Luogo_Nel Web
Indirizzo: www.dirartecontemporanea.eu
dal 07/05/2015 al 25/09/2015
info +39 333.4461479
dirarted20@gmail.com
La dirartecontemporanea|2.0 gallery è lieta di annunciare l'apertura in rete (www.dirartecontemporanea.eu ) giovedì 7 Maggio 2015 dalle ore 19:00 del 2° non ufficiale ed indipendente evento alla 56° Esposizione Internazionale d'Arte La Biennale di Venezia dal titolo: 2nd INDIPENDENT WEB PAVILION – HUMANITY, BETRAYED&TRAITORS.
Un video e 128 immagini per pensare di Arte e non di sistemi dell'arte. In silenzio a riflettere sul destino e funzione del fare Arte non più come sottile ed ipocrita pratica politica di asservimento ai poteri forti di un mercato economico-finanziario sempre più influente se non addirittura determinante sui linguaggi dell'Arte attraverso una pressione sull'unico e vero "protagonista": l'Artista.
Un padiglione, dunque, all'Umanità perché l'Arte nelle sue più svariate forme di espressione.
E' patrimonio dell'Umanità e non trastullo , intrattenimento nelle mani del tentacolare sempre più costrittivo libero mercato Se è vero che siamo sempre "figli dell'epoca" in cui viviamo e dove tutto è politica – purtroppo ancora arte del compromesso – dagli Artisti, volutamente non presenti in questo padiglione ma per paradosso e necessità evocati , ci si attende che restino fuori da qualsiasi compromesso riappropriandosi della libertà.
La libertà di essere Uomini eccezionali, "animali politici" in grado di restituirci (all'Umanità) un'idea alta ed evoluta del fare "politica" attraverso i propri mezzi di espressione sottraendosi alle logiche spietate dei mercati, dei potentati economici, dei conflitti d'interesse, dei nepotismi, dei trasformismi, dei mass-media.
Forse questa poesia di Wislawa Szymborska ( Kòrnik,1923/Cracovia,2012 - Nobel per la letteratura, 1996 ) può illuminarci:
Siamo figli dell'epoca,
l'epoca è politica.
Tutte le tue, nostre, vostre
faccende diurne, notturne
sono faccende politiche.
Che ti piaccia o no,
i tuoi geni hanno un passato politico,
la tua pelle una sfumatura politica,
i tuoi occhi un aspetto politico.
Ciò di cui parli ha una risonanza,
ciò di cui taci ha una valenza
in un modo o nell'altro politica.
Perfino per campi, per boschi
fai passi politici
su uno sfondo politico.
Anche le poesie apolitiche sono politiche,
e in alto brilla la luna,
cosa non più lunare.
Essere o non essere,
questo è il problema.
Quale problema,
rispondi sul tema.
Problema politico.
Non devi neppure essere una creatura umana
per acquistare un significato politico.
Basta che tu sia petrolio,
mangime arricchito o materiale riciclabile.
O anche il tavolo delle trattative,
sulla cui forma si è disputato per mesi:
se negoziare sulla vita e la morte
intorno a uno rotondo o quadrato.
Intanto la gente moriva,
gli animali crepavano,
le case bruciavano
e i campi inselvatichivano
come nelle epoche remote
e meno politiche.
( Figli dell'epoca; 1998 )
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