dal 3 al 7 Giugno 2009
Teatro dei Contrari, Via Ostilia 22 - Roma
''DISCARDED - RIFIUTI''
di Tony Padilla
traduzione italiana a cura di Leonardo Franchini
con
Riccardo Franzolini, Fabio Moneta,
Andrea Scoscina, Rosanna Sonnino
adattamento e regia
Emanuela Dessy
"Siamo tutti benpensanti, siamo tutti invasi dai nostri buoni sentimenti, siamo tutte persone per bene; siamo tutti pronti ad inorridire rispetto all'ingiustizia, all'indifferenza, all'egoismo. Ebbene, ecco un testo che ci smaschera: "Discarded-Rifiuti" è una breve opera teatrale in due atti che mette in discussione tutte le nostre certezze di buoni cittadini.
Tony Padilla, autore di origine cubana, tocca le nostre coscienze e mostra come di fronte ad un qualunque imprevisto che urta la nostra quotidianità andiamo immediatamente in crisi: ognuno di noi, imbattendosi in un problema che lo costringe a cambiare un programma, un'abitudine, un suo piccolo obbiettivo, si innervosisce, sfugge, si ribella, fino a perdere magari il senso delle cose, l'ordine di importanza dei valori, fino al punto da dimenticare l'etica della vita.
Il testo è una splendida scoperta che dobbiamo a Leonardo Franchini, traduttore dell'opera, che come sempre rende in maniera impeccabile un altro testo inedito nel nostro paese.
Dopo la lettura, resta davvero la voglia di vedere quest'opera realizzata in teatro". Elena Siri – teatro.org
Nota di regia
La storia di "Discarded – Rifiuti", ambientata originariamente a Central Park, New York, come suggeritoci dall'autore per il quale potrebbe essere immaginata in qualsiasi parco pubblico di qualsiasi grande metropoli, si sposta nel nostro adattamento, a Villa Borghese, a Roma. E' una storia di oggi, scarna, cruda, a volte cinica, in bilico tra tragedia e commedia, come lo è sempre la vita.
Una coppia sposata prima, due vecchi amici poi, per qualche giorno in trasferta vacanziera dalla provincia nella capitale, la stessa sera d'estate, mentre in tempi diversi trascorrono un pigro momento di relax tra un aperitivo e uno spettacolo a Caracalla sulla terrazza del Pincio, si trovano loro malgrado coinvolti in un "fuoriprogramma" di enorme portata emozionale: un neonato abbandonato in un cassonetto.
Come reagiscono? Una serie di ragionamenti, reazioni, discorsi, scavano nel cuore e nella coscienza dello spettatore, ponendogli una serie di domande davanti alle quali non può che fare i conti con se stesso.
Un testo tanto semplice quanto difficile, ironico quanto terribile. Decisamente molto bello.
Personalmente, io non posso fare altro che ringraziare l'amico e traduttore, Leonardo Franchini, che dopo avermi già "regalato" due splendide pièce, "El Fangote" di N.Sabatini e "Patriot Act" di C. Duncombe, in Italia in Prima Assoluta, mi ha consigliato questa nuova sfida umana e teatrale.
Emanuela Dessy
info: http://xoomer.alice.it/mettiunaseraacena
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