Guardando L'Africa - Interpretazioni artistiche
ARTISTI : Eleonora Lorenzini - Laura Perreca - Clara Ferreri - Stefania Digioia - Sonia Mazzoli - Marisa Muzi - Rossana Bartolozzi - Gloria Baldazzi - Angela Esposito
DOVE :GARD Galleria Arte Roma Design
Via Dei Conciatori 3/i (giardino interno) - Roma (Metro Piramide)
SERATA INAUGURALE : Mercoledì 28 Aprile ore 19,00 a sostegno di EMERGENCY
SERATA CONCLUSIVA : Venerdì 7 Maggio ore 19,00 a sostegno di AMREF
DURATA : Dal 28 Aprile al 7 Maggio 2010
ORARI: dalle 16.00 alle 19.00 - dal lunedì - al venerdì ( in altri giorni e orari su appuntamento)
INGRESSO: Sottoscrizione libera
A CURA DI: Sonia Mazzoli
ESPOSIZIONE IN FAVORE DI: EMERGENCY - AMREF
Infotel: 06.5759475 - 340.3884778
Infomail: - soniagard@gmail.com
La GARD, Galleria Arte Design Roma, nasce nel 1995 come attività di promozione e diffusione di opere di arte e design di artisti e designer emergenti.
Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia dalle Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l'evoluzione della Galleria che oggi è diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, diventando un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi già consacrati del mondo della pittura, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative.
Dal 1997, la Galleria sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma.
L'originalità di questa Galleria riguarda anche la qualità dei propri spazi espositivi dislocati su due piani, uno in open space con grandi vetrate e il secondo, differente rispetto al primo, dall'atmosfera newyorchese di Soho e Chelsea.
Oggi GARD è uno spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione e divulgazione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all'utilizzo di materiali di recupero e riciclo per un eco-design ed un'eco-arte che rispetti l'ambiente-mondo e l'ambiente-uomo.
GARD, Galleria Arte Design Roma, mercoledì 28 aprile inaugura l'esposizione "Guardando l'AFRICA - Interpretazioni artistiche".
La seconda, di una lunga serie di eventi che la Galleria ha intenzione di Organizzare, per sostenere progetti solidali.
Questa volta l'attenzione si rivolge all'Africa continente vastissimo con notevoli problematiche.
Tutti gli artisti selezionati rappresentano con il proprio linguaggio artistico questo splendido e fragile luogo e sostengono con l'evento l'operato di due, tra le più inmoprtanti realtà che lavorano da anni sul campo: EMERGENCY E AMREF.
- Parte del ricavato della serata di apertura Mercoledì 28 Aprile ( sottoscrizioni d'ingresso e 20% su tutto il venduto), verrà donato a sostegno di: EMERGENCY: è un'associazione italiana indipendente e neutrale, nata per offrire assistenza medico-chirurgica gratuita e di elevata qualità alle vittime civili delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Nei conflitti contemporanei il 90% delle vittime sono civili.
Ogni anno la guerra distrugge la vita di milioni di persone nel mondo. Emergency promuove una cultura di solidarietà, di pace e di rispetto dei diritti umani. L'impegno umanitario di Emergency è possibile grazie al contribuito di migliaia di volontari e di sostenitori.
- Parte del ricavato della serata di chiusura venerdì 7 Maggio ( sottoscrizioni d'ingresso e 20% su tutto il venduto), verrà donato a sostegno di :
AMREF è la principale organizzazione sanitaria africana senza fini di lucro. Dalla sua fondazione, nel 1957 a Nairobi, promuove e gestisce ogni anno centinaia di progetti di sviluppo sanitario in 14 paesi dell'Africa orientale: dal Kenya all'Uganda, dal Sudan al Sudafrica. L'unicità di AMREF risiede nel suo essere un'organizzazione pienamente "africana", che si impegna cioè per uno sviluppo autonomo del continente: il 95% del personale impiegato Ë africano, quasi tutti i progetti fanno capo ad esperti locali, medici, ingegneri idrici, assistenti sociali in gran parte provenienti dalle stesse comunità disagiate che oggi si impegnano a sostenere. L'obiettivo di AMREF è aiutare lo sviluppo sanitario e sociale delle popolazioni più povere attraverso la partecipazione attiva delle comunità locali.
Il coinvolgimento delle comunità promosso dagli esperti locali, la costituzione tra la popolazione di comitati che autonomamente promuovano la gestione dell'acqua, la prevenzione delle principali malattie, la formazione socio-sanitaria, la gestione delle risorse, è la strategia di AMREF. Il nostro impegno mira sempre a lasciare benefici permanenti. Ogni problema sanitario in Africa è espressione di un degrado economico, sociale e ambientale: dalla lotta all'epidemia di Hiv/Aids, che AMREF combatte dai primi anni'80, allo sforzo di portare fonti d'acqua a tante popolazioni rurali e urbane ormai " a secco", dalla difesa di civiltà nomadi a rischio di estinzione all'impegno con i ragazzi di strada delle grandi baraccopoli, il messaggio di AMREF è che salute per l'Africa significa sviluppo in piena autonomia. "Aiutare l'Africa a non aver più bisogno di aiuto" è il metodo di lavoro dell'organizzazione.
Gli artisti partecipanti Sono:
Eleonora Lorenzini: Nasce a Roma il 06 giugno 1978. Conseguito il diploma superiore in Ragioneria, decide di frequentare per pura curiosità, un corso base di fotografia. Proprio tale corso la farà entrare in un mondo che presto diventerà il suo stile di vita. Quasi per gioco inizia a collaborare con delle Associazioni culturali che le permetteranno di pubblicare le sue prime foto su cataloghi, libri di poesie, ma soprattutto le consentiranno di affacciarsi in alcune Gallerie d'Arte presso le quali, nel 2002, presenterà i suo primi scatti in mostre collettive.
Nel contempo decide di frequentare l' Istituto Superiore di Cinematografia e Televisione di Roma che, durante l'arco dei 5 anni scolastici, le permetterà di crescere sia dal punto di vista umano che professionale. Sarà infatti proprio in questo contesto che l'artista stringerà importanti amicizie con alcuni professori da lei definiti MAESTRI d'ARTE e di VITA. L'artista rivolge la sua maggiore attenzione a tutto ciò che riguarda problemi sociali ed ambientali. Per questo che gli elementi ricorrenti nei suoi scatti sono materiali di scarto quali: plastiche ferro corde e quant' altro abbia subito una trasformazione chimica e strutturale.
L'obbiettivo è sensibilizzare, attraverso le immagini fotografiche, spingendo il pubblico ad osservare più attentamente oggetti che nella realtà possono risultare banali, ma che se GUARDATI da un punto di vista diverso assumono un significato totalmente nuovo.
Una delle mostre di maggior rilievo alle quali ha partecipato, esponendo alcune delle sue stampe in b/w, si è svolta all'interno di Castel Sant'Angelo durante l'Estate Romana 2007/2008.
Si può dedurre che il suo maggior interesse come fotografa è quello di conoscere attraverso il viaggio, documentare e diffondere attraverso la fotografia verità e tematiche il più delle volte dimenticate, ma di indiscutibile importanza.
A novembre 2007 decide di trasferirsi in Irlanda per migliorare il suo inglese e proprio grazie a quel percorso arriverà ad organizza il suo primo viaggio fotografico in Africa….
Il risultato fotografico di questo viaggio consiste a più di 200 scatti, veri , meravigliosi, per questa esposizione ne sono stati selezionati 60, inediti, mai presentati in un contesto espositivo è stata inoltre scelta una stampa inusuale ma in linea con l'atmosfera, infatti tutti gli scatti sono stampati su carta paglia.
Laura Perreca: Nasce a Roma, laureata in Lettere, inizia la propria attività artistica come ritrattista. In seguito, ancora interessata a riprodurre persone, più che cercarne l'espressività nei lineamenti del viso, preferisce rappresentare quello che il corpo può comunicare riguardo alle emozioni, sensazioni e stati d'animo, senza necessariamente passare per il filtro del volto. Le sue opere si liberano così dai limiti imposti dalla ricerca del bello, aspirando a catturare il sé diverso da sé (l'artista come entità che si rispecchia nell'umanità).
Clara Ferreri: Nasce nel 1981. Consegue la maturità presso il Liceo Artistico Statale di Cagliari e nel 2001 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Bologna nel corso di scenografia, laureandosi nel 2006 .
Collabora con lo studio scenografico MAGMA e lavora per 4 anni all'allestimento scenografico degli spettacoli nel teatro Bonci di Cesena. Allestisce locali per serate a tema. Nel 2007 frequenta il corso di Regia Cinematografica presso l'Accademia Nazionale di Arti Cinematografiche a Bologna, lavora come Assistente ai Casting per la casa di Produzione Cine-televisiva Castelnuovo Panpictures.
A settembre 2007 lavora per la Produzione Kappafilm come Assistente ai Casting e Capogruppo comparse sul set del film di Stefano Salvati ".
Nel 2008 realizza un cortometraggio dal titolo "Neuro-Pills" occupandosi della regia, della scenografia e della sceneggiatura .
Collabora con una compagnia teatrale spagnola per la messa in scena di un'opera di Federico Garcia Lorca : "La casa de Bernarda Alba" nel 2009, presso il Piccolo Teatro di Milano, regia di Lluìs Pasqual.
Le sue opere sono espressione di una pittura istintiva ed emozionale che, a volte priva di accuratezze tecniche e dettagli pittorici, mira a spogliare i suoi soggetti per mostrarli nella loro essenza. Non ci sono riserve nel manifestare la tragicità di alcune situazioni, nel raccontare momenti difficili e importanti di ricerca e crescita interiore. Nell'intima indagine dei suoi personaggi, si percorrono spazi inesplorati dove il tempo è sospeso.
Stefania Digioia: Nasce ad Altamura nel 1981.Dopo aver ottenuto la maturità presso il Liceo
Artistico di Matera ,si trasferisce a Roma per studiare pittura all'Accademia Delle Belle Arti,
dove attualmente studia fotografia e lavora.Alla base di tutto il suo lavoro appunto c'è la
fotografia perchè è vicina al concetto di memoria ,perdita assenza e morte.Rappresenta immagini
forti,poco rassicuranti ma cariche di significato;altre volte immagini più poetiche,ma sempre accostate
a colori accesi,linee e segni marcati dati dall'uso predominante di grafite e carboncini.Le date e i giornali
sono elementi costanti nei suoi quadri ed indicano lo scorrere del tempo e...con
esso l'incanto ed il mistero del passato.
Sonia Mazzoli: Nasce a Roma il , 30 - 12 - 67 inizia il suo percorso creativo giovanissima, manipolando argilla in un ambiente familiare artistico e creativo che assieme al gusto di creare dal nulla, le da la spinta iniziale. Diploma di Maestro d'Arte sezione Stampa all'Istituto Statale d'Arte " Silvio D'Amico " di Roma Accademia di Belle Arti di Roma " Scenografia".
Nel 1995 è socia fondatrice e direttore Artistico della GARD Galleria Arte Roma Design . Inizia creando collezione di monili, accessori, sculture e complementi d'arredo, realizzate con materiali tradizionali per poi proseguire con le sue sperimentazioni con disparati materiali, già dai primi lavori ha una spiccata predilezione per il riciclo. Le sue principali fonti di approvvigionamento sono le discariche, i negozi specializzati e la mania di conservare sempre tutto.
- Marisa Muzi : Nasce a Roma dove vive e lavora alternando esposizioni tra Lucca - Sulmona e Pettorano sul Gizio (AQ).
Fino ai 30 anni vive tra gli artisti di Villa Sthrol Fern, frequenta gli studi d'Arte dei suoi insegnanti Marina Haas Palloni e Kristen De Neve.
Per Marisa Muzi dipingere è l'essenza della vita, affronta dei temi che sono anche il suo percorso di vita , ed ecco tartarughe, bicchieri, volatili, elefanti ed orme, bambù, scimmie e cammelli non per altro donne, fiori e paesaggi, questi temi la portano ad usare diversi materiali, la carta smeriglio e il cemento negli elefanti, stoffe e carte per i bicchieri, garze scaiola per arrivare a materiali di estremo recupero, come avvolgere un quadro con del cellofan nelle " Donne scienziato" e usare cristalli di bicchieri rotti per i suoi " Bambù ".
Le sue passioni sono la Pittura lo Yoga e la Poesia. Le sue opere sono in collezioni private in Italia e all'estero
Rossana Bartolozzi: Marchigiana di nascita ma romana di adozione, a Roma consegue il Diploma di Decorazione all'Accademia di Belle Arti, una specializzazione in scenografia e un master in incisione materica a Calella, Spagna. Ha sempre viaggiato moltissimo e da nomade quale è, ha vissuto a lungo ai Caraibi. Ha al suo attivo numerosi premi tra questi 2 premi alla carriera in Campidoglio e una medaglia della Camera dei Deputati in omaggio alla carriera e per la diffusione della cultura. Per lunghi anni ha insegnato finchè spinta dal desiderio di dedicarsi solo all'Arte, ha lasciato la scuola senza rimpianti. Ha al suo attivo varie collaborazioni come aiuto scenografa in lavori teatrali, come Nonna Sabella di Pasquale Festa Campanile. Come decoratrice ha eseguito numerosi lavori, sono suoi tutti i pannelli decorativi delle navi traghetto Tiziano, Antonello da Messina e Canaletto. Nel 1995 ha eseguito in gruppo,con la tecnica del mosaico un'opera visibile nel residence Villa Maraini in via Po a Roma. Ideatrice di molti progetti per installazioni e Land-Art in Olanda e nel Ghana. Ama molto la sperimentazione e non cessa di aggiornarsi. Ha amato il rosso alla follia, ora tende all'azzurro dopo un breve periodo di permanenza nel porpora. Per costruirsi la struttura di base dei suoi quadri si rifa al barocco con consistenti agganci al classico, ma per la loro stesura e impaginazione finale ricorre alla fantasia e alle incursioni nell'inconscio, si considera una pittrice visionaria,. Si avvale della prospettiva per introdurre il discorso dell'anti-prospettiva. Ama molto riprodurre la figura umana drappeggiata in stoffe inconsistenti . Ama dipingere i grandi spazi, le forme quadrate che trattengono il caos e lo imprigionano. Ama i cavalli, gli angeli donne, le conchiglie.
Gloria Baldazzi:Nasce a Roma e trascorre la sua vita tra la città eterna e la Maremma toscana.
I suoi quadri, informali e materici, nascono come espressione di uno stato d'animo, di una visione della propria interiorità, ma anche come reazione al mondo esteriore che suscita comportamenti violenti e drammatici. I suoi dipinti, spesso monocromi, che tendono al marrone, al nero o all'azzurro, raramente al bianco nei suoi toni più vasti, le consentono di prendere il sopravvento rispetto a ciò che dipinge o al colore che utilizza, diventando così documento, arte di memoria, più che studio pittorico. Mette in gioco le specifiche proprietà dei materiali, per offrire a chi li osserva la sensaziome di trovarsi dentro ad una dimensione del tempo trascorso. Far rinascere le cose del passato, dando loro una nuova funzione, le permette di provare sempre nuove pulsioni emozionali ed espressive.
Ama per questo lavorare su tavole di seconda mano, facendo largo uso di oggetti già utilizzati, cortecce d'albero, stoffe, corde, sassi e quant'altro. Il piacere del recupero nasce in lei fin da bambina, seguendo l'insegnamento della madre, che aveva vissuto le due guerre mondiali e che, avendo provato in prima persona il significato del possedere poco, era abituata al riuso delle cose . Le è rimasta impressa una delle cose che la madre era solita fare: realizzare con vecchi guanti di gomma, ormai inservibili, degli utilissimi elastici, molto resistenti nel tempo. Una operazione che l'autrice tutt'oggi seguita a compiere
Angela Esposito:Nasce a Napoli nel 47, ancora studentessa del ginnasio, durante una visita alla Pinacoteca di Capodimonte rimane affascinata dai capolavori esposti. La capacità di sentire e pensare emozioni costituirà un elemento fondante della sua persona e l'accompagnerà nel suo tragitto artistico. Nei suoi numerosi viaggi, non mancano mai visite a musei ed esposizioni d'Arte. Il suo costante interesse per la pittura comincerà a concretizzarsi a Como negli anni 80, le prime opere sono prevalentemente acquerelli con impostazioni steineriane . Nel 95 si trasferisce a Roma dove attualmente vive ed opera. Frequenta lo studio-laboratorio di Kristien De Neve, dove sperimenta diversi linguaggi artistici, che vanno da un figurativo nel primo periodo, per arrivare ad un informale in seguito.
Le ultime opere si possono definire elaborati materici e nascono dall'esigenza di spaziare e creare un connubio di materiali, spesso recuperati dal quotidiano, con una ricerca continua in cui materia e colore siano presenti e dialoghino in armonia.
Ufficio Stampa