERIO
MOSTRA A CURA DI CATERINA FERRI
Inaugurazione sabato 27 marzo ore 19
Un progetto dell'associazione culturale VICINO/LONTANO di Udine
Un viaggio nel mondo dell'immigrazione femminile che spesso si snoda lungo percorsi dove l'illegalità e i soprusi dominano inaspettatamente. La mostra avvicina la badante alla nostra comprensione e ci trasferisce, con l'obiettività della macchina fotografica, il vissuto e il vivendo di questo familiare di riserva cui abbiamo legato la nostra quotidianità.
Danuta, Halyna, Ioana e Vera sono le protagoniste del reportage di Roberta Valerio. Provenienti dall'Est europeo, lavorano in provincia di Udine, città da sempre considerata una porta verso oriente. Onora il padre e la madre. Badanti, è nato dall'incontro personale con questo mondo nel quale l'autrice ha racchiuso la condizione esistenziale e psicologica di questa figura professionale, rappresentandone la doppia esistenza legata al "trasloco" di emozioni, sentimenti e affetti. Per Roberta Valerio «i reportage migliori sono quelli che nascono da dentro. Nel 2004 ho cominciato a raccontare la storia di Nada, una badante croata con la quale ero entrata in confidenza, veniva spesso a casa nostra, prendeva il caffè con la mia famiglia e scambiavamo due chiacchiere». Poi aggiunge: «Di Nada conoscevo solo una porzione di vita: quella che trascorreva a Udine». Per ogni storia c'è sempre la doppia faccia della medaglia, i due risvolti di una situazione. Così è nato il racconto della doppia vita di Nada che per metà mese viveva in pantofole a Udine mentre negli altri quindici giorni tornava in Croazia dalla sua famiglia. Un mercato che ora è cambiato molto. L'ingresso di nuovi Paesi nella Comunità europea ha modificato la provenienza delle badanti. Queste donne abitano ormai le nostre case per svolgere quelle mansioni che tradizionalmente erano delegate alle figure femminili della famiglia, come la cura e l'assistenza degli anziani. Roberta Valerio come per Nada ha seguito queste quattro donne nel periodo annuale in cui, durante le feste, tornano nei loro Paesi d'origine: Vera in Moldova, Danuta in Polonia, Halyna in Ucraina, Ioana in Romania. Il significato intrinseco del titolo Onora il padre e la madre. Badanti, è legato alla doppia esistenza di ognuna di loro che le vede donne e madri di figli lontani. Roberta Valerio è entrata nel profondo delle loro vite raccogliendo sentimenti ed emozioni diverse. Per tutte il rientro a casa diventa un trasferimento fugace di affetti e tradizioni, consumati velocemente per far ritorno poi in Italia, il cui arrivo e soggiorno rende necessario costruire altre relazioni. L'esperienza di queste donne si trasforma a volte nell'approdo ad una condizione di solitudine ed estraniamento, che a sua volta si rispecchia in un'altra forma di isolamento: quella dell'anziano, anello debole e indifeso delle società occidentali. Le immagini mostrano come in questo scambio di sofferenze, permeato di intimità tra due persone appartenenti a mondi molto diversi, talvolta si riesca a stabilire un vero e proprio dialogo interculturale, in grado di attivare anche nuove forme di solidarietà e relazioni interpersonali che vanno oltre il rapporto di lavoro. Una serie di scatti raccontano infine l'itinerario del viaggio, fondato sul complesso e redditizio "sistema dei pulmini": una sorta di industria parallela del viaggio dell'immigrato. Per il rientro a casa si sono formate vere e proprie compagnie parallele per il trasporto delle persone, attrezzati per garantire un efficientissimo e vantaggioso, oltre che redditizio, incontro tra domanda e offerta.

Roberta Valerio è nata a Udine nel 1973. Si è laureata in legge all'Università di Bologna e dal 1988 vive a Parigi. Fotografa indipendente, si occupa di questioni sociali, studiando e registrando con il suo obbiettivo i mutamenti della società contemporanea. Ha lavorato come stampatrice all'Agenzia Magnum Photos di Parigi. Inoltre ha partecipato al XI Premio Internazionale Luis Valtueña della Fotografia Umanitaria 2007, organizzato da Médicos del Mundo; al premio AIdda della fotografia sociale e documentaria 2003. Ottenendo la Coup de Coeur 2006 per la Bourse de Talent 28, curata da Photographie.com. Sue foto sono state esposte nel 2007 alla Commission Européenne di Parigi. I suoi reportage sono stati pubblicati da riviste italiane e internazionali.

Informazioni tecniche

La mostra, accompagnata da un catalogo, con testi e interviste di Franca Rigoni è stata prodotta e curata dal'Associazione Culturale VicinoLontano di Udine. Una selezione di queste immagini sono state scelte per la Vª edizione della rassegna di Obbiettivo Donna
La mostra sarà inaugurata sabato 27 Marzo alle ore 19.
Aperta fino al 9 aprile 2010
Dal lunedì al venerdi dalle 16.30 alle 19.30
Presso la sede di Officine Fotografiche

INFO:
Ass.ne Culturale Officine Fotografiche
Via Casale de Merode 17 /A – 00147 – Roma
Tel/fax 06 5125019
www.officinefotografiche.org
www.obbiettivodonna.net
of@officinefotografiche.org


CREDITS
PRODUZIONE: Officine Fotografiche Ass.ne Culturale
DIREZIONE ARTSTICA: Emilio D'Itri
ORGANIZZAZIONE E GRAFICA: Marina Rivera
UFFICIO STAMPA: Renata De Renzo
WEB SITE: Ernesto Notarantonio

Media Partner: FotoCult, Noi Donne, Radio Popolare Roma, Donna Tv; Il paese Delle Donne

mercoledì 24 febbraio 2010

Mostra di Elisa Lecle' a Perugia


 

Mostra

ELISA LECLE'

DI SETA E DI COLORE

a cura di Giorgio Bonomi

Perugia, Galleria Artemìsia

6 – 27 Marzo 2010

 

Sabato 6 Marzo 2010, alle 18, a Perugia presso la Galleria Artemisia si inaugurerà una mostra di Elisa Leclé dal titolo "Di seta e di colore….." a cura di Giorgio Bonomi.

 

Saranno esposte 60 opere circa che offrono una panoramica del lavoro e del singolare universo di Elisa Lestini, in arte Elisa Leclé.

 

La sua carriera artistica è cominciata da molti anni, con la partecipazione a numerose esposizioni collettive; ha tenuto la sua prima mostra personale dal titolo "Tessuto ad arte. Segno e colore in Elisa Leclé", a cura di Emidio De Albentiis, nel dicembre del 2007 presso il Monastero delle Monache Benedettine di Bastia Umbra, la città in cui è nata nel 1964 e dove vive e lavora come creativa free-lance nel mondo sartoriale e dell'alta moda. Nel corso degli anni, è riuscita ad attivare significative collaborazioni di livello internazionale; ha anche esperienze di lavoro nel mondo del teatro, come scenografa e costumista.

 

E' in occasione della personale del 2007 che si è scelta l'evocativo nome d'arte di Elisa Leclé, con un intenzionale richiamo, per assonanza, al poliedrico eclettismo del suo misurarsi con l'atto del creare, in una mescolanza fra fashion e arte che ben la rappresenta.

 

A proposito dell'artista, Giorgio Bonomi afferma: "Elisa Leclé ha scelto la seta, che è il suo materiale d'affezione, come elemento fondante e fondamentale dei suoi quadri.

Qui la seta non è supporto – il quale è sempre costituito dalla tela con relativo telaio – ma è colore, pura cromia che viene usata con grande sensibilità accanto ai tradizionali colori ad olio oppure acrilici.

 

A volte l'artista ricorre al manufatto già confezionato, "il va sans dire", di seta, per esempio un guanto lungo, una parte di camicia od altro, ma non si tratta dell'object trouvé ("oggetto trovato") di Duchamp, perché questo era sempre carico di ironia, mentre nell'opera di Leclé c'è liricità e caso mai, a volte, un leggero tocco di malinconica tristezza e di evocazione nostalgica.

 

La composizione è sempre realizzata in maniera delicata, anche quando i colori acquistano una forza maggiore – per esempio quando abbiamo dei rossi decisi, dei gialli assolati o dei verdi smaglianti – o si dispongono per linee verticali. Qui tocchiamo un altro punto essenziale della poetica di Leclé: la verticalità. Il colore spesso si dispone per strisce dritte e parallele, ma non si tratta di geometria, bensì di vettorialità, in quando quelle linee, nel loro movimento verso l'alto, indicano la non passività, la non accettazione, la non rinuncia, infatti si tratta di volontà di ergersi, di guardare verso l'alto, quasi di ricerca di una purezza ascetica, che ben può saldarsi con la levità della seta.

 

Leclé e i suoi quadri sono consapevoli della realtà, ma, pur essendo calati in questa, vogliono dire, suggerire che è possibile un momento di sospensione, di accettazione del principio di realtà nel suo aspetto di serenità e felicità, omettendo quella parte di drammaticità della vita che tuttavia resta, almeno come eco, in quel senso di nostalgia che cogliamo in certi colori, in certe velature, in certe composizioni i cui ritmi non possono non rimandare al tempo e questo non è mai benigno se non nell'attimo, quell' "attimo" goetiano che deve "fermarsi": ecco, l'opera di Leclé può darci l'attimo, che non è poco".  

 

In occasione della mostra, sarà disponibile un catalogo a colori delle opere dell'artista, con il testo critico di Giorgio Bonomi.

 

Tra le mostre recenti:

nel 2008 si segnala "Ventidue" organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Bastia Umbra; sono state invitate ad esporre presso la Palazzina Franchi, 22 tra le più significative artiste italiane e straniere. 

Nel 2009, è una delle artiste invitate nella mostra "Furturismo e suggestioni di fashion design contemporaneo 100 anni dopo" a cura di Massimo e Francesca Duranti, che si è tenuta presso la Galleria Lydia Palumbo Scalzi di Latina.

Ed ancora, ha partecipato tra gli "artisti ospiti", nella manifestazione "Sant'Agostino, la piazza che verrà" che si è tenuta ad Arezzo, a cura di Danilo Sensi, con il patrocinio di Comunità Europea, Ministero dell'Interno, Provincia di Arezzo, Comune di Arezzo.

 

NOTIZIE RIEPILOGATIVE

 

Titolo mostra: "Elisa Leclé. Di seta e di colore……"

Sede: Perugia, Galleria Artemìsia (Via Alessi 14/15)  

Inaugurazione: ore 18 di sabato 6 Marzo 2010

Durata: 6 – 27 Marzo 2010

Orario: dal martedì al sabato 10-13 e 16,30–19,30   

Ingresso: gratuito  

 

Informazioni al pubblico: Tel. 075 5720578

 

Lo sguardo sull’ ossessione: 3 mostre raccontate in 3 videoclip




Siamo lieti di invitarvi alla prossima iniziativa

                                          

                 VENERDI' 5 marzo 2010, ore 19.00

Massenzio Arte, via del Commercio, 12, Roma

 

 Lo sguardo sull'ossessione: tre mostre raccontate in tre videoclip.

(BOND_AGE Cristina Cerminara, CARTA D'IDENTITA' Francesca Vitale,  IncompreS2o Cristiano Gabrielli)

 

A chiusura di una trilogia che ha visto misurarsi nel 2009 con lo spazio della Massenzio Arte, di via del Commercio, 12, a Roma, tre artisti dai diversi modi visuali e poetici, diventa importante il soffermarsi a rileggere gli interventi  e la loro capacità di interagire rispetto allo spazio, agli spettatori.

­­­L'occasione è offerta dalla proiezione delle clip realizzate a documentazione delle mostre da Norma De Lucia, con un modo di guardare e raccontare che è riuscito a cogliere pienamente lo spirito dei tre artisti e del loro lavoro.

Non solo per finalizzare o rivivere un lavoro effettuato sullo spazio come luogo materializzante del fare artistico, ma per cercare quell'altro sguardo che è l'interfaccia di ogni azione artistica.

Lo sguardo sull'ossessione ed il lavoro espresso dagli attori, dagli interpreti di quella caparbia persistenza esistenziale che abbiamo cercato di cogliere nella loro diversità, nel loro coraggio, sono gli elementi dialettici senza i quali  l'opera e la realtà stessa rischiano di essere diminuite, designificate.

                                                                                                                                       Cristiano Gabrielli

 

Inaugurazione MILANO SCALI FERROVIARI 1 marzo 2010

Urban Center Milano è lieta di annunciare  l'inaugurazione dell'esposizione:

MILANO

SCALI FERROVIARI


l'evento si svolgerà


lunedì 1 marzo 2010
alle ore 18.30
Urban Center
Milano - Galleria Vittorio Emanuele II

Invito scaricabile al link:

http://allegati.comune.milano.it/urbancenter/invito_mostra_scali.pdf


L'esposizione rimarrà aperta dal 2 al 31 marzo 2010

dal lunedì al venerdì con orario continuato dalle 9 alle 18

ingresso libero.


martedì 23 febbraio 2010

Presenze e Segni tra la Pittura Informale e Arte della Tradizione

sabato 6 marzo alle ore 17 presso il Museo Casa natale G. d'Annunzio

in  Corso Manthonè - Pescara verrà  inaugurata la mostra: 

Presenze e Segni tra la Pittura Informale e Arte della Tradizione 

delle artiste 

Gabriella Capodiferro

Libera Carraro

Anna Seccia

Paola Bevilacqua

Luciana Giuriato

Anna Maria Marcucci 

dal 6  marzo al 31 marzo 2010 

Una serie di eventi per una mostra che non vuole essere soltanto un'esposizione di opere d'arte; per un confronto che non vuole essere soltanto valutazione critica; per una celebrazione che non vuole essere una mera esaltazione della festa delle donne ma una occasione particolare che permetta di scoprire la qualità del contributo artistico fornito da donne impegnate nei vari campi del linguaggio creativo.

Campi diversissimi tra loro che conducono il fruitore in diverse direzioni: pittura e scultura; musica e teatro; ceramica,  smalti e ricamo. Da un lato artiste operanti nell'arte contemporanea con l'impegno della ricerca stilistica e storica; dall'altro un gruppo che ha scelto la via della tradizione, cioè l'arte che si realizza nell'oggetto portatore di squisitezza estetica e di maestria artigiana. Su tutto le grandi compositrici di musica e le scrittrici di teatro. Modi diversi, temperamenti e formazioni disparate, ma un unico impegno; contribuire ad una visione dell'arte a trecentosessanta gradi per comprendere quanto la creatività della donna artista sia preziosa, indispensabile ed insostituibile. La diversità delle esperienze e delle espressioni non può fare che del bene all'arte la quale ha il compito di riflettere, come nel più fedele degli specchi, tutti gli umori, i colori ed i linguaggi senza alcun preconcetto culturale o limitazione sociale. Pertanto l'evento avrà tre momenti salienti:

sabato 6 marzo  ore 17,00 - inaugurazione della mostra di pittura, scultura ed arti della tradizione alla presenza della dott.sa Luisa De Tommaso, della Soprintendente Lucia Arbace della SPSAE, dei critici d'arte prof. Sileno Salvagnini e prof.sa Maria Cristina Ricciardi e delle sei artiste.

sabato 13 marzo ore 17,00 - "Il risveglio della Dea" da J. Fabre e dal poema mesopotamico Enûma Eliš (il "femminile": categoria dello spirito. L'archetipo che riunisce tutti gli aspetti legati all'intuito, alla ricettività, alla sensualità, alla fecondità esprimendosi simbolicamente nella creatività ed espressività artistica o artigianale) con in scena Giulia Parrucci e Rossano Angelini.

sabato 20 marzo ore 17,00 - Programma musicale: Maria Theresia von Paradis: Sicilienne; Anna Magdalena Bach: Marsch; Josephine Fodor-Mainvielle: Cavatina; Clara Schumann: Der Wanderer; Cecilie Chaminade: Concertino; Arrangiamenti di brani tratti dal repertorio Irlandese; Cinzia Castiglione: Take my Soul; Louise Trotter: arrangiamenti Spirituals e trad. Americani. Esecuzione: Antonella Angelozzi - arpa  Gaia Clelia Luzzi - violino  
 

La Mostra proseguirà  con il seguente orario: tutti i giorni dalle 9,00 alle 13,30 – compresi i festivi

GRAFFIALISMO, NUOVA CORRENTE PITTORICA


Antonella Magliozzi e il gruppo dei "Graffialisti"
IL GRAFFIALISMO, UNA NUOVA CORRENTE PITTORICA



Il 2010 comincia all'insegna dell'arte e della creatività con l'affermazione del Graffialismo nell'ambito della ricerca artistica sperimentale italiana. Questa nuova corrente pittorica, ricca di vitalità espressiva e di enfasi gestuale, di cui ne è fautrice la giovane e dinamica pittrice contemporanea Antonella Magliozzi, sta raccogliendo numerosi consensi di pubblico e di critica, influenzando positivamente anche le nuove generazioni artistiche legate prevalentemente all'astrazione segnica.
L'artista, che ha già all'attivo numerose esposizioni d'arte in Italia, si sta affacciando anche all'estero, in Francia destando un notevole interesse mediatico e trovando molteplici proseliti. A tal proposito si è formato recentemente un gruppo artistico denominato "Graffialisti" anche su Facebook, il più grande social network. E' possibile iscriversi gratuitamente al gruppo cliccando sul seguente link:
http://www.facebook.com/topic.php?topic=18293&uid=235916766472#/group.php?gid=235916766472&ref=mf
Nella splendida cornice del Gran Hotel Miramare di Formia, antica residenza dei Savoia,  in occasione della Festa della Donna si svolgerà la XXII Edizione del Premio Internazionale "La Mimosa – Anna Dolci Celletti", alla quale parteciperà anche Antonella Magliozzi con l'opera intitolata "La Vita in Rosa", che sarà donata all'ente organizzatore. Il concorso premierà donne del territorio che si sono particolarmente distinte nel campo intellettuale, culturale e sociale.
Antonella Magliozzi, fondatrice del nuovo metodo pittorico del "Graffialismo", ha esposto presso il Museo Diocesano di Gaeta, in provincia di Latina, presso la Galleria Corte Comunale a Formia, nonché nelle sale espositive di Villa Magdalena a Nizza, alla Galleria Il Borgo di Milano e in altre prestigiose locations.
L'originalità del Graffialismo sublima l'apologia del segno. Dalla tela le pennellate lineari diventano vere e proprie traiettorie emozionali indicando un viaggio dell'inconscio. Il critico d'arte Sabrina Falzone afferma: "La profusione di graffi, nell'accezione di effluvi creativi, emerge in concitata sincronia segnica mediante una efficacie armonia cromatica. Le deflagrazioni sensoriali che ne derivano esprimono le profonde prospettive dell'artista autodidatta che denota un temperamento impetuoso e fortemente istintivo".
Sono graffi dell'anima, graffi di memoria, graffi gestuali sottesi alla voce dello spirito, realizzati con una rapidità d'esecuzione impressionante.


Info: 3333015599 - 3407259725 - 07711830029
antonella.magliozzi@libero.it - graffialismo@libero.it
Sito: http://www.facebook.com/topic.php?topic=18293&uid=235916766472#/group.php?gid=235916766472&ref=mf


Ufficio Stampa:
Sabrina Falzone
info@sabrinafalzone.info

lunedì 22 febbraio 2010

NUOVO SITO per INTRAPRESAE COLLEZIONE GUGGENHEIM




comunicati stampa | mostre | news


NASCE IL NUOVO SITO DI

INTRAPRESAE COLLEZIONE GUGGENHEIM,

www.guggenheim-intrapresae.it

È nato il sito web dedicato a Intrapresae Collezione Guggenheim, il primo e più conosciuto progetto di Corporate Membership in un museo italiano: una partnership strategica, creata nel 1992, tra la Collezione Peggy Guggenheim e un gruppo di aziende d'eccellenza che condividono la passione per l'arte e credono nella comunicazione culturale come innovativa forma di comunicazione aziendale.

Concepito da Hangar Design Group, il sito, realizzato grazie all'attiva partecipazione delle singole imprese del gruppo che hanno selezionato immagini e testi tratti dalla propria storia e vita aziendale in grado di esprimere un personale approccio all'arte, cultura, creatività e innovazione, contribuisce a rafforzare la presenza del gruppo Intrapresae all'esterno del museo, dando corpo e visibilità alla sua identità. Si tratta di uno strumento che permette alle aziende di raccontare il legame con la Collezione Peggy Guggenheim, alla luce del profondo impegno che da anni le vede coinvolte nel sostegno dei programmi del museo. Inoltre, esso rappresenta un ulteriore canale che consente al museo stesso di comunicare ancora una volta l'importanza della fiducia reciproca nel rapporto tra arte e impresa.
   
"Abbiamo progettato questo sito come luogo virtuale di incontro per le aziende aderenti al progetto Intrapresae; tramite una veste istituzionale graficamente up-to-date, abbiamo posto l'accento sulla loro mission comune e ne abbiamo raccontato le singole interpretazioni" afferma Alberto Bovo, presidente e direttore creativo di Hangar Design Group, già responsabile dell'immagine coordinata della Collezione Peggy Guggenheim e dal 2002 parte del gruppo Intrapresae. "Fil rouge di questa narrazione è proprio la relazione che lega queste aziende all'arte intesa come ispirazione e fermento culturale per il proprio fare impresa. Le immagini che le rappresentano testimoniano la condivisione di quei valori educativi promossi dalla Collezione Peggy Guggenheim in grado di guidare la cultura aziendale verso le grandi sfide del nostro tempo".
   
Le imprese partner di Intrapreasae Collezione Guggenheim sostengono il gruppo attraverso la propria storia e identità, traendo dall'arte quegli stimoli che possono ispirare la cultura d'impresa al cambiamento e alle sfide della società contemporanea. "L'Arte ispira l'Impresa, L'Impresa fa vivere l'Arte", è questo il pay-off di Intrapresae che esprime l'identità del gruppo e accompagna il suo progressivo impegno a favore della valorizzazione e fruizione dell'arte.

"In questo connubio tra arte e impresa" dichiara Philip Rylands, direttore della Collezione Peggy Guggenheim, "e nel dialogo tra espressioni e metodologie provenienti da esperienze diverse, germina una forma di creatività e innovazione in grado di fornire alle aziende un nuovo codice per interpretare il contemporaneo, e di permettere all'arte di indirizzare i suoi messaggi a pubblici sempre più eterogenei attraverso canali differenti, quali appunto il nuovo sito dedicato a Intrapresae. Ringrazio per questo Hangar Design Group che ha creato un ulteriore strumento di comunicazione, motore dello sviluppo aziendale e della diffusione dei valori artistici nell'ambito delle molteplici declinazioni del mondo globale".




Comunika: Master Ambiente Comunicazione Qualità Sicurezza



ALITA', SICUREZZA, AMBIENTALE, SICUREZZA, COMUNICAZIONE, FORMAZIONE, QUALITA', SVILUPPO SOSTENIBILE;, SOSTENIBILITA', ENERGIA, STAGE, ROMA

VI EDIZIONE 

MASTER IN AMBIENTE 
COMUNICAZIONE QUALITÀ E SICUREZZA
 

AL VIA LA NUOVA EDIZIONE CON IMPORTANTI NOVITA' 

ORIENTAMENTO ALL'AMBIENTE 

IL LAVORO PASSA PER L'AMBIENTE 

Comunicare l'ambiente: mai come oggi è importante saper parlare di un tema sempre più trasversale, che interessa la politica come l'economia, la cronaca come la salute.

La conoscenza delle tematiche ambientali non è più prerogativa di una piccola parte di operatori dell'informazione, ma diventa un patrimonio condiviso per garantire ai cittadini una corretta informazione. Le numerose e varie opportunità offerte dal settore hanno fatto crescere la domanda nei confronti della nuova figura professionale del comunicatore ambientale.

Comunika, Istituto specializzato nella Formazione, Sviluppo e Comunicazione, risponde a tale richiesta con il Master in Ambiente, Comunicazione, Qualità e Sicurezza, che giunge alle VI edizione ampliato in termini di ore e di moduli didattici e con l'importante novità delle aree tematiche su qualità e sicurezza ambientale.

Obiettivo del percorso didattico è di formare comunicatori ambientali a 360 gradi, in grado di svolgere attività di informazione presso Enti, Pubbliche Amministrazioni, Associazioni e Scuole. La comunicazione ambientale diventa oggi indispensabile per promuovere comportamenti ecosostenibili, per costruire intorno alle tematiche ambientali una positiva adesione ai modelli di riferimento sul medio e sul lungo termine per favorire la gestione e la tutela del territorio.

Ascoltare i cittadini per conoscerne i bisogni, favorirne la partecipazione quali protagonisti delle scelte in materia ambiente: la tutela dell'ambiente riguarda tutti e nessun parco o impianto per la produzione energetica può essere realizzato senza il coinvolgimento, e il consenso, della comunità locale.

Ma trattare l'ambiente significa anche affrontare un argomento scientifico, che richiede un linguaggio appropriato ma allo stesso tempo chiaro e immediatamente fruibile dal pubblico. Non si può rischiare di parlare solo agli addetti ai lavori.

Il Master, che in prima battuta illustra un ampio iter  di orientamento  professionale al settore ambientale, forma e prepara professionisti capaci di operare nei diversi settori della comunicazione ambientale e delle relazioni esterne, all'interno degli uffici stampa e nell'organizzazione di eventi, approfondendo in particolare modo i nuovi aspetti giuridici in materia ambientale. Il fine ultimo, è quello di trasferire un patrimonio di competenze che, attraverso significativi periodi di stage presso Enti come Aiab, Ecoradio, Achabgroup, Delfia, Igeam, Ambiente Italia e molti altri ancora, permetta di integrare con le conoscenze sull'ambiente, la comunicazione, il giornalismo, il marketing, la ricerca sociale, il diritto ambientale, il turismo, ecc.   

Il Master si articola in 450 ore: 150 ore destinate alla formazione in aula e 300 ore alla parte pratica, sotto forma di Stage, per una durata minima di tre mesi (modalità part-time). 

Di seguito maggiori dettagli: 

Alcune delle figure professionali che il Master mira a formare 

  • Esperto di Relazioni Pubbliche e di Marketing Socio – Istituzionale;
  • Esperto della partecipazione locale per lo sviluppo sostenibile;
  • Esperto di Strategie di Comunicazione Ambientale;
  • Documentarista e Divulgatore di temi Ambientali in Associazioni culturali, Scuole ed Enti per il turismo;
  • Responsabile Ufficio Stampa;
  • Operatori di Turismo sostenibile;
  • Giornalisti in ambito ambientale;
  • Coordinatori della Comunicazione delle Associazioni Ambientaliste;
  • Portavoce politico;
  • Coordinatore politico ambientale di partiti  e candidati.
 

Sbocchi occupazionali

Enti Pubblici del Territorio, Aziende ed Imprese del settore, Testate Giornalistiche, Radio, Tv, Agenzie pubblicitarie, di consulenza e di comunicazione.

PROGRAMMA

LAVORARE NEL SETTORE DELL'AMBIENTE 
 
Elementi di base di comunicazione

Pensare l'ambiente. Inquadramento storico-culturale dell'ecologismo 

- Cause ed evoluzione della cultura antiecologica occidentale

- Nascita del pensiero ecologista. Le precondizioni culturali

- Proto-ecologismo e neo-ecologismo

- Temi e visioni della cultura ecologista

- Le strategie ecologiste 
 
Lobbying ambientale 
 
 - Le associazioni ambientaliste 
 - Il ruolo della magistratura e della giurisprudenza 
 - I grandi processi 
 - Attività di pressione politica ambientale

Strumenti di Comunicazione Ambientale 
 
 - Chi è l'addetto stampa ambientale 
 - Come lavora l'ufficio stampa 
 - Preparare un comunicato stampa e una conferenza stampa 
 - Lavorare in redazione: i luoghi della Comunicazione
 
 
Comunicare l'Ambiente 
 
 - L'ambiente nei media 
 - Il comunicatore ambientale 
 - La comunicazione istituzionale ambientale 
 - Il posizionamento 
 - Comunicazione di crisi 
 - Fattore nimby 
 
Legislazione ambientale 
 - L'unione europea e l'ambiente: gli strumenti di politica ambientale comunitaria 
 - L'Italia e l'ambiente: gli strumenti di politica ambientale nazionale 
 - Le normative di settore

L'ambiente per la collettività 
- Il piano di Comunicazione ambientale 
- Case history: esperienze di comunicazione di un'associazione ambientalista e di un ente locale 
 
Comunicare i rifiuti 
 - Basi normative nazionali e comunitarie 
 - La gestione dei rifiuti in Italia: dalla raccolta differenziata all'incenerimento 
 - Una campagna di comunicazione sui rifiuti 
 - Best practices

Comunicazione politiche ambientale 
 
- Comunicare il partito dei Verdi 
 - Il ruolo del comunicatore di un partito 
 - Le campagne elettorali "verdi" 
 - La comunicazione del Ministero dell'Ambiente 
 - Case history

L'energia: un problema ambientale 
- Le fonti energetiche 
- L'uso e le politiche energetiche  
- L'inquinamento 
- Quale futuro per l'energia

L'ambiente per l'impresa 
- L'ambiente come fattore critico di successo 
- Verso una comunicazione più sostenibile 
- Case history

Radio e TV per comunicare l'Ambiente 
- Comunicazione e linguaggio radio e Tv 
- Tecniche di promozione radio e tv e new media 
- Interviste radio e tv  
- Case histoty 
- Esercitazioni
 
 
Qualità e Gestione Ambientale I  
I modelli organizzativi per la gestione sostenibile delle organizzazioni
 
- La variabile ambientale nella gestione aziendale  
- I sistemi di gestione ambientale (ISO 14001 - EMAS) 
- Analisi ambientale 
- Documentazione del Sistema di Gestione Ambientale 
- Auditing Ambientale 
- Dichiarazione Ambientale 
- I percorsi di certificazione e registrazioni degli enti di verifica 
- Sistemi di gestione volontari (Gestione dell'Energia, Salute e Sicurezza sul lavoro)  
- Gli indicatori della sostenibilità ambientale

Sicurezza ambientale 
- Classificazione del rischio ambientale 
- Sistemi di controllo di sicurezza ambientale 
- Impianti a rischio incidente rilevante 
- Gestione dei casi di emergenza tossicologica 
- Strumenti per la prevenzione e il risanamento ambientale

Qualità  e Gestione Ambientale II 
I modelli produttivi della sostenibilità dei prodotti 
- La comunicazione ambientale nel marketing aziendale  
- Le norme volontarie (ISO 14020) sulle etichette e marchi ecologici 
- Lo strumento LCA 
- La dichiarazione Ambientale di prodotto 
- L'Ecolabel europeo

Iter di Orientamento all'Ambiente 
- Il mercato del lavoro e la situazione italiana 
- Individuazione di competenze, desideri ed obiettivi professionali 
- Gli strumenti di comunicazione con il mercato: curriculum vitae, lettere di presentazione,   colloquio di selezione 
- Le tecniche di ricerca del lavoro 
- L'individuazione degli attori nel settore ambientale 
- Le figure e i percorsi professionali nell'Ambiente

CORPO DOCENTE

Sara Fioravanti  
Giurista dell'Ambiente. E' esperta di legislazione ambientale nazionale ed internazionale. Dal 1998 lavora nella direzione legale legislativa del WWF Italia, dove segue questioni politiche ambientali parlamentari e governative. E' autrice di documenti, articoli e libri su tematiche ambientali ed ha un'esperienza pluriennale come docente in corsi di specializzazione e post universitari 
Felix Lecce 
Esperto di Comunicazione 
Roberto Pagliuca 
Marketing communication Manager, con esperienza acquisita nelle aree commerciale, marketing e comunicazione di Telecom Italia, TIM e BNL, è stato responsabile del Viaggio della Fiamma Olimpica di Torino 2006, il più grande evento itinerante mai organizzato in Italia. Negli ultimi anni ha specializzato il suo profilo nella Comunicazione intorno ai temi dell'Ambiente e della Sostenibilità come Direttore Generale di Delfia Srl e Segretario Generale di FederBio  
Marta Geranzani 
Biologa, esperta di gestione integrata dei rifiuti e nelle tematiche connesse, lavora da più di dieci anni nel settore, prestando la propria professionalità prevalentemente nella Pubblica Amministrazione. Attualmente lavora presso il Comune di Roma e ha maturato la sua esperienza pressi l'APAT e l'ARPA Lombardia per la programmazione e la progettazione nella materia.  
Danilo Selvaggi 
Responsabile Relazioni Istituzionali della Lega per la Protezione degli Uccelli (LIPU). Si occupa di cultura ecologica e politiche ambientali, con particolare riferimento alle attività parlamentari sulle tematiche naturalistiche. Fondatore e già direttore del Centro di Cultura Ecologica di Roma, consigliere del Ministro dell'Ambiente nel Governo Prodi 2006. E' laureato in filosofia e studia i risvolti socio-culturali e filosofici dell'ecologismo. Ha curato l'edizione di due volumi dell'Osservatorio sulla Biodiversità, di cui è direttore culturale. 
Federica Penna 
Esperta di tecniche di promozione media Radio-televisive. È responsabile promozione Media e Progetti Speciali di WWF  Italia. Ormai da diversi anni collabora con la Rai  Radiotelevisione Italiana in qualità di Produttore Esecutivo 
Augusto Peruzzi 
Laureato in Economia e Commercio, è Responsabile Gruppo di Audit e Consulente di Sistemi di Gestione Ambientale certificato CEPAS ed esperto di gestione ambientale e di sviluppo sostenibile. Membro del Consiglio di Amministrazione di Igeam S.r.l. e responsabile delle Business Unit "Management & Sostenibilità", è stato docente presso l'Università degli Studi di Cassino ed è docente di corsi accreditati CEPAS presso UN, UNIFORM, Dasa Academy e ANGQ per la gestione ambientale. Membro del Gruppo di Lavoro UNI GL1 "SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE"  e del Comitato direttivo di ASSORECA. È infine autore di numerose pubblicazioni ambientali.  
Elisabetta Di Caprio 
Chimico, esperto in tecnologie di monitoraggio dei microinquinanti in matrici ambientali presso Istituzioni Pubbliche di protezione dell'Ambiente e del Territorio. Attualmente coordina il dipartimento di Igiene Industriale in Eni Spa per gli impianti a rischio incidente rilevante. 
Giancarlo Fiorito  
Economista dell'Energia. Laureato all'Università di Ginevra, si è poi specializzato al Politecnico di Losanna. Si occupa principalmente di sistemi ad idrogeno e fotovoltaici. È attualmente impiegato presso il Centro Studi di un'agenzia governativa sulle politiche energetiche e le statistiche dell'energia. Dopo aver collaborato con ecoblog.it, cura attualmente un blog personale  
Claudia Carmenati  
Giornalista Pubblicista, è account di Comunicazione politico-istituzionale specializzata nelle tematiche ambientali. In qualità di addetto stampa lavora per WWF Italia, Regione Marche, Anas e Italia Lavoro   
Andrea Pietrarota 
Sociologo della comunicazione - Scientific Bureau Coordinator Rimini Fiera 


Alessandro Pornaro  
Consulente di Carriera 
Adriano Mingarelli 
Coordinatore Regione Lazio Asitor - Associazione Italiana per l'Orientamento;  
Responsabile Area Comunicazione Comunika

Inizio previsto  
Aprile 2010 

Sede lezioni  

Centro Congressi Cavour, 
Via Cavour, 50/a 
00 Roma
 
 
 

Stage 

Il Master, ponte ideale tra cultura e lavoro, garantisce, a seguito della prova finale, l'esperienza diretta sul campo tramite lo stage presso Associazioni ambientaliste, Istituzioni, Aziende, Società di comunicazione ambientale ed Enti. Di seguito alcune delle realtà partner di Comunika: Aiab – Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica, Delfia – Comunicazione tra Economia e Ambiente, Achabgroup s.r.l - Rete Nazionale di Comunicazione Ambientale, Ecoradio, Italia Nostra, Igeam, Lipu, Rinnovabili.it, Ambiente Italia, Centro Antartide, Gf Ambiente e molte altre ancora  

Quota di partecipazione 

Il costo del Master è di euro 3.500,00 + IVA (con possibilità di rateizzare l'importo in tranche mensili); la quota comprende: materiali didattici, dispense, tutoring, partecipazione a workshop e attività esterne. E' possibile attivare pagamenti personalizzati. 

Borse di Studio  

Sono previste due Borse di Studio a copertura totale del valore di  3.500,00 + Iva, Borse Parziali ed Agevolazioni. 

Selezioni 

Per partecipare alle selezioni è necessario inviare il Curriculum Vitae al seguente indirizzo e-mail: master@comunika.org, indicando il Rif. "Master in Ambiente Comunicazione Qualità e Sicurezza". 

Per maggiori informazioni, cliccare www.comunika.org/leggi_master.aspx?ref=3

oppure contattare la Segreteria Organizzativa allo  06. 44291240 .




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Postato da Servizio Diffusione Comunicati su CorrieredelWeb.it L'informazione fuori e dentro la Rete. il 2/22/2010 10:20:00 PM



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Redazione del CorrieredelWeb.it
www.CorrieredelWeb.it

Gianluca Marziani: INCONTRI RAVVICINATI DI ALTRO TIPO. Mostra collettiva sabato 27 febbraio





INCONTRI RAVVICINATI DI ALTRO TIPO
Un progetto a cura di Gianluca Marziani
 
Opening: sabato 27 febbraio 2010 dalle ore 18:00
via Esino 48 - San Benedetto del Tronto (AP)

 

 




 

UN NUOVO SPAZIO ESPOSITIVO A SAN BENEDETTO DEL TRONTO. ARTSINERGY DISVELA LE PORTE DEL SUO CENTRO PER LE ARTI VISIVE. UNA COLLETTIVA CON DIECI PROTAGONISTI DELLA SCENA ITALIANA. UN VIAGGIO TRA OPERE CHE ROMPONO I CONFINI DEL REALE. DIECI INCONTRI RAVVICINATI DI ALTRO TIPO…

 

I PROTAGONISTI: GIOVANNI ALBANESE – MATTEO BASILE' – DAVIDE BRAMANTE – PAOLO CONSORTI – ALBERTO DI FABIO – ROBERT GLIGOROV – VERONICA MONTANINO – ANTONIO RIELLO – ADRIAN TRANQUILLI –  MARIO VESPASIANI
 
 
ARTSINERGY apre ufficialmente al pubblico la sua grande sede di San Benedetto del Tronto. Dopo una preview con le opere di Salvatore Emblema, sarà la mostra curata da Gianluca Marziani a presentare la natura aperta di questo centro privato per le arti visive. INCONTRI RAVVICINATI DI ALTRO TIPO rivela l'attitudine più evidente dell'ultimo decennio: un'arte che sta mescolando linguaggi e tematiche, creando un'estetica ibrida che indaga le molteplici derive del reale. Gli autori contemporanei affrontano l'uomo e l'ambiente in modo peculiare, toccando scienza e tecnologia, nuovi culti e nuovissime culture, filosofie ed ecosistema. I loro incontri col mondo sono veritieri e al contempo veggenti, un mix di plausibilità e futurismi che sostituisce il fantarealismo agli eccessi utopici dei decenni passati.
Il viaggio espositivo inizia con una porta fiammeggiante di Giovanni Albanese, incipit d'ingresso in cui la luce perimetrale viene irradiata da lampadine a fiamma tenue. Un'opera di forte impatto scultoreo, poetica e moralmente aperta, coerente con le migliori ricerche dell'artista. Completa l'intervento un'eclisse solare tra stelle accese, conferma visionaria di un metodo ben radicato nella cultura iconografica del Novecento.
Lungo il percorso ci imbattiamo tra molteplici visioni del paesaggio: una è quella di Matteo Basilé con la sua umanità estrema nei territori dell'Oriente arcaico e sacrale, a conferma di una ricerca fotografica che connette la memoria ancestrale al futuro postecnologico.
Anche Paolo Consorti ricostruisce paesaggi estremi per corpi performatici, un mondo altro tra mitologie e visioni dantesche, un luogo ultimo che mescola riprese video, tecnologie digitali e formule pittoriche.
Mario Vespasiani cortocircuita la visione su altri paesaggi estremi, luoghi tra mistero e apocalisse posturbana, flash lisergici di un'archeologia del prossimo futuro.
Dentro la città e il mondo reale viaggia, invece, la fotografia ad esposizioni multiple di Davide Bramante. Sovrapposizioni e dissolvenze incrociate che sublimano il caos odierno nella qualità olistica della convivenza temporale e spaziale.
Per Alberto Di Fabio il paesaggio significa spazio ulteriore, visione del microcosmo cellulare o del macromondo di luoghi reali e attinenti. Raffinate pitture di apparenza astratta che, assieme alle stelle di Albanese, indicano la via dell'universo tra realtà e utopia.
Robert Gligorov porta l'obiettivo fotografico sui gesti e le posture dell'umanità occidentale. Le sue azioni performatiche catalizzano lo sguardo sulle azioni radicali di una normalità solo apparente. E' la temperatura della violenza subliminale, della decadenza postideologica, della catarsi di un mondo tra saggezze esitanti e certezze disperse.  
Altrettanto sagace ma con taglio ironico è lo sguardo di Antonio Riello. Molti i linguaggi e gli approcci adottati dell'artista, attento a rivoltare la cronaca e le derive dell'umanità occidentale. Opere che parlano di oggetti e forme ad alto impatto emotivo, piccole "bombe" estetiche per narrare il lato assurdo dei media quotidiani.
Veronica Montanino affonda lo sguardo ad un passo dagli oggetti del quotidiano, sul crinale in cui le forme normali si riformulano in feticci. Tutto si gioca sul valore dell'aura, su modelli di ascendenza pop e deriva intimista, lungo i canoni del femminile e le dinamiche dell'umanità occidentale.
A chiusura del viaggio non poteva mancare una visione fantarealista, lo sguardo della diversità che alimenta lo spazio morale del mondo. Adrian Tranquilli utilizza i supereroi Marvel con una tensione sacrale, fortemente antropologica. Il suo Batman, assieme alla visione universale firmata Di Fabio, apre il progetto verso gli incontri ravvicinati coi bordi ultimi del Pianeta.

 

Ingresso libero: Lun - Ven ore 10:00-13:00 / 15:00-19:30 - Sabato su appuntamento
La mostra prosegue fino al 17 Aprile 2010

 

Info:
06 83512663
0735 380841



sabato 20 febbraio 2010

Finissage "InsideOut"


C.A.R.M.A.

Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate

 InsideOut

Mostra-evento di Arti Multimediali Cina/Italia

-Finissage-

Performance sonora del gruppo STEREOCILIA PROJECT

in collaborazione con Ji Chaolin

  

A cura di Mariagrazia Costantino, Veronica D'Auria, Frine Beba Favaloro

 

26 febbraio 2010

ore 18:00

 

Casa dei Popoli


In occasione dell'ultimo giorno di InsideOut, mostra-evento che ha già unito importanti e significative opere di video arte di Zhang Peili e Lino Strangis a interessanti interventi musicali, il C.A.R.M.A. - Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate, presenta "THE SENSITIVE SOUND", performance sperimentale di STEREOCILIA PROJECT in collaborazione con Ji Chaolin.

La performance sonora rielabora in chiave elettronica, e quindi prettamente odierna, suoni e suggestioni dell'antica tradizione cinese catturando e rielaborando in diretta la voce classica, per noi allo stesso tempo esotica, del cantante lirico cinese insieme ai suoni dell'ambiente (e quindi anche del pubblico).    

L'evento è stato realizzato con il sostegno dell'Istituto Confucio Sapienza Università di Roma e dell'Associazione Generale Comunità Cinese di Wencheng in Italia del Sud, e con il patrocinio della Fondazione Italia Cina e del MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell'Università di Roma Sapienza.

                   

Da ven 12 a ven 26 Febbraio 2010

Orari di apertura: venerdì, sabato, domenica  ore 16:30-18:30      

C.A.R.M.A., Casa dei Popoli , Viale Irpinia n.50, Roma

                    E-mail: ass.carma@gmail.com       http://carma.qblog.it             

Ufficio Stampa: Veronica D'Auria: 349 2304021, veronica.dauria@gmail.com

                           Frine Beba Favaloro: 349 1753657, frinebeba@gmail.com 




martedì 16 febbraio 2010

Elegante Femminilita'. Esposizione Internazionale d’Arte Contemporanea

Elegante Femminilità

Esposizione Internazionale d'Arte Contemporanea



Artisti in mostra:
Araba
Silvia Carrara
Nives Guazzarini
Martina Tapinassi
Berta Otero
Alessia Zucchi
Aby Wabara
Hayat Saidi
Luminita Gall
Amelia Salladini
Flaminia Quattrocchi

Opening: Martedì 16 Febbraio ore 18

Dal 16 febbraio al 1 marzo 2010

Orari di apertura:
da martedì a venerdì dalle ore 16,00 alle 19,00
sabato mattina dalle ore 10,00 alle 12,00
Chiuso venerdì 19 febbraio


A cura di Sabrina Falzone, Critico e Storico dell'Arte
www.sabrinafalzone.info




Artisti italiani e stranieri provenienti da tutto il mondo parteciperanno alla prima edizione dell'Esposizione Internazionale d'Arte Contemporanea "Elegante Femminilità" che sarà allestita dal 16 febbraio al 1 marzo 2010 presso la Galleria Il Borgo, ubicata in uno dei quartieri più esclusivi di Milano, a due passi dai Navigli e da Porta Ticinese.
L'esposizione propone una raffinata e precisa riflessione attraverso le arti visive sui temi di eleganza e femminilità, rivisitati con tecniche e maniere artistiche contemporanee.
L'odierna società, improntata ad un esasperato culto delle apparenze, assiste al tramonto dell'eleganza e all'inevitabile apoteosi dell'esagerazione come mezzo di affermazione individuale e strumento di prevaricazione sociale.
L'eleganza non è chiassoso esibizionismo, ma silenziosa espressione dell'anima come attestano i sobri motivi floreali di Alessia Zucchi, leggiadri e fluttuanti. La rassegna artistica vuole approfondire questo aspetto di profondità espressiva correlato all'immagine femminile.
Mistiche, avvolte nel silenzio della tela, appaiono le figure muliebri di Aby Wabara, artista di origini nigeriane sapiente nel modulare la luce con le zone d'ombra.
Un'atmosfera ancestrale anima le donne dipinte da Silvia Carrara come genitrici della terra, straordinari simboli di vita e speranza.
I temi di sofferenza e sensualità correlati all'esperienza femminile diventano protagonisti della ricerca artistica della pittrice spagnola Berta Otero che si cimenta nel grande formato con enfasi cromatica, ancor più accentuata dalla frammentazione segnica di Amelia Salladini che si eleva a seducente poesia del colore. Un cromatismo che veicola il significato intimo dell'opera d'arte nel gesto informale di Hayat Saidi, autrice marocchina dalle particolari doti artistiche.
 Raffinatissima è la pittura su vetro eseguita da Araba, che approfondisce l'iconografia di Maddalena, evocandone le delicate movenze rinascimentali di reminiscenza botticelliana.
Armonia e dignità aleggiano nell'omaggio a Civardi proposto da Martina Tapinassi che rinnova la tradizione storico-artistica fiorentina. Nell'Eleganza Antica si rifugia anche la pittrice romena Luminita Gall, efficace nell'espressività tonale.
Una sezione della mostra è dedicata all'arte scultorea, valorizzata dalla produzione Raku di Nives Guazzarini, che sublima l'imago femminile nella libertà dell'eleganza.

Sabrina Falzone



Presso Galleria Il Borgo
c.so San Gottardo 14
20136 Milano


lunedì 15 febbraio 2010

Fabbri.CA, Tomas Rajlich, Toccare la luce, dal 18 febbraio a Milano


fabbri.ca Contemporary art - Tomas Rajlich, Toccare la luce

artpages
Tomas Rajlich - Toccare la luce
Fabbri.CA Contemporary Art
Via Stoppani 15/c, Milano 20129
Tel +39 348 7474286 | info@fabbricontemporaryart.it

Dal giovedì 18 febbraio 2010
al domenica 04 aprile 2010

Orari:
ma/ven h. 10.30/13.00 - 16.00/19.30; sab su appuntamento

A cura di Silvia Pegoraro

La prima mostra che la galleria FABBRI Contemporary Art inaugura nel 2010 è dedicata a un grande dell'astrattismo: l'artista Tomas Rajlich, fuoriuscito dalla Cecoslovacchia nel 1969, in seguito all'invasione dell'esercito sovietico, e vissuto sino ad oggi in Olanda, dove è diventato forse il più importante pittore astrattista operativo in questo paese negli ultimi decenni. La mostra – che verrà inaugurata giovedì 18 febbraio alle ore 18.30 e sarà aperta al pubblico fino al 4 aprile 2010 – prelude a una personale di Rajlich che si terrà al Museo Michetti di Francavilla al Mare (Chieti) a partire da fine marzo di quest'anno. Catalogo in galleria, con un testo di Silvia Pegoraro.

Negli anni '60 del secolo scorso, Tomas Rajlich diventa una delle figure di riferimento di quella corrente pittorica che si muove in direzione di un'analisi ultima del linguaggio pittorico e di un processo di scomposizione dello stesso per isolarne gli elementi costitutivi, in consonanza con le esperienze della minimal e del concettualismo, ed anche sulla scia della sferzata radicalmente dissolutoria e letteralmente "azzerante" di esperienze come Azimut, Zero, Nul, quindi di artisti come Manzoni e Klein. Le espressioni più diffuse coniate per descrivere tale corrente sono "pittura analitica" e "pittura-pittura". Si tratta comunque di una "pittura fondamentale" (R. Dippel), volta a indagare la morfologia e il senso dei propri fondamenti. Rajlich ne è dunque uno dei protagonisti, e incrocia nell'ambito delle grandi mostre dell'epoca altre figure forti del panorama europeo e americano, da Robert Ryman a Gerhard Richter, da Alan Charlton a Agnes Martin .
Sin dalle prime fasi della sua ricerca, le tele di Rajlich mostrano il "fondamento" della pittura, non diversamente dai lavori contemporanei dei pittori minimalisti americani. I suoi primi dipinti sono caratterizzati da una qualità modulare – la griglia, la quadrettatura, che costituisce una sorta di suo "marchio di fabbrica" – mentre le opere del Rajlich più maturo mostrano un più complesso modo di risolvere l'idea-chiave che la pittura sia un'entità autoriflessiva. I suoi monocromi più recenti - dagli anni '90 ad oggi - esplorano la combinazione dell'impersonale, del gestuale e della forza creativa della luce; sono variazioni sull'intensità, la luminosità e la consistenza della pittura. La sensibilità dell'artista emana dalla sottile modulazione della pittura sulla tela, ma ad essere enfatizzati sono soprattutto il colore e la luce, che muta perennemente la superficie dipinta.
Rajlich crea sensibilissime texture di materia-colore, che la luce sembra impregnare della sua stessa linfa vitale, sino a cancellare il confine tra vista e tatto, creando una suggestiva coincidenza tra di essi: come se il nostro sguardo potesse toccare le superfici di queste tele, e insieme il potenziale tocco delle nostre mani ci permettesse di percepirne l'immagine.
Proprio sulle opere dagli anni '90 ad oggi si concentra la mostra "Toccare la luce" presso la galleria Fabbri Contemporary Art, che presenta circa venti lavori di Rajlich, tra cui due installazioni costituite da varie tele. A collegare i lavori degli ultimi decenni con le loro radici storiche, due dipinti: uno della fine degli anni '60 e uno della metà degli anni '80.
Dopo i maestosi panorami desertici di Nul, il nobile gelo di Robert Morris e Carl Andre, il concettualismo architettonico bidimensionale dei Wall Drawings di Sol LeWitt, il lavoro di Rajlich afferma l'ineludibile suggestione di un "fare" pittorico che rinvia a Kazimir Malevich, a Piet Mondrian, a Ad Reinhardt, in cui il rigore "concettuale" e strutturale non esclude un'apertura raffinata e calibrata al mondo dei sensi e della percezione.

 

La superficie è ciò che meglio definisce e caratterizza l'azione pittorica di Rajlich: la sua ricerca si articola proprio sulla superficie, un luogo in cui l'azione del dipingere trova il più ampio movimento. L'impianto pittorico appare segnato in particolare da due elementi: l'illusoria plasticità del colore, con le sue profondità simulate e i falsi piani percettivi, e la dinamica, sottile eleganza del segno, unita al forte temperamento della pennellata. Tutto questo mette in luce la contraddizione tra la staticità tendenzialmente connaturata al monocromo e l'energia guizzante e mutevole della luce e del colore.
Per Rajlich dunque, la pittura è un'attività metamorfica, che continuamente trasforma se stessa, chi la pratica, chi la guarda : permette all'uomo di creare un gioco dialettico dove il sapere e il fare – il vedere e il toccare – si uniscono per dare origine a una dimensione artistica non mistica né metafisica, eppure animata da una forte tensione conoscitiva ed emotiva.

Nota biografica

Tomas Rajlich nasce nel 1940 e si forma nell'ambito delle arti visive, prima alla Scuola di Arti Decorative, poi all'Accademia di Belle Arti a Praga. Si dedica inizialmente alla scultura, e ben presto sceglie il filone astratto-geometrico. Nel 1966, insieme ad altri fonda il "Klub Konkretistů" - l'equivalente ceco dei gruppi "Nul" o "Zero"- procurandosi così la fama a livello nazionale. Circa due anni dopo, il mondo internazionale dell'arte scopre il suo lavoro al Museo Rodin di Parigi, nell'ambito di una mostra collettiva dedicata alla Scultura Cecoslovacca. Nel 1969, Rajlich decide di lasciare il suo paese a causa dell'occupazione sovietica, ed emigra in Olanda, dove viene nominato Professore alla Vrije Academie, e nello stesso tempo scopre la sua vocazione di pittore.
Rappresentato dalla Galleria Art & Project di Amsterdam, dalla Galleria Yvonne Lambert di Parigi e dalla Galleria Françoise Lambert di Milano, il suo lavoro inizia presto ad essere apprezzato su scala internazionale, e Rajlich è invitato a partecipare a grandi esposizioni profondamente innovative, come Fundamental Painting (1975) allo Stedelijk Museum di Amsterdam. La prima retrospettiva di Rajlich si è tenuta al Palazzo Martinengo di Brescia nel 1993.
La sua nazione adottiva, l'Olanda, ha conferito all'artista il prestigioso Premio Ouborg per la carriera, nel 1994, e in questa occasione il Gemeentemuseum di L'Aia ha ospitato la sua seconda retrospettiva. Nel 2006, in occasione del suo 65° compleanno, presso lo stesso Museo si è tenuta una retrospettiva dei lavori su carta di Rajlich. Nella nativa Repubblica Ceca, il Dům Uměni Města di Brno gli ha dedicato una retrospettiva nel 1998 e la Galleria Nazionale di Praga nel 2008.
I lavori di Rajlich fanno parte di prestigiose collezioni internazionali, e l'artista ha ricevuto parecchi commissioni per la realizzazione di opere monumentali, come l'installazione costituita da sei grandi tele per il Raad van State di L'Aia (Olanda).
Dal 1999 al 2002 Rajlich è stato uno degli artisti in residenza presso il Centre Georges Pompidou a Parigi.
Oggi vive e lavora fra L'Aia, Praga e Parigi.

Inaugurazione giovedì 18 febbraio 2010 h. 18.30

18 febbraio - 4 aprile 2010

Catalogo:
Bilingue Italiano-Inglese

Testo critico:
Silvia Pegoraro

Fabbri.CA Contemporary Art
Via Stoppani 15/c
Milano 20129
Tel +39 348 7474286
info@fabbricontemporaryart.it




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