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Arte e Cultura
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lunedì 30 settembre 2013
MERCANTEINFIERA PARMA AUTUNNO 2013
LARTE apre ufficialmente le porte al pubblico milanese, italiano e internazionale
LARTE APRE UFFICIALMENTE AL PUBBLICO
Dal primo di ottobre, in via Manzoni 5 a Milano, appuntamento a Larte, il nuovo luogo della ristorazione e dell'ospitalità italiana
1 ottobre – Dopo un'inaugurazione in grande stile a metà settembre, alla presenza delle istituzioni milanesi, della stampa e di un parterre d'eccezione di ospiti e celeb del mondo della cucina e non solo (tra gli altri Gualtiero Marchesi, Davide Oldani, Andrea Berton, Bruno Barbieri ma anche Lapo Elkann, Adriano Galliani, Beppe Modenese), l'attesa si è finalmente conclusa e Larte apre le sue porte al pubblico milanese, italiano e internazionale con il suo format innovativo.
Larte infatti è ristorante, ma al medesimo tempo caffè, cioccolateria, hosteria – nel senso nobile del termine derivante da hospes, l'ospite latino – e galleria, nonché shop d'eccezione.
sabato 28 settembre 2013
Open Day alla Scuola di Arte Sacra di Firenze
La Sacred Art School Firenze Onlus apre le proprie porte alla città. Lunedì 30 settembre sarà possibile visitare dall'interno la scuola che forma gli artisti e gli artigiani del sacro.
L'Open Day è organizzato nella sede della scuola alle Pavoniere, all'interno del Parco delle Cascine, insieme al Comune di Firenze, partner della scuola nella riqualificazione del parco e nella realizzazione di un laboratorio vivo di arte e artigianato nel cuore verde di Firenze.
La giornata vedrà alternarsi incontri con gli artisti internazionali docenti della scuola, con gli artigiani fiorentini e con i ragazzi che stanno concludendo il primo corso.
La scuola sarà aperta per i giovani che sono interessati a intraprendere questa interessante opportunità formativa e lavorativa (sono ancora aperte le iscrizioni al secondo corso di artigianato sacro), sia agli artigiani e artisti incuriositi dal lavoro dei loro futuri 'colleghi'. Sono invitati anche i docenti di altre materie che intendono vedere un nuovo modello formativo realizzato attraverso laboratori teorici e pratici, i sacerdoti che desiderano vedere in anteprima le nuove opere e progetti artistici dedicati al culto, i genitori di ragazzi che hanno un estro creativo particolarmente spiccato da valorizzare e tutti coloro che sono incuriositi dalla prima scuola al mondo tutta dedicata all'arte sacra.
La Sacred Art School aprirà le porte la mattina del 30 settembre dalle 10 alle 12 e il pomeriggio dalle 16 alle 18. Ad accogliere i visitatori workshop di scultura, disegno, oreficeria ed ebanisteria insieme ai maestri artigiani fiorentini Paolo Penko e Gabriele Maselli e agli scultori Dony MacManus, ideatore e Direttore Artistico della Scuola, e Cody Swanson, noto scultore americano.
La Sacred Art School Firenze Onlus:
ideata dallo scultore irlandese Dony MacManus, è frutto della collaborazione tra l'Opera del Duomo di Firenze, l'associazione Artes (Associazione Toscana Ricerca e Studio) e la IUline (Italian University Line), oltre ad alcuni professionisti, docenti universitari e artigiani della città.
L'obiettivo: Formare una nuova generazione di artisti-artigiani per l'eccellenza nell'arte sacra e promuovere la creatività nel disegno, nella pittura e nella scultura di artisti che si mettano al servizio della Chiesa e della società. La Scuola vuole radicarsi sul territorio e mantenere un respiro internazionale, con l'obiettivo di riprendere e stimolare la riapertura delle botteghe d'arte e di artigianato.
La sede: al primo piano delle Pavoniere, nel cuore delle Cascine, di proprietà del Comune di Firenze, in locazione alla Onlus che si è occupata della ristrutturazione con l'importante contributo dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze per la realizzazione dei laboratori di ebanisteria e oreficeria e della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato.
Lo staff: Presidente è Ginolo Ginori Conti, Direttore Artistico Dony MacManus. Tesoriere è Giorgio Fozzati. Oltre a MacManus, tra i docenti ci sono anche i maestri artigiani Paolo Penko (oreficeria), Gabriele Maselli (ebanisteria) e Cody Swanson (scultura).
Il Comitato d'onore: è presieduto dall'Arcivescovo di Firenze, Cardinale Giuseppe Betori insieme alla Soprintendente al Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini, a Maddalena Ragni (Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle arti, l'Architettura e l'Arte contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività Culturali), lo scultore giapponese Etsuro Sotoo (l'artista che sta lavorando al completamento della Sagrada Familia di Gaudì a Barcellona), a Bruno Santi (già direttore dell'Opificio delle Pietre Dure), all'artista Romano Cosci.
E'realizzato in collaborazione con OmA (Osservatorio dei Mestieri d'Arte dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze) e la Fondazione per il Clima e la sostenibilità (FCS). Il corso è nato grazie all'impegno della Camera di Commercio di Firenze.
- Nell'estate del 2013 si sono svolti i due corsi intensivi della SUMMER SCHOOL da 15 posti ciascuno per specializzarsi in disegno, scultura e pittura figurativa sacra, anatomia artistica in 3D).
- A breve partirà il CORSO DI PERFEZIONAMENTO della durata triennale, incentrato sull'arte sacra.
Il mercato del sacro:
venerdì 27 settembre 2013
A Mantova dalla luce al segno
Vernissage Sabato 28 Settembre alle ore 18:30
Presso la Galleria d'arte Il Saggio di Mantova - Via della Mainolda 19
Espongono gli artisti:
BRUNO CARATI
MARCO BARISON
ANGELA DE LUCA
REGINA DI ATTANASIO
ROBERTA PELONE
MIRELLA ROSSOMANDO
VALENBERG
GABRIELLA VENTAVOLI
Dalla luce al segno è un progetto espositivo nato dalla collaborazione di due gallerie "Il Saggio" di Mantova e lo Spazio Museale "Sabrina Falzone" di Milano. L'intento della mostra è da un lato la valorizzazione delle espressioni artistiche contemporanee, dall'altro la divulgazione di questo patrimonio artistico sotterraneo.
Nella pittura del Maestro Bruno Carati atmosfere dell'inconscio rivelano una significativa indagine lirica, che diventa espressione sognante nei dipinti di Regina Di Attanasio. La luce dipinge un ventaglio di emozioni nei traguardi fotografici di Roberta Pelone, di Marco Barison e nelle sintesi cosmiche di Angela De Luca, mentre il segno racchiude le sue latenti opportunità comunicative nella produzione artistica di Mirella Rossomando e Gabriella Ventavoli.
La materia diviene protagonista narrante nell'arte di Valenberg, un artista che ha rinnovato il linguaggio contemporaneo nell'impiego dei materiali più stravaganti.
Dal 28 settembre al 30 ottobre 2013
Galleria d'arte Il Saggio: Via della Mainolda 19
20145 Milano - Italy
Orari di apertura estivo: da martedì a domenica h.16:30-19:30.
Lunedì chiuso
Ingresso gratuito
giovedì 26 settembre 2013
Arrivano i Templari a Villa Castelbarco | Antiquariato Nazionale | 19-27 ottobre | Vaprio d'Adda (MI)
ARRIVANO I TEMPLARI A VILLA CASTELBARCO
Organizzata nell'ambito della rassegna Antiquariato Nazionale di Villa Castelbarco, la prestigiosa esposizione è dedicata ai Templari e raccoglie preziosi oggetti appartenuti agli uomini dell'Ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo.
ANTIQUARIATO NAZIONALE
XXVII Edizione - Mostra Mercato Nazionale
DAL 19 AL 27 OTTOBRE 2013
Villa Castelbarco Albani, Vaprio d'Adda – MI
Vaprio d'Adda, settembre 2013 – I Cavalieri templari, soldati di uno dei più noti ordini religioso-cavallereschi della cristianità medioevale. Uomini che attraversavano tutta l'Europa per raggiungere la Terra Santa e difenderne i luoghi più sacri e i pellegrini viandanti. Un mito, quello dei Cavalieri Templari, in cui storia e leggenda si fondono nei segreti di un Ordine di Cavalieri dagli ideali incorruttibili e dal triste destino. Questa la premessa per l'affascinante esposizione dal titolo "I Templari, dalla Sicilia alla Lombardia" che accoglierà i visitatori della prestigiosa rassegna Antiquariato Nazionale, dal 19 al 27 ottobre in Villa Castelbarco a Vaprio d'Adda (MI).
Oltre sessanta preziosi oggetti appartenuti ai Cavalieri Templari dell'Ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo, che fu violentemente represso nel 1314 da Filippo il Bello, re di Francia. La collezione, selezionata in più di trent'anni di ricerche dall'Associazione Culturale Terza Esperide di Palermo, con la consulenza dell'antiquario e curatore dell'esposizione Giulio Torta, è parte del più ampio progetto museale "Federico II e il Medioevo" di Palermo e sarà eccezionalmente esposta a Vaprio d'Adda.
Amuleti, bracciali, anelli, medaglioni e altri oggetti, a cui si attribuivano forze sovrannaturali, erano fedeli compagni dei Templari che in occasione dei loro viaggi hanno spesso lasciato, donato o dimenticato. Sono queste le rilevanti tracce della loro presenza e del passaggio in Sicilia.
Pezzi di straordinario valore documentale - attribuibili al periodo tra il 1118 ed il 1314 - che, riuniti per la prima volta nella loro completezza, illustrano storie, tradizioni e superstizioni degli uomini protagonisti del Medioevo europeo.
mercoledì 25 settembre 2013
RAM radioartemobile Nuit Blanche - Parigi 5 Ottobre 2013
RAM LIVE
http://live.radioartemobile.it/
Per ulteriori informazioni/ For further information
RAM radioartemobile Via Conte Verde 15 - 00185 Roma - Tel/ fax 06 44704249
info@radioartemobile.it - www.radioartemobile.it
martedì 24 settembre 2013
Performance: "STANZA 108 - SUL PERTURBANTE" di Alessandro Ragazzo e Giacomo Artusi - La Fenice Gallery, Venezia, domenica 29 settembre 2013, ore 20.00
Da: La Fenice Gallery <info@lafenicegallery.com>
Date: 24 settembre 2013 22:59
Oggetto: Performance: domenica 29 settembre 2013, ore 20.00 - "STANZA 108 - SUL PERTURBANTE" di Alessandro Ragazzo e Giacomo Artusi - La Fenice Gallery, Venezia
A:
| La Fenice Gallery è lieta di invitarvi a "STANZA 108 - SUL PERTURBANTE" Alessandro Ragazzo e Giacomo Artusi
Performance Domenica 29 settembre 2013, dalle ore 20.00 alle 21.00 Testo di Enrico Bettinello "Camminando nella calle sentii da dentro salire un rumore sordo che si dilatava, pervadeva il mio corpo. Preso da terrore e sgomento mi girai per capirne la fonte e la causa, era un orribile basso cadenzato che pervadeva l'intero spazio. Mi venne riferito che ero impallidito, sgomento... L'inspiegabilità dell'evento e la persistenza di questa mia angoscia mi convinsero che stavo per esser colto da infarto. Lo sgomento cessò e tutto ritornò alla normalità, o quasi. In seguito scoprii l'origine di quel suono: in alcune parti della pavimentazione veneziana si possono trovare ampie "bolle" di vuoto, create per lasciare spazio alle tubazioni, vuoto, che crea cassa di risonanza. Il suono dei passi, sopratutto con una ciabatta o scarpa a suola fina crea una forma di tono basso, alternato, dalla cadenza del camminare, che rimbomba, dilagando, mutando l'intera calle in una vera e propria cassa di risonanza architettonica. Rumori estranei che si fan largo nell'inconscio quotidiano diventando terrore..." (Alessandro Ragazzo) Dov'è la stanza 108? È una azione sensoriale, sonora e visuale, che si muove nelle inquiete lande del perturbante quella che La Fenice Gallery ospita domenica 29 settembre 2013. Quel perturbante che sulla crudele – e labilissima – linea di confine tra ciò che è familiare e ciò che non lo è continua a mettere in discussione le certezze di coloro i quali sentono affiorare ai propri sensi la sensazione di un dettaglio fuori posto, di un silenzio che si è smarrito, di una memoria che affiora sinistramente come una nebbia improvvisa e lenta. Lavorando con una serie di suoni "rubati" alla città e restituiti all'incontro inatteso con il viaggiatore o la viaggiatrice che vi si imbatta (dopotutto anche chi a Venezia vive ha il privilegio di non perdere mai, neppure negli automatismi degli spostamenti quotidiani, la sua natura di "esploratore"), Alessandro Ragazzo costruisce una fitta rete di passati e futuri possibili la cui natura non ci giunge mai nitida, ma sappiamo che riguarda noi stessi. A chi appartengono quei suoni? Eravamo veramente dentro al Teatro quella sera? Perché ora siamo qui, spostati di pochi metri? Chi ha dormito in questa stanza? O forse non dormiva. E perché ha disseminato l'aria di indizi che solo noi sappiamo cogliere? Perché abbiamo sempre camminato a pochi centimetri dall'acqua e non ci siamo mai accorti che forse siamo sempre rimasti fermi e tutto il resto scorre intorno a noi? La costruzione sonora di Alessandro Ragazzo si muove secondo una partitura che da una prova d'orchestra giunge allo spaesamento solo se si attraversa una Venezia sommersa sottratta ai luoghi comuni e abbandonata a tutto il suo spettrale potenziale mnestico. Da qualche luogo segreto emergono anche le immagini curate da Giacomo Artusi, che se da un lato illudono di poter dare un qualche appiglio, presto aggiungono all'esperienza ulteriori stratificazioni di familiarità/estraneità e ci proiettano – in un senso che è letterale ancor prima che figurato – dentro un fantasmatico rimpiattino in cui le sagome che crediamo di toccare sono ricordi che si liquefanno al contatto con le nostre dita. Fuori dai confini stessi della galleria, in uno stato di inedita attenzione sia ai dettagli esterni che a quelli delle proprie sensazioni, incontriamo ciò che Schelling – prima ancora che Freud – definiva "affiorato quando invece sarebbe dovuto rimanere segreto, nascosto" in un luogo in cui perdersi, riconoscere e disconoscere, avvolgersi nell'immobile scorrere del tempo ripetuto, rimanere in bilico fra sogno e coscienza. Tra Henry James e Kubrick, il brivido e il piacere di farsi avvolgere dai fantasmi della propria memoria (o quella di qualcuno che saremmo potuti essere), forse con nostalgia, forse con un po' di sorpresa, di certo con emozione. Enrico Bettinello (BlowUp Magazine, Il Giornale della Musica) |
Non Solo Cura: Workshop con l'artista Chiara Fumai sul tema del problem solving
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Teste di legno: mostra di Lo Sciuto da Vuedu
Lo spazio di Daniela Vinciguerra ospita la mostra dello scenografo palermitano
Salvate dal macero, le testine di Roberto Lo Sciuto diventano arte. Ora issate su candelabro, sedute dentro ad una caffettiera o su un pannello del colore del cielo, il decoratore e scenografo palermitano, espone giovedì 26 settembre dalle 19 da Vuedu Factory, spazio polifunzionale di Daniela Vinciguerra in via Sperlinga 32 (zona Teatro Massimo).
La mostra, dal titolo "Teste di legno", oscilla tra tradizione e modernità, arte popolare e riciclo ed ha come prerogativa di recuperare e valorizzare la tradizione rinnovandone la suggestione e amplificando il messaggio estetico. Per un mese, attraverso un percorso di oltre una decina di opere, la mostra disegnerà un itinerario ad episodi, quasi fosse un racconto degli antichi cantastorie.
"Teste di legno" è un'esposizione di vecchie teste dell'opera dei pupi, salvate appunto dalla distruzione e riusate per una giocosa incursione nel mondo dell'immaginario collettivo siciliano, dalla testa di Santa Rosalia coronata di rose a quelle dei cavalieri e degli eroi, colorate e surreali.
"La rivisitazione della tradizione – spiega Roberto Lo Sciuto – attraverso il recupero delle testine di legno, ha un carattere ludico, ironico, con una vena illusionistica ma, soprattutto, rivela il mio amore profondo per la tradizione e le piccole cose antiche che, nelle mie mani, trovano una nuova vita. E così c'è Orlando, ma anche santa Rosalia e poi testine con grandi baffi all'insù, occhi nero carbone, zigomi pronunciati soprattutto se si tratta di turchi!".
Una nuova interessante e affascinante mostra proposta da Daniela Vinciguerra che, di volta in volta, accoglie nel suo spazio artisti siciliani e non, e che da anni ha legato con un filo rosso le sue produzioni di abbigliamento con la ricerca nel design e l'arte.
"Quando ho aperto questo spazio nel 2008 – spiega la Vinciguerra, architetto e stilista siciliana – l'ho concepito come uno loft aperto alle idee, alla ricerca, al confronto, alla curiosità. In questi anni di attività ho creduto, dato visibilità e commercializzato i prodotti di tanti giovani e ne sono fiera perché non è mai facile trovare la strada giusta per poter accedere ad una fiera, ad una mostra, al pubblico finale. E in questo momento storico il mio antidoto alla crisi è sicuramente il sapersi rinnovare, mettersi in gioco e guardarsi in giro con attenzione e, soprattutto, fare rete".
Teste di Legno
Roberto Lo Sciuto
Vuedu Factory
via Sperlinga 32 ( zona Teatro Massimo)
Palermo – 091 331943
ingresso gratuito dal 26 settembre al 19 ottobre 2013
orari: lunedì 16.00/ 19,30 - martedì/sabato 9.30/13.00 - 16.00/19.30lunedì 23 settembre 2013
ArteSera @ Amantes
Vi aspettiamo venerdì 27 settembre dalle 19 in avanti da Amantes, con il giornale e anche un video che racconta come è cresciuta ArteSera Produzioni in questi anni: un video da vedere e da sentire, così come i progetti racchiusi in quest'ultimo numero.
ArteSera @ Amantes
Sede
Amantes
Via Principe Amedeo, 38 - 10123 Torino
Date
venerdì 27 settembre 2013
dalle ore 19.00
Per info
redazione@artesera.it
sabato 21 settembre 2013
finissage dedicato a Lucio Battisti TOCCANDO LE STELLE
domenica 29 settembre 2013, ore 19
finissage dedicato a Lucio Battisti
Musée du Croco (via privata Cascia 6 - Milano)
Domenica 29 settembre 2013 alle ore 19 la mostra "Toccando le stelle" di Daniele Bursich saluta il Musée du Croco (via privata Cascia 6, Milano) con un evento ed una performance creativa intrisa di musica italiana: alla presenza del pubblico, l'artista darà alla luce "Per una lira", un'opera dedicata a Lucio Battisti.
L'evento è accompagnato dalla degustazione proposta dalla Cantina Le Due Querce Franciacorta.
Informazioni e accrediti
Veronica Manganelli
seneparla@gmail.com
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Redazione del CorrieredelWeb.it
Eros, musica e filosofia con Claudio Ambrosini e Anna Maria Corradini a paRDeS
Domenica 22 settembre ore 21 Eros, musica e filosofia. Incontro-evento con Claudio Ambrosini e Anna Maria Corradini.
"Se è vero che l'uomo non sarebbe tale se non pensasse è altrettanto vero che non sarebbe tale neppure a prescindere dall'insaziabile demone di eros" (Romano Gasparotti, Filosofia dell'eros, L'uomo, l'animale erotico, Bollati Boringhieri, Torino, 2007, p. 17)
Il dialogo tra Anna Maria Corradini e Claudio Ambrosini su Eros, musica e filosofia, farà riferimento ad alcune opere musicali create dall'autore, come ad esempio Il Canto della pelle (SEX Unlimited) di cui è stato scritto: "Se il Logos è il fulcro di Big Bang Circus (In principio era il Verbo, parte centrale di una trilogia operistica di cui fa parte Il Canto della pelle (SEX Unlimited) e il Suono è invece ciò che salverà l'Umanità nel divertissement conclusivo, questa volta il Contatto – fisico, la «scintilla che unisce» – è il soggetto indagato nel pannello centrale: Il Canto della pelle (SEX Unlimited) ha dunque per tema l'Energia Vitale, l'Eros, il Sesso, inteso come forza scatenante, come energia attrattiva che produce vita sempre e ovunque (negli esseri animati come nella materia), tra il Primissimo Giorno e l'Ultimissimo: maschile-femminile, plus-minus, x-y, yin-yang. (da Il Canto della pelle (SEX Unlimited) di Claudio Ambrosini. La Fondazione Beaumarchais premia il musicista veneziano" di Patrizia Parnisari, in "Contemporanea", p.40).
Anna Maria Corradini master universitario in consulenza filosofica di secondo livello presso l'Università degli Studi di Venezia, Ca' Foscari, curato dal Dipartimento di Filosofia e Teoria delle Scienze. Socia fondatrice e presidente di AIM CONFIL, associazione italiana consulenti filosofici master universitario. Si occupa, presso il suo studio a Mestre, di consulenza filosofica individuale e di pratica filosofica rivolta e alle aziende e alle istituzioni. Collabora, come aderente esperto esterno, con la Scuola Interdipartimentale in Economia, Lingue ed Imprenditorialità per gli Scambi Internazionali di Ca' Foscari Venezia. Invitata come filosofo consulente, partecipa a dibattiti, corsi di formazione, convegni.
Claudio Ambrosini, compositore veneziano. Studi liceali classici, Conservatorio di Venezia, lauree in Lingue Straniere e in Storia della Musica. Frequenti, a Venezia, gli incontri con Bruno Maderna e Luigi Nono, che lo annoverava tra i suoi compositori preferiti.
Ha composto lavori vocali, strumentali, elettronici, sinfonici, opere liriche, radiofoniche, oratori e balletti commissionati da enti come la RAI, La Biennale di Venezia, la WDR di Colonia, il Ministero della Cultura francese, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro San Carlo di Napoli, il Festival delle Nazioni, Grame ed eseguiti internazionalmente.
Le sue musiche sono state dirette, tra gli altri, da R. Abbado, Riccardo Muti, D. Masson, S. A. Reck, Ed Spanjaard, J. Störgards, P.-A. Valade, nei programmi dell'IRCAM di Parigi, della Scala di Milano, delle Fondazioni Gulbenkian di Lisbona e Gaudeamus di Amsterdam, del Mozarteum di Salzburg, della Akademie der Künste di Berlino; della Stagione dei Münchener Philharmoniker, di "Perspectives du XX siècle" di Radio France, all'Autunno Musicale di Varsavia e altri.
Dal 1977 si è interessato di computer music. Nel 1979 ha fondato l'Ex novo Ensemble, nel 1983 il CIRS (Centro Internazionale per la Ricerca Strumentale), nel 2007 l'Ensemble Vox Secreta.
Nel 1985 ha ricevuto il Prix de Rome (primo musicista non francese a soggiornare a Villa Medici, l'Accademia di Francia a Roma). Nel 1986 ha rappresentato l'Italia all'UNESCO Paris Rostrum. Con l'opera Il canto della pelle - Sex Unlimited ha vinto i premi Beaumarchais (Paris, 2005) e Music Theatre Now (Berlin, 2008); con l'opera Il killer di parole ha vinto il Premio della Critica Musicale Italiana (Abbiati, 2010). Nel 2007 ha vinto il Leone d'Oro per la Musica della Biennale di Venezia.
Tra le opere in tema con la serata:
Capriccio, detto L'Ermafrodita (1983) per clarinetto basso (9')
For a month we loved forever (1994) per percussione (11'30")
Preludio, a sguardi (1994) per pianoforte (6'30")
A Night with Casanova (1998) sei notturni per pianoforte (16') da LE CAHIER PERDU DE CASANOVA Priapo assiderato (1992) per chitarra
Vietato ai minori (1983) per pianoforte verticale (con pedale di sordina totale) e 5 strumenti (13')
Improvviso (Noche oscura) (1984-85) per pianoforte e orchestra da camera (20')
Dettaglio sacrilego (1987) per percussione e 12 strumenti (13')
Rondaccio (1988) Versione di Rondò di forza (1981) per pianoforte e una o due percussioni (8')
Commissione: Ministero della Cultura francese
Dove c'è un tabù c'è un desiderio (1990) per strumenti rinascimentali (10')
Ballo da sfioro (1991) per pianoforte, clarinetto in SIb e 2 percussioni (5') Ministero della Cultura Francese
Pàrtite amore, adeo (1991) per soprano, clarinetto in SIb e percussione (6'). Testo di Anonimo Italiano del sec. XIII. Ministero della Cultura Francese
Lode alle tette (1991) per soprano, clarinetto in SIb, (violino) e percussione (8'). Testo di Giorgio Baffo. Ministero della Cultura Francese
Il segreto (1988) per soprano e ensemble (8') (fl., ob., cl., v.o, v.a, v.c, arpa, 2 perc). Testo di Anonimo extraeuropeo
La dona danada (2010) (dai Canti dal Lazareto Vecio) per soprano, cimbalom esteso e piccolo insieme strumentale (8'). Testo di Claudio Ambrosini dai graffiti sui muri del Lazzaretto Vecchio di Venezia)
Acrobata (1997) per quartetto vocale misto (a cappella) (3'30"). Testo di Edoardo Sanguineti
La pupara (2013) madrigale a cinque voci (3'). Testo di Jolanda Insana
Seaside Story (1993) per percussione e voce di donna (registrata)
Casanova's carnet de bal, (1998) suite di danze originali per pianoforte a 4 mani, arpa e percussione (40') (da Le cahier perdu de Casanova)
per SOLI, ORCHESTRA E CORO
Proverbs of Hell (1990-91) cantata per soprano, mezzosoprano, tenore, baritono, pianoforte, percussione, coro misto e grande orchestra (40'). Testo di William Blake. Commissione: Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI
Tocar (2006) concerto per pianoforte e grande orchestra (22') (pf solista; 3. 3. 3. 3. - 4. 3. 3. Tuba - Timp., 3 Perc. - Arpa - Archi). Commissione: Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI
Susanna (1995/96) oratorio per soli, piccolo coro e insieme di strumenti rinascimentali (38'). Commissione: Ministero della Cultura Francese
Le cahier perdu de Casanova (1998) balletto-opera da camera in due parti (75') Parte prima: Carnet de bal, suite di nuove danze per pianoforte a 4 mani, arpa e percussione. (35') Parte seconda: Notturni, albe, serenate, per 2 soprani, mezzosopr. e pianoforte. (40') Ideazione e drammaturgia: Claudio Ambrosini. Testi cantati di Gaspara Stampa, Contessa de Dia, Juana Inès de la Cruz, Murasaki Shikibu e autori provenzali dell'epoca dei Trovatori
Il canto della pelle - Sex Unlimited. Melodramma giocoso in due parti e un labirinto (2005-2006) per quattro voci, attrice, danzatore, dieci strumenti ed elettronica (versione completa: 120' ca. versione condensata: 90'). Ideazione e libretto: Claudio Ambrosini. Commissione: Ministero della Cultura Francese. Premio Music Theatre Now (Berlino, UNESCO 2008). Libretto premiato dalla Fondazione Beaumarchais (Parigi, 2005) Il libretto associa, alle parti originali, anche l'adattamento di frammenti poetici tratti dagli Inni Orfici, Atharva Veda, Kamasutra, Ratnasara, Bibbia, Tantrismo, Sappho, John Donne, San Juan de la Cruz, Suor Juana Inés de la Cruz, William Blake, Emily Dickinson, Veronica Gambara, Giorgio Baffo, Veronica Franco, Gaspara Stampa, Titus Lucretius Carus, Trotula, Decimus Junius Juvenalis, Quintus Septimius Florens Tertullianus, Walt Whitman, iscrizioni anonime sui muri di Pompei.
Scelta, adattamenti e traduzioni di Claudio Ambrosini.
Tra il '76 e il '79 ha realizzato una ventina di videotapes, di cui uno, articolato in 4 pezzi, tocca il nostro tema:
Taperecorder Suite: (1977) (22'44") - Relationships - Kissing - Perpetual Motion - I love you
Prima e dopo l'incontro sarà possibile visitare la mostra in cui espongono gli artisti:
Romano Abate, Elisabetta Bacci, Ariela Böhm, Alessandro Cardinale, Wanda Casaril, Anna Caser – Adriano Cecco, Franco Cimitan, Franco Corrocher, Alberto Di Fabio, Stefania Fabrizi, Amedeo Fontana, Roberto Fontanella, Renata Galiazzo & Silvio De Campo, Antonio Giancaterino, Good & Co. (Stephen Levinson - Joel Moss Levinson), Cristina Gori, Bobo Ivancich de la Torriente, Abdallah Khaled, Bruno Lucchi, Sirio Luginbühl, Micol Nacamulli, Barbara Nahmad, Pain Azyme, Aldo Pallaro, Barbara Pelizzon, Giampiero Poggiali Berlinghieri, Tobia Ravà, Sevn, Hana Silberstein, Alberto Sordi, Francesco Stefanini, Marialuisa Tadei, Annamaria Targher, Silvano Tessarollo, Lolita Timofeeva, Federico Vianello e Jacopo Richard, Cesare Vignato, Luigi Viola, Carla Viparelli, Grazia Zattarin.
L'esposizione d'arte contemporanea Progetto Arca. Una scelta per un mondo futuro, a cura di Maria Luisa Trevisan, inaugurata il 26 maggio presso PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d'Arte Contemporanea, rimarrà aperta fino al 10 novembre 2013 con pausa estiva dal 15 luglio al 15 settembre. Il tema di questa nuova esposizione, organizzata dall'Associazione Culturale Concerto d'Arte Contemporanea, riguarda l'arca come contenitore reale e metaforico di conoscenza e risulta quanto mai appropriato al momento storico, nonché accostabile a quello della 55a Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia dal titolo Il Palazzo Enciclopedico, ideato da Massimiliano Gioni,
e alla Nona Giornata del Contemporaneo per cui Amaci ha scelto come immagine guida una fotografia di Marzia Migliora: Aqua Micans che ritrae alcune portatrici d'acqua mentre attraversano il Grande Cretto di Alberto Burri a Gibellina. L'acqua come l'arca è contenitore di vita, di saperi e di valori. L'arte e gli artisti sono come scialuppe di salvataggio che anche nei momenti più difficili sono in grado di stimolare la produzione e il ripensamento del nuovo, creando un ponte ideale tra il presente ed passato, attraverso cui costruire una proiezione futura positiva.
A questo recupero della storia fa riferimento la lumaca presente in molte opere del "Progetto Arca".
Gli artisti invitati a "progetto Arca" partecipano all'iniziativa in vari modi e con diversi generi artistici, quali dipinti, sculture, fotografie, installazioni ambientali, dislocate nel parco e nella barchessa.
Ipotizzando un cambiamento epocale, cosa vorremmo portare su una probabile l'arca per una possibile nuova fase storica? Cosa desideriamo salvare di questo mondo? Quali sono le priorità?
Consapevoli che stiamo vivendo un momento assai difficile, di crisi sociale e politica, di riassestamento dei valori, discontinuità e cambiamento, ma certi che non può che essere di transizione, a patto che tutti siano costruttivi, collaborativi e soprattutto creativi, chiediamo agli artisti – che hanno sempre saputo interpretare lo spirito dei tempi, talvolta anticipandoli e dando indicazioni per il futuro - cosa metterebbero sull'arca da traghettare nella nuova era.
Lo hanno già fatto in molti, scienziati e non, lanciando – ad esempio - nello spazio l'Inno alla gioia di Beethoven o seppellendo dentro a capsule oggetti, testi, immagini, messaggi lanciati per il futuro, testimonianze di quanto di meglio raggiunto dalle menti più illuminate di questa nostra vecchia terra per futuri abitatori del pianeta.
Per evitare il baratro tutti dovrebbero dare il meglio di sé, innescando un circolo virtuoso per attivare la ripresa che deve essere crescita ed innovazione, che non può prescindere dalla cultura e dall'arte. Da più parti s'invoca la necessità di una "stella polare", di un "terzo occhio" e di un "nuovo paradigma", per trovare una "nuova dimensione". Abbiamo pensato di cercarlo tra gli artisti, perché tutto quel che potrà costruire il futuro pare sia fuori dal perimetro in cui gli occhi della politica (e anche dei tecnocrati) sembrano cercarlo.
La mostra si prefigge di ridare all'artista quel ruolo profetico che ha avuto nel passato, e che alcuni si sono attribuiti (artista sciamano, Nabis, ecc), ed in altri casi invece gli è stato riconosciuto, come nel rinascimento quando artisti come Leonardo erano considerati alla stregua dei consiglieri di corte, invitati a sedere accanto al Principe.
Nell'Ambito della mostra sono previsti incontri, performances, conferenze, workshop, concerti, ecc.
Domenica 29 settembre ore 17.30 e giovedì 3 ottobre ore 21 Lo sguardo della musica, Claudio Ronco ed Emanuela Vozza (violoncelli)
Sabato 5 ottobre per la Nona Giornata del Contemporaneo l'Associazione Culturale Concerto d'Arte Contemporanea è lieta di invitare la S. V. alla visita della mostra Progetto Arca. Una scelta per un mondo futuro, a cura di Maria Luisa Trevisan, dell'atelier di Tobia Ravà ed alle ore 21 all'incontro musicale con Gianluigi Cavaliere: NON PORTANO SEGNI VISIBILI …..! I Poeti nella Canzone Letteraria.
Giovedì 17 ore 20.30 Parole in Arca. Racconti e poesie da un'idea di Giuseppe Bovo
Domenica 13 ottobre ore 21 Roy Doliner Da'at: l'arca della Sapienza
Pubblicazione con testi di Erika Ferretto, Antonio Costanzo, Maria Luisa Trevisan.
Organizzazione Concerto d'Arte contemporanea – Associazione culturale, in collaborazione con Francesca Giubilei, Antonio Costanzo, Anna Maria Corradini, Giorgia Fortunati, Valentina Mazzonetto, Sara Raquel Mason
Patrocini: Comune di Mirano e La Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia
Brindisi gentilmente offerto da Castello di Roncade (TV)
Orario da mercoledì a domenica 15-19 su appuntamento
Allestimenti e grafica: Tobia Ravà
Ingresso gratuito. Visite, incontri e Workshop su prenotazione da mercoledì a domenica dalle ore 15 alle 19
Concerto d'Arte Contemporanea e PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d'Arte Contemporanea
via Miranese 42, 30035 Mirano
www.concertodartecontemporanea.org; www.artepardes.org; www.tobiarava.com. (anche su Facebook, My space e Twitter: ArtePaRDeS); e-mail: cartec@alice.it; mltrevisan@libero.it; tobiarava@libero.it
venerdì 20 settembre 2013
Settimana delle culture: Un giorno al Castello a Mare di Palermo.
Nell'ambito della Settimana delle culture si terrà, Domenica 22 settembre 2013, "Un giorno al Castello a Mare di Palermo".
L'iniziativa, proposta da SiciliAntica, ha il duplice obiettivo di promozione della conoscenza del complesso monumentale e di valorizzazione della sua memoria, attraverso un processo di riappropriazione di un bene comune per molti anni abbandonato, e dopo essere stato recuperato e aperto alla fruibilià del pubblico, è adesso nuovamente chiuso.
E si auspica che venga restituito al più presto, alla città, ai suoi cittadini e ai visitatori.
Si inizia alle ore 10,00 con la visita guidata al Castello a Mare di Palermo, mentre alle ore 11,30 è prevista l'inaugurazione della Mostra sulle Torri costiere con opere di Gaetano Compagno e la presentazione di Umberto Balistreri, Presidente nazionale dei G.R.E. Alle ore 13,00 il pranzo con piatti tipici del Cinquecento presso il Castello a Mare - Ristorante Natale Giunta.
Si riprende alle ore 16,00 con lettura di alcuni brani tratti dalle opere di Antonio Veneziano a cura di Cinzia Carraro e Musiche di Maurizio Filippo Maiorana, e alle ore 17,00 la tavola rotonda: "Il Castello a Mare di Palermo: storia, arte, archeologia" Sono previsti gli interventi di Giuseppe Lo Iacono, autore del libro: "Cronistoria della demolizione di un monumento", Ferdinando Maurici, Direttore del Parco Archeologico di Monte Jato, e Francesca Spatafora, Direttore del Parco Archeologico di Himera. Coordina Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale di SiciliAntica.
Per informazioni: SiciliAntica Tel. 346.8241076. E-mail: palermo@siciliantica.it
Il Castello a Mare, posto a nord-est dell'antico porto della Cala, è stato il più importante e antico baluardo difensivo di Palermo. Anticamente composto da un grande maschio edificato a partire dal X secolo durante la dominazione araba, nel corso del tempo fu ripetutamente restaurato e ampliato per adattarlo ai vari utilizzi che ne fecero i governi cittadini successivi. Già potenziato in età normanna, il castello fu fortificato nel 1496 con la costruzione del corpo d'ingresso con due torrioni affiancati, al centro dei quali era il fornice. Nel XVI sec. il fortilizio divenne il punto di forza della nuova cinta bastionata della città; mentre nel timore di eventuali sommosse cittadine la difesa del Castellammare venne implementata con la costruzione dei bastioni di San Pietro e San Pasquale. Del complesso facevano parte una serie di edifici, due basse torri esagonali e molte altre strutture e fabbriche di epoca più recente. Nel 1517 assunse per breve tempo la funzione di residenza dei viceré di Sicilia; vi si trovavano le carceri per il ceto nobile e per i rei di delitti contro lo stato. E' qui che morì l'insigne poeta Antonio Veneziano, nel 1593, per lo scoppio della polveriera. Il castello divenne poi sede del Tribunale dell'Inquisizione. In età borbonica iniziò il suo declino dovuto all'inutilizzo come struttura puramente difensiva. Durante le insurrezione del 1860 fu uno dei punti da cui si bombardò la città. Nello stesso anno iniziò la parziale demolizione del forte, che fu definitivamente smantellato nel 1922 per la costruzione del pontile trapezoidale del porto. Fino a quell'anno la fortezza presentava una cinta muraria quadrangolare bagnata su due lati dal mare e racchiudeva al suo interno un enorme complesso architettonico: i lavori di trasformazione delle attrezzature portuali, il progressivo interramento della Cala e del lungomare privarono la possente costruzione del suo rapporto col mare. Demolito con cariche di dinamite, furono i bombardamenti della Seconda guerra mondiale a decretarne la distruzione. Degli antichi edifici rimangono parte della torre maestra, la torre cilindrica e il corpo d'ingresso.
POLIMATERICO - Second edition
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