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La Triennale di Milano e Fondazione Nicola Trussardi LA TERRA INQUIETA Una mostra ideata e curata da Massimiliano Gioni Promossa da Fondazione Nicola Trussardi e Fondazione Triennale di Milano Direzione Artistica Settore Arti Visive Triennale Edoardo Bonaspetti La Triennale di Milano ultima settimana: fino a domenica 20 agosto 2017
Artisti:
Adel Abdessemed, John Akomfrah, Pawel Althamer, Francis Alÿs, El Anatsui, Ziad Antar, Kader Attia, Brendan Bannon, Yto Barrada, John Berger e Jean Mohr, Alighiero Boetti, Anna Boghiguian, Andrea Bowers, Tania Bruguera, Banu Cennetoğlu e Nihan Somay in collaborazione con UNITED for Intercultural Action, Phil Collins, Comitato 3 Ottobre, Constant, Thierry De Cordier, La Domenica del Corriere, Forensic Oceanography / Charles Heller e Lorenzo Pezzani, Meschac Gaba, Charles Gaines e Ashley Hunt per Gulf Labor Artist Coalition, Giuseppe "Pinot" Gallizio, Rokni Haerizadeh, Ramin Haerizadeh e Hesam Rahmanian, Manaf Halbouni, Mona Hatoum, Lewis Wickes Hine, Thomas Hirschhorn, Wafa Hourani, Pravdoliub Ivanov, Khaled Jarrar, Isaac Julien, Hiwa K, Yasmine Kabir, Šejla Kamerić, Bouchra Khalili, Runo Lagomarsino, Dorothea Lange, Zoe Leonard, Glenn Ligon, Liu Xiaodong, Ahmed Mater, Steve McQueen, Aris Messinis, multiplicity, Paulo Nazareth, Adrian Paci, Maria Papadimitriou, 2016 Pulitzer Prize for Breaking News Photography (Daniel Etter, Tyler Hicks, Mauricio Lima, Sergey Ponomarev), Marwan Rechmaoui, Hrair Sarkissian, Thomas Schütte, Hassan Sharif, Augustus Sherman, Xaviera Simmons, Mounira Al Solh, Hamid Sulaiman, Rayyane Tabet, Pascale Marthine Tayou, Wolfgang Tillmans, Andra Ursuta, Danh Võ, Henk Wildschut, Zarina
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Francis Alÿs in collaboration with Julien Devaux, Felix Blume, Ivan Boccara, Abbas Benheim, Fundaciéon Montenmedio Arte, and children of Tanger and Tarifa / Don't Cross the Bridge Before You Get to the River, Strait of Gibraltar, 2008 / Courtesy Francis Alÿs and David Zwirner, New York/London
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La Triennale di Milano e Fondazione Nicola Trussardi presentano La Terra Inquieta, una mostra ideata e curata da Massimiliano Gioni, promossa da Fondazione Nicola Trussardi e Fondazione Triennale di Milano, parte del programma del Settore Arti Visive della Triennale diretto da Edoardo Bonaspetti.
La mostra, che rimarrà aperta al pubblico fino alla prossima domenica 20 agosto, è il frutto della collaborazione tra due istituzioni che da sempre mettono al centro della loro missione il presente in tutte le sue accezioni, prestando attenzione ai linguaggi più sperimentali e innovativi dell'arte e della cultura contemporanea e con la capacità di dare voce a fenomeni portatori di cambiamenti profondi.
La Terra Inquieta – che prende a prestito il titolo da una raccolta di poesie dello scrittore caraibico Édouard Glissant, da sempre affascinato dal problema della coesistenza tra culture diverse – è dunque la condivisione di un progetto, urgente e doveroso, che ha l'ambizione di raccontare il presente come un territorio instabile e in fibrillazione: una polifonia di narrazioni e tensioni.
Attraverso le opere di più di sessantacinque artiste e artisti provenienti da vari paesi del mondo – tra cui Albania, Algeria, Bangladesh, Egitto, Ghana, Iraq, Libano, Marocco, Siria e Turchia – e con un allestimento che si estende all'interno della galleria al piano terra della Triennale per proseguire al piano superiore, La Terra Inquieta parla delle trasformazioni epocali che stanno segnando lo scenario globale e la storia contemporanea, in particolare affrontando il problema della migrazione e la crisi dei rifugiati.
Con installazioni, video, immagini di reportage, materiali storici e oggetti di cultura materiale, La Terra Inquieta esplora geografie reali e immaginarie, ricostruendo l'odissea dei migranti e le storie individuali e collettive dei viaggi disperati dei nuovi dannati della Terra. Il percorso si snoda attraverso una serie di nuclei geografici e tematici – il conflitto in Siria, lo stato di emergenza di Lampedusa, la vita nei campi profughi, la figura del nomade e dell'apolide – a cui si intersecano opere di forte impatto: vere e proprie metafore visive e monumenti precari eretti a commemorazione di questo nostro breve e instabile scorcio di secolo.
La Terra Inquieta è il racconto di uomini che attraversano confini e – assai più tristemente – la storia di confini che attraversano gli uomini. Ma soprattutto la mostra è un esercizio di empatia e un esperimento di comprensione e dialogo tra culture. Come ricorda la placca apposta alla base della Statua della Libertà – ritratta nel video di Steve McQueen che conclude l'esposizione – la madre degli esuli accoglie gli stanchi, i poveri, le masse infreddolite, gli scossi dalle tempeste e i rifiuti miserabili delle vostre spiagge.
La mostra La Terra Inquieta è accompagnata da un catalogo bilingue, italiano e inglese, a cura di Massimiliano Gioni. Il volume, pubblicato da Electa con prefazione di Clarice Pecori Giraldi e introduzione di Beatrice Trussardi, raccoglie testi monografici e approfondimenti su tutti gli artisti presenti in mostra, a cura di Natalie Bell, Micola Brambilla, Juli Brandano, Gary Carrion-Murayari, Mira Dayal, Matthew Erickson, Margot Norton, Rachel Wetzler. Il catalogo include infine una raccolta di saggi e testi critici di Massimiliano Gioni, Tania Bruguera, Alessandro Dal Lago, T.J. Demos, Giusi Nicolini.
Il progetto grafico della mostra e dei prodotti editoriali è firmato da Christoph Radl.
La Terra Inquieta è realizzata con il sostegno di Fondazione Cariplo.
Si ringraziano Clear Channel e SKY ARTE HD, in qualità di media partner: in particolare SKY ARTE HD per la realizzazione di una produzione originale per raccontare la mostra.
Si ringraziano Birra Menabrea Spa e Airlite per il loro supporto tecnico.
Si ringrazia Illy in qualità di corporate partner di Triennale.
Infine, si ringraziano Butterfly Transport, Fondazione Ismu e Untitled Association.
Fino a domenica 20 agosto 2017
Triennale di Milano | Viale Alemagna 6 - Milano
da martedì a domenica, dalle 10.30 alle 20.30
Biglietti:
intero 8 euro
ridotto 6,50 / 5,50 euro (per categorie aventi diritto)
cumulativo 10 euro
Fondazione Nicola Trussardi Piazza E. Duse, 4 - 20122 Milano
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La Triennale di Milano and the Fondazione Nicola Trussardi LA TERRA INQUIETA An exhibition curated by Massimiliano Gioni Organized by the Fondazione Nicola Trussardi and Fondazione Triennale di Milano For the Visual Arts Program of the Triennale directed by Edoardo Bonaspetti Triennale di Milano Last week: until the next Sunday, August 20, 2017
Artists:
Adel Abdessemed, John Akomfrah, Pawel Althamer, Francis Alÿs, El Anatsui, Ziad Antar, Kader Attia, Brendan Bannon, Yto Barrada, John Berger and Jean Mohr, Alighiero Boetti, Anna Boghiguian, Andrea Bowers, Tania Bruguera, Banu Cennetoğlu and Nihan Somay in collaboration with UNITED for Intercultural Action, Phil Collins, Comitato 3 Ottobre, Constant, Thierry De Cordier, La Domenica del Corriere, Forensic Oceanography / Charles Heller and Lorenzo Pezzani, Meschac Gaba, Charles Gaines and Ashley Hunt for Gulf Labor Artist Coalition, Giuseppe "Pinot" Gallizio, Rokni Haerizadeh, Ramin Haerizadeh and Hesam Rahmanian, Manaf Halbouni, Mona Hatoum, Lewis Wickes Hine, Thomas Hirschhorn, Wafa Hourani, Pravdoliub Ivanov, Khaled Jarrar, Isaac Julien, Hiwa K, Yasmine Kabir, Šejla Kamerić, Bouchra Khalili, Runo Lagomarsino, Dorothea Lange, Zoe Leonard, Glenn Ligon, Liu Xiaodong, Ahmed Mater, Steve McQueen, Aris Messinis, multiplicity, Paulo Nazareth, Adrian Paci, Maria Papadimitriou, 2016 Pulitzer Prize for Breaking News Photography (Daniel Etter, Tyler Hicks, Mauricio Lima, Sergey Ponomarev), Marwan Rechmaoui, Hrair Sarkissian, Thomas Schütte, Hassan Sharif, Augustus Sherman, Xaviera Simmons, Mounira Al Solh, Hamid Sulaiman, Rayyane Tabet, Pascale Marthine Tayou, Wolfgang Tillmans, Andra Ursuta, Danh Võ, Henk Wildschut, Zarina
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Liu Xiaodong / Things aren't as bad as they could be, 2017 / oil on canvas, 250 x 465 cm / Courtesy Liu Xiaodong e Massimo De Carlo, Milano/Londra/Hong Kong / Thanks to City of Milan and Farsi Prossimo Onlus, Milan
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La Triennale di Milano and the Fondazione Nicola Trussardi present La Terra Inquieta (The Restless Earth), an exhibition curated by Massimiliano Gioni and co-produced by the Fondazione Nicola Trussardi and Fondazione Triennale di Milano, as part of the Visual Arts Program of the Triennale directed by Edoardo Bonaspetti. The exhibition, which will be open to the public until the next Sunday August 20, is the result of a partnership between two institutions whose missions have always centered on the present, exploring the ways in which the experimental and innovative languages of contemporary art and culture can express radical changes in our world. La Terra Inquieta borrows its title from a collection of poems by Édouard Glissant, a Caribbean writer who probed the question of how different cultures can coexist. The exhibition shares in Glissant's project—a pressing and necessary one that tries to describe this unstable and agitated present as a polyphony of voices and narratives. Through the works of more than sixty artists from thirty-nine countries—such as Albania, Algeria, Bangladesh, Egypt, Ghana, Iraq, Lebanon, Morocco, Syria, and Turkey—which fill the ground-floor gallery of the Triennale and continue to the floor above, this exhibition charts both experiences and perceptions of migration and the current refugee crisis as an epoch-making transformation that is reframing contemporary history, geography, and culture. Through installations, videos, documentary images, historical sources, and material artifacts, La Terra Inquieta explores real and imaginary geographies, reconstructing the odyssey of migrants through personal and collective tales of exodus inspired by varying degrees of urgency and longing. The exhibition revolves around a series of geographic and thematic lines of inquiry—the war in Syria, the state of emergency in Lampedusa, life in refugee camps, the figure of the nomad or stateless person, and Italian migration in the early 20th century—which intersect with works that serve as visual metaphors for conditions of mobility and precariousness. La Terra Inquieta is the story of humanity crossing borders and—more tragically—of borders crossing humanity. But above all, it is an exercise in empathy and an experiment in cross-cultural dialogue and understanding, which becomes more relevant as Italy stands at the epicenter of the refugee crisis. As we are reminded by the words of Emma Lazarus at the base of the Statue of Liberty—seen in the video by Steve McQueen, which closes the exhibition—the mother of exiles welcomes the tired, the poor, the huddled masses, the tempest-tossed, and the wretched refuse of a teeming shore. The exhibition La Terra Inquieta is accompanied by a bilingual catalogue in Italian and English, edited by Massimiliano Gioni. This volume, published by Electa with a foreword by Clarice Pecori Giraldi and an introduction by Beatrice Trussardi, brings together monographic texts on all the artists in the exhibition curated by Natalie Bell, Micola Brambilla, Juli Brandano, Gary Carrion-Murayari, Mira Dayal, Matthew Erickson, Margot Norton, Rachel Wetzler. The catalogue includes a collection of essays and critical texts by Tania Bruguera, Alessandro Dal Lago, T.J. Demos, Massimiliano Gioni, and Giusi Nicolini. The graphic design for the exhibition and publications is by Christoph Radl. La Terra Inquieta is made possible by support from Fondazione Cariplo. Special thanks to Clear Channel and SKY ARTE HD as media partner, with particular reference to SKY ARTE HD for producing an original piece describing the exhibition. Thanks to Birra Menabrea Spa and Airlite, for their technical contribution. Thanks to Illy as Triennale Corporate Partner. Thanks also to Butterfly Transport, Fondazione Ismu and Untitled Association. Until Sunday August 20, 2017 Triennale di Milano | Viale Alemagna 6 - Milan, Italy Tuesday to Sunday, 10:30 AM to 8:30 PM Admission: full price 8 euros reduced price 6.50 / 5.50 euros (for special categories) cumulative 10 euro
Fondazione Nicola Trussardi Piazza E. Duse, 4 - 20122 Milano
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