Nella mostra "sospese - la leggerezza delle pietre" si possono ammirare installazioni mobili, opere dell'artista sudafricano Justin Fiske. Con centinaia di pietre raccolte sulla riva del Reno, pendenti dal soffitto e legate tra loro, egli ha creato installazioni complesse e affascinanti nella loro struttura meccanica, che possono essere messe in movimento dai visitatori. Le pietre animate sembrano essere sospese tra cielo e terra, prive di forza di gravità. Attraverso oggetti etnografici provenienti dalla collezione del museo delle culture e la caratteristica architettura del tetto di Herzog & de Meuron, le installazioni di Fiske si inseriscono in un dialogo giocoso e sensoriale sul divenire umano, l'essere e lo scorrere del tempo.
Comprendere il meccano
Per la mostra Justin Fiske e la curatrice Franziska Jenni hanno raccolto oggetti provenienti da diverse società. Attraverso otto stazioni, essi danno una visione dell'affascinante molteplicità della cultura materiale di cui l'uomo si è servito da sempre per crearsi la sua identità, nell'arco di vita tra la nascita e la morte. Le singole stazioni si confrontano, su base tematica, sugli aspetti dell'umanità. I temi vengono localizzati a livello regionale attraverso specifici oggetti etnografici, rimandando tuttavia alle esperienze umane universali, oltre il loro carattere locale. In ciascuna società e in ogni tempo, attraverso miti e narrazioni, si è cercato di dare una spiegazione all'origine del mondo. Molte forme sono state create quasi infinitamente, per esprimere la continua lotta tra forze negative e positive, al fine di comprendere "il divenire, l'essere e lo scorrere del tempo" che si cela rispettivamente dietro al meccano.
L'immagine viene distribuita su epa (european pressphoto agency) è puo essere scaricata gratuitamente su: http://ots.de/Igp8h
Nessun commento:
Posta un commento