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Arte e Cultura

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giovedì 29 dicembre 2016

Protom punta sulla Cultura: lancia Wall-T e nasce una nuova area di business a supporto dei Musei e delle istituzioni culturali

Fiore all'occhiello dell'offerta, che va dall'assistenza tecnica alla pubblica amministrazione nella realizzazione dei progetti europei fino alla formazione, la realtà immersiva applicata alla cultura

Grazie alla cultura le imprese possono crescere e creare occupazione nel Mezzogiorno: è quanto dimostra Protom (www.protom.com), società leader a livello europeo nei servizi avanzati di ingegneria e consulenza per lo sviluppo di progetti e soluzioni ad alto grado di innovazione, che diversifica il suo business creando Wall-T (www.wall-t.it ): un'offerta dedicata ai Musei ed alle istituzioni culturali.
 

Una realtà nata a Napoli 21 anni fa, che ha chiuso il bilancio 2015 con un fatturato in crescita del 20% e che ha appena lanciato una campagna di assunzioni per 50 nuovi ingegneri per l'area IT.
 

Fiore all'occhiello nell'offerta dell'azienda per il settore Cultura, sono le competenze dell'area IT che, sfruttando le tecnologie legate alla realtà immersiva, permettono di ricostruire gli ambienti dell'Antica Roma o dell'Antica Atene, restituendoli al loro originario splendore. 

Il visitatore viene così coinvolto in un'esperienza che si propone di essere il più possibile realistica e multisensoriale. Si tratta di applicazioni che possono essere utilizzate anche per costruire gli innovativi Musei esperienziali, dedicati alla scoperta turistica e culturale dei territori o di ambienti difficilmente accessibili all'uomo.

"Negli ultimi anni- dichiara Fabio De Felice fondatore di Protom- l'azienda ha sfruttato la sua vocazione alla multidisciplinarietà per capitalizzare il know-how sviluppato nell'ambito della System Integration e della realtà virtuale ed immersiva, lavorando con le più grandi aziende internazionali. La coesistenza di competenze eccellenti provenienti da settori diversi ha reso possibile lo sviluppo di progetti altamente innovativi per la valorizzazione di asset in ambito Cultural Heritage."
 

La capacità di garantire i più alti livelli di qualità nei servizi offerti, grazie all'impiego di tecniche di total quality e di project management applicate a processi complessi, candida, infatti, Protom ad essere il partner ideale nella progettazione e nella realizzazione di interventi originali ed innovativi anche in questo ambito.
 

"Mai come in questo momento - afferma il responsabile della Business Unit IT Giuseppe Santoro- le tecnologie di Information Technology sono in grado di creare business legato all'innovazione. La coesistenza di innovazioni nelle tecnologie di base, nei software e nei modelli del loro utilizzo cambierà ancor più radicalmente la nostra vita, introducendo e coinvolgendo altri sensi, permeando gli oggetti e le abitudini della nostra quotidianità e, nell'ambito dei beni culturali, recuperando la dimensione fantastica e l'antico rapporto con il meraviglioso".


Protom
Realtà leader a livello europeo nel project management e nell'impiego di tecniche di total quality applicate a processi complessi. Fondata dall'imprenditore napoletano Fabio De Felice nel 1995 attualmente l'azienda opera su numerosi mercati, attraverso macro aree che si interconnettono: IT, Advanced Engineering, PA Consulting e Training. 


L'integrazione delle diverse divisioni permette di progettare soluzioni altamente innovative, senza perdere mai l'approccio tailor-made per una realizzazione personalizzata e ottimale di ciascun progetto.
 

Training e PA Consulting hanno oggi acquisito una posizione di leadership riconosciuta a livello nazionale. La prima si è imposta sia sul mercato corporate che su quello delle scuole, specializzandosi nella formazione legata ai settori It e Aerospace, potendo sfruttare il know-how maturato all'interno del Gruppo. La seconda si è dedicata allo sviluppo di programmi fortemente innovativi, nell'ambito della gestione dei fondi europei erogati alle pubbliche amministrazioni.
 

L'Advanced Engineering, potenziata nel 2013 in seguito all'acquisizione di un ramo d'azienda della Piaggio Aero Industries, opera nei settori Aerospace, Railway ed Automotive con approccio Integrated & Make it work, che punta sulla capacità di team-working di tecnici e ingegneri con know-how ed esperienze differenti e che porta l'azienda a lavorare con big player del comparto metalmeccanico nell' aeronautica, nel ferroviario e nell'automotive, come Leonardo, Fca, Superjet, Piaggio Aerospace, Atr, Hitachi e Airbus. Punto di forza riconosciuto a livello internazionale alla Business Unit è la capacità di coprire l'intero ciclo di progettazione di un aereo.
 

L'area It, cresciuta nel 2012 grazie all' ingresso di un gruppo di manager di Olivetti Ricerca, ha ottenuto in pochi anni riconoscimenti a livello internazionale nei mercati della PA, delle imprese e delle Tlc, connotandosi per lo sviluppo di soluzioni ad alto grado di innovazione in ambito di sistemi di realtà virtuale e immersiva, sia con ambiziosi progetti in partnership con player mondiali del settore, sia con il rilascio di innovativi prodotti elaborati internamente, che hanno portato l'azienda anche a entrare con soluzioni innovative nel mondo della cultura.
 

L'organico conta circa 120 unità, a cui si aggiunge un altro centinaio di collaboratori presenti nel mondo, per l'80% sotto i 40 anni, per il 90% laureati; numerosa la presenza femminile, con picchi del 70% in alcune divisioni.
Protom ha il suo quartier generale a Napoli, uffici operativi in Italia (Lombardia, Lazio, Puglia) e in Francia (Tolosa), uffici commerciali in Inghilterra (Londra) e in Brasile.
 

La sede direzionale a Napoli è un valore aggiunto: la città si candida a diventare una delle capitali italiane dell'Ict, grazie alla presenza di competenze di alta qualità formate dagli atenei del Mezzogiorno, che oggi attraggono anche colossi come Ibm, Microsoft, Cisco e, ultima in ordine di tempo, Apple.



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Il 2017 sarà l'anno in cui l'Italia opererà come rappresentante nel Consiglio di Sicurezza, il pittore Guadagnuolo ricorda la sua opera “Il Debito Estero” esposta alle Nazioni Unite

New York, 1° gennaio 2017

Il 2017 sarà l'anno in cui l'Italia opererà come rappresentante nel Consiglio di Sicurezza

Il pittore Guadagnuolo ricorda la sua opera "Il Debito Estero" esposta alle Nazioni Unite.

Nella sua carriera artistica ha anche approfondito la tematica dell'impegno sociale in favore degli ultimi e della lotta per i diritti e per la pace. 

Appartiene proprio a questo filone interpretativo la sua opera più celebre, il dipinto "Il Debito Estero"-verso una nuova solidarietà-esposto nella Sede ONU dell'ECOSOC a New York.

L'Italia è stata eletta nel Consiglio di Sicurezza Onu e questo le permetterà di far parte dell'organo esecutivo delle Nazioni Unite dal prossimo 1 gennaio sino alla fine del 2017, per quest'occasione, nell'intervista il pittore Francesco Guadagnuolo ricorda la sua opera "Il Debito Estero"esposta alle Nazioni Unite. 

Il 15 aprile 1999 partiva da Roma per New York la Delegazione dei Parlamentari per il Giubileo presieduta dalla Senatrice Ombretta Fumagalli Carulli, di cui faceva parte l'artista Francesco Guadagnuolo, con lo scopo di incontrare le delegazioni accreditate presso l'ONU e di presentare il progetto sul debito estero, la libertà religiosa e la dignità della persona e consegnare l'opera di Guadagnuolo "Il Debito Estero" – verso una nuova solidarietà, al Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan. 

L'opera è esposta permanentemente nella prestigiosa Sede dell'ECOSOC del Palazzo di Vetro di New York, dedicata per la promozione dell'economia e l'avanzamento dei Paesi bisognosi. 

Così l'arte italiana è presente, in uno dei luoghi di maggior prestigio al mondo, la sede dell'ONU, con Francesco Guadagnuolo, come già era avvenuto in precedenza con la scultura "Inno alla Vita" di Giacomo Manzù e con la scultura "Sfera con sfera" di Arnaldo Pomodoro, installata all'esterno dello stesso Palazzo. 

Nel suo discorso la Senatrice Fumagalli, trattando le problematiche, sul debito estero dei Paesi poveri, ha dichiarato: «…Sullo specifico tema del debito estero la sensibilità artistica del Maestro Guadagnuolo ha realizzato un'opera che qui all'ONU vogliamo consegnare all'ambasciatore Francesco Paolo Fulci, mentre abbiamo destinato centottantacinque esemplari (serigrafici) ai rappresentanti delle delegazioni presenti al Palazzo di Vetro». 

L'opera è stata consegnata, per il Segretario Generale dell'ONU Kofi Annan, al Presidente dell'ECOSOC, l'Ambasciatore Francesco Paolo Fulci, il quale ha spiegato: «Il quadro di Guadagnuolo è un simbolo della vocazione dell'Italia alla cooperazione verso il Terzo Mondo. 

Ma è anche l'occasione per lasciare una traccia del nostro contributo alla lotta per lo sviluppo e per i diritti umani anche quando l'Italia non avrà più la Presidenza dell'ECOSOC».

Il primo esemplare serigrafico dell'opera "Il Debito Estero" di Francesco Guadagnuolo è stato consegnato dall'artista nelle mani del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi al Palazzo del Quirinale, alla presenza della delegazione dell'Intergruppo Parlamentari per il Giubileo. 
«È proprio bello, sono onorato», ha commentato il Presidente rivolto all'artista. 

E questi ha illustrato così la sua opera: «Ho voluto rappresentare, sotto metafora, come il mondo opulento e ricco dovrebbe comportarsi nei confronti della parte del pianeta ancora sotto la morsa della fame e del sottosviluppo. Ne è uscita un'opera carica di suggestione, dove i due emisferi a confronto sono uniti da due mani che si protendono ad offrire il pane, per significare che il mondo dovrebbe unirsi in un impeto di giustizia e di solidarietà per assicurare a tutti gli uomini della terra, una vita dignitosa, degna di essere vissuta». 



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GENE-Video art itinerante, 5 gennaio 2017, C.A.R.M.A.@Centro Culturale Gabriella Ferri



C.A.R.M.A. - Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate presenta
GENE
Video art itinerante

a cura di Eureka! ed ignorarte.com

5 gennaio 2017
dalle 18.00 alle 20.00

Centro Culturale Gabriella Ferri
via delle Cave di Pietralata 76 – Roma

Presentazione Gene a cura di Annarita Borrelli
con intervento degli artisti Lino Strangis e DustyEye

Il 5 gennaio alle ore 18:00 C.A.R.M.A. - Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate presenterà, al Centro Culturale Gabriella Ferri, GENE, collettiva di videoarte itinerante a cura di Eureka! ed Ignorarte che porterà (dal 20 dicembre 2016 al 6 gennaio 2017) le opere di 20 tra i più interessanti videoartisti italiani in diversi spazi espositivi di tutta Italia.

GENE è una collettiva di artisti di diversa natura che esprimono la propria visione del concept attraverso il mezzo video.

L'evento ha luogo durante il periodo del Natale e si anima ispirandosi alla natività, per poi accedere a nuovi territori interpretativi derivati e correlati.

Gli artisti esprimono il loro punto di vista attraverso i propri linguaggi. GENE prevede la partecipazione di più spazi espositivi che accolgono la proiezione video, quasi in contemporanea sul territorio nazionale.
Testo critico (estratto)
GENE è il frutto unico di una visione complessa del concept originario, la genetica ed i nostri legami.

La concezione è un momento di contaminazione orizzontale e verticale tra stili ed idee audacemente curate e distribuite, nell'ottica di un'esigenza di comunicazione partecipativa sociale comune: rendere l'arte sempre più fruibile, sempre meno univoca nella sua ricerca, più proiettata verso le sue rappresentazioni, per cui nello spazio artistico in evoluzione, lo spettatore e tutti gli attori coinvolti fanno parte del progetto degli autori che, quasi naturalmente, diventano "collettivi".

GENE nasce come evento itinerante che rivela il senso di differenti vicende umane ed artistiche, è come una lente di ingrandimento sulla nostra storia, un prodotto umano, post-umano … quasi chimerico … (…). L'operazione vive all'interno di un modello pioneristico di distribuzione multimediale che muove la video art verso nuovi spazi d'attenzione più o meno storicamente dedicati all'arte.

Questo tentativo rappresenta un invito all'innovazione, per avvicinare il mondo alla video art e la video art al mondo, piuttosto che produrre anacronistiche e confuse distanze dalla sua semantica." di Annarita Borrelli


ARTISTI
Salvatore Alessi/Salvatore Pellegrino, Caterina Arena, Annarita Borrelli, Salvatore Cammilleri, Maurizio Cesarini, DustyEye/Exploding Kittens, Francesca Fini, Nicola Fornoni, Luca Iannì, Igor Imhoff, Federica Intelisano, Francesca Lolli, Eleonora Manca, Rocco Mortelliti, Cristina Pavesi, Tommaso Pedone, Nunzio Pino, Quiet Ensemble, Alfonso Siracusa, Lino Strangis

05 gennaio 2017 - dalle 18.00 alle 20.00
Centro Culturale Gabriella Ferri
via delle Cave di Pietralata 76 - Roma

GENE web  
Eureka! 
http://assculturaleeureka.wixsite.com/eureka


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CANTIEREMEMORIA presenta dal 2 al 6 gennaio LABORATORIO MEMORIA - riflessioni sul tema della memoria | Casa della Memoria, Milano

CANTIEREMEMORIA
presenta dal 2 al 6 gennaio 2017
LABORATORIO MEMORIA
Casa della Memoria
Via Confalonieri 14, Milano

CANTIEREMEMORIA apre il 2017 con LABORATORIO MEMORIA, presentando dal 2 al 6 gennaio una serie di riflessioni sul tema della memoria: una fucina di spunti, testimonianze e considerazioni che toccano differenti argomenti e diversi mezzi espressivi. 

Un modo per far vivere Casa della Memoria oltre il solito orario di apertura ed essere terreno fertile di incontro e confronto.

2 e 3 gennaio 2017
Leggere per ricordare
ore 19

Testi commoventi, a volte strazianti, ma anche carichi di bellezza, speranza, vitalità nelle letture scelte per questi due appuntamenti di CANTIEREMEMORIA. 

Testimonianze dalle pagine di due grandi autori del Novecento, raccontate, a volte vissute, tra documentazione storica e vite che si intrecciano, nel ricordo della guerra e nella speranza di un futuro migliore.

Il 2 gennaio Sandra Zoccolan legge brani da Vita e Destino di Vasilij Grossman, mentre il 3 gennaio è la volta di Nadia Fulco che propone da I sommersi e i salvati di Primo Levi, il quarto capitolo 'Comunicare'.

4 gennaio 2017
"tu vuoi ch'io rinnovelli, Dante e la memoria dolente" 
di Giuliana Nuvoli 
con Giuliana Nuvoli e Simone Passeri
ore 19

La memoria chiude in sé tutte le narrazioni del mondo: questo lo sanno bene i grandi artisti e, in particolare i poeti.
La Divina Commedia è opera che si nutre, verso dopo verso, della memoria: nostalgica, dolente, rabbiosa, amara e vitale.
 
Giuliana Nuvoli (Università degli Studi di Milano) racconta la memoria dantesca in uno spettacolo in cui si alternano  affabulazione e letture dal poema dell'attore Simone Passero, con le modalità tipiche del suo Dante a teatro.

5 gennaio 2017
MUSEI E MEMORIA
Dove il bello, il bene e l'"altro" fanno scuola, dal passato al presente.
con Cristina Miedico. Direttrice Museo Archeologico di Angera, Ambasciatrice GARIWO - Foresta dei Giusti
ore 19

I nostri musei raccontano il bello, il buono, il bene della nostra storia. 
Se raccontano il brutto la finalità è in ogni caso rivolta al bene affinché il brutto non ritorni. 

I musei sono quindi armi potenti di comprensione del presente, offrono un'ottica positiva attingendo esempi e modelli dal bello e dal bene del passato.

Spesso scopriamo che il bello e il bene dei nostri Musei sono opera di persone, artisti, uomini e donne appartenenti o appartenuti ad altre culture ad altri luoghi ad altre latitudini e pure unanimemente considerati bravi o giusti.

6 gennaio 2017
"Passio. La Settimana Santa a Trapani" e "A volo d'Angelo" (2007)
a cura di Maurizio 'gibo' Gibertini per Officina Multimediale
ore 19

Due documentari raccontano la tradizione delle processioni nel sud Italia, tra spazio del sacro e luoghi profani, che si fondono insieme. 


Durante le processioni viene narrata figurativamente la tradizione religiosa di una comunità e si assiste ad una metamorfosi provvisoria della città, con implicazioni sociali e urbanistiche evidenti. 

Le leggi che regolano la vita quotidiana sono momentaneamente interrotte dalle celebrazioni e duplice è l'aspetto della festa - statico e dinamico -  e duplice è il suo 'tempo' - il tempo dell'immobilità e del moto. 


Le due testimonianze documentarie indagano da vicino questi processi secolari che si rinnovano di anno in anno, rappresentando la memoria storica del nostro paese.

Inoltre continuano le attività per bambini dai 3 ai 99 anni curate da Teatro Pane e Mate, tutti i giorni dalle 15 alle 18 e sarà sempre possibile visitare fino al 6 gennaio la mostra di Paolo Gallerani Le Macchine Armate. 
Sculture e frammenti visivi.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero. 

Per richiesta informazioni scrivere a info@cantierememoria.it 

Per il programma completo consultare il sito www.cantierememoria.it 



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venerdì 23 dicembre 2016

Giovedì 12 gennaio a Milano è Tempo di Asli Erdogan, con Pinar Selek

Il 12 gennaio a Milano è Tempo di Asli Erdogan, con Pinar Selek sulla libertà di pubblicazione e di stampa, oggi, in Europa.


Dove ci sono libri lì vivono le idee, libere e in movimento. O almeno così dovrebbe essere. La prima delle anteprime di Tempo di Libri, che arricchiranno il percorso di avvicinamento alla nuova Fiera dell'Editoria Italiana (in programma a Fiera Milano Rho dal 19 al 23 aprile 2017), invita a una riflessione civile sui contesti e i regimi che negano la libertà di pensiero e di stampa.

E la affida alla sociologa turca Pinar Selek, antimilitarista e attivista per i diritti umani, che il 12 gennaio a Milano nella Sala Piccola del Teatro Dal Verme (ore 18.30) ne discuterà con Lirio Abbate in un incontro moderato da Marino Sinibaldi a partire dal libro Il mandarino meraviglioso (traduzione di Giulia Ansaldo, Keller editore) della scrittrice e giornalista turca Asli Erdogan, detenuta in carcere dal 19 agosto scorso e che rischia l'ergastolo.

Nell'alfabeto speciale di Tempo di Libri – ventisei lettere per altrettante parole chiave (più una, @), autentiche bussole per orientarsi fra temi e incontri – questo appuntamento rimanda alla lettera D come dissidente, come Asli Erdogan e la stessa Pinar Selek, sulla quale pure pende una richiesta di condanna all'ergastolo in Turchia e che da anni vive in Francia.

Per Tempo di Libri racconterà cosa significa testimoniare con la propria vita contro violenze e ingiustizie, perché la libertà di opinione e la libertà di pubblicazione, in un mondo plasmato dalle parole, vengono forse ancora prima dell'alfabeto, sono l'orizzonte di possibilità per pensieri e azioni. Durante l'incontro, in risposta all'appello dell'editore turco di Asli Erdogan – che con la campagna Io leggo Asli Erdogan ha chiesto alle donne di tutto il mondo di offrire la propria testimonianza leggendo, nelle proprie lingue madri, frasi tratte dai suoi libri – Silvia Ballestra, Alessandro Bertante, Helena Janeczek, Federica Manzon, Alessandro Mari, Marco Missiroli e Bianca Pitzorno leggeranno un brano da Il mandarino meraviglioso e ne firmeranno le copie, come hanno fatto gli scrittori turchi all'ultima fiera dell'editoria di Istanbul.

Asli Erdogan è fra le più importanti rappresentanti della letteratura turca contemporanea: i suoi libri sono stati tradotti in 17 lingue, ha vinto molti importanti premi letterari in Turchia e in Europa, è stata candidata della rivista francese Lire come una dei "50 scrittori del futuro", quelli che lasceranno il segno nel ventunesimo secolo, e recentemente si è aggiudicata il premio Tucholsky, presentato dal PEN svedese mentre era in prigione.

Il 17 agosto scorso, infatti, subito dopo il fallito colpo di stato militare in Turchia, è stata arrestata insieme ad altri giornalisti del quotidiano filo-curdo Özgür Gündem (Agenda Libera) con l'accusa di "incitazione al disordine", "propaganda terroristica" e "appartenenza a un'organizzazione terrorista" (il riferimento è al Partito dei lavoratori del Kurdistan, Pkk).

Nelle lettere che continua a scrivere dalla prigione, Asli Erdogan lancia un monito all'Europa: "Non solo la libertà di pensiero, ma anche la coscienza è stata messa sotto giudizio".



www.tempodilibri.it



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giovedì 22 dicembre 2016

Euromobil crede nel talento dei giovani artisti

Confermato main sponsor di Arte Fiera Bologna, il brandveneto assegnerà a Bologna per l'11esima volta il "Premio Internazionale Gruppo Euromobil Under 30"

Falzé di Piave (TV), 22 dicembre 2016 - Gruppo Euromobil sarà ancora una volta main sponsor di Arte Fiera Bologna, dal 27 al 30 gennaio 2017, oltre a promuovere l'11esima edizione del Premio Gruppo Euromobil Under 30, riservato agli artisti presentati dalle gallerie che esporranno alla prossima edizione a Bologna Fiere.

Al Premio, fondato e voluto dai fratelli Lucchetta, titolari di Gruppo Euromobil e collezionisti d'arte, potranno concorrere le opere di artisti under 30 presentate dalle diverse gallerie ad Arte Fiera.

Il Premio assegnato dalla Giuria di Esperti sarà conferito sabato 28 gennaio alle ore 16.00 nello spazio di Gruppo Euromobil "I luoghi dell'arte, i luoghi del design", Hall 25.

La Giuria del Premio Gruppo Euromobil 2017 sarà così composta: Gaspare, Antonio, Fiorenzo e Giancarlo Lucchetta, titolari di Gruppo Euromobil e collezionisti d'arte, Angela Vettese direttore artistico di Arte Fiera, Beatrice Buscaroli critico d'arte, Aldo Colonetti, direttore scientifico IED e Cleto Munari, designer. Segretario della Giuria: Roberto Gobbo.


Il Premio della Giuria, come di consueto, si concretizzerànell'acquisizione dell'opera vincitrice che arricchirà le collezioni di Gruppo Euromobil.

Il Premio Speciale del Pubblico verrà attribuito invece direttamente dal pubblico: se lo aggiudicheranno l'opera e l'artista che avranno ottenuto il maggior numero di voti dai visitatori di Arte Fiera sommati ai voti che chiunque potrà esprimere, visionando le immagini delle opere in concorso pubblicate sul sito www.gruppoeuromobil.com.

La votazione del Premio del pubblico proseguirà fino a lunedì 6 febbraio ore 12.00.

L'annuncio del vincitore/vincitrice sarà pubblicato tramite i social media e il sito web di Gruppo Euromobil, martedì 7 febbraio 2017.







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mercoledì 21 dicembre 2016

Tristano di Robilant. A cura di Anthony Graham. Fino al 30 aprile 2017 Museum of Contemporary Art San Diego (MCASD) MCASD Downtown, Jacobs Building


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Tristano di Robilant
A cura di Anthony Graham

Fino al 30 aprile 2017
Museum of Contemporary Art San Diego (MCASD)
MCASD Downtown, Jacobs Building

 
Dal 16 dicembre 2016 al 30 aprile 2017 il Museum of Contemporary Art San Diego (MCASD) presenta la mostra Tristano di Robilant, a cura di Anthony Graham.

Le sculture in vetro, metallo, ceramica di Tristano di Robilant mettono in equilibrio forme geometriche, luce e colore. Le sue eleganti creazioni evidenziano le particolari qualità dei materiali, enfatizzandone le forme peculiari ed entrando in sintonia con il mondo che le circonda, grazie alle superfici traslucide che giocano con la luce e i riflessi. Le loro forme irregolari e apparentemente casuali sono allo stesso tempo sorprendenti e affascinanti. Le fattezze giocose delle sculture sono spesso abbinate a titoli enigmatici che di Robilant prende in prestito da un vasto archivio di influenze letterarie, filosofiche e storiche.
Lavorando in stretta collaborazione con i maestri artigiani in Italia, nella sua scultura di Robilant abbraccia degli elementi di casualità, abbandonando la pretesa del controllo assoluto sulla materia. All'interno di questo delicato equilibrio tra ispirazione ed esecuzione, l'opera di Tristano di Robilant raggiunge una complessità e raffinatezza che stimola l'attenzione e la riflessione.

Nel mese dopo l'apertura della mostra, Tristano di Robilant rimarrà a San Diego come artista in residenza presso il Museum of Contemporary Art San Diego (MCASD), dove svilupperà il suo prossimo corpus di lavori.

La mostra Tristano di Robilant è organizzata dal Museum of Contemporary Art di San Diego ed è resa possibile grazie al generoso sostegno di Garna G. Muller. Il Museum of Contemporary Art San Diego (MCASD) beneficia del sostegno istituzionale del Comune di San Diego, Commission for Arts and Culture, e della contea di San Diego, Community Enhancement Fund.


Tristano di Robilant
Curated by Anthony Graham

Until Sunday, April 30, 2017
Museum of Contemporary Art San Diego (MCASD)
MCASD Downtown, Jacobs Building
 
 
From December 16 until April 30, 2017, the Museum of Contemporary Art San Diego (MCASD) present the exhibition Tristano di Robilant, curated by Anthony Graham.

Tristano di Robilant’s glass, metal, and ceramic sculptures balance geometric forms with exquisite light and color. His elegant creations highlight the particular qualities of his materials, emphasizing distinctive forms. These works are also acutely attuned to the world around them, with translucent surfaces that play with light and reflection. Their irregular and seemingly random shapes are at once surprising and mesmerizing. The sculptures’ playful forms are often paired with enigmatic titles that borrow from a range of literary, philosophical, and historical influences. Working in close collaboration with master artisans in Italy, di Robilant embraces an element of chance, relinquishing some of his control. It is within this delicate balance between inspiration and execution that di Robilant’s work achieves a complexity and refinement that solicits attention and reflection.

In the month following the opening of this exhibition, di Robilant will remain in San Diego as an artist in residence at MCASD, as he develops his next body of work.

Tristano di Robilant is organized by the Museum of Contemporary Art San Diego and made possible by generous lead underwriting support from Garna G. Muller. Institutional support of MCASD is provided by the City of San Diego Commission for Arts and Culture, and the County of San Diego Community Enhancement Fund
 

martedì 13 dicembre 2016

LA STATALE ARTE | Exoteric Gate, Nanda Vigo | Milan, 14th December 2016 – 11th March 2017


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La Statale Arte
Opening of the second edition of the exhibition transforming the University into an outdoor contemporary sculpture museum.

EXOTERIC GATE
Nanda Vigo

Università degli Studi di Milano
Cortile della Ca' Granda
via Festa del Perdono, 7 – Milan
14th December 2016 – 11th March 2017


Nanda Vigo, a Milanese artist of international status, is the protagonist of the second edition of La Statale Arte, a project opening the University up to contemporary art and hosting solo exhibitions by Italian and foreign artists, whose site-specific installations and works are called upon to interact with the striking historical architecture of the seventeenth-century premises of its central location in via Festa del Perdono.

For this latest event Nanda Vigo has designed Exoteric gate, an imposing light-project composed of nine separate elements (eight pyramids of differing height and a central cylinder), which will be on display from 14th Decmeber-11th March 2017 in the middle of the courtyard of Cà Grande.

Nanda Vigo belongs to that generation of artists who turned Milan into one of the capitals of world art from the 1960s onwards: the home city of Fontana, Manzoni, Gio Ponti. Her constant studies into light made her a vital benchmark for the Italian neo-avantgardes.

La Statale Arte is, therefore, paying tribute to an artist whose work has left its own consistently distinctive mark on Italian art over the last few decades, anticipating the across-the-board nature of knowledge and languages while maintaining the same focus of attention.
An artist, architect, and designer, Nanda Vigo has always felt the need to work in various different realms, well aware that art and architecture alone cannot encompass the complexity of her work and that she needed to devise her own trans-disciplinary language.

As well as being a powerful sensorial experience in which moving light defines a new spatiotemporal dimension, Exoteric Gate is an installation - the first designed for an outdoor space - representing the culmination of a lengthy period of experimentation that began with her chronotopes back in the 1960s, spaces or objects in which indirect light filtered through reflective and refractive materials - moulded glass, steel, mirrors - creates uncertain impressions dilating the concepts of space and time.
Exoteric Gate's rhythm is set by the light coming from 400 metres of LEDs, while its non-programmable motion comes from reflective surfaces creating perceptions that are not connected with stylistic aspects but make the space fluid.

The installation's forms are squares, circles and triangles, primordial and trans-sculptural forms that Nanda Vigo takes as her basic vocabulary for constructing a language whose code of signs changes as it interacts with light and reflective surfaces.

The eight pyramids, all of differing heights, can be traced back to her works from the 1970s described as "Spatial Stimulators" and also her more recent Deep Space projects; the former are mirror-pyramids capable of attracting space, surrounding architecture and the onlooker to render a multiple and dematerialised vision of reality; the latter, on the other hand, are structures with acute and adjustable triangulations suggesting a kind of upward thrust. The central cylinder is part of the "Totem" collection created in 2005 and, most poignantly, refers to the Never-ending Light collection, vertical structures extending up vertically from the ground into space.

The title, Exoteric Gate, previously used for various works from '76, translates that "esoteric transition" and philosophical journey that Nanda Vigo undertook back in the 1970s in quest of human knowledge. It is, therefore, a kind of humanist exotericism, which underscores the various levels on which her investigations/studies have always been conducted: the levels of the real, unreal and transcendent, always translated into luminous matter.

Students on degree courses in the Cultural Heritage and Art History and Criticism will be available to the general public on Thursdays and Fridays from 15th-22nd December and from 12th  January-10th March from 17:30-19:00 for a short guided tour of Ca' Granda's honorary courtyard and to present Nanda Vigo's work entitled Exoteric Gate. Those interested in taking part should simply turn up on the dates times given below and contact students on the La Statale Arte project.

Exoteric Gate, curated by Donatella Volonté, is the second event in the La Statale Arte project being promoted by the Università degli Studi di Milano curated by Alberto Bentoglio, Silvia Bignami, Luca Clerici, Andrea Pinotti, and Giorgio Zanchetti.i. A publication edited by Skira will be brought out in conjunction with each event.

Exoteric Gate is part of the Expo in Città project under the patronage of Milan City Council, Lombardy Regional Council, the Ministry of Culture and Tourism, the Italian Cultural Institute in Paris and the Milan Triennial in partnership with the Nanda Vigo Archive, Allegra Ravizza Gallery in Lugano, Ravizza Brownfield Gallery Honolulu and Arteventi with the backing of the Cariplo Foundation, Allestimenti Benfenati, Gruppo 2A and Angelini Design.
Marco Strina designed the graphics for Exoteric Gate.





Exoteric Gate
Cortile della Ca' Granda
Università Statale di Milano
via Festa del Perdono, 7 – Milan
14th December 2016 – 11th March 2017
Opening times: Monday - Friday 9-20 / Saturday 9-17.30
Free entry

Guided tours by students
From 15th-22nd December and from 12th January-10th March:
Every Thursday and Friday 17.30/19.00
Congregating in the main entrance lobby in via Festa del Perdono 7.
To book guided tours for groups of at least 10 people and/or on other days:


Facebook / LaStataleArte




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Al Museo Egizio una TAC mobile per uno studio internazionale sulle mummie animali



Fino  al 17 dicembre oltre 130 mummie di animali saranno analizzate in loco con tecnologia "thin slice" che aumenta enormemente la velocità di esecuzione e la qualità delle immagini.

Torino, 13 novembre 2016
  

In un passato non tanto remoto, il contenuto delle mummie si scopriva soltanto in un modo:  togliendo le bende, sezionando e scavando al loro interno, trascurando l'aspetto della conservazione dei reperti.  

Oggi possiamo, invece, spiare all'interno di sarcofagi e manufatti senza danneggiarli, e con scansioni ai raggi X e risonanze, per acquisire nuovi elementi di studio sul loro contenuto.

La Città di Torino ha mostrato grande attenzione nell'autorizzare l'occupazione di un'area di Via Accademia delle Scienze proprio nel periodo natalizio e ha reso possibile un importante progetto internazionale.  

Da oggi fino al 17 dicembre oltre 130 mummie di animali appartenenti alla collezione del Museo Egizio saranno analizzate attraverso un tomografo mobile messo a disposizione da FORA, azienda nata nel 1974 in ambito medicale e poi evolutasi nel campo della tecnologia applicata in ambito sanitario.

In poco più di un minuto, il tempo necessario alla TAC per eseguire la scansione completa del reperto e realizzarne un'immagine digitale 3D, si potrà conoscere in maniera più approfondita la mummia e il suo stato conservativo dando il via a nuovi studi medici e antropologici. 

La Tac, che sfrutta  le radiazioni ionizzanti per ottenere immagini dettagliate dell'organismo, verrà eseguita sull'intero corpo della mummia e i risultati potrebbero mettere in risalto elementi importanti sui riti, le eventuali patologie e la causa di morte dell'animale.

Nello specifico, verranno esaminati cani, gatti, ibis e coccodrilli, pesci, serpenti, falchi e altre specie per capire anche il valore che questi avevano nell'antico Egitto

Infatti, sono numerose le divinità egizie che assumono sembianze animali: ad esempio la dea Bastet si incarna nel gatto, il dio Api nel toro o il dio Sobek nel coccodrillo. 

Altri animali servivano, invece, come ex voto, cioè offerte che i pellegrini portavano ai sacerdoti dei templi come omaggio alla divinità, altri ancora venivano mummificati perché continuassero a tenere compagnia al defunto nel suo viaggio verso l'aldilà.

Dall'essiccazione, all'eviscerazione, all'imbalsamazione vera e propria, grazie a questi preziosi esami si potranno quindi studiare e conoscere sempre meglio anche le tecniche di preservazione dei corpi, che potevano cambiare a seconda dell'animale trattato e dell'imbalsamatore che le eseguiva.


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Rai Storia: con Peppe Servillo, La Linea del Pasubio. La guerrà che devastò l'Europa

Rai Storia
La Guerra che devastò l'Europa
La Linea del Pasubio
regia di Matteo Raffaelli
di Michele Pellegrini, Matteo Raffaelli e Jacopo Cannas
Da un'idea dell'artista Marco Nereo Rotelli per le Valli del Pasubio

Con Peppe Servillo, le voci e le lettere dei combattenti della guerra più logorante della nostra storia, quella combattuta sul Pasubio, nella struggente cornice del museo diffuso più emozionante d'Italia.

21 dicembre alle 22:00 su Rai Storia

C'è un capitolo della storia d'Italia che è diventato metafora e simbolo stesso di una guerra che ha visto morire milioni di connazionali ed europei: è la guerra del Pasubio (al confine tra le province di Vicenza e Trento), oggi emozionante luogo storico, ma che 100 anni fa diventò teatro della più aspra battaglia che si sia mai combattuta in montagna e che vide la costruzione, a opera dell'esercito e dei minatori italiani - di una delle opere riconosciute come tra le più complesse del genio militare, le 52 gallerie.

Sul Pasubio oggi c'è uno straordinario museo diffuso, fatto di molti chilometri di gallerie e reperti bellici che si sviluppa tra le montagne.

La linea del Pasubio era anche l'antico confine tra l'Italia e l'Austria, la linea delle trincee dei due eserciti, la linea di tiro delle artiglierie e la linea del combattimento segnata con il sangue dei soldati – spesso giovanissimi e per gran numero del sud Italia.

Un paradosso unico: la bellezza ineffabile del panorama che diventa scenario straziante di guerra.

Trailer: https://vimeo.com/167623800

È questo il capitolo raccontato con perizia e poesia da "La linea del Pasubio", in onda il 21 dicembre alle 22:00 su RAI STORIA, documentario di creazione scritto da
Michele Pellegrini, Matteo Raffaelli e Jacopo Cannas e diretto da Matteo Raffaelli con la partecipazione straordinaria di Peppe Servillo.

Un film che non è una ricostruzione storica tout court delle vicende della guerra sul monte Pasubio, ma è piuttosto il racconto dei luoghi simbolo di una delle più aspre battaglie del fronte tridentino.

Nella narrazione trovano spazio le opere di Marco Nereo Rotelli e le letture di Peppe Servillo, che ripercorrendo la strada delle 52 gallerie, dà voce ai pensieri dei soldati attraverso le loro stesse missive, proprio nei luoghi dove infuriava la battaglia.

Paura, speranza, disperazione, rabbia: tutto è magistralmente raccontato da uno dei più grandi attori italiani, in un percorso emozionante che trasforma il documentario in un'occasione in cui immergersi completamente per ripercorrere e conoscere da vicino i luoghi del primo grande conflitto mondiale e le emozioni che provarono gli uomini che furono costretti a vivere l'esperienza brutale della guerra di trincea, del combattimento corpo a corpo, della guerra di posizione.

Il film "La linea del Pasubio" non è solo l'espressione di una ricorrenza, (quella dei cento anni dalla Grande Guerra) ma vuole essere il segno, la scia di luce, la speranza, che non tutto fu perduto in quei giorni di battaglia.

Un modo per restituire umanità ai fatti, oltre la retorica fascista che vide questi ragazzi solo ed esclusivamente eroi, oltre la sofferenza e il vissuto.

Il docufilm nasce dal progetto "Via Pasubio" di Marco Nereo Rotelli nell'ambito del progetto VA.PO.RE (diretto dall'architetto Carlo Costa) di recupero e mantenimento dell'aspetto paesaggistico-ambientale dei Comuni di Valli del Pasubio, Posina e Rocoaro.


Durata: 50'

Regia: Matteo Raffaelli

Prodotto da: Marco Nereo Rotelli e Elena Lombardi per Art Project

Da un'idea dell'artista Marco Nereo Rotelli per le Valli del Pasubio
Interpreti: Peppe Servillo

Sceneggiatura: Michele Pellegrini, Matteo Raffaelli e Jacopo Cannas

Musiche originali: Roberto Procaccini

Montaggio: Domenico Zazzara

Operatore: Marco Petrucci

Contributo Storico: Mauro Passarin

Contributo militare e scientifico: Giuseppe Magrin
Distribuito da: Istituto Luce-Cinecittà

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