Venerdì 14 novembre 2014, ore 19
Su.Asti-ka. Post Mortem
Musée du Croco
via privata Cascia 6, Milano
Quale officiante può celebrare la morte delle grandi ideologie meglio della selfie-crazia? La viralità a tutti i costi, la condivisione e l'approvazione convulsa di messaggi, superando l'ostacolo del contenuto, decretano la supremazia indiscussa dell'etere: un like diviene più invasivo di una bandiera, un ritwit si fa più potente di un megafono, un flash mob suscita interesse mediatico più di una manifestazione.
Pubblicare su un social network la propria opinione, o meglio la propria immagine autoscattata in un contesto significativo, è per un nativo digitale, e non solo, più gratificante e più determinante per la definizione del sé: perché? Su.asti-ka, dal sanscrito "qui è il bene": questa antica parola descrive perfettamente il senso di sicurezza e la funzione di paravento del sé garantiti dagli schermi piatti, sempre più piatti, dei nostri cellulari, dei nostri tablet, con i quali decidiamo di parlare di noi, sempre di più.
Nicolò Tomaini, con la sua nuova personale al Musée du Croco (via Cascia 6, Milano), ironizzando sull'ossessione digitale nei nostri giorni, restituisce alla svastica il suo significato originario, indirizzando la sua concentrazione artistica su un simbolo che la storia delle dittature novecentesche ha cristallizzato con un'accezione del tutto diversa nell'immaginario collettivo.
La vernice della mostra, curata da Enzo Bollani, si tiene venerdì 14 novembre dalle ore 19, con open bar aperto alla cittadinanza.
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