L'omaggio di Guadagnuolo a Cinzia Tani ospite d'onore ad Aprilia con la messa in scena de "La Bottega dell'Orefice" di Karol Wojtyla(Papa San Giovanni Paolo II) nel quarantesimo anniversario della sua elezione a Pontefice
Anche Aprilia (Latina) si appresta a celebrare la Giornata Internazionale della Donna con un incontro dedicato all'educazione dei giovani verso i valori sublimi dell'uomo.
Sarà appunto la città ad accogliere, nella Festa della Donna, la scrittrice Cinzia Tani e l'artista Francesco Guadagnuolo, Mercoledì 7 marzo ore 11,00 presso l'Aula Magna "Duilio Cambellotti" dell'Istituto "Giacomo Matteotti" dove è previsto un incontro per parlare di Matrimonio timore del legame, in una società sempre in trasformazione che, non sempre distingue i veri valori. Nellaseconda parte è prevista la presentazione del libro di Cinzia Tani "Tutti a Bordo!" Giulio Perrone Editore.
Francesco Guadagnuolo di fama internazionale artista e regista, autore di una cartella di incisioni all'acquaforte su "La Bottega dell'Orefice" di Andrzei Jawien, pseudonimo di Karol Wojtyla, essesono state realizzate nel 1978, oggi in occasione del 40esimo anniversario dell'elezione di Papa S. Giovanni Paolo II vengono ripresentate all'Istituto "G. Matteotti" di Aprilia. Le acqueforti rappresenteranno il "pezzo forte" di una mostra itinerante che prenderà il via proprio dalla città di Aprilia dove Guadagnuolo ha scelto, l'Agro Romano-Pontino, per la costituzione della Fondazione-Museo a lui dedicato.
Il linguaggio di Guadagnuolo, in queste acqueforti, ricco di invenzione creativa, ha accenti limpidi di inquieta tenerezza ed illustra i momenti più significativi del lavoro teatrale dello "straordinario" drammaturgo polacco sul Soglio di Pietro dal 1978 al 2005, sono trasfigurati in una sorta di diario emblematico della vita della coppia.
Nell'occasione verrà presentata la videoarte sul tema proprio "La Bottega dell'Orefice" del Santo Papa sotto la regia di Guadagnuolo realizzato d'allievo Massimo Di Pietro. È la storia di tre coppie: Teresa e Andrea che si orientano a sposarsi, destinati a robusta felicità; Stefano e Anna che non s'intendono e infrangono il loro matrimonio; Monica e Cristoforo, figli delle coppie precedenti, giovani e preoccupati del destino del loro matrimonio perché influenzati da quello dei genitori.
Ricordiamo che nel 1980 Guadagnuolo aveva curato la regia scenografica e i costumi della "Bottega dell'Orefice" andata in scena presso il Teatro "Trieste" di Caltanissetta, con grandissimo successo da indurre la colma platea, da lasciare fuori molte persone e replicarne lo spettacolo. Nel 1988 contemporaneamente all'uscita del film "La Bottega dell'Orefice" con protagonista Burt Lancaster (nella parte dell'orefice) sono state riproposte le acqueforti di Guadagnuolo ed esposte nella storica Libreria Remo Croce di Roma.
Ha scritto Mons. Giovanni Fallani: "Nei volti e negli atteggiamenti delle opere dell'artista siciliano, si legge la nobiltà dei pensieri che muovono l'azione, nella quale è presente anche se è invisibile, il Personaggio principale". Anche il Santo Padre Giovanni Paolo II, ha riscontrato in queste opere l'altissimo senso di spiritualità in piena adesione al significato del testo.
La tematica del dramma di Karol Wojtyla esprime un'attenta meditazione sul momento più importante dell'esistenza umana, quando l'amore si concretizza nel matrimonio. Per questo è stato scelto un Istituto scolastico per trasmettere i pericoli che potrebbero andare incontro i giovani nelle loro scelte. Al dramma dell'amore umano, così bello ma così fragile, sopperisce la mano di Dio. Infatti, una delle più espressive incisioni di questa cartella di Guadagnuolo è "Lo sposalizio" dove l'anello diventa simbolo di un matrimonio universale perché lo è con Dio. La mano che riceve l'anello poggia sulla palma di una terza mano che è quella del Creatore. I personaggi che si trovano di fronte a scelte drammatiche ruotano attorno al saggio orefice, il quale conosce il peso degli uomini e delle cose.
L'artista vuole esprimere la necessità che l'uomo cresce nella consapevolezza del rispetto dell'altro sesso e della vita in generale, questa formazione deve avvenire sin dall'infanzia. Con quest'obiettivo si è scelto di presentare l'opera presso una Scuola del Lazio, in occasione della Festa della Donna, mercoledì 7 marzo 2018, alle ore 11,00 nell'Aula Magna "Duilio Cambellotti" dell'Istituto "Giacomo Matteotti" di Aprilia (LT). Interverranno: la Dott.ssa Cinzia Tani Il sociologo Michele Rucco, il Dirigente Scolastico Raffaella Fedele e l'artista Francesco Guadagnuolo.
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