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Arte e Cultura

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sabato 31 gennaio 2015

Al via la terza edizione di DeltArte dedicata alle Identità riemerse


Al via la terza edizione di DeltArte dedicata alle identità riemerse.

Residenze d'artista e coinvolgimento delle scuole sono gli ingredienti principali della terza edizione del festival itinerante

Anche quest'anno il Delta del Po sarà invaso dalla creatività under 35: ritorna infatti il festival itinerante DeltArte, grazie alla vincita del bando Culturalmente promosso per il terzo anno consecutivo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. 

A cura di Melania Ruggini & Voci per la Libertà.


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Redazione del CorrieredelWeb.it


MICHELANGELO PISTOLETTO. Il Terzo Paradiso sul mare di Habana

MICHELANGELO PISTOLETTO.

Il Terzo Paradiso sul mare di Habana

di Fortunato D'Amico



Le coincidenze sono sempre fatti straordinari, che ci lasciano sorpresi ogni qualvolta ci ritroviamo a loro cospetto, chiedendoci come ciò sia  stato possibile.  

Uno di questi sincronismi temporali è accaduto il 17 dicembre 2014 sulle acque di Malecon, a L'Avana, dove il fiume Almendares si unisce al Mar dei Caraibi, proprio mentre veniva annunciata al mondo la possibile riapertura dei rapporti diplomatici tra USA e Cuba. 

Una performance organizzata, dall'Ambasciata del Terzo Paradiso all'Avana, in collaborazione  con  Galleria Continua, Laura Salas Redondo e dell'artista Alexis Leyva "Kcho", avvenimento legato alla giornata della Rinascita, il Rebirth-Day 2014 che   si festeggia ogni anno in tutto il mondo il 21 dicembre, è stata l'occasione per riflettere ancora una volta sulle possibilità dell'arte di dare avvio a processi di partecipazione interattiva della società.

Con un tempismo da profezia, attraverso una complessa preparazione. che ha anticipato di qualche giorno la messa in scena della manifestazione, 60 imbarcazioni in movimento sul mare di Cuba disegnavano i tre grandi cerchi, che formano l'ormai conosciutissimo segno del Terzo Paradiso progettato da Michelangelo Pistoletto. Tutto questo accadeva nel momento stesso in cui il mondo apprendeva della riapertura del dialogo internazionale tra americani e cubani.  

Il segno del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto è ormai diventato, in tutto il mondo,  l'emblema della nuova rivoluzione culturale che anima lo spirito di molte persone coinvolte nei processi di cambiamento consapevole in atto nel terzo millennio. L'artista attraverso questo simbolo ha dato avvio ad una pragmatica artistica in cui l'orizzonte estetico è l'inizio per  intraprendere progetti  etici di trasformazione sociale e democratica insieme ad altri cittadini.  

Ogni azione  artistica è quindi un'opportunità per dare vita  ad un laboratorio di democrazia, dove la pratica della partecipazione, attivata con coinvolgimento delle organizzazioni culturali e di quelle associative, consente di promuovere l'incontro delle differenze, da cui hanno origine  i progetti condivisi. 

I simboli, quando sono significativi ed effettivamente utilizzati come strumento operativo all'interno della comunità, nella loro peculiare capacità di sintetizzare significati e visioni perfezionate dai processi di umanizzazione, diventano dispositivi per la rigenerazione di scenari di vita armonici, perché tendono a riequilibrare gli eccessi derivati da un rapporto sconsiderato tra un soggetto e gli altri. A tal proposito il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto è uno strumento speculativo e pratico, costituito da tre cerchi  allineati sulla stessa retta, in cui i due opposti, portano i termini del confronto dicotomico, quali natura e artificio,  assolutismo e democrazia, individuo e società, mentre il terzo cerchio centrale rappresenta la nuova situazione di equilibrio tra i due laterali. 

Il prossimo anno, nell'ottobre 2015, l'installazione "The Rebirth" inaugurerà al Palais des Nations, sede dell'ONU a Ginevra, e rappresenterà tutti gli Stati membri dell'ONU, uniti nel simbolo del Terzo Paradiso.  Auguriamoci che anche in questo caso essa diventi annunciatrice di una reale ed armonica  rinascita del pianeta. 

 GUARDA IL VIDEO



CREDITS  

Progetto de Michelangelo Pistoletto per  il Rebirthday 2014
Organizzato da Galleria Continua in collaborazione da Alexis Leyva "Kcho"
Cuarators: Lorenzo Fiaschi e Laura Salas Redondo
con l'aiuto dei pescatori di base navale: «Juan Manuel Marquez» Playa, La Habana, Cuba; Yane Estrada «El Olonés»; José Luis Pumarino «Empujon»; Argelio Hernandez (Pucho) «Playa IV»;Miguel «Michel»; Gabriel Coto «Coto»;Alfredo Isaac «Anita»; Raul «Dino»; Ivan Quintana «Naylet»; Pablo Perez «Papucho»; Frank José Casanueva (Pepe) «Cuatro vientos»; Miguel & Carlos Laurenti «Damaris»; Ricardo Torres & Damian «RD»; Leddys Lilomo & Ariel Zayas «Malimar»; José Ivan «Elizabeth»; Jesus Triana «El aire»; José Luis (el Pachi) «Angy»; Armando Morejon «Maylene»; Pablo Rodriguez «Bolero»; Alyoth Marichal «PMP»; Narciso Perramin «Pablo»; Eloy Roberto Pumarino «Playa»; Humberto Montoro «Ramon Andrés»; Michel Castell «Felicò»; Jorge Alberto Galán «Playa V»; Cirilo Suarez «Roble»; Luis Mora Cisnero & Yunier Diaz «Rayo»; Manuel Camejo & Manuel Camejo Menéndez «L'agadi»; Alberto «El Caday»; Osvaldo Alpizar «Dos hermanas»; Homero Moràn Gomez «Lisella»; Alberto Moran «Miriam»; Jose Heriberto Sanfiel «Yean Mario»; Eduardo Vidal Cruz « Ely »; Pablo Perez «Playa XII»; Daniel Fuentes « Playa XI »; Eduardo Martinez «El Cauto»; José Aguilar «Playa X»; Wilfredo Abstengo « Playa XVI »; Sandy Fuentes «Michelle»; José Luis Rodriguez «Dante III»; Rogelio Payret «La aguja»
Fernando Cabrera «Miccara»; Eugenio Batimentos «El Royma»; Yoan Planche «Ciudad Habana»; Alberto Llanes & Yunia Diaz «Chadai»
Nestor Acosta «Castero»; Abdel Alonso «Amigos».


28/01/2015  www.lastampa.it/blogs/culturanatura


giovedì 29 gennaio 2015

DUE EVENTI IMPORTANTI DA NON MANCARE A FEBBRAIO A COSIARTE AD OSTIA


INCONTRO CON LA DANZATRICE E COREOGRAFA FRANCESE CHRISTINE GERARD


 

A Febbraio CosiArte ad Ostia avrà il grande piacere e privilegio di accogliere la danzatrice e coreografa , tra i nomi di maggior spicco della "Nouvelle Danse" francese.

 

Questo stage prevede due giorni di studio di 5 ore ciascuno, nel week end del 7 e 8 Febbraio 2015.

La lezione è composta da 2 ore di tecnica, livello intermedio/avanzato e 3 di laboratorio, aperto a tutti

Sabato: 13.00 – 18.00

Domenica: 10.00 – 15.00

 

«Insegnare, trasmettere, lasciar fare, semplicemente formulare una proposta. Una proposta che viene pensata a partire da punti di vista totalmente differenti seguendo l'umore del giorno, ma soprattutto ed essenzialmente in relazione con la persona, per tendere ad avvicinarsi il più possibile alle sue domande.

Una pedagogia dissociata  in relazione con l'umano, e l'empatia. Una pedagogia dove la necessità tecnica è un mezzo e non un fine e dove ciascuno può inventare la sua danza in rapporto alla propria storia. Una pedagogia dove la tensione scompare a vantaggio dell'attenzione e dove l'intenzione è nel palmo delle mani di ciascuno. Il desiderio di attraversare o no lo spazio è una libertà individuale e l'insegnamento è solo un mezzo, una lieve apertura.» 

Christine Gérard

 

CHRISTINE GÉRARD

danzatrice e coreografa, tra i nomi di maggior spicco della "Nouvelle Danse" francese

 

Negli anni '60/'70 del secolo scorso la Francia è uno dei primi Paesi europei ad accogliere le nuove tendenze della danza contemporanea americana – rappresentate dai grandi coreografi Merce Cunningham e Alwin Nikolais – avviando così la stagione della "Nouvelle Danse" (nuova danza) francese.

Proprio alla Nouvelle Danse è legato il nome di Christine Gérard, formatasi con le figure di maggiore spicco di quella felice stagione, quali Françoise e Dominique Dupuy, Jaqueline Robinson e Susan Buirge, dalla quale ha appreso il metodo pedagogico di Alwin Nikolais. Con questi suoi importanti maestri Christine ha danzato in diverse occasioni, per poi fondare nel 1974, insieme a Alex Witzman-Anaya, la compagnia ARCOR (Animazione e Ricerca Coreografica), in seno alla quale ha creato più di quaranta coreografie tra il 1975 e il 1999.

Ha danzato inoltre con François Verret, Jean Pomares, Alex Witzman-Anaya e Daniel Dobbels. Oltre che a Parigi e in diverse altre città della Francia, si è esibita in Svizzera, Germania, Inghilterra, Polonia.

All'attività di danzatrice e coreografa dal 1968 ha affiancato quella di docente, insegnando tecnica, improvvisazione e composizione al centro "Pour un lieu de création" (del quale è stata anche direttrice), alla Scuola Superiore di Studi Coreografici di Parigi (ESEC), al Conservatorio di La Rochelle, e per ventidue anni al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica e Danza di Parigi. Dal 2004 conduce numerosi laboratori al Centro Micadanses, al Centre National de la Danse e agli Incontri Internazionali di Danza Contemporanea di Parigi (RIDC) per la formazione al Diploma di Stato.

Testo redatto a cura di Valeria Morselli

 

COSTO COMPLESSIVO DELLO STAGE: 80,00   

SOLO LA PARTE DI LABORATORIO: 50,00 EURO

SOLO LA PARTE TECNICA: 30,00 EURO

 

PRENOTARE ENTRO E NON OLTRE IL 4 FEBBRAIO TRAMITE BONIFICO BANCARIO

CosiArte A.S.D Banca Popolare dell'Emilia Romagna, agenzia di Torvaianica

IBAN: IT58A0538722000000002224604

 

CONFERMARE L'AVVENUTO PAGAMENTO VIA MAIL DANDO IL NUMERO DEL CRO E SCRIVENDO PER SALDO STAGE CHRISTINE GERARD

 

Dove: CosiArte Lungomare Lutazio Catulo 14 – 00122 Ostia Lido Roma

Per info: CosiArte 06/87691633 – Rozenn 333 31 03 553

E-mail: cosiarte@libero.it



APERITIBLUES CON IL TRIO BLUES RUSTYBLUESY ENSEMBLE 28 FEBBRAIO DALLE ORE 19.30 ALLE 20.30



ALLEGRIA E SPENSIERATEZZA AVVOLGONO UNA SERATA ALL'INSEGNA DELLA MUSICA ACCOMPAGNATA DA UN BICCHIERE DI VINO

Possibilità, dopo il concerto, di rimanere insieme a cena al ristorante della Pinetina Beachvillage prenotandosi tre giorni prima.
Un supplì
Una pizza
Una bevanda
 

Prezzo dell'ingresso al concerto 9,00 euro

Prezzo della cena 12,00 euro
Per informazioni e prenotazioni contattare CosiArte 06/87 69 16 33 - Rozenn 333 31 03 553

Le armonizzazioni vocali sono il gioco musicale dei Rusty Bluesy. Le diverse identità dei componenti fanno del gruppo un vero e proprio laboratorio nel quale si sperimentano arrangiamenti in chiave personale.
 
Il blues, che ispira anche la denominazione del gruppo, si annida in
 molti spunti sonori, a volte emerge in modo esplicito, altre volte scruta da lontano brani di tutt'altra origine storica e geografica. Una parola che può rappresentare meglio di altre i Rusty Bluesy, è complicità. Non si tratta solo di affiatamento o di semplice comunione d'intenti: è qualcosa di più solido e profondo, un ventaglio espressivo di ammiccamenti e sorrisi, sottili ironie, eleganti giochi di sponde, inviti a lasciarsi andare, un po' come il trio castellano vivesse in permanente luna di miele col blues e i suoi derivati. Riescono a trasmettere passione con pochi essenziali strumenti e in particolare grazie ai brillanti intrecci vocali di Luca Consalvi e Daniela Di Renzo, mentre Claudio Rispoli, da bluesman navigato qual è, imbastisce trame sapienti con le sue chitarre elettriche lavorando sempre in piena armonia con la classe che caratterizza il gruppo. Senza dimenticare (vista l'assenza della batteria) l'apporto fornito dai primi due alla sezione ritmica e di rifinitura: uno accompagnandosi alla chitarra acustica, che stuzzica e solletica continuamente, la seconda alternando sonagli e kazoo. Sono legati alla tradizione, i Rusty, ma non solo. Amano ripescare classici, brani misconosciuti o del tutto dimenticati e arrangiarli in chiave personalissima, con sfumature frutto di tre talenti e percorsi musicali tanto affini quanto diversi. Hanno il pregio, infatti, di guardare oltre la Grande Famiglia del blues, adattando alle corde più intime un repertorio trasversale che abbraccia rock, pop, soul, reggae, canzone d'autore. 

LUCA CONSALVI Chitarra acustica e Voce
DANIELA DI RENZO Voce e percussioni
CLAUDIO RISPOLI Chitarra elettrica e Steell Guitar



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Rozenn Corbel
Danzatrice Coreografa Performer
Email : rozenn.corbel@libero.it
Skype: mescolanza16
http://www.artintheworld.net/drupal/it/category/artists/choreographers/rozenn-corbel

BLU ZAFFIRO by PPLG| Contemporary art

Online dal 3 Febbraio al 14 Marzo 2015   

Parte il 3 Febbraio il secondo appuntamento con Project Room, un ciclo di mostre virtuali in 3D, ideate e curate da Dores Sacquegna, per rendere omaggio al colore e ai protagonisti dell'arte, e che ripercorre – attraverso riferimenti, simbologie e alchimie - la storia dell'arte dalle origini ai giorni nostri. 

Attraverso la fruizione delle opere di artisti contemporanei (che di volta in volta si susseguono tra una cromia e l'altra) , passato, presente e futuro perdono le loro coordinate temporali lasciando il posto alla visione tridimensionale e all'immersione totale in ambienti creati al computer, celebrando l'incontro tra letteratura, poesia, storia, filosofia, musica e alchimia.  

Un progetto inedito e allestito  esclusivamente online e che trasforma la Primo Piano LivinGallery, da galleria fisica a galleria virtuale, continuando la sua mission di divulgazione dell'arte  e proponendo una visione globale dell'attività svolta dalla sua fondazione ad oggi.  

Questo ciclo di mostre in 3D, rappresentano per l'artista una palestra sperimentale e per il pubblico un nuovo modo di interagire con l'arte contemporanea, con un accesso 24h/24h no stop per tutta la durata di ogni singola rassegna. La mostra è accompagnata dal catalogo in pdf. Istruzioni per l'uso su http://primopianoatelier.com/?p=2198

ARTISTI: Kohlene Hendrickson (Svizzera), Sofi Basseghi (Australia), Xavi De Juan-Creix (Spagna), Andria Santarelli (Francia), Cor Fafiani (Olanda), Gerard Frances (Francia), Isidora Ficovic (Serbia), Kadie Schmidt Hackenberg (Germania), Maya Nival Borgia (Francia), Nicole Gaulier (Francia), Fie Tanderup (Danimarca), Steve Lewis (Usa), Hyemi Cho (South Corea), Christel Sobke (Germany),  Giulio De Mitri (Taranto),  Andrea Mattiello (Pieve a Nievole/PT),  Mirta De Simoni (Volano/TN), Maria Irene Vairo (Salerno), Massimo Festi (Ferrara), De Stradis Oronzo (Mesagne/BR).



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Redazione del CorrieredelWeb.it


mercoledì 28 gennaio 2015

Collezione Maramotti | Corin Sworn: work in progress


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Max Mara Art Prize for Women | Corin Sworn: work in progress

20 maggio - 19 luglio 2015
Whitechapel Gallery, Londra

3 ottobre 2015 - 28 febbraio 2016
Collezione Maramotti, Reggio Emilia


Corin Sworn, vincitrice dell'ultima edizione del Max Mara Art Prize for Women, presenterà la sua nuova importante opera commissionata presso la Whitechapel Gallery di Londra a maggio 2015 e alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia a partire da ottobre 2015. L'opera segue la residenza italiana di sei mesi dell'artista a Roma, Napoli e Venezia e rappresenta il culmine della quinta edizione del Premio.

Il suo nuovo progetto, centrato sulla Commedia dell'Arte italiana, consiste in una grande installazione che abbina architettura, scultura e materiale tessile e che costituirà il "palcoscenico" di una performance realizzata dal vivo.

Sworn si è particolarmente interessata all'evoluzione della commedia nel tempo e agli esempi di "scambi di identità" presenti negli intrecci narrativi. Ha esplorato il ruolo ricoperto dall'abbigliamento nella società italiana del XVI e XVII secolo e la capacità dell'attore di destabilizzare relazioni e gerarchie.
L'artista sta ora lavorando alla realizzazione del progetto.

Durante la residenza l'artista ha studiato manoscritti rari di pièce tradizionali e ha visitato teatri, biblioteche e musei.

A memoria di questa intensa esperienza in Italia, su commissione di Collezione Maramotti e Max Mara, 3D Produzioni sta realizzando in esclusiva per Sky Arte HD (canale 120 e 400 di Sky) un lungometraggio che ne documenta i momenti topici, in cui sono incluse interviste, oltre che con l'artista, con esperti della Commedia dell'Arte, tra cui il maestro Antonio Fava, con il critico e curatore Pier Paolo Pancotto, con l'attore Gianni de Luigi e con la poetessa Lisa Robertson.

Vedi il trailer del film


Collezione Maramotti
Via Fratelli Cervi 66
42124 Reggio Emilia - Italy
www.collezionemaramotti.org
www.facebook.com/collezionemaramotti
 



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martedì 27 gennaio 2015

Le assicurazioni sulle opere d'arte

Quali sono le novità previste dalle compagnie per i prossimi mesi a proposito delle assicurazioni sulle opere d'arte? Nel prossimo futuro, le opzioni verranno arricchite in misura significativa. Occorre precisare, in primo luogo, che un'assicurazione relativa all'arte è pensata per i collezionisti, per le istituzioni o semplicemente per i clienti privati che hanno un'opera d'arte (per esempio un oggetto di antiquariato, o una scultura, o un quadro) e vogliono metterla al sicuro, proteggendola dal rischio di danneggiamenti, smarrimenti, incendi o furti.
Le opzioni a disposizione cambiano a seconda della compagnia: certo è che per i prossimi mesi la maggior parte delle imprese potenzierà i pacchetti previsti. Basti pensare a quel che succederà con National Suisse, la cui linea dedicata all'arte si chiama Artas: all'interno di essa sono state aggiunte numerose sottocategorie. Tra queste, vale la pena di menzionare la categoria Veicoli storici, la categoria Galleries (che è pensata per gli antiquari e per i galleristi) e la categoria Strumenti musicali; ma non si possono dimenticare la categoria Exhibitions (ideata per i vernissage e per le mostre) e la categoria Home (che si rivolge a coloro che in casa possiedono numerose opere d'arte).
Anche Zurich ha in programma novità degne di nota, come per esempio Zurich Art, un'assicurazione online  che copre  anche le spese sostenute per l'installazione di vetri blindati, porte, sistemi di emergenza e così via. Da Allianz, infine, arriva la possibilità di registrare i propri beni all'interno dell'Art Loss Regiser, con in più la copertura globale per tutti i casi di trasporti e spostamenti.

lunedì 26 gennaio 2015

L’ARTE DI FARE SPAZIO Ritrovare gli spazi perduti



L’ARTE DI FARE SPAZIO
Ritrovare gli spazi perduti
Mercoledì 28 gennaio 2015 ore 18:00presentazione del corso
Docente: Elisabetta Sonda
SATURA Associazione Culturale

Nell’ambito delle sue molteplici attività l’Associazione Culturale SATURA, organizza il corso L’arte di fare spazio, ritrovare gli spazi perduti, presso la sua sede di Palazzo Stella.
Il valore delle cose non sta nel loro possesso, ma nell’uso che ne facciamo. Nel corso degli anni ognuno di noi accumula all’interno della propria abitazione una serie di oggetti che perdendo il loro valore affettivo e di utilizzo pregiudicano l’equilibrio della casa e l’armonia delle persone che ci vivono. Il Professional Organizer insegna a riorganizzare gli spazi secondo una logica, permettendo di ricreare un luogo accogliente, liberandosi delle cose futili e superflue.
Durante il corso saranno forniti i mezzi per personalizzare la propria casa, organizzare le stanze in seguito a cambiamenti e migliorare la gestione del focolare domestico. Le lezioni saranno così suddivise:
- Caro spazio, quanto mi costi! (il valore degli oggetti). Presentazione del corso
e mini-workshop su “Come organizzare un armadio”
- Discorsi da salotto (living e ingresso)
- Arte nuova in cucina (cucina e sala da pranzo)
- I luoghi della quiete (camera da letto, camera dei bambini e bagno)
Costo: la partecipazione al corso base è gratuita; sarà dovuta solo la quota di associazione a Satura.
Il Docente: Elisabetta Sonda, olandese di nascita, dopo varie esperienze lavorative in Inghilterra, Germania, Francia approda a Milano dove si diploma in Architettura d’Interni. Come conseguenza dei numerosi traslochi, impara a riorganizzare e ristrutturare le diverse sue abitazioni sia in Italia che all’estero perfezionandosi come Interior Designer e Professional Organizer. Dal 2014 è associata a APOI Associazione Professional Organizers Italia.
Per informazioni ed iscrizioni telefonare ai numeri 010 2468284 o 338 2916243 / 366 5928175 negli orari di segreteria, dal martedì al venerdì dalle ore 9:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:00 e il sabato dalle ore 15:30 alle 19:00, o scrivere a info@satura.it
Posti Limitati: è gradita la preiscrizione.


Satura art gallery
SATURA Art Gallery
Piazza Stella 5/1 16123, Genova Italy

venerdì 23 gennaio 2015

ON-DO ELEPHANTS EVER FORGET | Alexandra Pirici & Manuel Pelmuş, OGGI venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 gennaio, Oratorio San Filippo Neri, Bologna



Questo testo viene mostrato quando l'immagine è bloccata              presenta:
              DO ELEPHANTS EVER FORGET?
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Alexandra Pirici e Manuel Pelmus , An Immaterial Retrospective of the Venice Biennale 2013, Enactment of Supreme Meeting
painting by Giacomo Grosso, 1st International Art Exhibition of the City of Venice 1895
Alexandra Pirici & Manuel Pelmuş > 23-24-25 gennaio 2015

Oratorio San Filippo Neri – via Manzoni 5, Bologna
 
OGGI venerdì 23  gennaio > performance dalle 18.00 alle 22.00
DOMANI sabato 24 gennaio > performance dalle 19.00 alle 23.00
domenica 25 gennaio > performance dalle 15.00 alle 19.00
 
ON è a cura di
Martina Angelotti
 
www.onpublic.it

 

In occasione di ON - Do elephants ever forget? Alexandra Pirici & Manuel Pelmuş sono stati invitati, in collaborazione con la Fondazione del Monte, a concepire un progetto performativo per Bologna, legato in parte alla storia e alla tradizione artistica della città.
Da questo invito nasce Public Collection - Bologna, il progetto che il duo di artisti - già rappresentanti del Padiglione Romania alla Biennale di Venezia del 2013 - ha concepito ad hoc per l'Oratorio San Filippo Neri, l'ex Oratorio dei Filippini (acquisito e ristrutturato dalla Fondazione del Monte) con il significativo intervento d'armatura in legno della cupola barocca distrutta durante la guerra, realizzato dall'architetto Pier Luigi Cervellati. L'Oratorio di via Manzoni si propone come luogo ideale per un'azione performativa pensata come un ongoing show, in cui entrare e uscire quando si vuole. Non esiste inizio né fine. Una mostra in continua trasformazione durante le tre giornate del 23, 24 e 25 gennaio 2015, in occasione di Art City Bologna 2015.
 
Public Collection-Bologna è pensato come una serie di azioni fisiche che mettono in scena alcuni dei capolavori più significativi della storia dell'arte antica e recente, attraverso la sola combinazione dei corpi di cinque performer. La mostra è una collezione di opere "in vita" che si formano e si sciolgono sotto i nostri occhi e che a tratti ci troviamo improvvisamente a riconoscere.
Public Collection affronta la storia dell'arte e la assume fisicamente, incarnando la fondazione del museo pubblico come patrimonio collettivo, un'istituzione che dovrebbe funzionare come un organismo: si nutre di oggetti culturali, li accumula, li colleziona, processa e storicizza, restituendo un ritratto e una riflessione sulla società stessa.
La strategia adottata da Alexandra Pirici e Manuel Pelmuş è quella dell'enactment, la diretta messa in atto di opere angolari della storia dell'arte con l'intento di rivendicarne la storia e la sostanza, solo e sempre umana. Quadri, sculture e monumenti vengono de-scalate o de-monumentalizzate utilizzando solo corpi umani, inscenando composizioni che non fanno uso di scenografia né di oggetti, e prescindono anche dagli indumenti. Le nuove opere sono emanazioni delle opere originali, ma nel riprodurle i performer rimangono in equilibrio tra alleanza con il referente e tensione critica.
 
Public Collection utilizza strategie simili a quelle di opere precedenti, come "Immaterial Retrospective of the Venice Biennale" o "Just Pompidou It. A Retrospective of Centre Pompidou". Nel primo caso, ad esempio, il gruppo di performer metteva in scena la storia della Biennale di Venezia in un padiglione vuoto.
Per Public Collection - Bologna gli artisti prendono in considerazione il luogo specifico e le rappresentazioni dominanti in un ampio spazio-tempo, includendo opere significative per la storia dell'arte della città e ponendo la storia globale in dialogo con quella locale. Partendo dall'iconografia con cui la città di Bologna si ritrae ed è stata ritratta, Public Collection – Bologna passa attraverso opere come il Compianto di Niccolò dell'Arca e la Fontana del Nettuno del Giambologna per arrivare a La Nona Ora di Maurizio Cattelan e la Ragazza con l'orecchino di perla di Vermeer, recentemente transitata a Bologna, a due passi dall'Oratorio San Filippo Neri.
 
Public Collection – Bologna è realizzato in collaborazione e con il supporto di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

L'opera è parte di Do elephants ever forget? ON 2014, progetto realizzato grazie a fUNDER35, con il contributo di Fondazione del Monte, della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna nell'ambito di BO ON Bologna si Accende e in collaborazione con l'Istituzione Bologna Musei | Residenza per artisti Sandra Natali, Art City Bologna 2015.
 
Do elephants ever forget? è il titolo scelto per l'edizione 2014 di ON, un progetto di arte contemporanea che invita artisti italiani e internazionali a realizzare opere site specific, azioni e performance in luoghi pubblici della città di Bologna.

Il primo appuntamento di ON - Do elephants ever forget? inaugurato il 13 dicembre 2014 ha visto la realizzaizone di Souvenir d'Italie (lumières), installazione luminosa di Luca Vitone, visibile fino al 30 gennaio sul Ponte Galliera a Bologna.


 
Scarica le immagini di ON - Do elephants ever forget?

Scarica il comunicato stampa di Alexandra Pirici & Manuel Pelmuş | Public Collection - Bologna

Scarica il comunicato stampa di Luca Vitone | Souvenir d'Italie (lumières)

Scarica la scheda di ON - Do elephants ever forget?

 
Contatti e informazioni
info@onpublic.it
www.onpublic.it


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www.corrieredelweb.it

Corso sulla Storia dell’Arte ebraica: visita guidata alla Giudecca di Palermo.

Nell'ambito del Corso di Cultura e Storia dell'Arte Ebraica organizzato da Siciliantica si terrà Domenica 25 Gennaio 2015 alle ore 9,30 con appuntamento a Piazza Bellini, una visita guidata alla Giudecca di Palermo. Poco fuori le antiche mura punico-romano (i cui resti sono ancora visibili sotto il terrapieno su cui sorge la chiesa di San Cataldo), che lambivano il torrente Kemonia, gli ebrei di Palermo edificarono il loro sobborgo che abitarono sino all'editto di Granata del 31 marzo 1492 con il quale i "Cattolicissimi" re Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia decretarono la loro espulsione da tutte le terre di Spagna. La Giudecca, che nel momento di massima espansione arrivò a contare circa 5.000 abitanti, era suddivisa in due contrade: la Meschita e la Guzzetta. La Via Maqueda (realizzata nel XVI secolo) prima, e la via Roma poi (costruita nel XIX secolo) causarono lo sventramento del quartiere ebraico sconvolgendo l'assetto viario originario: un dedalo di vicoli, piazzette, orti e giardini. La contrada Guzzetta fu quasi completamente cancellata. Della Contrada Meschita, invece, rimangono visibili rare tracce testimoniate dalla toponomastica ancora in uso.

L'itinerario inizia a Pizza Bellini e percorrendo per un breve tratto la Via Maqueda a sinistra si apre la Via Calderai (l'antica Firraria) lungo la quale ancora oggi hanno sede diverse officine per la lavorazione dei metalli, attività svolta per secoli da maestranze ebree. Superato l'Arco della Meschita si percorre il vicolo omonimo che conserva l'atmosfera dell'antico quartiere e si arriva nella Piazza Meschita che ricade su parte dell'area del cortile della Sinagoga. Percorrendo subito dopo la Via Giardinaccio (a destra l'Arco del Notaro da accesso ad un tipico cortile), strada dove anticamente venivano costruite sedie, anche mediante l'utilizzo delle fibre vegetali raccolte lungo il torrente Kemonia, e superato via Maqueda si raggiunge Piazza Santi Quaranta Martiri al Casalotto, dove sorge il Palazzo Marchesi entro cui si trova un ipogeo, probabile mikveh (bagno rituale ebraico). Più avanti si apre la Piazza del Ponticello dove si attesta la presenza di un piccolo ponte sul torrente Kemonia posto in corrispondenza con la Porta di Ferro. Percorso il suggestivo passaggio pedonale di Vicolo Viola e attraversato nuovamente la Via Maqueda ci si trova davanti la Chiesa di San Nicolò di Tolentino, del XVI secolo, che si ritiene occupi l'area su cui sorgeva la Sinagoga Grande con annesso cortile interno (XV secolo), a destra si entra nel Convento di San Nicolò da Tolentino, oggi sede dell'Archivio Storico Comunale. Si arriva nell'Aula Damiani Almejda, opera dell'Architetto Giuseppe Damiani Almejda, con le dimensioni e gli elementi simbolici che evocano un tempio ebraico: ideale ricostruzione dell'antica Sinagoga. La visita, totalmente gratuita, sarà guidata dal prof. Francesco D'Agostino dell'Istituto Siciliano di Studi Ebraici e dalla dott.ssa Chiara Utro.

Per informazioni 346.8241076 – Email: palermo@siciliantica.it.




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Redazione del CorrieredelWeb.it


giovedì 22 gennaio 2015

Radio-walkshow in Caffarella di Urban Experience



Nell'ambito di Piedi per Terra e Testa nel Cloud. Esplorazioni urbane per una mappa attiva della memoria partecipata, progetto realizzato con il sostegno di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Dipartimento Cultura

Sabato 24 gennaio 2015

ore 15,00 Radio-walkshow in "Caffarella – Almone fiume sacro"
organizzato da Urban Experience Carlo Infante
Partenza da studio.ra in via Bartolomeo Platina 1/F (Appio Latino) - Roma

Un percorso per riflettere sul triste destino che attanaglia il terzo fiume del Lazio per lunghezza. L'Almone, fiume sacro per gli antichi romani, è oggi noto soprattutto per essere il principale corso d'acqua che attraversa la valle della Caffarella. Un fiume che ha accompagnato millenni di storia capitolina, ma che dalla stessa Capitale rischia di restare soffocato.

La conversazione nomade conterà anche sulla voce dell'architetto Konstantin M. Brandenburg di Studio Archetipo per alcuni cenni storici-archeologici sul fiume Almone.

ore 15,30 (durante il Radio-walkshow, lungo il Parco della Caffarella)
Performance "La Terra sotto i Piedi e il Cielo tra i Capelli" di Claudia Fabris
Si tratta di una camminata in cui l'artista lega ai propri capelli dei palloncini gonfiati ad elio trasformandosi in una visione, un'apparizione che per un attimo è in grado di modificare l'ambiente, lo spazio che la circonda, trasportandolo in una dimensione onirica e surreale ....

ore 16 – Installazione sonora "Acquavite Mariana" di Carlo Fatigoni presso studio.ra con proiezione video "Il sacro Almone attende la rinascita" di Raffaella Losapio.

Un ambiente di sound art che evoca i paesaggi sonori del fiume Almone e di quell'acqua "mariana" da cui deriva il termine Marana.
Un'opportunità d'ascolto ambient che rilancia le strategie sensibili di esplorazione urbana non solo all'esterno della città ma all'interno del nostro immaginario sonoro metropolitano.

ore 18 – "Banco di Assaggio Casale del Giglio". Free.

IMPORTANTE, prenotate per tempo a: info@urbanexperience.it
twittare con #urbanexperience  #romacreativa #piedixterra

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IN MEDIA RES/NEL MEZZO DELLE COSE_un progetto di Angelo Mai alla Factory Pelanda


IN MEDIA RES/NEL MEZZO DELLE COSE
un progetto di Angelo Mai

con il sostegno di Roma Capitale
 Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica, Dipartimento Cultura 

DAL 18 GENNAIO AL 27 FEBBRAIO 2015

FACTORY PELANDA
Piazza Orazio Giustiniani 4 Roma


L'Associazione Angelo Mai con il sostegno di Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica, Dipartimento Cultura in collaborazione l'Assessorato alla Scuola, Sport, Politiche Giovanili e Partecipazione  e Zetema immagina di trasformare la Factory Pelanda, tra gennaio e febbraio 2015 in spazio di formazione aperto alla creazione e alla ricerca. 

Nel vivo dell'argomento, nel flusso mentre tutto accade. Questo è il significato che Orazio nella sua Ars Poetica diede all'espressione IN MEDIA RES, coniandola a proposito della penna dello scrittore per eccellenza: Omero. 

Non c'è bisogno di iniziare a raccontare da principio, la scala temporale diacronica non è essenziale, è nell'accadimento che si ritrovano i fili per andare a ritroso e in avanti. Questa espressione è fortemente aderente al concetto di contemporaneo e definisce il progetto per la Factory Pelanda

Dal teatro, alle arti visive e performative fino alla musica la necessità di stare nelle cose mentre accadono è ricorrente poeticamente ed esteticamente. L'idea è di entrare nel vivo dell'argomento, scegliendo di costruire percorsi che abbiano la capacità di coinvolgere il pubblico nella costruzione dei momenti artistici. Partendo dalla grammatica, dai primi passi che si muovono studiando il latino, il tentativo è di far muovere gli stessi primi passi allo spettatore che si avvicina al contemporaneo.

Le traiettorie di IN MEDIA RES/NEL MEZZO DELLE COSE sono intese come sezioni suddivise per vocaboli latini afferenti le 5 declinazioni e sono così divise: ROSA ROSAE grammatica del petalo e della spina, LUPUS LUPI grammatica dell'indomabilità e dell'affezione, CIVIS CIVIS grammatica dell'abitare il mondo e la creazione, PORTUS PORTUS grammatica della partenza e dell'asilo, DIES DIEI grammatica del tempo e dello sguardo.

Tutti gli incontri sono ad ingresso libero e gratuito. Si consiglia sempre la prenotazione a prenotazioni@angelomai.org


INCONTRI RIVOLTI AL PUBBLICO
20 gennaio h 18 
sui DISCORSI  regia, scrittura e pratica scenica  a cura di Fanny e Alexander

11 febbraio 
URBAN SPRAY LEXICON PROJECT
h 19 Freedom has many forms 
condotto da Andrea Alessandro La Bozzetta e Fiorenza Menni

19 febbraio 
NON NORMALE, NON RASSICURANTE - PROGETTO CARYL CHURCHILL 
una giornata sulla più importante drammaturga inglese contemporanea
h 19 Caryl Churchill a cura di Paola Bono 
con Accademia degli Artefatti, Bluemotion, Isola Teatro, lacasadargilla

24 febbraio
h 17 LE COSE BELLE di AGOSTINO FERRENTE e GIOVANNI PIPERNO (proiezione) 
h 18,30   sul documentario a cura di AGOSTINO FERRENTE
25 febbraio h 17 
STORIA CONTEMPORANEA
Sineddoche, Testaccio a cura di Samir Hassan dottorando in Storia Contemporanea de La Sapienza - Università di Roma

PASSEGGIATE ARCHEOLOGICHE
18 gennaio h 11
amoR passeggiata archeologica curata da Mind The Guide 
[appuntamento all'Arco di Costantino] 

14 febbraio h 11
amoR passeggiata archeologica curata da Mind The Guide 
[appuntamento all'Arco di Costantino] 


LABORATORI E MASTERCLASS
21 gennaio h 18 
GO DAI LAB/ scrittura nella forma canzone
master class a cura di Pino Marino

2 febbraio h 11 
ORA master class a cura di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo 
su preparazione attoriale e attraversamenti urbani

3 febbraio h 18 
CHORUS primo appuntamento per la creazione di un coro urbano a cura di Valerio Vigliar

4 febbraio h 15 
TROPICI laboratorio a cura di Michele Di Stefano Cristina Rizzo Silvia Rampelli

10 febbraio h 18 
GO DAI LAB/timbro orchestrazione e processi creativi master class a cura di Cristiano De Fabritiis

11 febbraio 
URBAN SPRAY LEXICON PROJECT
A Roma trovi sempre un sacco di scritte ovunque* 
Laboratorio a cura di Ateliersi
Proprietà delle scritte sui muri: anomimato, rischio del gesto, sintesi 
e sua conseguente qualità linguistica,urgenza del discorso. 
Come diventa una scritta materiale per la scena?
h 15 Con l'intenzione di dire condotto da Fiorenza Menni

17 febbraio h 15 
SE VUOI LA MIA VITA VIENI E PRENDILA
laboratorio a cura di Bluemotion sul Gabbiano di Cechov, tappa antropologica e documentaria per il film HAPPINESS

18 febbraio h 18 
GO DAI LAB/musica colta e musica incolta
master class a cura di Rodrigo D'Erasmo, Sebastiano De Gennaro, Enrico Gabrielli

19 febbraio 
NON NORMALE, NON RASSICURANTE - PROGETTO CARYL CHURCHILL 
una giornata di laboratori e master class sulla più importante drammaturga inglese contemporanea
h 15 laboratori con Accademia degli Artefatti, Bluemotion, Isola Teatro, lacasadargilla

26 e 27 febbraio h 17 
FAVOLE AL TELEFONO
laboratorio a cura di Bluemotion sulle Favole al Telefono di Gianni Rodari



Per info
Angelo Mai

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