RENZO VESPIGNANI
dipinti e opera grafica
omaggio nel decennale della scomparsa 2001 - 2011
COMUNICATO STAMPA - INVITO
Il 26 maggio 2011, presso la Galleria Edarcom Europa in via Macedonia n. 16 a Roma, si inaugura la mostra "Renzo Vespignani | dipinti e opera grafica - omaggio nel decennale della scomparsa 2001 - 2011". L'esposizione vuole essere un saluto privato ad uno dei più grandi maestri della seconda metà del '900 da parte della Galleria Edarcom Europa che in questo modo desidera dimostrare l'affetto e la gratitudine per un uomo che tanto ha lasciato all'arte contemporanea. Le opere in mostra appartengono alla collezione della galleria e in particolare verranno esposti tre grandi dipinti ad olio ( Periferia 1964, Incontri a Locust Point 1993, Atterraggio 1997) e circa venti tra acqueforti e litografie realizzate dalla fine degli anni '70 all'anno della morte. La mostra è visibile fino al 2 luglio 2011.
Nota biografica (da Wikipedia)
Renzo Vespignani nasce a Roma il 19 febbraio 1924 da Guido Vespignani ed Ester Molinari, bisnipote di Virginio Vespignani, famoso architetto. Dopo la morte del padre, stimato chirurgo e cardiologo, deve, giovanissimo, trasferirsi con la madre nella zona proletaria di Portonaccio, adiacente al quartiere San Lorenzo, dove cresce.
Qui, durante il periodo di occupazione nazista della Capitale, alla macchia come tanti suoi coetanei, comincia a disegnare, cercando di rappresentare la realtà crudele, sporca e patetica attorno a lui: lo squallore del paesaggio urbano di periferia, le rovine e le macerie causate dai bombardamenti, il dramma degli emarginati e la povertà del quotidiano.
La sua arte non si limita alla sola esperienza pittorica, pure importantissima. L'attività di illustratore risulta particolarmente congeniale alla sua sensibilità fortemente letteraria e lo porta a misurarsi con moltissimi capolavori. Importante anche la sua attività di scenografo: lavora per "I giorni contati" e "L'assassino" di Elio Petri, "Maratona di danza" e "Le Bassaridi" di Hans Werner Henze, "I sette peccati capitali" e "La madre" di Bertolt Brecht, "Jenufa" di Leóš Janáček. Risulta infine fondamentale, per una completa valutazione della sua arte, considerare la nutritissima opera di incisore che può annoverare più di quattrocento titoli in acquaforte, vernice molle e litografia.
Inizia a dipingere durante l'occupazione nazista, nascosto presso l'incisore Lino Bianchi Barriviera, suo primo maestro. Altri importanti punti di riferimento, che influiscono sui suoi esordi artistici, sono Alberto Ziveri e Luigi Bartolini mentre, soprattutto nei suoi primi quadri, sembra evidente l'influsso di espressionisti come George Grosz e Otto Dix. Nel 1945 espone la sua prima personale e comincia a collaborare a varie riviste politico-letterarie (Domenica, Folla, Mercurio, La Fiera Letteraria) con scritti, illustrazioni e disegni satirici.
Il suo lavoro, tra il '44 e il '48 cerca di descrivere il volonteroso e maldestro tentativo di resurrezione di un'Italia umiliata, affamata e distrutta dalla guerra. Nel 1956 fonda, con altri intellettuali, la rivista Città Aperta, incentrata sui problemi della cultura urbana.
Tra gli artisti a lui vicini si possono inoltre citare Giuseppe Zigaina (e la cosiddetta Scuola di Portonaccio) e, dopo il '63, quelli del gruppo denominato Il pro e il contro, da lui fondato insieme a Ugo Attardi, Fernando Farulli, Ennio Calabria, Piero Guccione e Alberto Gianquinto.
Dal 1969, Vespignani lavora a grandi cicli pittorici dedicati alla crisi della società del benessere: Imbarco per Citera (1969), riguardante il ceto intellettuale coinvolto nel '68; Album di Famiglia (1971), uno sguardo polemico sulla sua personale quotidianità; Tra due guerre (1973-1975) un'analisi inflessibile sul perbenismo e l'autoritarismo piccolo-borghese in Italia; Come mosche nel miele (1984) dedicato a Pier Paolo Pasolini. Nel 1991 espone a Roma 124 opere, tra le quali il ciclo Manatthan Transfert, una critica all'insostenibile delirio esistenziale dell'American way of life.
Strettissimo il suo rapporto con la letteratura. Vespignani illustra il Decameron del Boccaccio, poesie e prose del Leopardi, le Opere Complete di Majakowskij, i Quattro Quartetti di Eliot, i Racconti di Kafka, i Sonetti del Belli, le Poesie del Porta, il Testamento di Villon e La Question di Alleg.
Nel 1999 viene eletto Presidente dell'Accademia Nazionale di San Luca e nominato Grand'ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Muore a Roma il 26 aprile 2001.
SCHEDA INFORMATIVA
ARTISTA: Renzo Vespignani
PERIODO MOSTRA: 26 maggio - 2 luglio 2011
INAUGURAZIONE: giovedì 26 maggio 2011 ore 17,00
ORGANIZZAZIONE: Edarcom Europa
INDIRIZZO: Via Macedonia, 12/16 - Roma
ORARIO: LUN-SAB 10,30/13,00 - 15,30/19,30
INFO: 06.7802620
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