Il progetto "Ahi" è nato da un'urgenza, vissuta dall'artista a contatto con il quotidiano: è il racconto fotografico costruito, foto dopo foto, sui sentimenti che i giornali e la televisione generano nella memoria collettiva attraverso le immagini.
"La macchina fotografica diventa testimone e filtro, rappresenta il mezzo veloce per una documentazione perfetta ma anche oggetto di distacco culturale che pone la distanza dell'interpretazione e della scelta tra la propria vita ed il polpettone di immagini televisive che ogni giorno e a ogni ora, tra una tragedia di proporzioni apocalittiche e un amore ritrovato, tra due vicini che litigano e una foresta in fiamme dall'altra parte del mondo, siamo costretti (o avvezzi) a subire". (Stefano Verri)
Rita Vitali Rosati è nata a Milano nel 1949. Traduttrice da sempre della nostra complessa realtà, realizza le sue opere dove vive, a Fabriano, privilegiando idee e concetti che si evolvono in immagini. Come in una "arena", facendosi essa stessa protagonista assoluta di un progetto infinito, l'artista osserva e registra l'insolito inventario della vita, ribaltandone i punti di vista. Le sue opere sono l'espressione di una attitudine ironica, trasgressiva, destabilizzante tipici del gioco e della favola. Con le sue immagini Rita Vitali Rosati mette una lente di ingrandimento sul formicolio sociale invitando lo spettatore ad interpretare il suo nonsenso.
(http://www.ritavitalirosati.it)
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