Negli scatti di Veronica Bronzetti (Rimini, 1970) l'identità è un riflesso sbiadito e tremante che avvolge la figura
e l'allontana nello spazio e nel tempo rendendola simile ad un miraggio. Le immagini sdoppiate, sfuocate, scandite
da netti contrasti di luci ed ombre sembrano voler indicare il superamento del limite tra interno e esterno, tra essere
e apparenza per far sì che ad emergere sia la parte segreta che ciascuno nasconde in sé e in cui si annidano desideri,
paure, follie e speranze.
Roberto Celli, Marina, foto digitale, stampa fotografica, 30x30, 2011 Courtesy dell'artista
Roberto Celli (Firenze, 1965) propone una serie di scatti in cui l'identità è un'immagine sognata e ritrovata nella realtà del
paesaggio, da dove emerge come memoria e visione. E' il ricordo della donna amata l'invisibile che torna a farsi visibile nei
bagliori di un tramonto o nell'azzurro intenso di una distesa d'acqua, non come immagine vera ma proiezione magica dei suoi
tanti modi di essere e di amare.
Stefano Cristiano, Benessere apparente, foto digitale, stampa fotografica, 31x49, 2012
Courtesy dell'artista
Le "Anime da appartamento" – titolo della serie - proposte dal giovane Stefano Cristiano (Lamezia Terme, 1989) leggono
il concetto d'identità come dimensione ambigua in cui convivono volontà e aspirazioni contrastanti che emergono quali
presenze "altre" o personalità alternative attraverso cui s'infrange il compromesso tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere.
Rosita Delfino, Disarmami, modellami, ispirami, foto digitale, stampa fotografica, 30x50, 2012
Courtesy dell'artista
Negli scatti di Rosita Delfino (Gallarate, 1965) l'identità è un mistero che attende di essere svelato dietro una maschera
oppure è una dimensione continuamente cercata e sempre sul punto di disfarsi, sottoposta com'è a mutevoli dinamiche
identificatorie; è lo specchio, soprattutto, dei nostri limiti e del nostro enigmatico essere al mondo.
Romina Dughero, Der Geist der Literatur, foto digitale, stampa fotografica, 40x50, 2011,
Courtesy dell'artista
Che sia presenza fantasmatica in fuga dalla realtà o sintesi di più anime che convivono e si sovrappongono in un solo corpo, l'identità,
negli scatti di Romina Dughero (Sestri Levante, 1971), non descrive soltanto il presente dell'individuo ma anche le innumerevoli
e possibili vite che ognuno di noi potrebbe vivere se fosse possibile valicare i confini del tempo e dello spazio per dare corpo e sostanza
ai sogni.
Paola Mischiatti, Once we were warriors, foto digitale, stampa fotografica, 30x50, 2011
Courtesy dell'artista
Le fotografie di Paola Mischiatti (Como, 1975) propongono un percorso interiore nei territori della coscienza alla ricerca del
vissuto profondo e silente, del non detto, dei frammenti di storia rimossi che ciascuno porta inevitabilmente con sé e dai quali
dipendono gli equilibri del fragile e indefinito spazio che chiamiamo identità.
Simultanea- Spazi d'Arte - Spazio curatoriale, Asso. Art. Cult., via San Zanobi 45 rosso, 50129 Firenze
Per info: Daniela Pronestì danielapronesti@hotmail.com Roberta Fiorini rob. fior5@yahoo.it
Per le foto, Courtesy dell'artista
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