L'e-sigaretta ha conosciuto un exploit negli ultimi mesi anche sulla scia della pressoché inesistente regolamentazione a livello europeo ed a quello degli stati nazionali, tanto che per il momento le "scappatoie legali" consentono agli utenti di utilizzarle ovunque. Tanto che ciò è stato ufficialmente riconosciuto anche dal ministro transalpino in data odierna.
L'e-sigaretta è vietata in certi luoghi. "Io sostengo che ci sia il divieto in una serie di luoghi pubblici dove ci sono un sacco di gente, dove ci sono i bambini, dove ci sono i giovani". E' con queste parole che Marisol Touraine ha annunciato piani per includere il divieto di sigaretta elettronica in luoghi pubblici nella prossima legge di sanità pubblica, in programma per l'estate.
"Zone senza tabacco" comuni. Una prima idea che apre la porta ad altri progetti nella lotta contro il fumo. Marisol Touraine ha anche espresso sostegno per la creazione di "senza tabacco" in pubblico su iniziativa dei sindaci. Ha però annunciato che nessuna decisione è stata ancora presa circa un possibile ulteriore aumento del prezzo di un pacchetto di sigarette.
Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", si tratta di un significativo passo in avanti che se applicato in tutti gli stati membri attraverso un intervento della Commissione Europea, ma anche in Italia se solo l'attuale Ministro della Salute emulasse coraggiosamente e prima degli altri una decisione così importante, consentirebbe di coprire il vuoto normativo esistente, in attesa che sia fatta piena luce circa gli effetti sulla salute delle sigarette elettroniche.
.Lecce, 30 aprile 2014
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