Presentate ufficialmente e inaugurate oggi, martedì 25 ottobre 2016, nel Parco Comunale di via Piantanida a Origgio, alla presenza del Sindaco Mario Angelo Ceriani, dell'Assessore alla Cultura della Regione Lombardia Cristina Cappellini e dei due artisti Giovanni Rizzoli, presente anche per conto dello studio di Louise Bourgeois, e Tristano di Robilant tre nuove sculture monumentali donate alla città.
Da questa data, dunque, le opere The Couple (2003) di Louise Bourgeois, Naughty Girl (2009-2010) di Giovanni Rizzoli ed Elijah's Cloud (2012) di Tristano di Robilant trovano la loro collocazione definitiva "en plein air" in uno spazio pubblico – il Parco di via Piantanida, appunto – arricchendo così l'area verde cittadina e offrendo agli appassionati d'arte un'occasione per visitare Origgio.
Quella di Louise Bourgeois esposta al Parco Comunale della città è, infatti, l'unica scultura esposta in uno spazio pubblico non museale in Europa, fatta realizzare appositamente per questa collocazione e donata dall'artista quando era ancora in vita.
Il progetto di donazione delle tre sculture alla Città di Origgio, che si concretizza oggi, ha origini lontane nel tempo: è infatti nato a New York, proprio nello studio di Louise Bourgeois, più di 15 anni fa, grazie al forte legame di amicizia tra l'artista franco-americana e Giovanni Rizzoli, che al tempo viveva nella metropoli statunitense e frequentava assiduamente lo studio della scultrice.
Fu in quel periodo che una delegazione del Comune di Origgio, città nota agli artisti per la presenza dell'attiva fonderia artistica 3v di Walter Vaghi, si recò a New York e, grazie all'intercessione di Giovanni Rizzoli, chiese con una certa dose di audacia alla Bourgeois, allora novantenne, di realizzare una scultura per la città. Impegno che, generosamente, l'artista franco-americana assunse e mantenne, ideando un'opera che purtroppo non vide mai realizzata dopo averne tuttavia modellato il prototipo.
In quel contesto Louise Bourgeois comprese quanto sarebbe stato efficace il suo contributo, insieme a quello dei suoi due più giovani colleghi artisti e interlocutori, nell'incrementare in modo decisivo le iniziali raccolte di scultura pubblica a scala monumentale della cittadina lombarda.
I tre accettarono quindi la "sfida" e lavorarono a un progetto comune, con l'intento di inserire Origgio all'interno di una rete internazionale di città, borghi e parchi d'arte, facendola così diventare un'importante meta di interesse artistico.
Nascono così le tre sculture monumentali, tutte fusioni di alluminio, che da oggi possono essere ammirate nel Parco pubblico comunale di via Piantanida a Origgio.
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