La Storia dell’uomo ha
sempre girato intorno a due sentimenti: la paura del nuovo ed il coraggio di
esplorarlo, cioè l’idea terribile del precipizio dopo le colonne d’Ercole e
l’eroe che le varcò alla ricerca di nuovi mondi.
Ognuno di noi è chiamato a
reggere il timone della propria vita, in un oceano di cambiamenti e di
trasformazioni dove l'energia e la materia mutano,
si fondono, crescono e muoiono.
Da sempre in noi umani prevale
la paura e lottiamo con questa forza che ci sembra ostile, costringendoci a
vivere nel passato.
La complessità del contemporaneo ci richiede con urgenza
l’adattamento alla “mutazione continua”. Oggi è doveroso sentire la metamorfosi
in atto e ciò che potremmo diventare, ogni momento va vissuto come un’altra occasione
di vita, come se potessimo nascere ancora una volta.
I segni di questi mutamenti
sono sempre più evidenti, bisogna cercare la forza e le idee per affrontarli,
studiando il nostro passato, alle origini della civiltà.
Senza radici non si vola (cit. Bert
Hellinger), impariamo a cambiare, guardando al passato, custode delle chiavi
necessarie per interpretare i nuovi linguaggi.
L’opera FLUX ci indica l’urgenza dei cambiamenti visualizzando in modo sintetico la
possibilità di invertire un processo vitale.
La grafica mostra l’allegoria dell’albero che
ruota: dove le sue parti profonde, si trasformano in germogli e la chioma torna
al terreno invertendo la sua funzione. Le radici, che prima penetravano il
terreno, prendono il posto delle fronde, irrorandosi di luce e calore, mentre i
rami, precedentemente protesi verso l’alto vanno a nutrirsi di acqua e
minerali.
Attingere dunque acqua, sali, luce da
tutte le parti della pianta indistintamente.
Un simbolo essenziale e sintetico che ci
indica un futuro difficile e impegnativo dove la nostra resilienza sarà messa a
dura prova.
Una metafora degli opposti o teoria dei
contrari (Polemos, Eraclito) secondo la quale le parti grezze e scure velano la
luce, mentre quelle aeree custodiscono sostanze rivolte all’abisso ctonio. La
simbologia cinese riassume tale concetto nell’antica rappresentazione del tau.
L’artista pertanto ci spinge ad indagare
soluzioni con logiche opposte anche traumatiche ma rivelatrici di un possibile
rinnovamento fisico-spirituale.
La scienza non basta, qualcosa richiede il
superamento di essa per il nostro benessere. Mentre siamo abituati a cambiamenti
fisici si fa ancora fatica a credere che riequilibrando il piano eterico si
possa incidere anche su quello fisico.
Se è vero che ignorando le proprie radici
non si vola, disconoscere quelle psico-spirituali ci impedisce di, modellare la
nostra materia. Ci muoviamo con una certa sicurezza nella sostanza fisica,
perlomeno in ciò che di essa conosciamo; le cose si complicano quando si valica
il confine verso quanto non è così facilmente misurabile, soprattutto con
riferimento a ciò che le culture hanno cercato di identificare come ‘spirito’.
Questa straordinaria opera
d’arte ipotizza la necessità di rinascita secondo un percorso ben preciso, l’immagine
in formato Instagram verrà visualizzata da una pluralità di fruitori ciascuno
dei quali porterà nell'atto di fruizione le proprie caratteristiche
psicologiche e fisiologiche, la propria formazione ambientale e culturale. Questa
opera simbolo sarà taggata, condivisa, bannata, posseduta, copiata e commentata
nel mare della rete che la custodirà per l’eternità.
Aldo Pe
Sperare
significa credere che qualcuno ci ama significa mettersi in cammino verso un
altrove significa anche osare di vivere in altro modo.
(Enzo Bianchi)
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