"L'Alètheia dell'Eros"
Il disvelamento della sfera dell'Eros nella sua completezza e l'origine naturale dell'omosessualità: il multiverso di tre artisti emergenti che creano, attraverso linguaggi differenti, una rivoluzione prospettica nell'era dell'incomunicabilità ipermediale.
Mostra collettiva di
Enrico Carpinello, Hernàn Chavar, Pierpaolo Miccolis
a cura di Cecilia Pavone
Vernissage: 18 giugno ore 20.30
Arcigay Lecce
sede SEL, via L. De Simone, 20 (angolo via Cavour , vicinanze cinema Massimo) - Lecce
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Mutare weltanschauung attraverso un cambiamento di prospettiva. Reinterpretare in chiave post-moderna il mito dell'androgino, narrato da Platone nel "Simposio", per giungere ad una visione più completa di Eros, dell'Amore che unisce gli uomini al di là dal genere cui appartengono.
Nasce da queste premesse filosofiche, "L'Alètheia dell'Eros" mostra collaterale al primo Gay Pride di Lecce, in programma il prossimo 28 giugno. Protagonisti della collettiva, che sarà inaugurata il 18 giugno alla sede dell'Arcigay Lecce, tre giovani artisti emergenti: Enrico Carpinello, Hernàn Chavar, Pierpaolo Miccolis.
Fulcro tematico della mostra, curata da Cecilia Pavone, è il disvelamento della sfera dell'Eros, che è completa nel momento in cui si accetta l'alterità e l'Amore verso individui dello stesso sesso, sconfiggendo i pregiudizi alienanti, micragnosi e legati a visioni ristrette della realtà che condizionano la libertà di pensiero individuale. Alètheia è infatti un termine greco formato da alfa privativo e lètheia che deriva dal verbo lanthano, che significa nascondere. Il significato è quindi disvelamento, ciò che non è nascosto.
La verità filosofica, come i greci la intendevano: ciò che si svela a chi la ricerca incessantemente attraverso la conoscenza.
Ne "L'Alètheia dell'Eros", in cui saranno esposte 19 opere, i tre artisti creano, attraverso linguaggi differenti, una rivoluzione prospettica nell'era dell'incomunicabilità ipermediale, con i loro multiversi dirompenti e provocatori.
E interpretano lo sberleffo della fantasia e della creatività alle regole e ai pregiudizi che il sistema pone esprimono libertà di espressione e d'Amore, componente fondamentale della sfera dell'Eros.
La visione estetica del fotografo leccese Enrico Carpinello (enricocarpinello.tumbler.com; https://www.facebook.com/pages/Enrico-CP-Carpinello/721698347874438?fref=ts), scelto per l'ultima campagna pubblicitaria dell'azienda di abbigliamento "Meltin Pot", è caratterizzata dalle atmosfere patinate e nel contempo underground di mondi notturni e trasgressivi, feste alcoliche e situazioni da backstage di concerti rock, tra borchie, birra e sudore. Donne sexy e discinte, uomini tatuati e ribelli, vengono ritratti attraverso un linguaggio artistico sopra le righe, permeato da un uso sapientemente "violento" del flash: una tecnica, questa, mutuata da Dido Fontana, ma resa originale dallo sguardo di Carpinello, che pone in estremo risalto il soggetto con cui l'artista si identifica e traspone la sua anima focosa, trasgressiva e musicale.
Il "tripudio folkloristico" di Hernàn Chavar ( http://birdhouseboy.blogspot.it/ ), pittore marchigiano originario di Buenos Aires, è uno shock estetico di colori intensi e linee morbide che ritraggono esseri enigmatici e metamorfici, ironici mostri mitologico-esoterici in linea diretta con l'inconscio collettivo. Immagini vivide, conturbanti e inquetanti, che sintetizzano il cosmopolitismo dell'artista, influenzato da diverse culture, e che aprono una "finestra sull'impossibile", smuovendo il livello percettivo dello spettatore e sottolineando le contraddizioni dell'esistente e la libertà che si libra nella fantasia. Una visione artistica, quella di Hernàn, che scopre il mondo con ironia e senza mezze misure, ritraendolo nelle sue infinite possibilità di visione.
L'armonia, la levità del colore e la simbologia di corpi animali, ritratti in sperimentazioni anatomiche metamorfiche nell'ottica di una visione onirica, contraddistinguono il percorso di ricerca di Pierpaolo Miccolis (http://www.pierpaolomiccolis.com/ ), che si è distinto a livello nazionale e internazionale per i suoi lavori. La soavità delle sfumature, la levità del colore, la ricercatezza del tratto, la delicatezza degli accostamenti cromatici costituiscono gli elementi basilari dello stile dell'artista barese, che si esprime soprattutto attraverso una poetica impressionista dell'immagine, utilizzando eleganti acquerelli su carta.
Enrico Carpinello, Hernan Chavàr, Pierpaolo Miccolis
Dal 18 al 28 giugno
Orari mostra: dal lunedì al venerdì h 10-13 e 18-22; sabato e domenica h 20-22.
Arcigay Lecce
sede SEL, via L. De Simone, 20 (angolo via Cavour, vicinanze cinema Massimo) - Lecce
Infotel: 347/8473792
Infoweb: argigaysalento.weebly.com
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