CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Arte e Cultura

Cerca nel blog

domenica 28 agosto 2011

GE2. Opera di Pierre Casè a Venezia


              SCUOLA

              GRANDE

              DELLA

              MISERICORDIA

Pierre Casè    Misteri del sotoportego

con dieci storie di Alberto Toso Fei

 

Venezia, Scuola Grande della Misericordia

Sestiere Cannaregio, 3599 - Venezia - tel. +39 041.2587365 

3 settembre – 30 ottobre 2011

orario: 10.00-18.00  chiuso lunedì

Ingresso libero

Inaugurazione: venerdì 2 settembre, ore 19.00

 
 
 

Dal gennaio al giugno 2007 - dice l'artista svizzero Pierre Casè - ho soggiornato a Venezia ospite della Fondazione Forberg-Castelforte. Durante questo periodo ho presentato, nella Chiesa di S.Stae, l'esposizione Mnemosine per Venezia. Questo evento riguardava una tematica molto personale riferibile a un ictus che mi ha colpito nel 1999. Difatti nella circostanza ho presentato ben mille e quaranta Teste arcaiche quasi ad esorcizzare un problema fisico e psichico che mi coinvolgeva.

Durante i sei mesi di permanenza ho conosciuto una Venezia a dimensione umana, lontana da quella apprezzata e ricercata dai turisti. I contatti con la gente, la frequentazione di ambienti popolari, mi hanno permesso un'indagine culturale e artistica più consona alla mia realtà. Dopo aver decantato la tematica delle teste arcaiche, durante questo mio peregrinare tra campielli e calli, calpestando "masegni" pregni di vissuto, ho scoperto qualcosa di tipicamente veneziano che mi attraeva: i sotoporteghi, passaggi coperti, porticati, aperti per comodità sotto costruzioni private che permettono di accorciare i tragitti.

Questi anfratti normalmente molto oscuri forniscono la sensazione di varcare una soglia, di entrare nel cuore di un mistero e di provare un po' di angoscia, di timore; ma in fondo vedi una luce, l'uscita, una speranza di vita. Inoltre ogni sotoportego porta un nome particolare. Quindi il tutto mi intrigava e ho censito sul luogo la bellezza di duecentoquaranta sotoporteghi, tanti ne esistono nei sestieri di Venezia.

Ho avuto inoltre la fortuna di trovare una riedizione del libro di Giuseppe Tassini intitolato Curiosità veneziane dove vengono descritti corti, calli, campielli, rami e i sotoporteghi con la loro storia.Tutti questi indizi mi hanno stimolato a trattare questo tema e a produrre venti sotoporteghi a mo' di trittici.  

Le parti laterali sono composte da lamiere di metallo ossidato in modo che ognuna presenti una colorazione diversa. La parte centrale dell'opera tratta il tema scelto. Le tre parti sono percorse da un architrave modulare che le sostiene visivamente. La composizione dell'architrave è a ritmo sinuoso, a onda, quale riferimento all'acqua.  Nella parte centrale, oltre alla ricerca di forma e colore, c'è, ed è una novità nel mio dire artistico, l'inserimento di un oggetto reale che, iconograficamente, fa pensare al soggetto del sotoportego in questione.

Ogni sotoportego accoglie anche un simbolo religioso in omaggio al pensiero vigente in quell'epoca a Venezia. Un altro simbolo, questa volta personale, inserito in ogni sotoportego è il filo di ferro spinato, emblema problematico delle tragedie quotidiane della nostra società. 
 

Le opere  

Sono 20 i grandi lavori esposti (cm 200x310 ciascuno), ognuno dedicato ad un sotoportego, cui l'artista si è dedicato completamente negli ultimi 3 anni.

Ad essi si accompagna una teoria di 100 variazioni del Sotoportego del Cristo in formato ridotto (cm 30x30), singole opere che riassumono in piccolo la complessità dei temi racchiusa nelle opere maggiori. 

La mostra "Misteri del sotoportego" è allestita in modo suggestivo nell'ampio spazio del primo piano della Scuola Grande della Misericordia e si intreccia e si completa con un intervento letterario dello scrittore veneziano Alberto Toso Fei che ha immaginato, attingendo alla storia, alle tradizioni e alla fantasia, dieci aneddoti che riguardano dieci dei venti sotoporteghi presi in esame. 

Un importante catalogo pubblicato da Skira editore presenta tutte le opere esposte, introdotte dai testi di Luciano Caprile, Maurizio Ferraris, Graziano Martignoni, Michele Fazioli, Paola Piffaretti e accompagnate dalle dieci "storie" di Alberto Toso Fei.  

La mostra, che si inaugura venerdì 2 settembre alle ore 20.00, resterà aperta al pubblico fino al 30 ottobre, tutti i giorni, escluso martedì, dalle 10 alle 18. Ingresso libero. 
 

Pierre Casè

Nato a Locarno nel 1944, l'artista vive e lavora a Maggia nel Canton Ticino. Per dieci anni, dal 1990 al 2000, è stato il direttore artistico della Pinacoteca casa Rusca di Locarno per cui ha curato l'organizzazione di importanti rassegne dedicate all'arte europea del Novecento. Da sempre, però, Casè è pittore e lungo è l'elenco delle esposizioni tenute in spazi pubblici e privati. Tra le rassegne più recenti, vanno ricordate quelle proposte nel 1998 al Museo Russo di San Pietroburgo e al Manège di Mosca, nel 1999 alla Galleria SPSAS di Locarno, nel 2001 alla Galleria del Credito Valtellinese (Palazzo Sertoli) di Sondrio, nel 2002 alla Kunstgarten Galerie Hedy Ernst di Mühlehof  e presso il Design Center di Langenthal, nel 2003 alla Galleria San Carlo di Milano, alla Galleria Rotta di Genova e al Museo Civico Floriano Bodini di Gemonio, nel 2004 l'antologica alla Pinacoteca Casa Rusca di Locarno, nel 2007 la mostra Mnemosine per Venezia nella chiesa di San Stae a Venezia. 
 

La mostra si avvale dei patrocini di

Città di Venezia, Assessorato alle Attività Culturali

    Consolato generale di Svizzera, Milano

    Repubblica e Cantone Ticino

              Ticino Turismo 

ed è stata realizzata con il contributo di

SWISSLOS    SSIC-Società Svizzera Impresari Costruttori, sezione Ticino

Collezione Renata e Urs Baumann, Aarwangen           Collezione Cinque F, Ticino

Collezione privata, Ascona         Anonimo Veneziano         Amici e collezionisti dell'artista

Immagini in alta risoluzione disponibili sul sito www.uessearte.it
 

Informazioni e richiesta di materiale stampa:

uessearte, via Natta 22 Como - tel. 031 269393  fax 031 267265   info@uessearte.it 

Nessun commento:

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *