MILANO - Al Museo del Novecento lunedì 20 marzo 2017 alle ore 17.30 l'anteprima del corto "Quali sono i limiti e i confini dell'arte oggi?".
L'evento è occasione per presentare la 5° edizione del premio cramum per l'arte contemporanea in Italia ed è patrocinato della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano.
Il corto indaga la funzione sociale, le potenzialità e i limiti della cultura e dell'arte contemporanea ai giorni nostri. Sabino Maria Frassà, che ha co-diretto il corto e che ha lanciato insieme a Nicla Vassallo
L'appello contro l'ignoranza ricorda come "siamo tutti ignoranti. La conoscenza non significa onniscienza, ma avere gli strumenti per decodificare il mondo in cui viviamo. Bisogna avere perciò il coraggio di ammettere che il vero limite oggi della cultura e dell'arte è la sua efficacia: una cultura che fornisce strumenti a pochi non incide sullo sviluppo e benessere sociale. La vera sfida è quindi quella di arrivare e includere propositivamente tutte le persone a prescindere dalla cultura di partenza, senza però svilire il contenuto del messaggio".
"Quali sono i limiti e i confini dell'arte oggi?" non riesce e non vuole fornire una risposta univoca, quanto piuttosto offrire chiavi di lettura per avviare una riflessione e (auto)critica riguardo al mondo in cui oggi si muovono cultura e arte.
Tra le chiavi di lettura più interessanti riprese nel Corto:
Alba Solaro (giornalista) "Non credo esista un'arte civile, penso che l'arte sia sempre incivile. Essa non può porsi un limite etico, altrimenti non sarebbe libera e non sarebbe arte".
Laura de Santillana (artista) "C'è una generale mancanza di capire empaticamente il proprio mondo; gli artisti raccontano il mondo più che spiegarlo".
Emilio Isgrò (artista) "Oggi uno dei confini dell'arte è la ferocia umana. Se pensassi a tale limite e ai confini dell'arte e li elaborassi dentro di me, mi bloccherei e non potrei fare l'artista".
Iolanda Ratti (Museo del Novecento) "Il bello dell'arte contemporanea è l'assenza di confini, l'essere materia fluida, che sfugge dalle definizioni e ai confini terminologici. Le ricerche più interessanti sono proprio quelle che si pongono al confine tra le diverse discipline e categorie".
Angela Madesani (critica e curatrice) "Fino a dove possiamo arrivare? Qual è il recinto? La vera domanda è quindi cos'è arte e chi è un artista?".
Adriana Polveroni (giornalista) "Il limite più grosso è la mancanza di informazione e comunicazione tra artisti e pubblico".
Maria Fratelli (Museo Francesco Messina) "L'arte non dovrebbe avere confini e dovrebbe invitare tutti a non vedere i confini... perché quando sali sulle montagne non li vedi".
Il corto diretto da Sabino Maria Frassà & Andi Kacziba (supporto tecnico Massimo e Davide Arieni) si snoda attraverso l'analisi di otto punti: "Esistono i limiti?"; "Esistono i confini?"; "Oltre i propri limiti"; "Comunicare ed essere capiti"; "Il mercato e il sistema dell'arte"; "Tecnica, materiali e sperimentazioni"; "Artista e pubblico"; "Muri e confini".
Hanno preso parte oltre 30 tra artisti, curatori, giornalisti e direttori di musei (in ordine alfabetico): Gianluca Brando, Leonardo Capano, Gianni Colangelo Mad, Max Coppeta, Szilárd Cseke, Flora Deborah, Donatella de Rosa, Laura de Santillana, Nushin Elahi, Isabella Fabbri, Matteo Fato, Zsuzsanna Feher, Sabino Maria Frassà, Maria Fratelli, Elisa Giussani, Rosella Ghezzi, Kwangwoo Han, Andi Kacziba, Emilio Isgrò, Angela Madesani, Fabrizio Milani, Paolo Peroni, Francesca Piovesan, Adriana Polveroni, Luigi Antonio Presicce, Alberto Puricelli, Iolanda Ratti, Alba Solaro, Giuliana Storino.
A conclusione della proiezione del corto, Sabino Maria Frassà discuterà del tema del corto "l'arte e la cultura oltre l'ignoranza" insieme a Iolanda Ratti (Museo del Novecento), Maria Fratelli (Studio Museo Francesco Messina), Alba Solaro (giornalista), Nicla Vassallo (filosofa) e Cosimo Finzi (sociologo).
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