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Arte e Cultura

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lunedì 29 dicembre 2014

Dal 3 Gennaio 'Andy Warhol… in the city' a Romaest



Da sabato 3 gennaio a domenica 1 febbraio 2015 

"Andy Warhol… in the city" a Romaest

Romest ospiterà 40 opere del padre indiscusso della POP ART

Da sabato 3 gennaio fino a domenica 1 febbraio 2015 sarà possibile ammirare in un'area assestante e delimitata del Centro Commerciale Romaest, 40 opere del padre indiscusso della POP ART, Andy Warhol, in un allestimento stile "street". 
Le 40 opere fanno parte della più ampia mostra intitolata "Andy Warhol in the city" che nasce da un'iniziativa di Pubbliwork ed è già stata esposta nelle gallerie di diverse città italiane. Da gennaio, finalmente, in pieno spirito Warhol, la mostra verrà allestita per la prima volta in assoluto in un centro commerciale.

Tra le opere più conosciute che verranno esposte l'immancabile Marilyn Monroe, Campbell's e Flowers. Si potranno inoltre ammirare le copertine di Interview Magazine, la rivista fondata proprio da Andy Warhol e le cover di dischi dei Rolling Stones e dei Velvet Underground.
"Con la mostra di Andy Warhol, come anche i concerti di musica classica e altre iniziative che abbiamo ospitato qui da noi a Romaest, vogliono dare il messaggio che Romaest non è un centro commerciale ma è un luogo di incontro e di cultura, quindi una vera piazza della città" - ha dichiarato Riccardo Lucchetti, Direttore del Centro Commerciale RomaEst.

Durante il mese di gennaio alla mostra si aggiungerà il coinvolgimento delle associazioni artistiche del territorio che metteranno a disposizione i loro pittori per l'attività di laboratorio a tema pop che vedrà il coinvolgimento di ragazzi delle scuole superiori. Verranno infatti decorati degli elementi di arredo interno del centro commerciale di Romaest. Il tema sarà proprio la Roma Pop 

Dopo Roma la mostra verrà ospitata in altri centri gestiti dalla società Larry  Smith Italia; nello specifico in quelli di Torino, Firenze e Napoli.
 
L'ingresso è gratuito


Romaest: 
GRA uscita 14 - 15 - Autostrada A24 uscita Ponte di Nona - Roma Lunghezza 

sabato 27 dicembre 2014

Et verbum caro factum est un evento e due mostre

Una ricca mostra di Immagini Sacre e Presepi è stata allestita dal 6 dicembre presso il Chiostro di Santa Maria Sopra Minerva. Due associazioni l'A.I.C.I.S. - Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre e l'Associazione Presepi d'Italia di Massa Martana (PG),  coadiuvati dai Frati del Convento della Basilica, hanno realizzato Et verbum caro factum est.

Siamo entrati pensando di trovare le classiche immagini solitamente vengono distribuite in Chiesa dopo la Santa Messa, ed invece ci siamo trovati di fronte a delle vere e proprie opere d'arte realizzate a mano da artisti non conosciuti al grande pubblico ma che, comunque, ci hanno emozionati e stupito per la loro immensa bellezza.

Abbiamo avuto la fortuna di avere al nostro fianco una valida guida: il presidente dell'associazione A.I.C.I.S, Gioancarlo Gualtieri che ci ha accompagnati lungo tutto il percorso. La mostra è divisa in diverse sezioni, all'interno delle quali, con molta cura e attenzione, sono state esposte le immagini sacre legate alla vita di Gesù Bambino, dall'annunciazione alla nascita, dalla visita dei Magi alla fuga in Egitto. Al centro della sala scelta per l'allestimento, il suggestio Chiostro del Convento, sono esposte invece le Immagini Sacre riferite alle Sante e ai Santi che vengono spesso rappresentati con il Bambino. Sotto di esse la storia delle loro vite, come quella di Sant'Agostino, Sant'Antonio o Santa Teresa. Suggestive anche le immagini del Bambino rappresentato con le vesti o quelle legate alla Statua di Gesù dell'AraCoeli. Immagini realizzate a mano, ad intaglio o dipinte  su pergamena, Impossibile non soffermarsi sulle immagini sacre realizzate su foglie dell'albero di pipal colorate a mano prevenienti dall'India.

L'altra mostra è stata realizzata dall' Associazione Presepi d'Italia  Massa Martana, un piccolo borgo in provincia di Perugia. Da diversi anni in questo paese viene realizzata la mostra di presepi. Non parliamo di una mostra qualunque, ma di una delle più grandi d'Italia. Abbiamo avuto modo di osservare alcuni dei presepi esposti a Roma. La loro bellezza ci ha particolarmente colpiti e abbiamo visitato il sito www.presepiditalia.it scoprendo curiosità sull'evento, come la realizzazione del presepe di Ghiaccio di 16 mq nel quale, di fronte alla Sacra Famiglia, ci saranno le statue a grandezza naturale dei due Nuovi Papi Santi, San Giovanni XXIII e a San Giovanni Paolo II.

Nella sala del Convento, inoltre, è possibile assistere alla proiezione dell'opera teatrale dedicato alla vita di  Santa Caterina Patrona d'Italia. Il Chiostro del Convento di Santa Maria Sopra Minverva, infatti, spicca per le sue tante attività culturali. Spettacoli per bambini, di stampo religioso, letture sceniche, musical, spettacoli teatrali sono al centro delle attività culturali del Convento. Abbiamo avuto modo di confrontarci con Frate Angelo di Marco, uno dei sostenitori degli eventi culturali, il quale chi ha assicurato che i prossimo anno ci saranno ancora tanti spettacoli. Saremo lieti di fargli visita per arricchire la nostra anima con la cultura.


Marina De Vincenti

giovedì 25 dicembre 2014

Dal 27 al 30 dicembre 2014 Open doors to art alla Fondazione Pascali di Polignano a mare

Maria Grazia Carriero è la vincitrice del progetto Open doors to art, al termine della residenza che si è svolta a settembre a Palagiano, in provincia di Taranto.

 

Dal 27 al 30 dicembre 2014 la Fondazione Pascali di Polignano a mare ospita il video Darkness della giovane artista pugliese.

 

 

A conclusione dei lavori per il progetto di residenza d'artista Open doors to art. L'arte contemporanea nei luoghi del quotidiano che si è svolto a Palagiano, in provincia di Taranto, da 15 settembre al 5 ottobre 2014 con un finanziamento legato al bando Principi Attivi della Regione Puglia, la Fondazione Pascali di Polignano a mare – tra i partner del progetto – ospiterà il video che l'artista Maria Grazia Carriero ha realizzato nel corso della residenza. L'artista – finalista del progetto insieme a Paolo Carta e Angela Colonna, anch'essi autori di installazioni e interventi pregnanti che hanno rivitalizzato il contesto del paese – è risultata vincitrice dell'ultimo step di Open doors to art secondo il parere della commissione valutatrice.

Il profondo legame che unisce l'artista alla sua terra di origine, l'area tarantina, la vede ricercatrice attenta degli aspetti reconditi della superstizione popolare della sua area di provenienza, "ancora intrisa di quel pensiero magico che tanto aveva caratterizzato il lavoro di ricerca dell'antropologo Ernesto De Martino", come ha ricordato Antonio Basile, docente di antropologia culturale all'Accademia di Belle Arti di Lecce.

 

Il progetto Open doors to art, curato da Manuela Goffredo, Maria Rosaria Goffredo, Lorenzo Madaro, è stato realizzato in partnership con

- DOCVA, Milano

- Eclettica_cultura dell'arte, Barletta

- Fondazione Pascali, Polignano a mare

- Museo dell'Accademia Carrara-GAMeC, Bergamo

- MUST, Lecce

 

e si è avvalso della competenza di un comitato scientifico composto da:

 

-Chiara Agnello, direttore artistico di Careof-Docva, Milano

-Antonio Basile, critico d'arte e docente di antropologia culturale dell'Accademia di Belle Arti di Lecce

-Rosalba Branà, direttrice Fondazione Museo Pino Pascali, Polignano a Mare

-Simona Caramia, curatrice e docente di Storia della fotografia, Accademia di Belle Arti di Catanzaro 

-Giusy Caroppo, curatrice, Eclettica-cultura dell'arte, Barletta

-Toti Carpentieri, curatore del MUST, Lecce

-Lia De Venere, curatrice e già docente dell'Accademia di Belle Arti di Bari

-Nicola Massimo Elia, direttore del MUST, Lecce

-Marinilde Giannandrea, curatrice

-Adriana Polveroni, direttrice editoriale del magazine Exibart, Roma 

-M. C. Rodeschini, direttrice Accademia Carrara – GAMeC, Bergamo

-Valeria Spampinato, architetto urbanista

-Lorenzo Madaro, critico d'arte e giornalista, StartArt

 

Il video di Maria Grazia Carriero potrà essere visionato, secondo gli orari del museo, tutti i giorni (tranne il martedì) dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 21.

 

Prossimi appuntamenti:

A gennaio 2015 nell'ex palazzo municipale di Palagiano sarà presentato il catalogo e un breve documentario che raccoglieranno i momenti più significativi del progetto.

Info e contatti

associazionestartart@gmail.com

Info: 338.63.38.627



martedì 23 dicembre 2014

Presepe inaugurato a Palazzo Vecchio: opera degli allievi della Scuola di Arte Sacra

Una scultura in rete metallica per la Sacra Natività di Palazzo Vecchio

Inaugurata nel Cortile della Dogana dalla vicesindaco Cristina Giachi

E' un'opera d'arte degli allievi della Sacred Art School Firenze


Nel Cortile della Dogana di Palazzo Vecchio da oggi c'è un presepe particolare: è una Sacra Natività a dimensione d'uomo realizzata con una rete metallica. Una scultura degli studenti della Sacred Art School di Firenze, prima scuola al mondo tutta dedicata all'arte e all'artigianato sacri con sede alle Pavoniere alle Cascine.
Pochi giorni fa il sindaco Dario Nardella ha visitato la Scuola e, rimasto colpito da questa bella e particolare rappresentazione della Natività, ha chiesto di poterla portare nel cuore del simbolo di Firenze, Palazzo Vecchio.

"Pochi giorni fa il sindaco Dario Nardella ha visitato la Scuola – dichiara la vicesindaca Giachi – ed è rimasto colpito da questa opera. Ha chiesto ai responsabili se poteva essere esposta a Palazzo Vecchio e la richiesta è stata immediatamente accolta dagli allievi e dal corpo docente. È un gesto davvero bello che questa opera, un presepe povero realizzato da giovani, sia offerto alla città. Si tratta di un modo per valorizzare il loro talento artigianale e artistico in un momento importante come il Natale e per offrire a cittadini e turisti il risultato del proprio lavoro". L'opera resterà nel Cortile della Dogana fino al 7 gennaio. "I nostri ragzzi, gli artisti e artigiani docenti dei nostri corsi e tutti noi – aggiunge Giorgio Fozzati, direttore della Sacred Art School – sono ben lieti di prestare questa scultura alla città che ci ospita".

La Sacred Art School Firenze Onlus, ideata dallo scultore irlandese Dony MacManus, nasce dalla collaborazione tra l'associazione Artes (Associazione Toscana Ricerca e Studio), l'Opera del Duomo di Firenze e la IUline (Italian University onLine), oltre ad alcuni professionisti e artigiani storici della città, che costituiscono il corpo docente, e col supporto dell'OMA – Osservatorio dei Mestieri d'Arte dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze per i tirocini nelle imprese artigiane.
L'obiettivo è promuovere la creatività nel disegno, nella pittura e nella scultura di artisti e artigiani altamente qualificati che si mettano al servizio della Chiesa e della società.
Grazie anche a commissioni nazionali e internazionali, gli allievi studiano e lavorano come in una scuola-bottega.
Numerosi gli studenti che in questo terzo anno accademico arrivano da lontano: oltre che da tutta Italia, ci sono allievi dagli Stati Uniti, Messico, Cina, Brasile, Cile, Regno Unito, Svezia.
Possono frequentare il corso di specializzazione in arte sacra con tre indirizzi: pittura, scultura e oreficeria. Attivo anche un Corso in artigianato e arte sacra per giovani talenti capaci di utilizzare competenze culturali, antiche lavorazioni artistiche e nuove tecniche di produzione per l'arte sacra cristiana.
Per il periodo estivo vengono organizzati corsi intensivi.

Presidente dell'associazione Scuola di Arte Sacra è Stefania Fuscagni, vicepresidente Paolo Blasi.

Le borse di studio per gli allievi sono sostenute dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, della Camera di Commercio di Firenze, dell'Opera del Duomo, della Fondazione Cassa Risparmio di San Miniato e dalla Fondazione Livorno.

La scultura nel Cortile della Dogana di Palazzo Vecchio è realizzata con una rete che, nelle intenzioni dei suoi autori, "permette di ricordare due caratteristiche che Dio inaugura e stabilisce nella relazione con noi a Betlemme: la docilità e la trasparenza". I giovani artisti hanno voluto rappresentare anche l'umanità della Sacra Famiglia: "La stanchezza, la scomodità, la solitudine, il timore e l'umiliazione che sicuramente soffrirono Maria e Giuseppe, rimangono occulti tra le pieghe delle figure idealizzate che di solito scegliamo nel presepe". In questa opera, "gli effetti che la luce produce nei corpi e nelle silhouette ci ricordano la quotidianità piena di luci e ombre della nostra vita, che vanno tessendo la nostra originale identità in un processo sempre nuovo di crescita, di maturazione e di umanità, alla luce dello sguardo attento e affettuoso del Dio-con-noi".



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Redazione del CorrieredelWeb.it

lunedì 22 dicembre 2014

Su La Via della Seta con Point 42 e Glauco Comoretto

La Via della seta è il primo viaggio fotografico organizzato da Glauco Comoretto e Point42. Il fotografo di matrimoni e ritrattista Glauco Comoretto insieme allo staff di Point 42 la nuova realtà legata fotografia con sede a Martignacco (UD) organizza un imperdibile viaggio in Uzbekistan sulla celebre via della seta durante il prossimo mese di aprile. Di seguito il programma completo.

Programma di viaggio 11-19 aprile 2015

11 aprile: partenza da Venezia per Istanbul alle 14.20 con arrivo alle 17.45. Si ripartirà quindi per Tashkent alle 19.10 con arrivo all’ 01.40 del giorno successivo.
Incontro con la guida e disbrigo delle formalità doganali.
Trasferimento privato in Hotel : DEDEMAN SILK ROAD TASHKENT (4*) o CITY
PALACE (4*) o UZBEKISTAN (4*); pernottamento.
12 aprile: dopo la colazione inizio delle visite; cominceremo da Tashkent moderna capitale che risente del suo passato sovietico.
Andremo alla ricerca delle evidenti diversità architettoniche e storiche della città: grandi viali e zone urbanizzate dal tipico disegno russo che contrastano nettamente con le case basse dal color terra tipiche dell’Islam. Incontreremo qui sia una popolazione attiva al passo con i tempi che quella più tradizionalista : gli uzbeki sono sorridenti e disponibili, ma solo se avremo verso di loro il dovuto rispetto alla riservatezza.
Partendo dalla città vecchia entreremo in rilassanti moschee e antiche madrase, le tipiche scuole coraniche. Dopo pranzo (libero) visiteremo l’antico Chorsu Bazar sormontato da un’originale cupola verde, nel continuo via vai di mercanzie e personaggi pittoreschi ci mischieremo tra la gente: grandi quantità di profumate spezie e variopinta frutta di stagione saranno il soggetto principale delle nostre fotografie. Prima di rientrare in Hotel, visiteremo anche la parte nuova della città.
Cena (libera). Rientro in Hotel e pernottamento.
Camera doppia standard – pernottamento e prima colazione.
13 aprile: dopo la prima colazione ci trasferiremo in aeroporto per raggiungere in volo Urgench e da qui, via terra, ci sposteremo nella vicina Khiva (30 Km), città patrimonio UNESCO per l’incredibile integrità del suo centro storico. Entreremo da una delle quattro porte, nella silenziosa cittadina circondata da originali mura di fango. Suggestive moschee, antiche Madrase e  minareti ci daranno l’impressione di essere tornati agli antichi tempi carovanieri. Dopo il pranzo presso la trattoria locale “Zainab’s Home Place”, visiteremo un laboratorio di produzione di tappeti, coperte e tessuti di seta fatti a mano, e un laboratorio di piastrelle in maiolica con miniature, nello stile tipico di Khiva.
In questa atmosfera tipicamente asiatica, lungo tortuosi vicoli, ci dirigeremo verso l’antico caravanserraglio di Allah Kuli Khan, ora utilizzato come bazaar e perfetto set fotografico per il workshop.
Poco prima del tramonto saliremo sulle antiche mura color terra della città. Da qui la luce calda del momento darà al fango delle case, al color turchese delle moschee, e alle linee dei minareti, un’atmosfera mistica ed indimenticabile.
Cena libera.
Rientro in Hotel ORIENT STAR KHIVA (3* – ex Madrassah) o MALIKA KHIVA
Programma di viaggio 11-19 aprile 2015
11 aprile: partenza da Venezia per Istanbul alle 14.20 con arrivo alle 17.45. Si ripartirà quindi per Tashkent alle 19.10 con arrivo all’ 01.40 del giorno successivo.
Incontro con la guida e disbrigo delle formalità doganali.
Trasferimento privato in Hotel : DEDEMAN SILK ROAD TASHKENT (4*) o CITY
PALACE (4*) o UZBEKISTAN (4*); pernottamento.
12 aprile: dopo la colazione inizio delle visite; cominceremo da Tashkent moderna capitale che risente del suo passato sovietico.
Andremo alla ricerca delle evidenti diverisità architettoniche e storiche della città :grandi viali e zone urbanizzate dal tipico disegno russo che contrastano nettamente con le case basse dal color terra tipiche dell’Islam. Incontreremo qui sia una popolazione attiva al passo con i tempi che quella più tradizionalista : gli uzbeki sono sorridenti e disponibili, ma solo se avremo verso di loro il dovuto rispetto alla riservatezza.
Partendo dalla città vecchia entreremo in rilassanti moschee e antiche madrase, le tipiche scuole coraniche. Dopo pranzo (libero) visiteremo l’antico Chorsu Bazar sormontato da un’originale cupola verde, nel continuo via vai di mercanzie e personaggi pittoreschi ci mischieremo tra la gente : grandi quantità di profumate spezie e variopinta frutta di stagione saranno il soggetto principale delle nostre fotografie. Prima di rientrare in Hotel, visiteremo anche la parte nuova della città.
Cena (libera). Rientro in Hotel e pernottamento.
Camera doppia standard – pernottamento e prima colazione.
13 aprile: dopo la prima colazione ci trasferiremo in aeroporto per raggiungere in volo Urgench e da qui, via terra, ci sposteremo nella vicina Khiva (30 Km), città patrimonio UNESCO per l’incredibile integrità del suo centro storico. Entreremo da una delle quattro porte, nella silenziosa cittadina circondata da originali mura di fango. Suggestive moschee, antiche Madrase e  minareti ci daranno l’impressione di essere tornati agli antichi tempi carovanieri. Dopo il pranzo presso la trattoria locale “Zainab’s Home Place”, visiteremo un laboratorio di produzione di tappeti, coperte e tessuti di seta fatti a mano, e un laboratorio di piastrelle in maiolica con miniature, nello stile tipico di Khiva.
In questa atmosfera tipicamente asiatica, lungo tortuosi vicoli, ci dirigeremo verso l’antico caravanserraglio di Allah Kuli Khan, ora utilizzato come bazaar e perfetto set fotografico per il workshop.
Poco prima del tramonto saliremo sulle antiche mura color terra della città. Da qui la luce calda del momento darà al fango delle case, al color turchese delle moschee, e alle linee dei minareti, un’atmosfera mistica ed indimenticabile.
Cena libera.
Rientro in Hotel ORIENT STAR KHIVA (3* – ex Madrassah) o MALIKA KHIVA


Un pensiero per Te - A thought for you



Angelo
dirartecontemporanea|2.0 gallery

"WHATSHAPP?" Expò d'arte contemporanea



Expò d'Arte Contemporaneea
27/28/29 Dicembre 2014
Opening: Sabato 27 Dic. Ore 20.00
(Orari giorni 28 e 29 Dic.: 17.30 – 20.30)
- I N G R E S S O  G R A T U I T O -
c/o Palazzo della Cultura
- Poggiardo -

Per il terzo anno consecutivo, lo Studio Informale d'Arte NEEA (Andrea "Reà" Mariano e Simone "Monè" Corvaglia), con la collaborazione del Comune di Poggiardo, rinnova l'appuntamento invernale con l'arte contemporanea attraverso un nuovo evento espositivo che vedrà coinvolti più di 40 artisti.

WHATSHAPP? sarà una mostra completamente al buio, in cui i parametri stessi del concetto di "mostra" ed "esposizione" legati quindi al mostrare, al rendere visibile, all'esibire, verranno destrutturati a favore di una "rivelazione" dei lavori e di un loro progressivo svelamento più lento ed intimo.

Ai visitatori verrà fornita una apposita torcia con getto luminoso ridotto che permetterà loro di visualizzare e approfondire le opere in modo graduale e analitico.
Di conseguenza anche la distanza di fruizione sarà ridotta sino quasi al contatto diretto con l'opera.

WHATSHAPP? sarà così un'esperienza di riappropriazione sensoriale e un viaggio all'interno del subconscio individuale, nel più intimo vissuto degli artisti, i quali all'interno delle opere saranno chiamati ad indagare la dimensione più privata del loro IO.

Nel corso della serata inaugurale sarà inoltre presentato:
Ø  il nuovo numero sperimentale di S M E L L S (Scaricabile anche on-line sul sito NEEA.IT)
Ø  il progetto CGAS (Collettivo Giovani Artisti Salentini), il primo collettivo artistico (senza fini di lucro e a partecipazione interamente gratuita)] che raccoglie ed unisce, sia in forma virtuale che fisica, i giovani creativi "Made in Salento": artisti visivi (pittori, scultori, video-maker,fotografi, …), musicisti, scrittori, poeti, ecc..
Un contenitore della qualità artistica salentina da esportare ed interfacciare con le principali realtà creative nazionali
ed extra-nazionali.

INFO: 380.4767637



venerdì 19 dicembre 2014

Istituto Marangoni tra i protagonisti di “Sopra il Sotto – Tombini Art raccontano la Città Cablata”


Istituto Marangoni tra i protagonisti di "Sopra il Sotto – Tombini Art raccontano la Città Cablata"

Tra i 24 Tombini Art ideati dai grandi nomi della moda italiana anche due giovani talenti della School of Fashion di Milano

 

Dal 24 febbraio 2015 fino a gennaio 2016 i milanesi e il pubblico internazionale potranno ammirare la mostra open air "Sopra il Sotto – Tombini Art raccontano la Città Cablata", promossa da Metroweb e curata dell'ideatrice Monica Nascimbeni con il patrocinio del Comune di Milano, in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana e in partnership con Oxfam Italia.

 

Questa prestigiosa iniziativa culturale, giunta ormai alla sua terza edizione, coinvolgerà alcuni tra i protagonisti dell'Italian Style nella realizzazione di 24 Tombini artistici cesellati e dipinti a mano che decoreranno le vie del quadrilatero della moda, celebrando il tema dell'internazionalità di Milano e delle sue eccellenze. Accanto a nomi del calibro di Giorgio Armani, Just Cavalli, Etro, Prada, Valentino ed Emilio Pucci, solo per citarne alcuni, anche due giovani fashion designer, Santi e Alessandro Garofolo, vincitori del contest indetto da Metroweb in collaborazione con Istituto Marangoni e rivolto ai propri studenti, in quanto migliori interpreti del concept della mostra.





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Redazione del CorrieredelWeb.it


Re-Birth day


ArtePollino

  rebirth-day bollino201

 

 

ArtePollino celebra a Senise il Terzo Paradiso nel Re-Birth day.

L'Associazione ArtePollino ha aderito al Re-Birth day 2014, un appuntamento annuale e un grande evento mondiale dedicato alla rinascita, al cambiamento, all'assunzione di responsabilità che è richiesta a ciascuno per generare un rapporto equilibrato tra natura e artificio, sintetizzato dall'artista Michelangelo Pistoletto nel simbolo del Terzo Paradiso che, durante il Re-Birth day, viene celebrato.

Parte martedì 16 dicembre, l'Oper-Azione Terzo Paradiso a Senise (PZ): laboratori didattici (finalizzati alla conoscenza del simbolo e dell'artista, alla creazione di cartoline per diffonderlo) e incontri con gli alunni e i docenti dell'Istituto Comprensivo "Nicola Sole", per prepararci tutti all'accensione dell'istallazione che riproduce il simbolo di Pistoletto, che avverrà domenica 21 dicembre alle ore 11.30 in via Alcide De Gasperi. I ragazzi, guidati dagli operatori dell'associazione ArtePollino, si faranno promotori di un importante messaggio di sostenibilità e inviteranno tutta la comunità a partecipare al Re-Birth day. All'interno del programma è previsto, per venerdì pomeriggio, un incontro con l'artista napoletano Maurizio Capone della band "Capone Bungt&Bangt", che terrà un workshow per dimostrare come si può fare musica con strumenti ricavati dai rifiuti.

L'iniziativa si realizzerà grazie alla collaborazione, ormai consolidata, con l'Istituto Comprensivo "Nicola Sole", al sostegno dell'amministrazione comunale di Senise e dell'Ente Parco Nazionale del Pollino.

Dopo il successo dello scorso anno, l'associazione ArtePollino ha deciso di replicare l'esperienza, questa volta nel comune che è la porta d'accesso al Parco Nazionale del Pollino. Si vuole ribadire, in questo modo, un'idea di arte come condivisione, comprensione e compartecipazione in grado di generare quelle azioni di cambiamento di cui oggi abbiamo bisogno, per assumere ciascuno su di sé, e insieme tutti, la responsabilità sociale e ambientale.

"Sono molto contenta di sostenere questa importante manifestazione - sostiene la dirigente scolastica Maria Giovanna Chiorazzo - Credo nei processi collettivi come motore del cambiamento e sono convinta che l'arte abbia un ruolo fondamentale nel percorso educativo; le piccole azioni di cui i ragazzi si fanno promotori oggi, diffondono un messaggio importante e invitano l'intera comunità a riflettere sul futuro. Lavorare tutti insieme, scuola, associazioni, istituzioni e cittadinanza è l'unica strada possibile per attuare il cambiamento."

  

via G. Falcone, 3 - 85043 Latronico (PZ)

sito internet: www.artepollino.it  e-mail: segreteria@artepollino.it

skype: artepollino -  facebook.com/artepollinofficial   twitter: @ArtePollino

 

 Segui le nostre iniziative anche su Facebook.....La pagina Ufficiale dell'Associazione culturale ArtePollino


giovedì 18 dicembre 2014

APP gratuita per tutti i bambini > mostra "Giorgio de Chirico e l'oggetto misterioso" > Reggia di Monza, Serrone della Villa Reale


Giorgio de Chirico




e l'oggetto misterioso
Fino al 1 febbraio
Reggia di Monza, Serrone della Villa Reale


Un'App gratuita per tutti i bambini alla scoperta di Giorgio de Chirico




A partire dal 18 dicembre 2014 i piccoli visitatori della mostra "Giorgio de Chirico e l'oggetto misterioso" potranno scoprire le opere del Maestro metafisico attraverso un percorso didattico e stimolante sviluppato grazie ad un'App interattiva.

Giochi, indovinelli e suoni accompagneranno tutti i bambini dai 5 agli 11 anni lungo le sale del Serrone della Villa Reale di Monza alla ricerca degli oggetti misteriosi raffigurati nelle opere di Giorgio de Chirico. L'app è disponibile in modalità gratuita e può essere utilizzata sui dispositivi mobili forniti dalla biglietteria della mostra oppure sul proprio smartphone o tablet. 

L'utilizzo dell'App è molto semplice e intuitivo. Inquadrando con un dispositivo mobile alcuni dettagli delle opere disposte lungo il percorso espositivo, partirà una vera e propria caccia al tesoro che condurrà i bambini alla scoperta di alcuni "giochi e giocattoli" presenti nei dipinti di Giorgio de Chirico. Al piccolo visitatore saranno fornite tutte le indicazioni utili per proseguire la sua ricerca e una serie di schede di approfondimento permetterà al bambino di comprendere l'artista e le sue opere in maniera attiva. Una volta terminata la caccia in mostra, il bambino potrà continuare il percorso a casa con altre attività creative scaricando un activity book dal sito web della mostra.

L'iniziativa è promossa e resa possibile grazie al contributo del Bice Bugatti Club, associazione culturale di Nova Milanese che organizza eventi di carattere nazionale e internazionale, sempre alla ricerca di nuove e stimolanti collaborazioni. 
L'app è stata realizzata da Metropolink e Around New Media, società che da oltre vent'anni lavorano nel mondo dell'informatica e della comunicazione applicata alla grande industria, in collaborazione con ViDi, società che produce e organizza grandi mostre d'arte e Stonex, partner tecnico dell'evento. I contenuti, le attività didattiche e l'activity book sono stati ideati e redatti da Artkids, arte a misura di bambino, una realtà specializzata nello sviluppo di progetti editoriali e didattici nel campo dell'arte dedicati ai bambini. 

L'app è stata progettata grazie allo sviluppo di un software proprietario di "comunicazione interattiva" identificato con l'applicativo Blinkar, capace di riconoscere e associare contenuti digitali a immagini statiche rivoluzionando la comunicazione moderna. La tecnologia Blinkar è uno strumento di comunicazione crossmediale applicabile a differenti realtà che permette di arricchire qualitativamente la comunicazione estesa a tutti i canali tradizionali con la possibilità di avere contenuti geolocalizzati e aggiornabili anche da remoto.

La mostra "Giorgio de Chirico e l'oggetto misterioso" durante le festività natalizie osserverà i seguenti orari:

Mercoledì 24 dicembre e Giovedì 25 dicembre: CHIUSO
Venerdì 26 dicembre: 10.00 – 22.30
Mercoledì 31 dicembre: 10.00 – 16.00
Giovedì 1 gennaio: 15.00 – 19.00
Martedì 6 gennaio: 10.00 – 20.00





La mostra
Dopo uno straordinario lavoro di restauro, le splendide sale della Reggia di Monza sono pronte ad accogliere un ricco programma di attività culturali. Ad inaugurare la stagione delle grandi mostre sarà "Giorgio de Chirico e l'oggetto misterioso" ospitata nel Serrone della Villa Reale dal 27 settembre 2014 fino al 1 febbraio 2015.
La mostra, promossa dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza in collaborazione con il Comune di Monza, è ideata, prodotta e organizzata da ViDi in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.

L'esposizione, a cura di Victoria Noel-Johnson con la collaborazione di Simona Bartolena, presenta oltre trenta opere della collezione della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico dagli anni Quaranta fino alla metà degli anni Settanta, con l'obiettivo di illustrare il ruolo che l'oggetto misterioso gioca nella produzione artistica del Maestro.

Il percorso della mostra è iconografico, per meglio approfondire il rapporto del pittore con alcune tematiche della sua ricerca, in particolare con la presenza ricorrente di alcuni oggetti.  
Il microcosmo artistico di Giorgio de Chirico, fatto di visioni, fantasie e ricordi, ci offre un punto di vista inconsueto su oggetti comuni e molto famigliari che pensiamo di conoscere, ma che all'interno dell'opera assumono un significato diverso nel momento in cui vengono combinati tra loro in modo inaspettato o illogico. Il pubblico potrà immergersi nei mondi metafisici del Maestro attraverso straordinarie tele come "Interno metafisico con pere", "Sole sul cavalletto", "La meditazione di Mercurio", "Il poeta e il pittore" e molti altri.

Lungo il percorso espositivo le opere sono accompagnate da video e racconti suggestivi per un'immersione completa nella vita e nell'opera di Giorgio de Chirico. Attraverso i suoi ricordi, le sue fantasie e le sue visioni il pubblico avrà la possibilità di scoprire la straordinaria personalità artistica e umana del Grande Metafisico che ritroviamo in tutti i suoi lavori e che ha avuto un ruolo fondamentale nello scenario artistico internazionale del Novecento.


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Titolo
Giorgio de Chirico e l'oggetto misterioso

Date
27 settembre 2014 - 1 febbraio 2015

Sede
Reggia di Monza, Serrone della Villa Reale 
Viale Brianza, 2 - 20090 Monza

Orari
Dal lunedì al giovedì: 10.00-13.00 / 14.00-19.00
Venerdì: 10.00-13.00 / 14.00-22.30
Sabato e domenica 10.00-20.00

Biglietti
Intero: 10,00 euro
Ridotto: 8,00 euro 
Scuole: 5,00 euro
Tariffa famiglia: 7,00 euro a persona (1 o più adulti con almeno un bambino sopra i 6 anni)

Prevendita biglietti

Informazioni
Tel. 039.2312185 / 02 45496874
Info e prenotazioni scuole e gruppi
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In memoria del Cardinale Fiorenzo Angelini

Il Cardinale Fiorenzo Angelini appassionato d'arte, amico di artisti come Giuseppe Capogrossi, Giorgio de Chirico, Renato Guttuso e di Francesco Guadagnuolo il quale ha avuto il privilegio di conoscerlo dai primi anni '80 sino alla sua recente scomparsa e da cui aveva meritato particolare stima.
 
L'artista Guadagnuolo per diversi anni, ha collaborato con sue opere ai volumi d'arte Il Volto dei Volti: Cristo a cura dell'Istituto Internazionale di Ricerca sul Volto di Cristo, presieduto dallo stesso Cardinale. 
 
Per ricordare il Cardinale Fiorenzo Angelini arguto e critico qual era, proponiamo un suo testo dedicato alla Madonna interpretata da Francesco Guadagnuolo in occasione del Santo Natale 2014.

IN MARIA, IL VOLTO DELLA CONDIZIONE UMANA E DIVINA

«La raffigurazione di Maria ha come fine ultimo la conoscenza di Cristo. Ella ci indica suo figlio come esempio, Dio fatto uomo, che ha preso su di sé tutta la finitezza umana. La Madonna, Madre di Dio e Madre nostra, assimila nel suo volto dolce e amorevole il volto di tutte le madri.
 
Innumerevoli sono le raffigurazioni di Maria, e tante le poesie e gli scritti che hanno fatto della Madre di Dio il motivo della loro ispirazione. Maria non è soltanto il cardine, l'anello di congiunzione fra Antico e Nuovo Testamento. 
 
La sua è centralità che si rinnova nel tempo, negli scritti dei Padri e dei Dottori della Chiesa, ma anche in scrittori provenienti dalle più disparate scuole di pensiero e da differenti ideologie. 
 
Nell'arco dei millenni la figura di Maria è stata segno di devozione per la creatura umana. "Umile e alta più che creatura" cantava Dante: così, la Sua immagine discreta e suprema è divenuta guida di meditazione, la Sua sofferenza è divenuta empatia ultima con gli uomini e con Dio. 
 
Volendo, inoltre, soffermare l'attenzione in una disamina meramente quantitativa, si può affermare senza paura di smentita che, se si togliesse dal patrimonio artistico occidentale tutto ciò che riguarda la figura di Maria, scarso sarebbe il patrimonio culturale dell'arte cristiana.
 
 Forse alcuni artisti moderni, non dico per opportunismo, ma per una sorta di opportunità delle circostanze, non hanno voluto espressamente dedicare quadri al tema mariano. Anche al riguardo, tuttavia, credo che occorra guardarsi da generalizzazioni. 
Peraltro più di un artista che ho conosciuto rientra tra quelle che chiamerei fortunate eccezioni. Io, per esempio, ho una tavola molto bella di un grande artista che ho conosciuto personalmente; un artista che dal figurativo passò all'astratto, divenendo forse il maggiore degli astrattisti italiani: Giuseppe Capogrossi. Dopo la morte fu trovata una sua "Madonna col Bambino", ancora incompiuta ma bellissima.
 
  Il fascino di questa figura infinitamente celeste e finitamente terrena, ha conquistato non soltanto i credenti ma anche coloro che si definiscono non credenti. 
 
Non soltanto i cristiani, ma anche i non cristiani sentono la profonda dolcezza che traspare dalla Madonna. Nel Corano si celebra la giovane donna di Nazareth con motivi orientali, che tendono ad arricchire di nuove forme il già ampio registro di rappresentazioni. 
 
Nella nostra civiltà, le immagini ed i testi della Liturgia cattolica latina e greca, romana e bizantina, conservano un fascino che travalica la materia imperante nella mentalità contemporanea, figlia di una scienza sofisticata. 
 
Nel mondo protestante, il sentimento di desiderio nei confronti di una così alta figura sta assumendo una crescente rilevanza. Nel dopoguerra, inoltre, l'immagine di Maria come Madre di Misericordia è entrata nella devozione popolare.
 
Si è concluso da qualche anno il Pontificato di un Papa che con il "Totus tuus" aveva dedicato la sua attività di Pastore del mondo alla Madre di Dio. Giovanni Paolo II, nell'enciclica dedicata alla Vergine Santissima, ha voluto affidare a Maria il proprio Magistero e le speranze di un'umanità che soltanto alla sequela della Vergine può riscoprirsi creatura amata da Dio. 
 
Impegnandosi in temi pittorici dedicati alla Vergine, Francesco Guadagnuolo è stato antesignano di un innovativo indirizzo dell'arte sacra moderna, ponendo l'intero genere umano sulle orme di Colei che, obbedendo a Dio, si è resa Madre di ogni uomo. 
I dipinti di Francesco Guadagnuolo sulla Madonna svelano non soltanto la profonda capacità artistica, ma dimostrano anche la sua intima religiosità. 
 
La realizzazione delle opere da lui dedicate alla "Vita di Maria", lo ha intensamente occupato sia sul piano spirituale – oserei dire trascendentale – sia su quello propriamente tecnico. Egli è giunto così a interpretare in maniera grafico-pittorica il viaggio terreno e celeste della Santissima Vergine Maria, conformemente alla dottrina dogmatica mariana. 
 
Maria diventa Speranza e Salvezza che libera il mondo, e Guadagnuolo, con avveduta e deferenza devozione, è riuscito a elaborare il delicato argomento in modo inedito e con sintesi moderna. 
 
Direi che, nel suo modo di esprimersi, vi è la dimostrazione di un maestro che ha saputo cogliere nella storia dell'arte quello che è più bello, il meglio, condensandolo nella sua intelligenza e nella sua anima. Dall'opera di Guadagnuolo, si deduce come saper tradurre la capacità di trasferire nel nostro presente la vita della Vergine e la sua santità. 
 
L'artista ripercorre gli episodi sacri del Cristianesimo, con la sua abilità di far riflettere in Maria tutti i volti della condizione umana. Il suo modo di porgere artistico non soltanto è assolutamente piacevole, ma induce, costringe a pensare, insomma fa riflettere. 
 
Nascono così tante espressioni di Volti di Maria. Queste espressioni della Madonna, umana e spirituale, sentono al proprio interno il senso del divino attraverso un linguaggio semplice e naturale. 
 
Un ruolo di straordinaria importanza è quello riservato alla luce e alle sue diversificazioni cromatiche, accentuate a seconda dei differenti temi da trattare. In alcune opere i colori leggeri sono scavati con tratto veloce e deciso; in altre, la luce occupa l'intera scena, come nelle opere l' "Annunciata" e la "Pentecoste". 
 
Il simposio di luce e colore è visibile particolarmente nell'opera "Maria incontra Elisabetta", dove la luce nasce dal grembo della Vergine, e lì stesso, riscaldato da cotanta luce, il piccolo di Elisabetta sussulta.
 
Nell'"Annunciata", Maria è avvolta dal Mistero che si compie, ogni suo tratto e lineamento testimonia il suo assenso a Dio. Nello "Sposalizio", la circolarità degli sguardi casti della Vergine e di Giuseppe ruota intorno alla moderna composizione che si chiude con la fede nuziale, all'insegna dell'amore cristiano. 
 
In "La Natività", il volto di Maria racchiude tutto il fascino del fiat; la sua gravidanza non è volontà umana bensì frutto di un sì donato a Dio; si legge, nel suo sguardo, tutta l'azione dello Spirito Santo che in Lei si vivifica. 
 
Nelle "Nozze di Cana", primo miracolo di Gesù, si prefigura nei simboli dell'acqua e del vino la passione di Cristo. 
 
E, nella "Crocifissione", l'artista riesce a rivivere nella tela il Calvario di Cristo; ogni particolare è curato con attento realismo; caratteristici sono i personaggi nella scena.
 
In "Maria Madre della Chiesa", la Madonna è rappresentata come tramite fra l'uomo e Dio. Lei è al centro del dipinto, con intorno il genere umano che chiede la Sua dolce intercessione. Il volto illuminato di Gesù guarda a Sua Madre e affida a Lei tutta la Chiesa. 
 
In "Assunzione" della Beatissima Vergine, Maria è completamente trasfigurata e avvolta dalla Luce che la chiama a sé con tutto il suo Corpo Santo.
 
Nell'"Inconorazione", la corona, che sovrasta ma non si posa sul capo della Vergine, diviene simbolo vitale della maternità di Maria. Ella è Regina in quanto Madre, e alla sua Santa Maternità guarda l'uomo per riscoprirsi fratello nell'umanità. 
 
Queste opere non sono dei semplici ritratti o allegorie. Esse sono il risultato di una profonda elaborazione mariologica, in cui l'artista riesce a sviluppare una accurata spiritualità. Guadagnuolo, forte di una ventennale preparazione artistica, possedendo peraltro i canoni teologici, riesce nell'impresa di porli alla portata e comprensione di tutti. 
 
Con questo suo impegno artistico, egli diviene intermediario per coloro che osservano le opere, toccati da questa meticolosa raffigurazione degli eventi caratterizzanti la vita di Maria.
 
Si può dipingere in tanti modi, si può disegnare in tante maniere. Il modo con cui Guadagnuolo riesce a entrare nell'immagine, nelle figure e nelle scene riguardanti la Madonna Santissima, è nuovo, e certo è difficile introdurre delle novità in un tipo di iconografia come questa. 
 
Se pensiamo a un'arte figurativa, che non è astratta, ma neppure un'evanescenza a metà tra informale e realismo, non saprei come ben definire l'arte di Guadagnuolo, che a me sembra inglobarle tutte. 
 
Tuttavia, proprio il figurativo conosce il rischio di produrre quello che noi chiamiamo  le "oleografie", il che, almeno per me, non è cosa piacevole; anzi non lo è per chiunque abbia un senso non dico artistico, ma critico dell'espressione del bello, dell'arte vera e dell'arte pura.
 
Di fronte all'opera di Guadagnuolo, invece, noi ci troviamo coinvolti, compromessi. Non soltanto comprendiamo quello che il maestro ha composto, ma addirittura pensiamo che, se ne fossimo capaci, vorremmo fare proprio così. Questo non significa che tutti siamo artisti, ma che la nostra incapacità non ci impedisce di sentire l'arte e di esprimerci con i medesimi sentimenti dell'artista».
 
 Fiorenzo Angelini

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