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mercoledì 17 ottobre 2018

La storia della Democrazia Cristiana a Genova - Venerdì 19 alle 18 alla libreria LaFeltrinelli

Venerdì 19 ottobre alle 18 alla libreria LaFeltrinelli di via Ceccardi a Genova
Enrico Baiardo presenta
LA DEMOCRAZIA CRISTIANA A GENOVA 1943-1993
Saranno presenti Giancarlo Piombino, Sindaco di Genova negli anni '70,
Bruno Orsini, già Senatore della Repubblica e Franco Manzitti, giornalista.


Attraverso documenti in parte inediti questo volume ripercorre per la prima volta la storia della Democrazia cristiana genovese, un partito che a partire dal 1951 ha governato la città per trent'anni (e l'Italia per mezzo secolo, ininterrotta­mente).
Il periodo analizzato prende inizio durante la guerra mondiale e si conclude dopo cinque decenni.
Di questo arco di tempo il libro ricostruisce vicende e protagonisti: le scelte e le alleanze politiche della Dc, l'azione dei suoi tre sindaci, il passaggio all'opposizione, il ritorno al governo locale sino all'epilogo dei Novanta con lo scioglimento del partito.
Insieme, la presenza nella scena nazionale dei ministri Paolo Emilio Taviani e Giorgio Bo, del presidente degli industriali italiani Angelo Costa, del cardinale Giuseppe Siri, il "papa mancato".
Sono infine descritti i legami con l'associazioni­smo cattolico, con la Cisl, con le categorie economiche; nonché la dimensione del consenso, in voti e iscritti.


INDICE
 
Introduzione
Un partito al governo per mezzo secolo 
 
Maria Pia Bozzo 
La Democrazia cristiana delle origini
Nella clandestinità - Due tendenze parallele (e una divari­cante) - L'avvio del partito genovese - Il ruolo della stampa - Identità e rappresentanza
 
Ignazio Venzano 
La Chiesa, la Dc, l'associazionismo cattolico
Ai tempi del cardinale Siri - La Consulta dell'Apostolato dei Laici - Un caso unico: "Il Gallo" - Destra e sinistra - La rot­tura dell'unità dei cattolici - La Sala Frate Sole - Il "popolo di Dio" sul sagrato. La Comunità di Oregina - Preti e politica. Il dissenso a Genova 
 
Luca Rolandi
Tre sindaci a palazzo Tursi
Vittorio Pertusio e gli anni della ricostruzione - Il Piano re­golatore dei Cinquanta e le grandi opere - Dal 30 giugno al centrosinistra - Sindaco per l'ultima volta - Augusto Pedul­là, il cattolico democratico - Giancarlo Piombino e la fine dell'alleanza
 
Franco Manzitti
Paolo Emilio Taviani: politica e potere
Gli studi, la Fuci, i Popolari - La macchina della leadership - Il sistema tavianeo: uomini e apparato - Il mitico 1960 e lo schiaffo del primo centrosinistra - Verso il 1968 dentro una città "divisa". A Roma col ruolo di "pontiere" - Le riviste Il Potere La Balena Bianca: l'opposizione interna - Giorna­li, giornalisti. La nobiltà di Civitas - Il Cile, il caso Sossi, la linea della fermezza, le minacce delle Br - Dopo l'uscita dal governo, con le maggioranze capovolte a Genova - I "delfini" e il bilancio definitivo
 
Enrico Baiardo 
Il primate del privato e l'alfiere dell'intervento pubblico. An­gelo Costa e Giorgio Bo.
Alla guida degli industriali - Confindustria di opposizione - Nella città del cardinale - Il giurista partigiano - Un decen­nio da ministro - Costa, l'ultimo mandato
 
Salvatore Vento 
Sindacato e partito. La Cisl
La corrente cristiana nella Cgil del dopoguerra - La fine dei governi di unità nazionale e la scissione del 1948 - Nasce una nuova Confederazione - Gli anni Sessanta: prove di uni­tà - Sindacalisti in Parlamento e sinistra Dc - Il tempo della concertazione e la rottura della Federazione dei metalmec­canici 
 
Marco Peschiera 
Rappresentanza, voti, iscritti. La misura del consenso
I risultati alle elezioni politiche - Le consultazioni comunali - Strutture di città e sezioni di provincia. I tesserati - Eletti e legami sociali 
 
Ignazio Venzano 
Dal pentapartito al collasso finale
Il voto del 1981 e il congresso provinciale - Il tentativo del coordinatore - Ritorno al governo della città - Chiesa e Dc tra scelta religiosa e partito unico dei cattolici - Il risultato elettorale del 1987. Tessere e tensioni - La Balena Bianca - L'ultimo congresso - Novità politiche e svolte internazionali. L'Ottantanove - La vigilia della fine: c'è ancora chi spera - Il passaggio al Partito popolare


 

Un partito al comando per mezzo secolo
(dall'Introduzione di Enrico Baiardo)
 
 Al di là delle collocazioni internazionali e delle vicende politiche, volendo cogliere le principali specificità della Democrazia cristiana vanno infine ricordati due aspetti che sono qui approfonditi da angolazioni differenti: il peso del fattore religioso e la forma dell'interclassismo.
Aspetti legati tra loro dal primo documento della Chiesa in merito alla nascente "questione sociale": l'enciclica Rerum novarum (maggio 1891) in cui affiora la dottrina cattolica interclassista, alla quale – da lì a poco – si integra il rilancio del corporativismo della tradizione medievale operato da Giuseppe Toniolo. Ovviamente aggiornati all'età contemporanea, costituiscono entrambi lo sfondo nel quale nasce il partito nel 1943. Sono caratteri fondativi che richiedono però di essere temperati da una "laicità cristiana", che – lo dice Taviani nelle sue Memorie riprendendo un'affermazione di Francesco Cossiga sull'autonomia dei cattolici nella vita politica – deve trovare fondamento nella «diffidenza nei confronti dell'unanimità partitica dei cattolici».
Interclassismo e tradizione corporativa vanno letti in questo confine e richiedono capacità di gestire relazioni complesse. A Genova riguardano il rapporto con la Curia arcivescovile guidata da una personalità forte come Siri, che di alcune svolte politiche è antagonista: si ricordino i "sacri moniti" del porporato al sindaco Pertusio quando si forma il centrosinistra a Genova e l'uso con­testuale (mai dichiarato, ma sostenuto di fatto) della vicenda di "Ordine civile"; per non dire della presa di distanza della gerarchia (con l'avallo vaticano di papa Wojtyla) nella crisi finale del partito.
Al rapporto continuativo, ma non sempre facile, con la Curia si aggiungono i legami con la galassia dell'associazionismo cattolico, con il sindacato – la Cisl, tesa peraltro a rendersi autonoma dal partito in modo più accentuato a partire dai Settanta – e con le categorie economiche, a cominciare dai ceti medi del commercio, del turismo, della piccola-media industria: basti l'elenco sommario per comprendere quale e quanta capacità di rappresentanza sociale, sia stata alla base del consenso ottenuto negli anni dalla Dc nella società genovese.
 
 
 Andreotti e Taviani
 
 

Manifesti anticomunisti nella campagna del 1948



Il cardinale Siri con la Famiglia Garrone in un'immagine 
della Fondazione Ansaldo


Manifesti degli anni '70

 
LA DEMOCRAZIA CRISTIANA A GENOVA 1943-1993
A cura di Enrico Baiardo
18 Euro, 15 x 21 cm, 330 pagine, ISBN 978-88-3298-042-4
 
 
Erga edizioni - Mura delle Chiappe 37/2 - 16136 Genova - Tel 010 8328441

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