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Arte e Cultura

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lunedì 29 luglio 2013

OPENART a Roveredo - Svizzera


openArt 2013

 

28 luglio - 6 ottobre 2013

Roveredo GR - Trii - Svizzera

 

www.openart.ch

 

Orari di apertura: ma - do 14.00 - 20.00 - lunedì chiuso

Per visite su richiesta: +41.(0)79 444 21 61

Entrata Fr. 5.-

 

Vernissage: sabato 27 luglio dalle ore 17.00

 

Sabato 7 settembre dalle ore 19.00

Performance artistica "Lanterna" di Carlo Nessi con musiche originali

 

Finissage: sabato 5 ottobre dalle ore 16.00

 

 

Alla fine di luglio apre per la tredicesima volta in località Trii, a Roveredo, pochi chilometri oltre Bellinzona sulla strada che porta al San Bernardino, la Rassegna internazionale di scultura e installazioni openArt.

L'esposizione è ormai diventata una tradizione, conosciuta in tutta la Svizzera e in ambito artistico in quasi tutta Europa, e permette di conoscere i nuovi lavori di artisti provenienti dalle più svariate nazioni.

Il suggestivo ambiente agreste in cui la rassegna è inserita contribuisce al confronto fra artisti e appassionati d'arte.

 

openArt, secondo quanto recita il titolo stesso, è "arte aperta". In molti sensi: in primo luogo perché le opere sono distribuite all'interno di un ampio parco naturale, secondariamente perché la rassegna è veramente "aperta" a quanti hanno qualcosa di significativo da dire, e, infine, perché le opere nascono dal rapporto che l'artista instaura con l'ambiente entro il quale esse vengono presentate.

Il visitatore si trova confrontato non solo con le opere, ma anche con un luogo incontaminato, in cui il tempo sembra essersi fermato. L'ampio spazio in cui le opere sono installate - il parco di Luigi a Marca in località Trii - è un territorio vissuto, in cui il lavoro dei campi si intreccia, in modo sorprendente e naturale, con questa iniziativa che mette a contatto diretto artisti, operatori del mondo dell'arte e semplici appassionati dell'espressione umana. Sempre importanti sono stati negli anni passati (così come lo sono in questa edizione) le presenze di artisti affermati che stimolano il confronto e sollecitano la creatività dei colleghi più giovani.

 

 

 

 

Questo l'elenco dei 65 artisti - in buona parte scultori, ma anche autori di installazioni o di interventi pittorici - di varia nazionalità che partecipano a questa 13.a openArt:

 


Luigi a Marca

Sandra Autengruber

Peter Beranek

Marcel Bernet

Günter Blenke & Rafael Köppel

Tamara Bialecka

Edgar Büchel

Irma Bucher

Pirmin Breu

Claudio Cassano

Sibylla Dreiszigacker

Pli Ebnöther

Adriàn Fortunato

Chiara Fiorini

Markus Fritschi

Ueli Gantner

Christa Giger

Armin Göhringer

Duosch Grass

Paolo Grassi

Fredy Hadorn

Daniel Hardmeier

André Heer

Alexander Heil

Regula Hotz

Brigitte Hundt

Edith Kappeler

Christian Kirchhofer

Jürgen Knubben

René Küng

KUSPI 013

Chris Pierre Labüsch

Peter Leisinger

Ilona Lenk

Line Lindgren

Maboart

Marck

Pascal Martinoli

Simeun Moravac

Marc Moser

Hubert Müller

Claire Ochsner

Marinella Owens

Benny Posca

Aniko Risch

Gianni Rodenhäuser

Dorothée Rothbrust

Pavel Schmidt

Anita Staedler

Christophe Starck

Dominique Starck

Beat Schild

Hansruedi Suter

Suter & Bult

Rolf Sprecher

Christiane Tureczek

VeronesiHöpflinger

Peter Vonmoos

Stefan Waibel

Anne Marie Catherine Wieland

Pt.Whitefield

Hanspeter Wyss

Katrin Zuzakova

 


 

Vari sono gli spettacoli che accompagnano il vernissage. In particolare sono da segnalare il concerto di musica classica moderna di Valerio Pizzorno e la performance di Pavel Schmidt.

Al calar della notte della serata di inaugurazione, spazio ad uno spettacolo di fuochi artificiali di André Heer, cui farà seguito la musica dei "Chinagipsy".

Indimenticabile sarà anche il finissage: al Grotto con gli artisti e con … cervo in salmì.

 


Per raggiungere ROVEREDO:

 

autostrada Milano-Chiasso-Lugano-Bellinzona-San Bernardino, uscita a Grono-Roveredo, km 10 dopo Bellinzona

 

 

 

 

 

Per contatti diretti con Luigi a Marca, organizzatore di openArt11:

telefono +41.(0)79.4442161  -  lamarca@bluewin.ch

immagini per la stampa disponibili e scaricabili dai siti  www.openart.ch   www.uessearte.it


venerdì 26 luglio 2013

Mare Arte, gli artigiani tornano sul lungomare di Saponara Marittima

Ultimo weekend con "Mare Arte", gli artigiani tornano sul lungomare di Saponara Marittima

 

"Mare Arte" ultimo atto. Nel suo quarto weekend, quello conclusivo, la mostra mercato dell'artigianato artistico messinese torna sul lungomare di Saponara Marittima, al confine con quello di Villafranca Tirrena, nell'area limitrofa al parcheggio. L'appuntamento, domani (sabato 27) e dopodomani (domenica 28), sempre dalle 16 alle 24.

La rassegna organizzata da Giovanna Militello, che ha caratterizzato l'intero mese di luglio, vede esporre decine di artigiani, prevalentemente donne, favorendo l'acquisto - anche su ordinazione - di quadri, sculture, bigiotteria, oggettistica per la casa, capi di abbigliamento e accessori. Oggetti unici, interamente lavorati a mano, secondo le tecniche del decoupage, dell'uncinetto, dell'intaglio del legno, della pittura.

 

Messina, 26 luglio 2013

giovedì 25 luglio 2013

SAVERIO TASCA TRIO MEDITERRE ALLA COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM






comunicati stampa | mostre | news


In occasione di Venezia Jazz Festival, la rassegna jazz dell'estate lagunare, domenica 28 luglio la Collezione Peggy Guggenheim rimane eccezionalmente aperta ospitando la performance di Saverio Tasca Trio Mediterre. Alle 21.30 il trio jazz guidato dal percussionista Saverio Tasca si esibirà in concerto: il suono cristallino del vibrafono, spesso paragonato alle gocce dell'acqua, darà vita a brani la cui ritmicità riporta alla vivacità e solarità propria di alcune musiche tradizionali mediterranee.  A fare da cornice, il giardino delle sculture Nasher, a casa di Peggy.

La Collezione e la mostra temporanea dedicata ai collage di Robert Motherwell saranno aperti a partire dalle 20, i biglietti sono acquistabili direttamente presso biglietteria del museo senza prevendita. Ingresso 14 euro.

Per info: Veneto Jazz 0423.452069
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Peggy Guggenheim Collection | Dorsoduro 701, 30123 Venezia | Tel. 041.2405.404/415

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ARTE, IN MOSTRA CERAMICHE DI PICASSO E LUSHENG A CALTAGIRONE (CT)




 
 

Dal 28 luglio al 22 settembre a Caltagirone (Ct)

 

"PABLO PICASSO / PAN LUSHENG: DIALOGO CON LA CERAMICA"

 

Esposizione di argille, dipinti, acqueforti, litografie e documenti dei due artisti

 

 


Disegni Diversi 31/08-01/09/2013 iscrizioni laboratori, Fano (PU)




comunicato stampa #1
La II edizione di Disegni Diversi sta arrivando

Manca poco più di un mese all'inizio ufficiale della seconda edizione di Disegni Diversi. Festival del Fumetto che vive il quotidiano e, in attesa che il ricco programma di mostre, incontri, presentazioni, performance venga svelato, si chiudono le iniziative di ASPETTANDOdd, ma si aprono le iscrizioni ai laboratori che si terranno a Fano (PU) durante il Festival, dal 30 agosto al 1 settembre 2013.

Con la fine di luglio termina infatti ASPETTANDOdd, serie di appuntamenti che accompa verso Disegni Diversi con una sorpresa per il pubblico. Il 29 luglio Cristina Portolano proporrà una performance di live painting "nascosta". Chiusa all'interno del Bardàn in piazza XX settembre a Fano, la muralista dipingerà una parete del locale, che sarà poi visibile a tutti dalla mattina di mercoledì 31 agosto. 

Si aprono invece le iscrizioni ad alcuni laboratori a numero chiuso che si terranno in differenti sedi della città più fortunata delle Marche in occasione del Festival. Tra questi il workshop di illustrazione tenuto da Octavia Monaco, quello sulla realizzazione di una Fanzine autoprodotta a cura di Mr.Mango, Elena Rapa e Laura Nomisake, la lezione dedicata al carnet di viaggio tenuta da Andrea Longhi e il laboratorio di Stop Motion a cura di Luca Caimmi e Marinagela Malvaso. Tutte le informazioni saranno pubblicate di volta in volta sulla pagina eventi Facebook di Disegni Diversi.

Continua inoltre fino al 19 agosto Amico o Superamico di Disegni Diversi, la campagna di crowdfunding che permette di finanziare, anche con un minimo contributo, il Festival ricevendo ricompense, rigorosamente a fumetti! Per supportare l'iniziativa occorre cercare Disegni Diversi su www.eppela.com.

DISEGNI DIVERSI II edizione

30 agosto , 31 agosto, 1 settembre 2013
FANO (PU) -  differenti sedi del centro storico
INFO LABORATORI: rulehot@gmail.com
Amico o Superamico di Disegni Diversi: www.eppela.com - disegni diversi

INFO: www.disegnidiversi.com
INFO ACCOGLIENZA: www.fanonline.it 





Pinacoteca “Carlo Contini” di Oristano: mostra KRÍSIS


 
K R Í S I S
 
SALVATORE GARAU – GIANLUCA VASSALLO
 
Oristano
Pinacoteca comunale "Carlo Contini"
29 luglio  – 7 settembre 2013
 

 
Lunedì 29 luglio (ore 19.00), presso la Pinacoteca "Carlo Contini" di Oristano sarà inaugurata la mostra KRÍSIS, una doppia personale che avrà per protagonisti
Salvatore Garau con Rosso Wagner e altre crisi e Gianluca Vassallo con Mattatoio
 
 
Si inaugura il 29 luglio nelle sale della Pinacoteca Comunale "Carlo Contini" di Oristano, in concomitanza col Festival DROMOS e sposandone il tema, la mostra K R Í S I S, una doppia personale che avrà per protagonisti Salvatore Garau con Rosso Wagner e altre crisi e Gianluca Vassallo con Mattatoio.
            Curate da Ivo Serafino Fenu e prodotte dalla Pinacoteca Comunale col contributo della Fondazione Banco di Sardegna, della Banca di Sassari e di Dromos Festival, la due personali sono unite dal tema della crisi, che, se da un lato fotografa una condizione contemporanea caratterizzante, a livello planetario, equilibri geopolitici e ambiente, economia e finanza, modelli di sviluppo e culture, famiglia, rapporti generazionali e sessualità, dall'altro fa presagire cambiamenti profondi e un futuro non necessariamente negativo, fermo restando che il termine greco Krísis è divenuto, oramai, un'imprescindibile categoria di confronto nella quotidianità di ciascuno, capace di condizionarne la percezione della realtà e le aspettative prossime venture.
            Per Salvatore Garau la krísis è il motore del cambiamento, l'irrefrenabile pulsione spirituale a creare per esistere, essa tracima dalle tele di questo irrequieto e polimorfo artista-musicista-scrittore che, proprio con Rosso Wagner, è stato ospitato recentemente nello Spazio Oberdan della Provincia di Milano. Dopo il "gran nero" di alcuni anni fa, passando per gli arditi accostamenti di verde e viola, adesso, per l'artista, è il tempo del rosso, un rosso inconfondibile, assoluto, liquido o materico, a evocare imprevedibili grumi di figurazione di un mondo in disfacimento eppure in perenne rinascita.
            Per Gianluca Vassallo il mattatoio è metafora della crisi, della società nella sua iperbole consumistica, dell'essere umano nella sua parabola disumanizzante, discendente ed eterodiretta. Macelleria sociale che poco ha a che fare con mode new age, animalismi vari e integralismi vegetariani, piuttosto icastica rappresentazione del potere, con i suoi riti, la sua "impersonalità" e la sua fatale serialità. Il paragone col Fassbinder più cupo, quello di Un anno di 13 lune, non è per nulla forzato. Icone perturbanti, dunque, al contempo archetipe e futuribili, funeree come un cadavere avvolto nel suo sudario e palingenetiche, come un nascituro all'interno della sua placenta.
 
Per informazioni:
tel. 0783 791262
 
Sede della mostra "K R Í S I S":
Pinacoteca comunale "Carlo Contini" – Hospitalis Sancti Antoni, Via Sant'Antonio, Oristano (OR)
DATE:          29 luglio  – 7 settembre 2013
ORARI:        lun-sab 10.30/13.00 – 17.00/20.45




mercoledì 24 luglio 2013

progetto “Dormi, mio amore” di Made4Art

Dormi, mio amore:

Elena Amodeo e Vittorio Schieroni

Inaugurazione della mostra e presentazione del libro

Dormi, mio amore

martedì 30 luglio, ore 18.30

M4A - MADE4ART, Milano | 30 luglio-16 settembre 2013

Dormi, mio amore: Elena Amodeo e Vittorio Schieroni

è la summer exhibition di Made4Art che vede protagonisti i due fondatori di questa nuova realtà dedicata alla comunicazione e all'organizzazione di eventi d'arte e cultura in tutte le sue manifestazioni.

Il progetto

Dormi, mio amore si basa sul dialogo tra l'arte di Elena Amodeo e la scrittura di Vittorio Schieroni, toccando in maniera originale il tema del rapporto tra realtà e mondo interiore, tra conformismo e libertà di scelta, ponendo quesiti, suscitando dubbi, invitando i visitatori – e i lettori – a prendere una posizione.

In mostra presso la sede di Made4Art una serie di tecniche miste su carta di grandi dimensioni realizzate da

Elena Amodeo nel 2013, tutte appositamente per la presente esposizione: figure vigili o dormienti, che ricambiano lo sguardo dell'osservatore come davanti a uno specchio o fluttuanti in uno stato di sospensione. I lavori sono esposti con un particolarissimo allestimento in grado di creare due ambienti e due situazioni nei quali il visitatore della mostra può immergersi. Ogni opera dell'artista è accompagnata da un brano tratto dal racconto Dormi, mio amore di Vittorio Schieroni, che ha suggerito alcuni soggetti dei dipinti: nella Personale di Elena Amodeo la parola diventa invito alla riflessione e spunto per l'interpretazione delle opere d'arte.

La pubblicazione del racconto di

Vittorio Schieroni con Vanilla Edizioni, scritto terminato anch'esso nel 2013 dopo una serie di variazioni e integrazioni, è una seconda tappa di questo progetto a quattro mani, ideale estensione della mostra nel tempo. Tra le pagine del testo la narrazione incontra le opere di Elena Amodeo, in un reciproco scambio di contenuti, interpretazioni e punti di vista, tra immagine e concetto. Il volume verrà presentato durante la serata d'inaugurazione della Personale.

La mostra, con inaugurazione martedì 30 luglio 2013, sarà visitabile su appuntamento fino a lunedì 16 settembre, giornata conclusiva della summer exhibition durante la quale è previsto un

evento-finissage.

Dormi, mio amore: Elena Amodeo e Vittorio Schieroni

Opere di Elena Amodeo, testo di Vittorio Schieroni

M4A - MADE4ART, Via Voghera 14 - ingresso da Via Cerano, 20144 Milano

30 luglio-16 settembre 2013

Inaugurazione martedì 30 luglio, ore 18.30

Finissage lunedì 16 settembre, ore 18.30

Negli altri giorni la mostra sarà visitabile esclusivamente su appuntamento

Volume-catalogo in galleria

www.made4art.it, info@made4art.it, t. +39.02.39813872




lunedì 22 luglio 2013

"Territori Instabili", Strozzina, Firenze, dal 10 ottobre 2013




TERRITORI INSTABILI

Confini e identità nell'arte contemporanea

 

Artisti: Kader Attia, Zanny Begg & Oliver Ressler, Adam Broomberg & Oliver Chanarin, Paolo Cirio, The Cool Couple, Tadashi Kawamata, Sigalit Landau, Richard Mosse, Paulo Nazareth, Jo Ractliffe

 

A cura di Walter Guadagnini e Franziska Nori

 

11 ottobre 2013-19 gennaio 2014

Anteprima stampa: giovedì 10 ottobre 2013, ore 12.00 / Inaugurazione: giovedì 10 ottobre 2013, ore 19.00

 

Centro di Cultura Contemporanea Strozzina

Palazzo Strozzi, Firenze

Territori instabili. Confini e identità nell'arte contemporanea, a cura di Walter Guadagnini e Franziska Nori, propone opere di dieci artisti internazionali (Kader Attia, Zanny Begg & Oliver Ressler, Adam Broomberg & Oliver Chanarin, Paolo Cirio, The Cool Couple, Tadashi Kawamata, Sigalit Landau, Richard Mosse, Paulo Nazareth, Jo Ractliffe) che permettono di ripensare l'idea di territorio nel mondo contemporaneo, sempre più caratterizzato da un superamento di concetti come nazione o confine, ma anche da un ritorno a nuovi nazionalismi e a una riflessione sull'individuo in rapporto a un territorio o una comunità specifici.

Viviamo in un'epoca in cui lo straordinario sviluppo della mobilità di persone e beni, la digitalizzazione dei mezzi di comunicazione e della conoscenza, flussi migratori e processi economici sempre più globali hanno radicalmente trasformato la percezione di territori, limiti e confini. Sulla base dell'instabilità di questi concetti fondamentali per la definizione dell'identità dell'uomo, sembrano aprirsi due strade, non necessariamente contrapposte. Da una parte il rifugio nella sicurezza e nella vicinanza micro-territoriale, regionale, o addirittura familiare, dall'altra, come teorizzato dal sociologo Ulrich Beck, un nuovo concetto di cosmopolitismo nella sua accezione più democratica ed egualitaria.

Che cosa significa allora parlare di "territorio" oggi? Questo termine non indica solo una nozione geografica o un'area spaziale ma fa riferimento anche a un concetto di appartenenza che si estende a una dimensione personale, psicologica e mentale, e, in un contesto ancora più ampio, sociale, culturale e identitaria. Le opere degli artisti in mostra forniscono differenti attitudini, modi di vivere e pensare il rapporto instabile tra identità, territorio e confine in un'era di grandi aspettative (e illusioni) su una borderless society, una "società senza confini", un territorio globale condiviso. Fotografie, video, installazioni danno lo spunto per riflessioni sull'idea di frontiera come scoperta o barriera, sulla ibridazione tra cosmopolitismo e rivendicazione territoriale, sulla figura dell'artista stesso nella sua condizione di viaggiatore, nomade o sperimentatore in bilico tra territori fisici e simbolici.

Artisti come Sigalit Landau (Israele, 1969) e Paulo Nazareth (Brasile, 1977) pongono al centro della loro ricerca il proprio corpo e la sua relazione con territori, confini e limiti. Protagonista di lunghi viaggi a piedi in luoghi diversi del mondo, dal Brasile agli Stati Uniti fino all'India, le eterogenee opere di Nazareth testimoniano una riflessione sulla sua figura di artista nomade, che gioca e scopre la sua identità multietnica tramite azioni performative, fraintendimenti linguistici e paradossali incontri con persone e spazi diversi. Nei video DeadSee e Barbed Hula, Sigalit Landau propone invece due azioni performative che riflettono sul tema del confine fisico e simbolico e sulla contrapposizione tra vita e morte, conquista e perdita dell'identità: da una parte la creazione di una suggestiva spirale costituita dal proprio corpo e innumerevoli angurie che galleggiano sul Mar Morto, dall'altra un hula hoop a corpo nudo con un filo spinato su una spiaggia di Tel Aviv.

Segnato dalla sua personale biografia, svoltasi tra l'Algeria e le banlieue parigine, Kader Attia (Francia, 1970) esplora contraddizioni e complessità del rapporto tra Oriente e Occidente, Nord e Sud del mondo. Nel progetto per la mostra del CCC Strozzina, Attia propone un nuovo sviluppo della sua ricerca pluriennale fatta di installazioni e opere che permettono una riflessione sugli esiti del post-colonialismo e sull'idea di riappropriazione culturale e identitaria.

In occasione della mostra, Tadashi Kawamata (Giappone, 1953) realizza una installazione site specific articolata in più punti di Palazzo Strozzi, esaltando la sua tipica riflessione sulla contrapposizione/compenetrazione di luoghi e architetture diverse. Simili a nidi di uccelli ma anche a piccole abitazioni di fortuna, alcune costruzioni effimere in legno (le cosiddette Tree Huts, "Capanne sugli alberi") creeranno un innesto "abusivo" nella solida e potente struttura rinascimentale del Palazzo, creando un forte contrasto tra materiali transitori e strutture permanenti, architettura storica e installazione temporanea.

Affrontando un tema di grande attualità per l'Italia, la mostra presenta il video The Right of Passage di Oliver Ressler (Austria, 1970) e Zanny Begg (Australia, 1972) che affrontano il tema dei diritti di cittadinanza e dell'identità nazionale, soffermandosi sullo strumento giuridico principale del movimento e della permanenza in un territorio: il passaporto. Interviste a persone comuni e a teorici della migrazione si succedono a sequenze animate, conducendo a una riflessione sulla difficoltà o l'impossibilità di ottenere diritti politici elementari che determinano la vita di ciascun individuo in una società.

Facendo emergere le contraddizioni della globalizzazione finanziaria, basata sul superamento (o aggiramento) del concetto di nazione a livello giuridico ed economico, Paolo Cirio (Italia, 1979) presenta il progetto Loophole for all ("Scorciatoia per tutti") che unisce hacking digitale e azione artistica. Giocando sulle "scorciatoie" fiscali legalmente riconosciute dalla legislazione delle Isole Cayman, Cirio ha creato una piattaforma online in cui mettere in vendita, al costo di soli 99 centesimi, certificati di partecipazione a reali società registrate in questo celebre paradiso fiscale, con un obiettivo: rendere l'evasione fiscale legale e possibile a tutti, non solo a celebri hedge fund o imprese multinazionali.

Adam Broomberg e Oliver Chanarin (Sud Africa, 1970; Regno Unito, 1971) presentano un nuovo sviluppo del progetto Chicago, un'installazione video e fotografica di un non-luogo, un territorio reale e irreale allo stesso tempo come la finta cittadina araba Chicago, costruita nel deserto di Negev in Palestina dall'esercito israeliano per poter creare simulazioni ed esercitazioni di azioni di guerra e di controllo della popolazione araba.
Sulla scia di una riflessione sullo statuto della fotografia come documento di territori contraddittori, si pongono anche le opere in mostra di Jo Ractliffe (Sud Africa, 1961) e The Cool Couple (Niccolò Benetton e Simone Santilli, Italia, 1986 e 1987). Il duo italiano presenta una nuova produzione che ha per soggetto un territorio di confine come la Carnia in Friuli Venezia Giulia ed evento storico poco noto e dimenticato da molti: la storia della presenza forzata della comunità cosacca nel 1944-45. Fotografie odierne del paesaggio e materiali d'archivio permetteranno un cortocircuito nella riflessione sulla sovrapposizione di tradizioni, lingue, costumi e sulle tracce e le censure di questa contaminazione. Nella serie fotografica in bianco e nero As Terras do Fim do Mundo, Ractliffe propone invece una silenziosa e poetica ricognizione sui luoghi che sono stati teatro della sanguinosa guerra civile in Angola, durante la quale le lacerazioni nazionali si unirono a logiche sovranazionali della guerra fredda, che portarono allo scontro tra l'esercito sudafricano e i soldati delle Forze Armate Rivoluzionarie inviate da Cuba.

Altra riflessione sul ruolo dell'immagine nel rapporto con un territorio segnato dalla guerra è quella di Richard Mosse (Irlanda, 1980) che propone la videoinstallazione a sei canali The Enclave, risultato del suo lungo lavoro nel Congo orientale e recentemente presentata nel Padiglione irlandese della Biennale di Venezia. In un atmosfera di grande impatto, Mosse permette ai visitatori di porsi davanti a paesaggi di straordinaria e straniante bellezza ma segnati duramente dalla guerra civile che in oltre vent'anni ha causato più di cinque milioni di morti. Tramite una particolare pellicola sviluppata a scopi militari negli anni '40, il colore verde di foreste e prati si trasforma in un rosa acceso. Soldati e devastazioni diventano fluorescenti e stranianti elementi che insieme a una forte componente sonora coinvolgono il visitatore in una forte esperienza emotiva.

Il catalogo bilingue (italiano/inglese), che accompagna la mostra, è pubblicato da Mandragora e contiene i testi critci dei curatori Walter Guadagnini (curatore indipendente) e Franziska Nori (direttore CCC Strozzina) affiancati dai contributi di Ulrich Beck (Università di Monaco di Baviera e London School of Economics) e Francesco Careri (Università di Roma).

In contemporanea si svolge L'Avanguardia russa, la Siberia e l'Oriente. Kandinsky, Malevič, Filonov, Gončarova (Palazzo Strozzi, Firenze, 27 settembre 2013-19 gennaio 2014) a cura di John Bowlt, Nicoletta Misler, Evgenia Petrova, la prima mostra internazionale a riconoscere l'importanza fondamentale delle fonti orientali ed eurasiatiche nel Modernismo russo, sollecitando il visitatore a seguire il percorso degli artisti dell'Avanguardia nella loro scoperta di nuove sorgenti d'ispirazione.

La mostra è organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi. Con il supporto di:

Comune di Firenze, Provincia di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Associazione Partners Palazzo Strozzi – Regione Toscana – Ataf, Unicoop Firenze.

 
Coordinate della mostra

Sede:

Centro di Cultura Contemporanea Strozzina - Fondazione Palazzo Strozzi

Palazzo Strozzi, Piazza Strozzi, 50123 Firenze

 

Orari:

martedì-domenica, 10.00-20.00; giovedì 10.00-23.00; lunedì chiuso

 

Ingresso: (biglietto valido 30 giorni)

€ 5,00 intero; € 4,00 ridotto convenzioni; € 3,00 studenti e altre riduzioni; ingresso gratuito giovedì 18.00-23.00.

Speciale biglietto congiunto con la mostra Avanguardia russa: € 10,00 intero; € 9,50 gruppi prenotati; € 5,00 ridotto (scuole, studenti universitari e altre riduzioni).

 

Informazioni:

T. 055 2645155 / www.strozzina.org

 


venerdì 19 luglio 2013

Mostra: "Africa: alle origini della vita e dell'arte"


AFRICA: ALLE ORIGINI DELLA VITA E DELL'AR
a cura di Bruno ALBERTINO ed Anna ALBERGHINA
Nella prestigiosa sede civica di Palazzo Lomellini ,in piazza Sant'Agostino a Carmagnola (Torino), si terrà ,dal 27 settembre 2013 al 24 novembre 2013, la Mostra " AFRICA: ALLE ORIGINI DELLA VITA E DELL'ARTE". L'inaugurazione avrà luogo venerdì 27 settembre alle ore 18.00.     Orari di apertura: Giovedì, Venerdì e Sabato 15.00-18.00 Domenica 10.00-12.00  15.00-18.00.
La mostra sarà presentata al Circolo dei Lettori di Torino in via Bogino 9, Venerdì 20 Settembre 2013 alle ore 21.00 in Sala Grande.
Bruno ALBERTINO ed Anna ALBERGHINA, medici e grandi viaggiatori, presentano la loro collezione di Arte africana tribale accanto alle opere di George LILANGA , icona mondiale dell'arte contemporanea africana, appartenenti alla collezione di Cesare PIPPI.
Partecipano alla mostra Paolo NOVARESIO, come storico dell'Africa e gli artisti contemporanei Titti GARELLI, Plinio MARTELLI, Giancarlo LAURENTI , Carlo D'ORIA e la Galleria Allegretti con Buell e Sergio Ragalzi.
La mostra vuole essere un percorso artistico attraverso i riti e le tradizioni dell'Africa tribale, fino ai suoi riflessi sulla cultura contemporanea.
Sullo sfondo, le fotografie geo-etnografiche di Anna ALBERGHINA documentano la vita di popoli troppo spesso dimenticati.
Il risultato è una sinergia di idee ed emozioni tra realtà ed arte.

sito web: www.africantribalart.it



martedì 16 luglio 2013

Scultori a Brufa si inaugura il 20 agosto 2013


MARCO MARIUCCI

inaugura la 27a edizione di

"SCULTORI A BRUFA,  LA STRADA DEL VINO E DELL'ARTE"

 

inaugurazione opera permanente: 20 Agosto 2013 – ore 18.30

 

iniziativa nell'ambito di "Brufa in Festa"

20 Agosto – 1 Settembre 2013

 

Martedì 20 Agosto 2013, alle ore 18.30, a Brufa (PG), presso il "Giardino del Vino", si terrà la cerimonia d'inaugurazione dell'opera permanente della scultore Marco MARIUCCI, artista invitato dalla Pro Loco della frazione del Comune di Torgiano, per festeggiare la 27a edizione di "SCULTORI A BRUFA. LA STRADA DEL VINO E DELL'ARTE".

 

"L'UOMO DI BRUFA" è il titolo che l'artista ha dato all'opera che misura 4 metri e mezzo circa ed è in pietra serena. Sarà collocata nel "Parco delle Sculture", collina adiacente alla Chiesa parrocchiale, con vista su Assisi, città della Pace.

 

Il bozzetto di tale scultura fu ideato nel 1997, quando Marco Mariucci fu invitato a "BrufArteGiovani", la sezione dedicata ai giovani scultori. L'artista allora motivò il progetto de "L'Uomo di Brufa" come monumento alla tradizione contadina del territorio; oggi, nella maturità, vuole essere il simbolo universale del lavoro che nobilita.

 

Il contadino, scolpito in pietra serena è colto nell'atto di ripararsi dal vento grazie al suo mantello, scende ad est, verso il paese, nel ritorno a casa dopo la faticosa giornata di lavoro.

La figura è completamente ammantata e come il Balzac di Rodin, l'unica parte visibile è la testa che si innalza orgogliosa al cielo. Il mantello mina il realismo formale e indiscusso dello scultore che in questa opera progetta, in modo quasi astratto, l'emblematica rappresentazione del lavoratore della terra che trasforma la propria prostrazione nel pane quotidiano.

 

A proposito della sua scultura Mariucci afferma: "La fatica dell'uomo è il segno dell'antica disobbedienza, traccia tangibile di una sofferenza che se compiuta riabilita.

Si, il lavoro compiuto nel solco dell'obbedienza all'impegno morale e civile, etico e religioso, forgia l'uomo alla vita autentica, quella in cui l'amore fa sopportare il sacrificio del sudore, perché trova piena realizzazione nel risultato che è favorevolmente manifesto a tutti. Così forse non esiste figura più emblematica di quella del lavoratore della terra, che trasforma la propria prostrazione nel pane quotidiano.

In questa ottica la scultura deve incarnare l'aspetto più autentico di questa figura del coltivatore. Deve svilupparsi dal terreno ma imporsi su di esso nel contempo. Deve giganteggiare ma allo stesso tempo mostrare tutta la sua vulnerabile fragilità, perché l'uomo è straordinariamente grande sia pur nella sua immensa precarietà".

 

Claudia Bottini, storica dell'arte e autrice del testo critico nel catalogo stampato per l'occasione, afferma: "Il perugino Marco Mariucci in questi anni è diventato famoso, per la sua arte sacra: si ricorda il suo crocifisso ligneo, il Corpus Domini presentato con successo anche in Francia; ma anche per opere provocatorie come la monumentale Staffetta, esposta nel 2011 alla Biennale di Venezia, padiglione Umbria.

Mariucci è diventato anche un insegnante all'Istituto d'Arte e all'Accademia di Belle Arti di Perugia. Un "maestro", non soltanto in senso creativo, per il livello artistico delle sue opere, ma anche in senso didattico.

L'artista, infatti, crede nel ruolo sociale dell'arte, alla capacità di persuasione delle immagini che commuovono.

Mariucci, con i suoi temi e il suo creare, sembra nutrito di una grandezza antica, la stessa che fu espressa plasticamente dai Pisano nella decorazione della Fontana Maggiore di Perugia, opera che per la prima volta contemplò un programma enciclopedico – allegorico con temi religiosi, frammisti a simbologie politiche, agrarie e ad ammonimenti di etica civica.

Si può dire quindi che, con quest'opera, Mariucci, entrerà a far parte in qualche modo di questo sapere enciclopedico – allegorico del nostro patrimonio artistico, immortalato nella pietra, e sarà ricordato dalle generazioni successive".

 

Oltre la scultura permanente, fino al 1° Settembre 2013, presso la Sala polivalente comunale di Brufa, si potrà visitare una mostra con alcune opere dell'artista.

 

Massimo Fico, nuovo Presidente della Pro Loco Brufa, dichiara: "Il viaggio di Scultori a Brufa 2013 approda nuovamente al figurativo classico, senza alcuna pregiudiziale tradizionalista o nostalgica, perseguendo un intento di riappropriazione, non tanto dell'essenza della manifestazione, ormai proiettata su orizzonti di apertura e condivisione universale, ma dell'idea originaria  di scelta e autoconsapevolezza interna alla comunità di appartenenza: essere consapevoli dello sviluppo storico e spirituale di una manifestazione vuol dire comprenderne appieno il senso più profondo, riaffermandolo con rinnovata carica ideale e pregnanza di significato".

 

La manifestazione, promossa ed organizzata dalla Pro Loco di Brufa, è in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Torgiano, Regione Umbria, Provincia di Perugia e Perugia 2019.

 

"SCULTORI A BRUFA,  LA STRADA DEL VINO E DELL'ARTE" fu ideata dalla Pro Loco di Brufa nel 1987: invitando uno scultore all'anno ad esporre i propri lavori per le strade che dominano i vigneti e le piazzette del borgo e acquisendo un'opera per ciascun artista, è arrivata alla 27a edizione con risultati entusiasmanti. Oramai, durante tutto l'anno, molti turisti e collezionisti arrivano a Brufa per visitare le sculture all'aperto in permanenza e per il mondo dell'arte l'iniziativa è un appuntamento consolidato.

 

In questo paesaggio sono state inserite le sculture degli artisti: Massimo Pierucci, Marcello Sforna, Mario Pizzoni, Agapito Miniucchi, Giuliano Giuman, Aurelio De Felice, Bruno Liberatore, Nino Caruso, Loreno Sguanci, Umberto Mastroianni, Mirta Carroli, Carlo Lorenzetti, Joaquín Roca-Rey, Nicola Carrino, Giuliano Giuliani, Gino Marotta, Eliseo Mattiacci, Mauro Staccioli, Valeriano Trubbiani, Pietro Cascella, Teodosio Magnoni, Federico Brook, Umberto Corsucci, Ettore Consolazione, Beverly Pepper, Federica Marangoni.  

 

Brufa è un piccolo centro del Comune di Torgiano, sulle cui colline sono situati i vigneti della prestigiosa produzione enologica torgianese; domina la piana del Tevere e la pianura di Assisi fino a Foligno. Fa parte della dorsale Torgiano - Brufa - Miralduolo - Torgiano, dove si sviluppa "La Strada del Vino e dell'Arte".

 

Da sottolineare anche che, sabato 24 agosto prossimo, sempre alle 18.30, si terrà la cerimonia d'inaugurazione della 16a edizione di BRUFARTE GIOVANI, la sezione dedicata ai giovani scultori.

 

"Scultori a Brufa"  e "BrufArteGiovani" sono nell'ambito della 45a edizione di "Brufa in Festa", che si tiene dal 20 Agosto  al 1° Settembre 2013.

 

STORIA DI BRUFA

II centro abitato di Brufa si trova in posizione strategica su un colle di circa 300 m slm fra la pianura del Tevere e la piana di Assisi. Nel territorio è attestata la presenza romana ed etrusca da numerosi rinvenimenti. Tra XII e XIII secolo l'intera area è interessata da un notevole riassetto urbanistico promosso dal comune di Perugia nell'ambito di un progetto di costituzione e consolidamento del proprio territorio, indirizzato alla difesa dei confini e all'incremento demografico; infatti proprio la costituzione dei centri di Torgiano e Brufa, ora citato come Castel Grifone, avvenuta nel 1274 e nel 1276 conferma questa volontà di fortificare il confine con il territorio di Assisi caratterizzato fino alla metà del Duecento solo dalla presenza di ville. Il territorio di Torgiano e in particolare Castel Grifone sono ricordati per un'importante battaglia combattuta nel 1367 fra le truppe del Papa Urbano V, guidate dal famoso capitano Giovanni Acuto (John Hawkwood), e le milizie del comune di Perugia guidate dall'Anichino; lo scontro fu fatale per Perugia che perse il dominio dell'Umbria.

Nel 1415, prigioniero in una torre del castello, Giovanni da Capestrano ebbe la visione di San Francesco che lo spinse sulla via della santità. La storia del castello di Brufa si lega, nella seconda metà del Milleseicento, a quella di Andrea Angelini Bontempi, musicista, architetto, pittore, letterato, uomo di grande cultura e di grande ingegnosità, che a Brufa aveva acquistato fabbricati e terreni; qui morì nel 1705 e fu sepolto nella chiesa dei S.S. Cosma e Damiano da lui stesso fatta edificare nel castello; la chiesina è andata distrutta e le spoglie sono state trasferite nella chiesa principale dedicata al patrono del paese S. Ermete che si trova all'esterno della cinta muraria. La chiesa è già menzionata nel 1568 quando il vescovo Della Corgna fa trasferire qui il fonte battesimale e venne edificata su un terreno di proprietà dei Cavalieri di Malta che ne conserverà il diritto di patronato fino al 1925. Accanto alla chiesa nel 1896 viene fatto erigere il campanile alto 25 metri.

 

 

NOTIZIE UTILI

 

Sede dell'opera permanente di Marco Mariucci: "Parco delle Sculture", collina adiacente alla Chiesa parrocchiale, con vista su Assisi, città della Pace.

 

Sede mostra delle opere di Mariucci:  Sala polivalente comunale a Brufa (Via del Pozzetto, di fronte la sede della Pro Loco) - dal 20 Agosto al 1° Settembre 2013

 

Orario mostra: dalle 18 alle 24     Ingresso gratuito

 

Informazioni al pubblico:

Pro Loco di Brufa - Tel. 075 9889208 – www.brufa.net

Comune di Torgiano - Tel. 075 988601 – www.comune.torgiano.pg.it

Provincia di Perugia - Tel. 075 3681218 – www.provincia.perugia.it

 


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