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Arte e Cultura

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lunedì 24 gennaio 2011

Mostra "Enrico Benaglia - Splendore mediterraneo"

CAMERA DI COMMERCIO DI CATANIA 

ENRICO BENAGLIA

SPLENDORE MEDITERRANEO 

COMUNICATO STAMPA 

Dopo nove anni dalla grande mostra antologica tenutasi presso il Centro Culturale de "Le Ciminiere", il Maestro Enrico Benaglia torna ad esporre a Catania.

Dal 29 gennaio al 13 febbraio 2011 apre al pubblico, presso la Sala delle Grida della Camera di Commercio, la mostra "Enrico Benaglia - Splendore mediterraneo" dove luce e mare, sogno e simbolo sono le costanti capaci di coinvolgere un pubblico rapito dal  linguaggio dell'anima e dal racconto leggero di storie, antichi amori, respiri universali. Al centro dei dipinti spesso ci sono l'uomo e la donna, e il loro rapporto con il magnifico Mare nostrum.

La mostra, nata su invito del dott. Pietro Agen, presidente della Camera di Commercio di Catania, è curata da Alida Maria Sessa e presentata in catalogo da Pietrangelo Buttafuoco. 

Nella prefazione, Alida Maria Sessa sottolinea che "la mostra è costruita attorno ai ricordi privati, le occasioni segrete di una scenografia ricca di bellezze a portata di mano. Si celebra la luminosità diffusa che proviene dal mare, le atmosfere terse di un cielo spazzato dalla tramontana che rende esatti i contorni, la costa alta che sale, i colori pastosi delle case, i cespugli esuberanti". 

Enrico Benaglia, pittore, disegnatore, incisore, litografo, scenografo, scultore, nasce nel 1938 a Roma, dove vive e lavora. Al di fuori dei maggiori "poli artistici" concettuali degli anni Sessanta e dei primi anni Settanta, grazie all'autenticità della sua pittura, Benaglia entra in contatto con un mondo culturale di poeti e attori, quali Luciano Luisi, Renato Civello, Claudio Rendina, Mario Lunetta, Walter Maestosi, Biagio Proietti, Nanni Fabbri, Riccardo Cucciolla, Gabriella Sobrino, Umberto Serafini, Laura Gianoli, Guido Ruggiero, che contribuiscono allo sviluppo e alla definizione ulteriore del suo mondo poetico. 
La sua vita artistica è segnata da un ampio interesse per la litografia, l'incisione e la scenografia. A partire dagli anni Ottanta Benaglia si colloca definitivamente nel panorama artistico nazionale grazie all'individuazione di un'iconografia originale e simbolica, legata al mondo favolistico e mitologico. Il forte successo di pubblico e di critica è confermato dal susseguirsi, a partire dagli anni Novanta, di grandi mostre istituzionali in Italia e all'estero. Tra tutte si ricordano "Il salotto incantato" presso il Castello de L'Aquila nel 1998, "Stati di instabilità permanente" presso Villa Letizia a Treviso nel 2000, "Il giardino segreto" presso il Museo del Vittoriano di Roma nel 2002, "Geografia delle emozioni" presso il Museo di Santa Maria della Scala a Siena nel 2004, "Percorso interiore" presso la Pinacoteca civica di Teramo nel 2007, "Collages-Paintings" presso la Pinacoteca Vitelli di Città di Castello nel 2008, fino alla più recente "Benaglia's Circus" preso l'Auditorium Parco della Musica di Roma nel 2010. Alcuni dei suoi cicli pittorici più famosi sono stati esposti presso sedi atipiche e suggestive quali gli Aeroporti "Charles de Gaulle" di Parigi e il JFK di New York, oltre che in sedi prestigiose come gli Istituti di Cultura Italiani di Strasburgo, di Madrid e di Vienna e ancora l'ambasciata d'Italia di Tallinn.

La mostra, curata nell'organizzazione dalla Edarcom Europa Galleria d'Arte Contemporanea in collaborazione con la Galleria d'arte Orizzonti, si compone di ventiquattro opere pubblicate in un accurato catalogo edito dalla Domenico Sanfilippo Editore. 

Scheda tecnica: 

Artista: Enrico Benaglia

Mostra: Splendore mediterraneo

A cura di: Alida Maria Sessa

Presentazione di: Pietrangelo Buttafuoco

Coordinamento: Francesco Ciaffi

Conferenza stampa: venerdì 28 gennaio 2011 ore 10,30

Inaugurazione a inviti: venerdì 28 gennaio 2011 ore 18,00

Apertira al pubblico: 29 gennaio - 13 febbraio 2011

Orario: dal lunedì al venerdì dalle 15,30 alle 20,00. Sabato e domenica dalle 10,00 alle 20,00 - INGRESSO LIBERO

Spazio: Sala delle Grida - Camera di Commercio di Catania

Indirizzo: Catania, Piazza della Borsa

Organizzazione: Edarcom Europa Galleria d'Arte Contemporanea - Roma

In collaborazione con: Galleria d'Arte Orizzonti - Catania

Informazioni: tel. 095.7361225 - www.enricobenaglia.it

domenica 23 gennaio 2011

MASSENZIO ARTE: Varesano IL SEGNO E LA PAROLA

FRANCESCO VARESANO

IL SEGNO E LA PAROLA 
 
 

dal 27 GENNAIO al 5 FEBBRAIO 2011 

Inaugurazione: giovedì  27 gennaio alle ore 18,00 
 
MASSENZIO ARTE

via del Commercio, 12 Roma

Collegamenti: metro B fermata Piramide 

 
La mostra di FRANCESCO VARESANO si inquadra nel progetto del XIII Premio Massenzio Arte come riconoscimento al primo classificato

 
"…ciò che è impronunciabile ed invisibile si traduce nel finito del simbolo e delle forme note, per questo chi lo produce è un artista ed un  comunicatore: Varesano è un artista e un comunicatore; e cos'è l'arte, se non comunicazione?" (Alessandro D'Ercole) 
 

Direzione  artistica:  Alessandro D'Ercole

Organizzazione: Massenzio Arte

Ufficio  stampa  mostra: Associazione Massenzio Arte – Associazione Incontri e Eventi

Info: massenzioarte@yahoo.it - Tel.  0683086162- 3289232342 

Orario di visita: dal lunedì  al sabato ore 17-20, festivi esclusi Ingresso libero 
 
 
 
 
 
 

                                                          Il segno e la parola 

Quando Umberto Eco crea la sua semiotica personale, giocando tra la linguistica e la semiotica tradizionale,  distinguendone  sillabe e termini in una catena continua di rimandi e rinvii, compie una creazione artistica che non uccide la semantica, come qualcuno vorrebbe far credere, ma ne da un valore aggiunto arricchendola di  contenuti. Quei contenuti non hanno rilevanza scientifica "tout court", ma attengono ad un completamento della emozione legata alla parola.

Il linguaggio non esiste in questa dimensione, perché la parola non costituisce un mezzo di comunicazione diretto, piuttosto è l'intenzione dello scrittore artista che fa la comunicazione.

Allo stesso modo, e direi con un risultato immediatamente percepibile attraverso l'emozione cui  facevo riferimento, Francesco Varesano disegna e frantuma parole, concetti , frammenti di frasi, e costruisce opere che a mio avviso hanno tutte lo stesso sottotitolo o almeno lo stesso messaggio: Babele, ovvero la confusione dei linguaggi e l'impossibilità di comunicare attraverso la parola.

Francesco assume, così,  che la parola non è sufficiente per rendere appieno quel che si vorrebbe dire e che non si può colorare e chiarire una frase se non attraverso una emozione.

I titoli delle sue opere sono da soli una dichiarazione d'intenti ed un palinsesto completo. "Prologo- epilogo", " quello che non so dire", "precarietà del dialogo, e soprattutto "R-esistere" e "in silenzio".Si vede bene come ogni titolo contenga il sovraesposto concetto  già totalmente espresso, e comunque trasformato, arricchito di un ulteriore elemento di decifrazione. La mano dell'artista, il suo lavorare la materia come se fosse dialogo con il  soggetto osservante, completa e rende vera, genuina, la comunicazione.

Ricordo la spiegazione che Filiberto Menna dava circa la installazione di J. Kosuth, dal titolo"una e tre sedie. L'installazione era costituita da una sedia vera, unita alla quale vi era un disegno della sedia stessa, e la parola sedia. Secondo il Menna la ragion d'essere dell'opera andava cercata in una comunicazione; l'artista  intendeva  avvertire che la parola che identifica l'oggetto non si fonda su di una relazione  immediata tra l'immagine, il segno che l'identifica e l'oggetto stesso, ma su un insieme di modifiche che il segno assume in segno analogo o  se vogliamo allegorico o simbolico. E' lo stesso procedimento logico di Magritte, che disegnava una cosa ed avvertiva contemporaneamente che  quell'immagine non rappresentava la cosa in sé, ma una semplice informazione data all'osservatore.

Il procedimento di Francesco Varesano è a mio avviso identico.  Francesco vuole superare l'accettazione imposta della parola, e ribadire attraverso una serie di lettere e vocaboli, lingue diverse, lettere anche sconosciute all'osservatore, che in ogni cultura i valori possono variare, stando alle parole ed alle frasi fatte; ma in realtà nella struttura intima delle stesse, che l'opera richiama e traduce, esiste in quei valori appartenenti a genti e culture diverse una convergenza e validità universale.  Questo concetto è perfettamente reso dall'opera " in silenzio", che parla e dichiara, come nessuna frase o concetto verbalmente espresso potrebbe dichiarare, l'identità di un sentire comune. E' noto che il silenzio urla più di qualunque suono. Ed io sono convinto che Francesco lavori nel silenzio, ricco soltanto del suo sentire e del suo mondo onirico e fantastico. Con la precisione e la manualità di coloro che traspongono amore nella materia, e che secondo la tradizione di Ettore Colla parlano con cuore e mani, prima che con la voce, questo artista segue da sempre un suo percorso, senza smarrirsi in vie più comode e senza nulla concedere al superfluo.  Non esiste alcun elemento ridondante nei lavori di Varesano: ogni cosa ha un suo perché ed una conseguenza logica, consequenziale con i  lavori successivi. Le sue tempere del 1992 sono ancora, ed a maggior ragione, stante la propedeuticità del percorso artistico, perfettamente riconoscibili e vincolati a quelli della più recente ricerca. E questo elemento di valutazione è importante per sostenere  la validità di un  tale percorso. 

Se per Schelling e per Heidegger l'artista  è un vate, attraverso il quale  ciò che è impronunciabile ed invisibile si traduce nel finito del simbolo e delle forme note, si può dire che Varesano è un artista ed un comunicatore: e cos'è l'arte, se non comunicazione?   

 Alessandro D'Ercole                                                                         

mercoledì 19 gennaio 2011

Galleria Marconi: Natura cultura, madre terra



Galleria Marconi
Comune di Cupra Marittima
Assessorato alla Cultura
presentano
Naturacultura
madre terra

Roberto Cicchinè - Paolo Consorti - Armando Fanelli - Giovanni Manunta Pastorello - Josephine Sassu - Gabriele Silvi
testo e cura
Dario Ciferri
L'inaugurazione si terrà domenica 23 gennaio alle 18:00
La mostra termina il 20 febbraio
La Galleria Marconi e l'Amministrazione Comunale di Cupra Marittima (Assessorato alla Cultura) domenica 23 gennaio alle 18.00 presentano Naturacultura, un percorso in tre collettive che vuole porre l'attenzione al controverso ed affascinante rapporto tra natura e cultura.
La prima mostra propone i lavori di Roberto Cicchinè, Paolo Consorti, Armando Fanelli, Giovanni Manunta Pastorello, Josephine Sassu e Gabriele Silvi, a curare l'evento e i testi della collettiva è Dario Ciferri.
Naturacultura è il terzo appuntamento della rassegna Troppo! (La Galleria Marconi esagera), ed è un invito a riflettere sul futuro della nostra specie, del nostro mondo e del nostro stile di vita. L'arte osserva la contemporaneità e dà voce e forma a speranze, paure, inquietudini e sogni. Lo sguardo di Naturacultura a tratti è limpido e a tratti onirico, non esiste un percorso unico né una verità assoluta, bensì mille percorsi possibili per ricreare un rapporto di rispetto e un domani sul nostro pianeta, che è anche l'unico che abbiamo a disposizione.
"Le civiltà antiche consideravano la terra come madre, la natura era vista come portatrice di ricchezza e prosperità, fornitrice di messi e cibo. L'umanità ha sempre guardato con nostalgia al ritorno a una mitica età dell'oro in cui la terra elargisca le sue ricchezze senza che l'uomo debba lavorare. Eppure a questa visione idilliaca si è da sempre accostata anche una visione della natura come forza incontrollabile e irrazionale, capricciosa e crudele. L'essere umano da sempre ha lottato con la natura e cercato di asservirla alle sue necessità.
Natura e cultura si avvicinano e distanziano continuamente, è un rapporto profondo e radicale, l'arte ha attinto e attinge al concetto naturale in modo costante. L'idea di natura non può essere intesa solo come ambiente naturale, perché va a toccare molteplici aspetti, dall'animo umano al cosmo, dall'ecosistema alla vita e alla sofferenza che gli essere viventi subiscono e fanno subire. L'essere umano fa parte di questo complesso intreccio, non può dominare la natura né subirla passivamente. È nella ricerca di un equilibrio con la madre terra che si esplicita la possibilità della vita per l'uomo e per tutte le altre creature che con lui condividono l'universo. Naturacultura racconta tutto questo attraverso i diversi linguaggi dell'arte e i percorsi di ricerca degli artisti che espongono".
(Dario Ciferri)
«[...] che la natura del mondo non è stata per nulla disposta
dal volere divino per noi: di così grande difetto essa è dotata.
In primo luogo, di quanto copre l'ampia distesa del cielo,
una grande parte è occupata da monti e selve
dominio di belve, la posseggono rupi e deserte paludi
e il mare che vastamente disgiunge le rive delle terre.
Inoltre, quasi due terzi il bruciante calore
e l'assiduo cadere del gelo li tolgono ai mortali.
Ciò che resta di terra coltivabile, la natura con la propria forza
lo coprirebbe tuttavia di rovi, se non le resistesse la forza dell'uomo,
per i bisogni della vita avvezzo a gemere sul robusto
bidente e a solcare la terra cacciandovi a fondo l'aratro».
(Tito Lucrezio Caro De rerum natura – Libro V)
Una nuova rassegna per il sedicesimo anno di attività, in una Galleria Marconi rinnovata nella forma ma fortemente radicata nella sostanza del proprio percorso di ricerca, già questo sembrerebbe Troppo. Ma non ci può bastare. La speranza è lavorare ancora con la coerenza, la testardaggine e la voglia di crescere, restando sempre al passo con i tempi, cogliendo idee e mutamenti della nostra epoca, e anche questo sembrerebbe Troppo. Non c'è arroganza, né immodestia, ma la rassegna 2010 2011 si intitola proprio Troppo (la Galleria Marconi esagera), perché in un mondo dove la crisi è presente e tocca purtroppo la vita di milioni di persone, dove tutti noi siamo sottoposti a tagli e a restrizioni dei diritti fondamentali, abbiamo avvertito il desiderio di debordare, non solo fisicamente.
Marconi Gallery and the Municipal Administration of Cupra Marittima (Department of Culture) present Natureculture, on Sunday 23rd January at 6,00 p.m. It's a project with three group expositions that wants to draw attention to the controversial and fascinating relationship between nature and culture.
The first exhibition proposes the works by Roberto Cicchiné, Paolo Consorti, Armando Fanelli, Giovanni Manunta Pastorello, Josephine Sassu and Gabriele Silvi. Dario Ciferri is the curator of the event and of the texts.
Natureculture is the third appointment of the series Too Much! (Marconi Gallery exagerates), and it is an invitation to reflect about the future of our species, of our world and of our lifestyle. Art observes the contemporary and gives voice and shape to hopes, fears, concerns and dreams. Natureculture glance is sometimes clear and sometimes dreamlike, a unique path doesn't exist, neither an absolute truth, but thousand of possible paths, which could recreate a respectful relationship and a future on our planet, the only one we have at our disposal.
"The ancient civilizations considered the earth as a mother, nature was seen as a bearer of prosperity and abundance, supplier of food and crops. Hunanity has always looked back nostalgically to a regained mythical golden age where the earth gives its richnesses without any working by men. Nevertheless, a vision of nature as an uncontrollable and irrational, capricious and cruel force has always been juxtaposed to that idyllic vision. The human being has always fought against the nature and has always tried to enslave it to his own needs.
Nature and culture continuously approach and move away, it's a deep and radical relationship, art has constantly drawn on the natural concept. The idea of nature cannot be understood only as natural environment, as it touches on many aspects, from human soul to cosmos, from ecosystem to life and to the misery human beings suffer and make others suffer. Human being is part of this complex interweaving, he cannot dominate the nature neither passively undergo it. The possibility of life for man and for all the other creatures, which he shares the universe with, comes from the research of a balance with Mother Earth. Natureculture tells all this through the different art languages and the research paths of the artists in the expositions.
(Dario Ciferri)
A new series for the sixteenth year of activity, in the renewed spaces of Marconi Gallery, but strongly roteed in its research course. All this would seem already Too much. But it cannot be sufficient. Our hope is to work still coherently, with our being willful and wanting to grow, always behind the times, capturing ideas and changes of our time. All this would seem Too much as well. There is neither arrogance nor immodesty but the 2010-2011 series is just entitled Too Much ( Marconi Gallery exagerates), because in a world where there is the crisis that is involving million of people, where everyone of us is subjected to cuts and restrictions of the fundamental rights, we feel the desire to overflow, and not only physically.


scheda tecnica/technical card

curatore/curator by Dario Ciferri
testo critico/art critic by Dario Ciferri

traduzione di/translation by Patrizia Isidori

relazioni esterne e promozione delle attività/ external relationship and promotion of activities Stefania Palanca
fotografia/photography Marco Biancucci©
riprese video/video shooting Stefano Abbadini
allestimenti/preparation Marco Croci
progetto grafico/graphic project maicol e mirco
webmaster

Partner



dal 23 gennaio al 20 febbraio
from 23th january to 20th february
orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 20
opening time: Mon-Sat 4 to 8 p.m.



Galleria Marconi di Franco Marconi
C.so Vittorio Emanuele, 70
63012 Cupra Marittima (AP)
tel 0735778703
e-mail galleriamarconi@vodafone.it
web http://www.siscom.it/marconi

martedì 18 gennaio 2011

La mela, Antonio, il mite e il matto -Invito e comunicato


La mela, Antonio, il mite e il matto

sabato 22 gennaio ·dalle 18.30  alle  21.30 ; ORE 18.30 apertura della mostra personale per un giorno di  Antonio Conte  evento d'arte  applicato
ORE 18.36 presentazione dell'album "il mite. il matto." di Paolo Montella e Zampanò Forti. 




Lineadarte   è  lieta di  presentare La mela, Antonio, il mite e il matto, un evento  d'arte  contemporanea  applicato, full immersion tra musica e pittura.


Parla Antonio:
"Un giorno ho preso Paolo da parte e gli ho detto: - senti, che dici se alla presentazione del disco tuo e di Zampanò espongo qualche opera ispirata ai tuoi pezzi? Magari un quadro per ogni canzone? -
Una proposta buttata la, io volevo dipingere senza nemmeno ascoltare i brani (sarebbe bene non dire questo a Paolo). Magari due schizzi limitandomi a spulciare i testi o rifacendomi ai titoli. Qualcosa tipo - uh bello "il paese delle nevi", adesso dipingo un paesaggio innevato - oppure - uh bello "bianco" adesso faccio un quadro tutto bianco - (ah no, questo poi l'ho fatto davvero così).
Giuro! Io ho provato a fare una cosa senza impegno! Ci ho provato! Provare a fare il pittore della domenica! Per una volta tanto.
Dio maledica gli IPod ed i lettori mp3! Per curiosità infatti mentre giocavo col mio lettore ho caricato l'album di Zampanò, non sapendo cosa fare né come ammazzare il tempo, e mi sono messo con le mie belle cuffiette sul mio bel divano ad ascoltare "il mite il matto".
A quel punto per dipingere un quadro non ho potuto più aspettare la domenica!
Questo perché il disco mi ha portato in un mondo nuovo e familiare allo stesso tempo. Mi sono ritrovato a guardare "il malato immaginario" allo specchio e a parlare con il mite e il matto sotto le coperte.
Tanto ero sempre io, qualunque personaggio, qualunque nome avessi scelto, ero sempre io a parlare da solo con me stesso.
Non potevo più far finta di niente. Ho dovuto raccontare del mio viaggio, un viaggio che ancora sto facendo e che ho ritrovato anche tra le note di Zampanò. Un viaggio che parte da me per arrivare di nuovo a me passando per il mondo, quello brutto e quello cattivo, quello che c'è fuori. Quello che si vede da dietro al vetro di una finestra, dal finestrino di un auto o di un treno. Quello che ci porta a metter radici indossando maschere che poi non toglieremo più (e che maschere sono se poi non le togliamo più?).
Questo mondo alla fine non è così male. Basta conoscerlo, capire che non si è gli unici e soli uomini a vivere su una mela, pensare che non ti frega niente se gli altri ridono di te e della tua mela.
Se ci riesci allora sei sempre in viaggio come me, come il mite e il matto... in viaggio e in compagnia, non più soli di se stessi.
Non so e non voglio sapere a che punto del viaggio mi trovo, se sono già tornato o ancora una volta ripartito. Adesso so solo che quando tornerò alla mia mela, al mio paese delle nevi, guardando il mondo da una finestra non vedrò solo auto veloci, aerei e treni molto lontani, non vedrò solo gente che ride per difendersi, vedrò il mare e campi di spighe e limoni colorati dal sole. Tra la persone che ridono ne troverò qualcuna amica che riderà con me."


Parla la mela:
"Nessuno ride di me! Chi ride di me? Perché dovrebbero ridere di me? Mai visto qualcuno ridere di una mela? Perché a te fa ridere una mela?
Quando Antonio arrivò qui il primo giorno non mi fece una bella impressione. Credevo non sarebbe resistito un giorno su una mela. Ci vuole coraggio per stare su una mela, equilibrio, cura! Ci vuole cura per stare su una mela!
Invece dopo neanche una settimana s'è scavato tutti gli spazi di cui aveva bisogno. Mi curava come si curava di se stesso e dei suoi quadri. Proprio a proposito di questo, già il secondo giorno si creò tutto un angolo attrezzato per dipingere. Per i primi giorni ha cominciato con qualche bozza, un pajo di idee... dopo un po' è partito e non a smesso più di fare quadri.
Facce... facce! Tante facce... Sara, Gianluca, Martina, Andrea, Franco.
Dopo qualche mese tutto sembrava andasse a meraviglia. Sembrava! Ad una mela non sfugge nulla! Mancava qualcosa infatti... mancavano gli altri... mancavano i protagonisti dei suoi dipinti. Sara non era Sara era Antonio. Gianluca non era Gianluca era Antonio. Lo stesso per Martina, Emilio e chi per loro. Mancavano gli altri.
Per questo è andato via... stava bene qui ma aveva bisogno di partire per trovare "gli altri".
Non è passato molto tempo prima che arrivassero sue notizie.
Le ho viste tutte le sue facce. Marco, Valeria, Roxana, Elena solo che non sono più le facce di prima! Sono facce parlati ed ognuna racconta la sua storia! Antonio ora è solo il pennello, la penna che scrive la storia, la macchina da scrivere su cui ognuno batte i suoi tasti.
"Facce" è un dono. E' arte proprio per questo! "Facce" non è più di Antonio è di tutti.
Io lo so... ritornerà. Ognuno ha bisogno di se quindi tornerà."


Dichiara il mite:
"io vivo per il matto"

Dichiara il matto:
"io vivo per il mite.
Jeri ho mangiato una mela ed è stato strano"

Scheda  riassuntiva

Titolo: La mela, Antonio, il mite e il matto

Quando: sabato 22 gennaio · 18.30 - 21.30
ORE 18.30 apertura personal Day - mostra di pittura di Antonio Conte
ORE 18.36 presentazione dell'album "il mite. il matto." di Paolo Montella e Zampanò Forti.



Dove: Lineadarte - Officina creativa
Via Domenico Soriano, 34. (nei pressi di piazza Dante)
Napoli, Italy


Esposizione di Antonio Conte
Presentazione dell'album "il mite. il matto." di Paolo Montella e Zampanò Forti.

Zampanò Forti - Voce e chitarra
Kostabile - Percussioni da marciapiede 


                                                          
LineaDarte Officina Creativa                                                     
via S.Domenico  Soriano, 34 - 80135 Napoli
tel 0815494271 - fax 08251800147
Ipphò (Gennaro Ippolito) Cell.3342839785 - Giovanna Donnarumma Cell.3275849181
www.lineadarte-officinacreativa.org
www.biennaledellibrodartista.org/
ventiperventi.blogspot.com/
lineadarte.blogspot.com

info@lineadarte-officinacreativa.org

Biotos: mostra "DIALETTICA, Generazioni a confronto"


DIALETTICA
Generazioni a confronto

Mostra collettiva di pittura, scultura e installazioni
Inaugurazione giovedì 20 gennaio ore 19
Centro Culturale Biotos – Spazio Bquadro
(via XII gennaio 2 - Palermo)

 
 

Sarà  inaugurata giovedì 20 gennaio 2011 alle ore 19 negli spazi del Centro Culturale Biotos e di Spazio Bquadro (via XII gennaio 2 - Palermo,) la mostra collettiva dal titolo "DIALETTICA, Generazioni a confronto".

Una grande esposizione annoverante cinquantatre opere fra dipinti, sculture ed installazioni, che prevede il raffronto dialettico-generazionale fra alcuni noti maestri del '900 (Arman, Boetti, Corpora, Dorazio, Festa, Germanà, Perilli, Rotella) ed una nutrita pattuglia di artisti siciliani (Mariana Acuna, Sebastiano Caracozzo, Paolo Chirco, Guido Colli, Fabrizio Costanzo, Marzia Cusimano, Giuseppa D'Agostino, Angelo Denaro, Pietro Emanuele, Giuseppe Fell, Rita Gambino, Leonardo La Barbera, Mario Lo Coco, Francesco Nuccio, Gaspare Occhipinti, Elena Pagani, Aldo Palazzo, Francesco Pintaudi, Salvatore Pizzo, Enzo Romeo, Tommaso Salemi, Bice Triolo, Davide Valdesi), anch'essi divisi in svariate fasce anagrafiche, che vanno da quella dei giovanissimi appena freschi d'Accademia a quelle successive di chi ha già consolidati percorsi artistici ed espositivi.

L'idea guida da cui muove questo progetto è quella di evidenziare i processi di contaminazione, interferenza, tangenza, innesto e ibridazione che sono – da sempre – alla base di ogni rilevante meccanica ideativa e gestuale in campo artistico. Non si tratta di stabilire dei semplici rapporti di filiazione o di classificare l'operato di alcuno sulla base di esemplari paradigmi, quanto, piuttosto, di dimostrare l'impossibilità, per ogni vero artista, di eludere il confronto con i maestri del passato prossimo e remoto e con i più interessanti operatori visuali della stretta attualità.

Il dialogo, dunque, è un obbligo per chiunque voglia procedere sull'irto cammino delle arti visuali; un dialogo anche aspro (fatto non solo di confronti rilassati, ma soprattutto di scontri anche duri ed energici), che però possa condurre ad esiti visivi forieri di novità (linguistiche e tecniche) ove sia ben percepibile il "valore aggiunto" apportato da ogni artista ben consapevole dei propri limiti e delle proprie potenzialità.

Sono per l'appunto le "citazioni" e le "imitazioni" a fornire quell'indispensabile propellente immaginifico, grazie al quale potere elaborare nuove soluzioni di carattere linguistico, tecnico e in special modo narrativo; e tutto ciò – almeno per gli artisti più capaci – senza che si inneschi alcun fenomeno "castratorio" di <<immalinconimento>>, in quanto il confronto dialettico con l'incombenza dei "grandi" si rivela sempre in grado di fungere da innesco "catalitico" per innovative ed interessanti ideazioni e gestualità.

Basterebbe qui ricordare l'esempio illuminante di Pablo Picasso (che saccheggiò praticamente l'intero scibile visivo, dalla pittura pompeiana a Raffaello e Goya, dall'arte aborigena a Cézanne), per comprendere appieno l'ineludibile rilevanza dell'apporto dei più variegati spunti e delle più difformi suggestioni ai fini dell'induzione e del consolidamento di svolte "palingenetiche" nel campo delle arti visuali in realtà solo apparentemente impreviste ed improvvise.

Da tali evidenze hanno preso le mosse dei partecipanti a questa iniziativa, i quali, grazie a questo "dialogo" coi più noti referenti del secondo '900, hanno posto in essere una mappatura abbastanza dettagliata dello "stato delle cose" nello scenario artistico della nostra isola, rendendo fedelmente lo "spirito del tempo" e gli sviluppi che da quelle rilevanti intuizioni di alcuni decenni fa sono maturati e derivati.

Astrazione geometrica ed informale, ready made e pittura più consueta, recuperi figurativi anacronistici e sofisticate installazioni, sculture in metallo e in altri materiali popoleranno questa esposizione, ad indicazione e conferma di un andamento babelico delle odierne arti visuali che "ecumenicamente" tutto assorbe e annovera al proprio interno, in un anelito alla ricerca (tecnica ed estetica) di sicuro non inferiore a quello del secolo trascorso e pur tuttavia venato – per il venir meno di ogni griglia ideologica – di maggiore frammentarietà movimentista e di minor irruenza avanguardistica.

La mostra a cura di Salvo Ferlito e sotto la direzione artistica di Marco Pomara sarà visitabile sino al 5 febbraio, tutti i giorni (tranne domenica e lunedì) dalle ore17 alle ore 20.

Ingresso libero.

 
 
βιοτος Cultura & Eventi
091-323805


Mostra Splendori Sacri - Proroga

MOSTRA

SPLENDORI SACRI

TESORI DELLA DIOCESI DI MILETO-NICOTERA-TROPEA

MUSEO STATALE DI MILETO

MILETO (VV)

PROROGATA FINO AL 13 MARZO 2011 

La mostra Splendori SacriTesori della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, avrà prosecuzione fino al 13 marzo prossimo. Il prolungamento dell'evento espositivo, realizzato nel Museo Statale di Mileto sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, si è reso necessario in virtù del considerevole afflusso di pubblico, soprattutto giovanile e studentesco,  e delle numerose richieste pervenute. Inaugurata lo scorso 25 settembre, la mostra ha registrato, altresì, un ottimo riscontro da parte degli organi di stampa nazionali e internazionali e ha portato alla ribalta di un pubblico anche extraregionale un territorio naturalmente vocato alla cultura. La proroga è stata resa possibile grazie alla disponibilità fornita dal vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, mons. Luigi Renzo, e da tutti i prestatori delle opere esposte.

La mostra organizzata dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, a cura di Fabio De Chirico e  di Rosanna Caputo, permette di riscoprire tesori nascosti di indubbia bellezza e di portare alla luce opere  che evidenziano un patrimonio storico e artistico assai rilevante.

Splendori Sacri è altresì occasione per ammirare in prima assoluta il restauro del ciborio fanzaghiano di Serra San Bruno.  Il soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria Fabio De Chirico così sottolinea: <<il pubblico sta premiando il grande lavoro fatto e la qualità della proposta. Il prolungamento dell'evento è un atto dovuto anche perchè la mostra serve da "catalizzatore positivo" all'immagine  complessiva del territorio vibonese>>. 

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Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria

Soprintendente: Fabio De Chirico 

MOSTRA

SPLENDORI SACRI

TESORI DELLA DIOCESI DI MILETO-NICOTERA-TROPEA

MUSEO STATALE DI MILETO

MILETO (VV)

PROROGATA FINO AL 13 MARZO 2011 

Ufficio stampa: Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria

Silvio Rubens Vivone – Patrizia Carravetta 

Tel.:  0984 795639 fax  0984 71246

E-mail: sbsae-cal.ufficiostampa@beniculturali.it

lunedì 17 gennaio 2011

Esposizioni in 3D alla Mostra dedicata a Carlo Simi, scenografo di Sergio Leone

Esposizioni in 3D alla Mostra dedicata a Carlo Simi, scenografo di Sergio Leone

Si è svolta a Roma, sabato 15 gennaio 2011, presso la Chiesa degli Artisti (Piazza del Popolo), alla Basilica di S. Maria in Montesanto, l'evento "Carlo Simi - Un percorso d'artista in mostra" organizzato dall'Associazione "Ricordando Carlo Simi", che ha esposto molti dei lavori realizzati dallo scenografo Carlo Simi, che grazie al suo talento ha reso preziose le produzioni di molti registi, fra cui i capolavori di Sergio Leone ('Per un pugno di dollari', 1964; 'Per qualche dollaro in più', 1965; 'C'era una volta il west', 1968). Durante la mostra sono state inoltre esposte alcune fotografie inedite dei set e dei lavori di scenografia di Carlo Simi anche in 3D stereoscopico, a cura della Delta Star Pictures, che ha fornito per l'occasione anche gli speciali occhiali 3D ai numerosi curiosi ed appassionati della terza dimensione. La manifestazione – patrocinata anche dal Consiglio Regionale del Lazio, dall'A.S.C. Associazione Italiana Scenografi Costumisti Arredatori, dalla Fondazione Teatro Carlo Terron e da SIPARIO – ha avuto una nutrita partecipazione fra cui artisti, autori e personalità del cinema e dello spettacolo.

domenica 16 gennaio 2011

Un bisbiglio lungo il cammino, omaggio a Lorenzo Calogero

TORNARE@ITACA 4^ edizione

a cura di Franco Gordano, Mimma Pasqua e Cristina Rossi

"un bisbiglio lungo il cammino"

Omaggio a Lorenzo Calogero

a cura di Franco Gordano, Mimma Pasqua e Angela Sanna

S'inaugurerà sabato 22 gennaio 2011 alle ore 18.00, presso il Museo Civico dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, alla presenza del Sindaco di Cosenza Salvatore Perugini, del Direttore del Museo stesso Maria Cerzoso, dell'Assessore alla cultura della Provincia di Cosenza Maria Francesca Corigliano, del Presidente della Fondazione Carical Mario Bozzo, nonché dei curatori e dell'arch. Argia Morcavallo, che condurrà la serata, la mostra "un bisbiglio lungo il cammino", omaggio artistico-poetico a Lorenzo Calogero a cura di Franco Gordano, Mimma Pasqua e Angela Sanna, nel centenario della nascita e nel cinquantennio della morte, secondo momento della quarta edizione della rassegna itinerante Tornare@Itaca, quest'anno dedicata alla poesia di Alda Merini e Lorenzo Calogero, organizzata dall'associazione cosentina d'arte contemporanea Vertigo Arte. La mostra segue l'anteprima al Palazzo Comunale di Grimaldi, le due esposizioni a Milano, e quella presso il Museo Civico dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, dedicate ad Alda Merini.

GLI ARTISTI:

MATTEO ACCARRINO, ANGELO ALIGIA, SALVATORE ANELLI, CATERINA ARCURI, ANTONIO BAGLIVO, BIZHAN BASSIRI, CESARE BERLINGERI, ANNA BOSCHI, DARIO CARMENTANO, LUCILLA CATANIA, ENRICO CATTANEO, BRUNO CECCOBELLI, FRANCESCO CORREGGIA, VITTORIO CORSINI, ANTONELLO CURCIO, LUCEDELHOVE, GIULIO DE MITRI, TEO DE PALMA, MARCELLO DIOTALLEVI. MAVI FERRANDO, MARCO FERRI, FRANCO FLACCAVENTO, ANDREA FOGLI, ROSA FOSCHI, ENZO GUARICCI, FRANCESCO GUERRIERI, MASSIMO INNOCENTI, ATHINA IOANNOU, ANNA LAMBARDI, RUGGERO MAGGI, ALFREDO MAIORINO, GIUSEPPE MIRIELLO, DANIELA MONACI, ANTONIO NOIA, LUCA MARIA PATELLA, SALVATORE PEPE, LAMBERTO PIGNOTTI, TARCISIO PINGITORE, ANTONIO PUJIA VENEZIANO, WALTER PUPPO, CLOTI RICCIARDI, FIORELLA RIZZO, MIRELLA SALUZZO, GIUSEPPE SALVATORI, GIANFRANCO SERGIO, NEDA SHAFIEE MOGHADDAM, GIULIO TELARICO, ARMANDA VERDIRAME, ANTONIO VIOLETTA.

I POETI: FRANCO BUFFONI, FRANCO DIONESALVI, FRANCO GORDANO, ANTONIO NESCI, DANIELE PIERONI, GERARDO PEDICINI, PAOLO RUFFILLI, EVELINA SCHATZ, ARTURO SCHWARZ.

In catalogo, scritti critici di CLAUDIO DAMIANI, MIMMA PASQUA, ANGELA SANNA.

Dal 22 gennaio al 28 febbraio 2011

Vertigo Centro Internazionale di ricerca per la Cultura e le Arti Visive Contemporanee – Via Rivocati 63, 87100 Cosenza, tel. e fax 0984 75212,

www.vertigoarte.org; vertigoarte@libero.it

INAUGURAZIONE MUSEO ROMA IN TRASTEVERE: STRAND+ROSEMBLUM corrispondenze elettive



In anteprima europea, a Roma,  gli scatti che raccontano la profonda
amicizia tra PAUL STRAND e WALTER ROSENBLUM. Due degli sguardi
fotografici più importanti nella storia della fotografia del XX
secolo.

Giovedì 20 Gennaio 2011 alle ore 18, in anteprima europea, inaugura
presso il Museo di Roma in Trastevere, la mostra PAUL STRAND e WALTER
ROSENBLUM Corrispondenze elettive. Aperta al pubblico dal 21 gennaio
gennaio al 20 marzo 2011, la mostra è promossa da Roma Capitale,
Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione -
Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma.. L'esposizione, a cura di
Enrica Viganò, abbraccia la storia della profonda amicizia tra PAUL
STRAND e WALTER ROSENBLUM, rispettivamente maestro e allievo, due
degli sguardi fotografici più importanti nella storia della fotografia
del XX secolo. Walter Rosenblum aveva solo 17 anni quando incontrò
Paul Strand nella famosa Associazione americana Photo League e i due,
dagli anni '50 in poi, decisero di seguire insieme un tratto del
proprio cammino, che si intensificò quando Strand si trasferì in
Francia nel 1950 e iniziò la lunga e famosa corrispondenza protratta
per i successivi 25 anni. Scriveva Rosenblum a Paul Strand il 13
settembre 1950: «Non hai idea di come sia fresca l'aria che il tuo
lavoro in Europa ci porta fin qui. Gran parte del progresso umano è
dovuto proprio a gente creativa come te». Esistono più di cento
lettere originali autografe, di cui alcune in mostra, in grado di
testimoniare l'amicizia di due, dei più grandi fotografi del XX
secolo.  Entrambi si confrontavano non solo sulla tecnica fotografica
e sui materiali, ma anche sulla vita stessa, terreno d'esperienza e
d'ispirazione profonda. L'esposizione include una parte di immagini
fotografiche di entrambi gli artisti e numerosi documenti come le
lettere scelte da Naomi Rosenblum, libri dei due maestri della
fotografia americana e una brochure con un saggio di Strand scritto
per la mostra di Rosenblum al Brooklyn Museum. In mostra, insieme con
le opere fotografiche più famose, si potranno ammirare, per la prima
volta, una selezione di fotografie vintage,  inedite,  dove sarà
visibile l'ultima fotografia scattata da Paul Strand con la
collaborazione di Walter Rosenblum. Negli ultimi anni della sua vita,
infatti, Paul Strand divenne praticamente cieco e così, dirigendo la
mano e l'occhio di Walter Rosenblum, costruì la fotografia e la
scattò. Sabato 22 gennaio alle ore 17 andrà ad arricchire questa
importante retrospettiva fotografica la proiezione del documentario
"Walter Rosenblum: in Search of Pitt Street", realizzato nel 1999
dalla figlia del grande fotografo, Nina Rosenblum, a cui farà seguito
un dibattito con l'autrice alla presenza di Manuela Fugenzi,
giornalista e photoeditor, sull'evoluzione della fotografia
contemporanea verso il multimedia come spazio-ponte tra fotografia
fissa e documentario.

CREDITI

La mostra è prodotta da Admira con il contributo di Officine
Fotografiche e Zetema.

--
Renata De Renzo
Comunicazione e Ufficio Stampa Eventi Culturali
Communication and Press Cultural Events
Mobile

sabato 15 gennaio 2011

EDARCOM EUROPA: MOSTRA "SIGFRIDO OLIVA - DIPINTI E INCISIONI"



Edarcom Europa
Galleria d'Arte Contemporanea

è lieta di invitarLa alla mostra

SIGFRIDO OLIVA - DIPINTI E INCISIONI

INAUGURAZIONE VENERDI' 21 GENNAIO 2011 ORE 18,00

FINO AL 12 FEBBRAIO 2011

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Edarcom Europa
Galleria d'Arte Contemporanea
Roma - Via Macedonia, 12/16
Info: 06.7802620 -
www.edarcom.it

Orario: dal lunedì al sabato 10,30-13,00 / 15,30-19,30 - INGRESSO LIBERO


Camera di Commercio di Catania dal 28 gennaio a 13 febbraio 2011.

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Esposizione permanente di dipinti, opere grafiche e sculture di

Ugo Attardi, Enrico Benaglia, Franz Borghese, Ennio Calabria, Michele Cascella, Tommaso Cascella,

Angelo Colagrossi, Roberta Correnti, Marta Czok, Mario Ferrante, Salvatore Fiume, Emilio Greco,

Renato Guttuso, Ivan Jakhnagiev, Franco Marzilli, Piero Mascetti, Maurizio Massi, Norberto, Sigfrido Oliva,

Ernesto Piccolo, Giorgio Prati, Salvatore Provino, Domenico Purificato, Cynthia Segato,

Aldo Riso, Carlo Roselli, Sebastiano Sanguigni, Aligi Sassu, Lino Tardia, Renzo Vespignani


venerdì 14 gennaio 2011

Arte Video Roma Festival Final Tour MLAC - 20 Gennaio 2011



C.A.R.M.A.

 

 Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate

presenta

Arte Video Roma Festival Final Tour

 

MLAC

Museo Laboratorio di Arte Contemporanea

 

Inaugurazione 20 Gennaio 2011 ore 18:00


20 - 28 Gennaio 2011


a cura di Veronica D'Auria

 

 


Giovedì 20 gennaio il MLAC - Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Sapienza Università di Roma, ospita la terza tappa dell'evento finale di Arte Video Roma Festival, rassegna internazionale di ricerca audiovisiva organizzata dal C.A.R.M.A. - Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate.

 

In occasione di questo evento verranno esposte le dieci opere finaliste: Alessandro Amaducci, Fear of me; Riccardo Arena, 25.765; Igor Imhoff, PERCORSO 0009-0410; Marius Leneweit & Rocio Rodriguez, ... NILAND1; Van Mc Elwee, Paris in the 21st Century; Mauro Santini, Cosa che fugge; Tim White Sobieski, Terminal at last; Lino Strangis, The Super-Eye Park; Danilo Torre, Tre Addii; Debora Vrizzi, Red Carpet.

Saranno inoltre esposte le opere degli artisti più votati: Lino Strangis, Pantalica Rei; Riccardo Arena, Tutte le anomalie del tempo saranno regolate.

 

L'evento fa parte del ciclo espositivo del MLAC diretto da Simonetta Lux e curato da Domenico Scudero.

 

 


 

 

 

MLAC

Dal 20 al 28 gennaio 2011

Lun-ven ore 15:00-19:00

Direttore: Simonetta Lux

Curatore: Domenico Scudero


PIAZZALE ALDO MORO 5 - ROMA 00185 - TEL FAX + 39-06-49910653

http://www.luxflux.org/museolab/museo.htm  muslab@uniroma1.it



Arte Video Roma Festival

C.A.R.M.A.- Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate

ass.carma@gmail.com, http://carma.qblog.it

 

Ufficio Stampa: Veronica D'Auria, veronica.dauria@gmail.com




Opera di Toussaint a Bologna e Budrio


Jacques Toussaint 
 

Glass works installazione  nell'ambito di Arte Fiera Off

 

BOLOGNA - BCLA-Délégation Culturelle/Alliance Française di Bologna Via De' Marchi 4  

tel. 051 332828    www.france-bologna.it

Inaugurazione: venerdi 21 gennaio 2011 ore 17.30

Interverranno il critico Luigi Cavadini e il direttore di Arte Fiera Silvia Evangelisti

 

L'opera resterà in mostra fino al 27 febbraio 2011

 

Art works  mostra

 

BUDRIO (BO) - Torri dell'Acqua, Via Benni 1

tel. 3479772122 www.letorridellacqua.it

 

Inaugurazione: sabato 22 gennaio 2011 ore 18

Sarà presente l'artista e interverrà il critico Luigi Cavadini

 

La mostra promossa dal Comune di Budrio e dalla Fondazione Cocchi

resterà aperta fino al 27 febbraio 2011

 

Sull'opera di Jacques Toussaint, artista di origini francesi ma attivo in Italia dal 1971, c'è da alcuni anni una particolare attenzione da parte di un pubblico e di una critica che situano i loro interessi tra arte e design. L'artista infatti opera una ricerca che intreccia i suoi interessi per questi due ambiti e che si sviluppa con grande rigore a partire dall'acquisizione di un elemento semplicissimo della geometria, il segmento, che diventa il fondamento di un alfabeto compositivo che si articola ora sulla tela, ora nello spazio, ora, infine, nel prodotto di design. L'intento creativo che matura nelle composizioni pittoriche e grafiche, in cui il segmento diventa strumento di costruzione di un mondo estremamente regolare che vive tra quadrati e cubi, trova poi nel mondo della produzione d'arredo la possibilità di gestire il valore estetico (ma anche poetico) dell'arte dentro un oggetto-prodotto dalle caratteristiche funzionali estremamente qualificate e apprezzate.

"Sia in ambito artistico che  nelle applicazioni di design, Toussaint  ha cercato sempre - scrive in catalogo il curatore della mostra Luigi Cavadini - di confrontarsi con se stesso sul tema del rigore costruttivo. Le esperienze condotte sulla regolarità dei rapporti , che si esprime anche nel gioco delle simmetrie fra le parti, trova ad un certo punto intriganti esiti in costruzioni in cui le forme regolari si disarticolano generando asimmetrie di particolare interesse."

Nella mostra è  illustrato il suo percorso con una carrellata di lavori in cui si nota come ricerca artistica e ricerca funzionale si sviluppano sempre "con l'attenzione ai materiali, che vengono utilizzati ben al di là delle loro consuete destinazioni. Mi riferisco qui – scrive ancora Cavadini - all'uso dei vetri lavorati e degli specchi che costituiscono elementi fondamentali di installazioni, come Glass Works, in cui l'artista sfrutta la lavorazione industriale di essi per dare corpo ad una visione fatta di vibrazioni e di variazioni originate dalla diversa incidenza della luce sulle superfici operate del vetro (spesso reso specchiante), visione che si innesta in un contesto di ricerca che ha alla base le esperienze dell'arte cinetica e dell'optical art e che trova qui una nuova declinazione. Già abbiamo accennato all'uso del neon (nella tradizionale versione bianca o in quella, più usata da Toussaint, blu cobalto) per distribuire nello spazio dei segni-segmenti grafici  che possono generare percorsi  o interagire con altre presenze."

Fondamentale, nell'economia della mostra, è l'installazione denominata stanza arcaica in cui l'artista riassume tutta la sua la sua poetica, intrecciando opere e oggetti d'arredo con sottili valenze simboliche e segnalando anche alcuni alti riferimenti (Costantin Brancusi e Luis Barragan) cui la sua opera è debitrice.

La presentazione dell'opera di Jacques Toussaint si sviluppa in due luoghi: a Bologna, presso la sede dell'Alliance Française con una installazione di vetri di grande suggestione e Budrio, negli spazi interessantissimi delle Torri dell'acqua con una rassegna che illustra l'itinerario della sua ricerca.

 
 
 
 
 
 

Informazioni e richiesta di materiale stampa:

uessearte, Via Natta 22 Como - tel. 031 269393  fax 031 267265   info@uessearte.it

TERRACOLTA LA CERAMICA ROMANA E LAZIALE Musei di San Salvatore in Lauro

"TERRACOLTA LA CERAMICA ROMANA E LAZIALE"

25 Gennaio – 15 Febbraio 2011 

Inaugurazione Martedi 25 gennaio 2011

ore 19,00 

MUSEI DI SAN SALVATORE IN LAURO

Complesso Monumentale del Pio Sodalizio dei Piceni

Piazza San Salvatore in Lauro, Roma 
 

Giorgio Bizzarri  e Lorenzo Zichichi  hanno  il piacere di presentare :" Terracolta  la ceramica Romana e Laziale" a cura di Norberto G.Kuri.

L'Evento, patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e promosso da Regione Lazio e Comune di Roma, verrà inaugurato da Pietro Di Paola, Assessore alle Attività Produttive e Politiche dei Rifiuti della Regione Lazio, e da Davide Bordoni, Assessore alle Attività Produttive e al Lavoro e al Litorale  del Comune di Roma.

In questa occasione Il Cigno GG Edizioni, propone al pubblico un inedito volume di duecento  pagine circa, dove Norberto G.Kuri  evidenzia con un accurata selezione, il ruolo preponderante di Roma e del Lazio nella produzione della ceramica  artistica. 

Il Catalogo suddiviso in tre parti, presenta nella prima sezione le creazioni di ceramica dall'Antichità al  Settecento; nella seconda la produzione artistica dell'Ottocento  e Novecento e nella terza il lavoro di artisti contemporanei venuti specificamente a lavorare  a Roma e nella regione del Lazio. 
Il percorso espositivo grazie a un  accurato allestimento scenografico e didattico, segue la cronologia del catalogo e condurrà il visitatore ad ammirare le opere di alcuni degli artisti contemporanei dei quali si parla nella terza parte del volume, quali Emilio Greco, Umberto Mastroianni, Franco Ciuti, Riccardo Monachesi, e altri emergenti. 
 
Info

Ingresso gratuito

Catalogo in vendita € 30

Orario  lunedi – venerdi 

            10,00-13,00 / 16,00- 18,00

            sabato -  domenica 

            chiuso 

Il Cigno GG Edizioni

P.zza San Salvatore in Lauro, 15

00186 Roma

Tel +39 066892109 Fax +39 066892109

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